E’ on line il numero 899 del nostro settimanale web, Messaggero Scacchi. E’ possibile leggerlo in formato pdf. Il file di partite è in formato PGN zippato.
In questo numero:
1 – LONDRA: CARUANA VINCE LA “CLASSIC”, CARLSEN RE DEL GRAND CHESS TOUR
2 – COSENZA: MORONI CAMPIONE ITALIANO, ZIMINA REGINA E LODICI PRIMO U20
3 – È NATO ALPHAZERO, PROGRAMMA CHE “PENSA” COME L’UOMO: STOCKFISH KO 64-36
4 – KHANTY MANSIYSK (RUSSIA): KOKAREV VINCE LA COPPA DEL GOVERNATORE
5 – TSAGHKADZOR (ARMENIA): L’UCRAINO VITALIY BERNADSKIY VINCE L’OPEN
6 – KHANTY-MANSIYSK: PONKRATOV SU TUTTI NEL GRAND PRIX RAPID DI RUSSIA
7 – BIS DI SUCCESSO PER “ROMA CITTÀ APERTA”, SI IMPONE IL TURCO EMRE CAN
8 – PALMANOVA: OLEG KORNEEV IN SOLITARIA DAVANTI A SOLOMON, TERZO BORGO
9 – ZAGABRIA (CROAZIA): SAŠA MARTINOVIC LA SPUNTA NEL MEMORIAL HULAK
10 – MILANO: IL SERBO LAZIC RISPETTA IL PRONOSTICO NEL MEMORIAL CRESPI
11 – SALZANO: KORNEEV SU TUTTI NEL WEEK-END “CAPABLANCA”, LAKETIC ARGENTO
12 – IMPERIA: IL ROMANO PASSEROTTI SU TUTTI NEL MEMORIAL MARIA PIA RUGGIERI
LONDRA: CARUANA VINCE LA “CLASSIC”, CARLSEN RE DEL GRAND CHESS TOUR
Anche quando non brilla, Magnus Carlsen ha (quasi) sempre qualcosa da festeggiare. A Londra, dove a trionfare è stato Fabiano Caruana dopo uno spareggio blitz con Ian Nepomniachtchi, il norvegese si è piazzato “solo” terzo, ma ha comunque potuto brindare al primo posto nel Grand chess tour, di cui il supertorneo inglese (media Elo 2779, 22ª categoria Fide), disputato dall’1 all’11 dicembre, costituiva la tappa finale.
L’evento ha registrato un avvio assai lento, con 15 patte su 15 partite nei primi tre turni (27 su 30 nei primi sei), al punto da far temere, quanto meno ai più allarmisti, che la fine degli scacchi a livello agonistico fosse ormai prossima. Tutto è poi rientrato nella norma e, a fine torneo, il bilancio è stato di 35 patte, 4 vittorie per il Bianco e 6 per il Nero. L’unica cosa certa è che l’equilibrio in effetti ha regnato e il primo a romperlo è stato appunto Fab Fab, che ha ottenuto due vittorie consecutive al quarto e al quinto turno (contro Karjakin e Anand), portandosi a +1 dal grosso del gruppo. A questo punto, ovvero a partire dal sesto turno, Nepo ha cominciato a farsi prepotentemente largo fra tutti: prima Adams (wild card del torneo), poi Anand e infine lo stesso Carlsen, quest’ultimo addirittura col Bianco, sono stati travolti dalla furia del russo, che alla vigilia della partita conclusiva si è presentato con mezza lunghezza di vantaggio su Caruana e una sul francese Maxime Vachier-Lagrave.
Una rapida patta nello scontro diretto fra Nepo e MVL ha costretto Fab Fab a giocare per la vittoria a tutti i costi contro l’inglese Michael Adams, arrivata dopo una partita tesa in un finale di Torri. Per decretare il vincitore del torneo si è reso necessario uno spareggio a cadenza veloce fra l’italo-americano e il russo: i pronostici non potevano che essere a favore di quest’ultimo, che aveva avuto più tempo per riposare ed è un riconosciuto specialista del gioco blitz, ma Caruana ha sorpreso tutti, pareggiando tre partite e vincendo la quarta e decisiva con il Bianco. «Quando sei in vantaggio di mezzo punto, la strategia migliore è quella di non perdere e ovviamente non sono molto contento di quello che ho fatto», ha detto Nepo per giustificare la sua scelta strategica, che non gli ha comunque portato fortuna: «Penso che a nessuno sia piaciuta, neanche a me». Con la sua prova l’ex azzurro è tornato a essere il numero due della graduatoria Fide con un Elo di 2811, contro i 2834 di Carlsen, balzando inoltre all’ottavo posto della lista blitz con 2814, contro i 2800 dello stesso Nepomniachtchi.
