di Roberto Messa
(Editoriale TCS dicembre 2013)
Tre vittorie, sette patte, nessuna sconfitta. Così inizia l’era di Magnus Carlsen, il nuovo campione del mondo di scacchi, 23 anni compiuti il 30 novembre. Il campione uscente Vishy Anand giocava in casa, nella città in cui nacque l’11 dicembre del 1969. La sfida è stata una delle più corte della storia dei match mondiali e una delle vittorie più schiaccianti di uno sfidante su un campione uscente. Doveva essere al meglio delle dodici partite, più eventuali spareggi a cadenza veloce, ma ne sono bastate dieci.
Così, nell’epoca dei baby grandi maestri, si avvia alla pensione (ma chi l’ha detto?) un protagonista della scena scacchistica dell’ultimo quarto di secolo, campione del mondo indiscusso dal 2007 a oggi, vincitore davanti a Kasparov e Karpov del glorioso Torneo di Capodanno 1991-92 a Reggio Emilia. Uno scacchista poco interessante per i media occidentali, perché esotico ma al tempo stesso troppo “normale”, sportivo con gli avversari e remissivo con i boss della Federazione scacchistica internazionale. Uno che non pianta grane e non fa notizia. Uno che ha preferito bere fino all’ultimo l’amaro calice, anziché ritirarsi dopo i quaranta, come ha fatto Garry Kasparov per risparmiarsi brutte figure con i ragazzini cresciuti a pane e computer. Ma Carlsen non corrisponde al trito cliché del giocatore di scacchi stravagante e asociale: ha un fisico atletico, un’aria un po’ ribelle e perfino una certa somiglianza con l’attore Matt Damon, la rivista Cosmopolitan lo ha incluso addirittura nella classifica dei dieci uomini più sexy del 2013.
Scacchisticamente parlando è stato un bambino prodigio, incoraggiato soprattutto dal padre Henrik che nel 2003-2004 fece compiere a tutta la famiglia (Magnus ha una sorella più grande e due più piccole – anche loro buone giocatrici) un lungo tour di tornei, da Taormina a Saint-Vincent, da Reykjavik a Dubai. Il “Wonderboy” (così si intitola la sua prima biografia con partite, pubblicata nel 2004) conquistò il titolo di grande maestro all’età di 13 anni, 4 mesi e 27 giorni. A 19 anni è asceso al primo posto della graduatoria mondiale con 2810 punti Elo e nel gennaio 2013 ha fatto crollare il precedente record di Kasparov, raggiungendo quota 2861; un record che ha poi ulteriormente migliorato fino al 2872 di oggi, scavando un fossato senza precedenti tra lui e il secondo giocatore della graduatoria mondiale, Aronian, che di punti Elo ne ha circa 70 in meno.
Carlsen è il primo campione del mondo europeo-occidentale dal 1935, quando l’olandese Max Euwe strappò la corona ad Alekhine (ma fu costretto a restituirgliela nel match di rivincita del 1937). Secondo tutti i pronostici, il regno di Carlsen si preannuncia un po’ più lungo…
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