di Roberto Messa
(Editoriale TCS dicembre 2012)
Credo che nessuno rimpianga gli strepiti e le polemiche al calor bianco che hanno preceduto molte assemblee federali del secondo millennio, ma il silenzio assordante in cui l’ambiente scacchistico nazionale si è volontariamente calato alla vigilia delle elezioni del 9 dicembre ha qualcosa di inquietante. Nulla da eccepire sulla riconferma del presidente Gianpietro Pagnoncelli, candidato unico quanto meritevole dopo l’opera di risanamento e rilancio della FSI nei suoi due mandati precedenti, ma a pochi giorni dalla data dell’assemblea stupisce il disinteresse della base e la scarsa dialettica che ha preceduto questa tornata elettorale. Di certo non ha aiutato il fatto che oltre ai dieci della cosiddetta squadra del presidente (i quali probabilmente verranno eletti con percentuali bulgare, come avvenne quattro anni fa) solo altri sette temerari si sono candidati per il consiglio federale.
Ad ogni modo, quando questo fascicolo arriverà nelle mani dei lettori, i giochi saranno fatti e, poiché non voglio arrivare per ultimo, preferisco essere il primo ad augurare a Gianpietro e ai consiglieri buon lavoro per il quadriennio olimpico 2013-2016. Li attendono molte cose da fare e con risorse limitate, dato che il bilancio federale dell’anno che verrà dovrà confrontarsi, rispetto agli anni pre-crisi, con minori introiti per circa 130mila euro, dovuti alla riduzione dei contributi del Coni e al mancato rinnovo di varie altre sponsorizzazioni a favore della FSI, sia pubbliche che private. Tranquilli: Pagnoncelli non intende far fronte a queste minori entrate con aumenti delle quote di tesseramento e omologazione e mi sembra un approccio giusto, dato che per migliaia di appassionati senza grandi ambizioni agonistiche iscriversi a un torneo sta cominciando a diventare una spesa piuttosto impegnativa. Il presidente e i papabili consiglieri hanno lasciato intendere di volersi muovere in una logica di “spending review” ma senza intaccare le priorità strategiche dell’attività federale che, secondo il programma che hanno presentato a metà novembre, mette ai primi posti la prosecuzione e il rafforzamento delle iniziative per i giovani di vertice e per gli scacchi nelle scuole (facendo leva sulla pronuncia favorevole del Parlamento Europeo), una revisione dei meccanismi di attribuzione dei campionati giovanili e il lancio di una piattaforma ufficiale della FSI per il gioco online.
Concludiamo questa 25ª annata della nostra rivista con i rituali auguri di buon anno nuovo e con i complimenti ad Alberto David, neo campione italiano, e a Marina Brunello che si è classificata sesta ai campionati del mondo femminili under 18, di cui tratteremo nel prossimo numero.
Il sommario del numero di dicembre in formato RTF