Il russo ha involontariamente fornito un pretesto di più agli organizzatori del Grand Chess tour per giustificare la scelta resa nota proprio nel corso dell’evento londinese, ovvero il cambio di format per il prossimo anno, che sicuramente scongiurerà patte veloci in un giorno decisivo. Nel 2018 i tornei che faranno parte del circuito saranno ancora Parigi (rapid e blitz), Lovanio (rapid e blitz), Sinquefield Cup, Saint Louis (rapid e blitz) e Londra, ma nella capitale del Regno Unito, anziché la tradizionale Chess Classic con dieci partecipanti, si terranno dei playoff fra i primi quattro della classifica provvisoria del GCT; avranno dunque luogo due match di semifinale, i cui vincitori giocheranno la finale per il titolo GCT, mentre i perdenti si sfideranno per il terzo posto. Tutti i match prevederanno partite a diverse cadenze: classica, rapid e blitz.
Nel frattempo quest’anno Carlsen, terzo ex aequo a Londra con 5 punti insieme a MVL e allo statunitense Wesley So, ha chiuso in vetta alla classifica del Tour con 41 punti, contro i 38 di Vachier-Lagrave e i 29 di Aronian; il francese avrebbe potuto sperare di scavalcare il norvegese al primo posto solamente vincendo il torneo inglese, ma così non è stato. E così il campione del mondo, pur non avendo vinto nessuna delle due tappe a cadenza classica (alla Sinquefield cup si era piazzato secondo ex aequo), l’ha spuntata grazie ai primati solitari nel gioco veloce a Parigi e Lovanio.
Al Grand Chess Tour 2018 prenderanno parte di diritto i primi tre classificati dell’edizione 2017, mentre gli altri partecipanti saranno selezionati sulla base dell’URT (Universal Rating System, lanciato dagli stessi ideatori del GCT) aggiornato al 1° gennaio 2018 e del punteggio Elo Fide (classico) medio del 2017. Secondo il portavoce del GCT Michael Khodarkovsky ci dovrebbe essere abbastanza tempo tra il match di campionato del mondo (in programma dal 9 al 28 novembre 2018, sempre a Londra) e la “nuova” London Classic per consentire ai due sfidanti, se qualificati, di giocare. Bisognerà vedere anzitutto se Carlsen confermerà la propria partecipazione al circuito per il 2018: due anni fa, in vista del match mondiale poi disputato con Karjakin, aveva funto solamente da wild card nelle tappe veloci.
A margine del supertorneo sono stati organizzati come sempre numerosi eventi: da citare per lo meno l’open Fide (vinto ex aequo con 7,5 su 9 dagli armeni Gabriel Sargissian e Hrant Melkumyan e dal francese Sebastien Maze) e il campionato britannico a eliminazione diretta (dove Luke McShane ha sconfitto David Howell in finale).
Sito ufficiale: http://www.londonchessclassic.com/
Classifica finale: 1°-2° Caruana, Nepomniachtchi 6 punti su 9; 3°-5° Carlsen, Vachier-Lagrave, So 5; 6° Nakamura 4,5; 7° Aronian 4; 8° Karjakin 3,5; 9°-10° Anand, Adams 3
COSENZA: MORONI CAMPIONE ITALIANO, ZIMINA REGINA E LODICI PRIMO U20
Dopo una vigilia al veleno, a seguito della sentenza del Tribunale federale che ha interessato due partecipanti al torneo assoluto, i campionati italiani di nuova generazione non potevano sperare in un finale migliore. È stato infatti solo l’ultimo turno, tanto nell’assoluto quanto nell’U20 e nel femminile (per la prima volta in un’unica sede con i big), a decretare i vincitori; anzi, fra le donne si è reso necessario un ulteriore spareggio a cadenza veloce. La sede della manifestazione è stata designata solo a ottobre, quando, scartate via via le altre opzioni, la scelta è ricaduta in extremis sull’Italiana Hotels di Cosenza, dove la manifestazione ha avuto luogo dal 29 novembre al 10 dicembre.
