di Roberto Messa
(editoriale TCS giugno 2016)
Hou Yifan, nata a Nanchino nel 1994, quattro volte campionessa del mondo tra il 2010 e il 2016, colei che all’età di 14 anni e otto mesi divenne il più giovane grande maestro donna di sempre e che un anno fa subentrò a Judit Polgar nella graduatoria Elo, toccando il suo massimo di 2686 punti, è una ragazza tosta – ovvio, diversamente non sarebbe arrivata così in alto – la cui personalità merita di essere seguita con attenzione. Dopo aver sentito parlare dei durissimi metodi di allenamento che la Federazione Scacchistica Cinese impone ai giovani talenti fin dalla più tenera età, si poteva pensare che Hou non avesse molti altri interessi e ambizioni al di fuori degli scacchi, invece nell’intervista concessa all’inviato di Torre & Cavallo (si veda il numero di aprile 2016) subito dopo il recente match per il titolo mondiale, la 22enne cinese ha spiegato che è in procinto di laurearsi e che vuole ottenere un punteggio abbastanza alto per essere ammessa a un ulteriore corso di specializzazione presso un’università di suo gradimento. Complimenti! Non molti suoi colleghi maschi hanno raggiunto alla stessa età un Elo prossimo a 2700 punti e una laurea “pesante”.
La notizia che più riguarda la sua carriera scacchistica è però l’annuncio – in un’intervista rilasciata al sito ChessBase il 20 maggio – di non voler più sottostare alle regole un po’ assurde della Fide per il campionato del mondo femminile. Huo Yifan ha esternato da tempo la sua contrarietà al sistema che assegna il titolo mondiale femminile un anno per mezzo di un match classico e l’anno dopo per mezzo di un campionato-lotteria, con 64 partecipanti e mini-match a eliminazione diretta. Hou Yifan si è rifiutata di partecipare alle edizioni a eliminazione del 2012 e del 2015, riprendendosi agevolmente il titolo nei match del 2013 e del 2016. Adesso ha comunicato alla Fide che lei se ne tira fuori, almeno finché non accetteranno le sue proposte per un campionato mondiale femminile più simile a quello assoluto. Nel frattempo continuerà a partecipare a tornei e supertornei, dove indubbiamente il suo livello tecnico non potrà che continuare a crescere.
Alla fine di maggio un’altra notizia sensazionale è arrivata dall’Oriente, e precisamente dall’India: un ragazzino di dieci anni di nome Praggnanandhaa è diventato il più giovane maestro internazionale della storia.
Tornando in Italia, complimenti a Duilio Collutiis, vincitore del Campionato mondiale riservato ai giocatori ipoudenti, e al Circolo R. Fischer di Chieti che ai campionati italiani a squadre Master e femminile ha conquistato una storica doppietta, vincendo entrambi i titoli.
Il sommario del numero di giugno in formato RTF
Ottimo esempio di talento