Partiti in undici per la squalifica di 5 mesi comminata il 25 novembre al MI Pier Luigi Basso – mentre il GM Andrea Stella ha ricevuto solo una deplorazione e ha quindi potuto giocare –, i sette GM e i quattro MI in lizza per il titolo più prestigioso se le sono date quasi sempre di santa ragione dal primo all’ultimo turno e, alla vigilia della partita conclusiva, ben quattro di loro guidavano la classifica provvisoria con 6 punti su 9. Tutti e quattro dovevano provare a vincere col Bianco nel turno finale, ma a farcela è stato solamente il 17enne GM brianzolo Luca Moroni, che, a coronamento di un’annata d’oro (basti ricordare la recente performance over 2700 all’Europeo a squadre), ha iscritto per la prima volta il proprio nome nell’albo d’oro dell’evento, chiudendo imbattuto con 7 punti su 10 e staccando di mezza lunghezza Stella e il MI Alessio Valsecchi. Quest’ultimo, oltre a essersi guadagnato di diritto un posto nella finale 2018 come Moroni e Stella, ha realizzato la seconda norma di grande maestro e, avendo già superato quota 2500 in lista Fide, dovrà ora “solamente” ottenerne una terza per vedersi riconosciuto il titolo.
Quanto agli altri, il GM e campione uscente Alberto David, pur combattivo come al solito, non è andato oltre il quarto posto a 6, pareggiando otto partite e vincendone due; il GM Danyyil Dvirnyy ha chiuso anche lui a 6, mancando il podio a causa di un ko finale con il GM Sabino Brunello, quasi irriconoscibile durante tutto il torneo e infine settimo a 4,5; il GM Michele Godena ha dimostrato ancora una volta di non essere intenzionato a cedere il passo ai giovani, sfiorando la vittoria con Moroni e piazzandosi sesto a 5,5. Sul fondo della classifica hanno terminato i giocatori meno quotati, ma non per questo prede facili: il 15enne MI oristanese Francesco Sonis (4,5 come Brunello), il MI bolognese Artem Gilevych (3,5), il GM Carlos Garcia Palermo (3) e il MI Daniele Genocchio (2). La competizione aveva un rating medio di 2488 (10ª categoria Fide).
Nel torneo U20 (media Elo 2285) il favorito MI chioggiotto Lorenzo Lodici e il MF romano Valerio Carnicelli, coetanei classe 2000, sono arrivati appaiati a 4,5 su 6 prima dell’ultimo turno (sia i giovani sia le donne hanno disputato finali a otto); Lodici si è aggiudicato il titolo vincendo lo scontro diretto conclusivo e, in virtù del 1° posto, nel 2018 giocherà la finale assoluta, la seconda per lui dopo quella del 2016. Carnicelli si è dovuto consolare con il titolo U18, venendo raggiunto a 4,5 dal 19enne MF veneziano Fulvio Zamengo (entrambi si sono qualificati di diritto per la finale U20 2018), mentre il 15enne MF romano Edoardo Di Benedetto si è classificato quarto in solitaria a 4.
La MI Olga Zimina ha infine vinto per il rotto della cuffia il campionato femminile (rating medio 2202), superando dopo un confronto serrato la GMf Marina Brunello. Quest’ultima era in testa con mezza lunghezza di vantaggio prima della partita conclusiva e tutto lasciava supporre che, malgrado la patta con la MI Elena Sedina, avrebbe comunque concluso da sola al primo posto con 6 punti su 7. In un finale equilibrato ma a doppio taglio, invece, Zimina ha beneficiato di una svista della MFf romana Daniela Movileanu, vincendo e agguantando la rivale in vetta. È seguito uno spareggio a cadenza veloce: dopo una vittoria per parte a cadenza rapid, in quella blitz Zimina ha pattato la prima partita col Nero e vinto la seconda, aggiudicandosi il suo primo titolo. La 19enne MFf Alessia Santeramo si è piazzata terza in solitaria a 4, guadagnando anche il titolo U20, recuperando terreno dopo due ko iniziali; quarta a 3,5 e campionessa U18 la 17enne MF Desirée Di Benedetto. Da rilevare che nel 2018 Zimina farà parte, con Brunello e Santeramo fra le altre, della Caissa Agnelli, formazione che ha dominato il campionato italiano femminile a squadre 2017.
Per concludere una nota di colore: il premio di bellezza del CIA, intitolato alla memoria di Stefano Tatai, è stato assegnato a Valsecchi per la sua vittoria del primo turno con Brunello. Il popolo della rete (il voto era pubblico) ha presumibilmente premiato la spettacolarità della partita, dato che, in zeitnot, entrambi i protagonisti sono venuti a trovarsi sull’orlo del baratro. «Vince chi fa il penultimo errore», disse Tartakower; in questo caso è stato Alessio.
Sito ufficiale: http://www.federscacchi.it/campionati/index.php/home/2017
Classifiche finali
Assoluto: 1° Moroni 7 punti su 10; 2°-3° Valsecchi, Stella 6,5; 4°-5° David, Dvirnyy 6; 6° Godena 5,5; 7°-8° S. Brunello, Sonis 4,5; 9° Gilevych 3,5; 10° Garcia Palermo 3; 11° Genocchio 2
Under 20: 1° Lodici 5,5 punti su 7; 2°-3° Zamengo, Carnicelli 4,5; 4° E. Di Benedetto 4; 5° Montilli 3,5; 6° Formento 2,5; 7° Barp 2; 8° Belli 1,5
Femminile: 1ª-2ª Zimina, M. Brunello 6 punti su 7; 3ª Santeramo 4; 4ª D. Di Benedetto 3,5; 5ª-6ª Sedina, T. Gueci 2,5; 7ª Movileanu 2; 8ª Palma 1,5
È NATO ALPHAZERO, PROGRAMMA CHE “PENSA” COME L’UOMO: STOCKFISH KO 64-36
In principio fu DeepBlue. Era il 10 febbraio 1996 quando il supercomputer della IBM fu il primo a battere in una partita singola il campione del mondo in una sfida: il leggendario Garry Kasparov. L’orco di Baku vinse però tre partite e ne pareggiò due e il risultato finale di 4-2 fu a suo modo storico, perché quella è stata l’ultima vittoria di un umano contro un super-computer. L’anno successivo Deep Blue si prese la rivincita, imponendosi 3,5-2,5.
Anni dopo, ripensando a quella sconfitta, Kasparov dirà che da allora i computer si sono evoluti al punto che anche un’applicazione di scacchi sullo smartphone è in grado di competere (e magari vincere) con il campione di scacchi in carica: una questione di memoria e potenza di calcolo. La nuova generazione di AI, però, potrebbe non aver più bisogno di memoria e calcolo. Non primariamente, quanto meno. Infatti il colosso Google, nell’ambito del progetto DeepMind, ha ideato AlphaZero, doppiando il risultato del 2016 quando con il nome AlphaGo fu in grado di sconfiggere il migliore giocatore al mondo di Go, gioco che non si riusciva a contenere dentro una intelligenza artificiale per via delle sue eccessive possibilità.
Ora è toccato ad AlphaZero, ma con delle variazioni. Perché il gioco degli scacchi già da tempo era appunto dominato dalle macchine e così alla nuova creazione di Google è toccato affrontare il “collega” Stockfish, motore utilizzato dalla maggior parte dei professionisti per allenarsi. Il match fra i due è stato giocato su 100 partite ed è stato dominato da AlphaZero con un impressionante bilancio di 28 vittorie, 72 patte e zero sconfitte. La sfida pare essere stata viziata dal fatto che i due motori abbiano utilizzato processori differenti e che quello di Stockfish fosse meno potente, ma il fatto più sorprendente è comunque un altro, ovvero che AlphaZero ha “imparato” a giocare a scacchi in sole quattro ore, utilizzando l’infrastruttura DeepMind di Google con un nuovo tipo di machine learning, ovvero una rete neurale che è stata programmata per imparare cosa fare in situazioni molto semplici (come muovere un pezzo da una casa all’altra) e che poi è stata esposta a migliaia di miliardi di mosse di scacchi, imparando a suon di sbagli fino a che non ha “capito” da sola le regole e le strategie. Una rivoluzione, insomma, e non certo solamente per le possibili applicazioni nell’informatica scacchistica.
AlphaZero ha “capito” tanto bene che, come hanno potuto constatare gli analisti del sistema, a differenza di Stockfish che valuta 70 milioni di mosse al secondo (praticamente tenta tutto il possibile e cerca di calcolare quale mossa offra le migliori prospettive), la creatura di Google considera “solo” 80mila mosse al secondo, selezionando e semplificando a priori, oltre che andando in profondità. Come fanno gli esseri umani, insomma, ma con un livello e una qualità molto superiori.
KHANTY MANSIYSK (RUSSIA): KOKAREV PRIMO NELLA COPPA DEL GOVERNATORE
Il GM russo Dmitry Kokarev si è aggiudicato la 13ª edizione della Coppa del Governatore, disputata a Khanty Mansiysk, in Siberia (Russia), dal 16 al 26 novembre. Kokarev, numero tre di tabellone su un lotto di 22 giocatori, tutti russi titolati e con rating superiore ai 2400 (tranne due under 2300), si è imposto con un risicato 6 su 9, perdendo solo con il GM Dmitriy Bocharov e spuntandola per spareggio tecnico sul GM Pavel Smirnov; terzi, staccati di mezza lunghezza, si sono piazzati i GM Ivan Rozum, Dmitriy Frolyanov e Pavel Ponkratov. Non è invece andato oltre l’ottavo posto a quota 5 il favorito GM Rakhmanov Aleksandr. L’evento era composto anche da un open riservato a giocatori con rating inferiore ai 2300, cui hanno preso parte 136 giocatori.
Sito ufficiale: http://chesshmao.ru/gover2017/index.shtml
Classifica finale: 1°-2° Kokarev, Smirnov 6 punti su 9; 3°-5° Rozum, Frolyanov, Ponkratov 5,5; 6°-11° Bocharov, Timofeev, Rakhmanov, Pridorozhny, Goryachkina, Ilyushenok 5; ecc.
TSAGHKADZOR (ARMENIA): L’UCRAINO VITALIY BERNADSKIY VINCE L’OPEN
Successo a sorpresa per il GM ucraino Vitaliy Bernadskiy nell’edizione 2017 dell’open di Tsaghkadzor (Armenia), disputata dal 23 novembre al 1° dicembre. Bernadskiy, numero dieci di tabellone, si è imposto in solitaria e imbattuto con 7 punti su 9, vincendo le prime quattro partite e gestendo poi il vantaggio sugli inseguitori, pattando tra gli altri anche con il favorito della vigilia, il connazionale GM Vladimir Onischuk. Dietro al vincitore cinque giocatori hanno spartito il secondo posto a quota 6,5: i GM Marin Bosiocic (Croazia), Tigran L. Petrosian (Armenia), Sundar M. Shyam (India), Alexey Kislinsky (Repubblica Ceca) e David Paravyan (Russia). Il già citato Onischuk, invece, non è andato oltre il 12° posto, 13° per spareggio tecnico, nel gruppo a 5,5, rallentato, oltre che da troppi pareggi, anche dalle sconfitte subite per mano del GM armeno Hovik Hayrapetyan e del già citato Kislinsky.
Nell’Open B gli armeni Sargis Vasilyan, David Arm. Davtyan e Gor Seyranyan hanno spartito il primo posto a quota 7,5 su 9, mentre l’open blitz, disputato il 22 novembre, è stato vinto al fotofinish dal GM armeno Arman Pashikian, che ha superato per spareggio tecnico i GM Sergei Zhigalko (Bielorussia), Robert Hovhannisyan (Armenia) e Rinat Jumabayev (Kazakistan), che come lui avevano totalizzato 9 punti su 11. Al torneo principale hanno preso parte 69 giocatori, provenienti da 17 Paesi, tra cui 22 grandi maestri e 8 maestri internazionali.
Risultati: http://chess-results.com/tnr305731.aspx
Classifica finale: 1° Bernadskiy 7 punti su 9; 2°-6° Bosiocic, Petrosian, Shyam, Kislinsky, Paravyan 6,5; 7°-11° Jumabayev, Hakobyan, Arutinian, Vaganian, Sargsyan 6; ecc.
KHANTY-MANSIYSK: PONKRATOV SU TUTTI NEL GRAND PRIX RAPID DI RUSSIA
Il GM Pavel Ponkratov ha vinto al fotofinish l’edizione 2017 della finale del GP rapid di Russia, ospitata a Khanty-Mansiysk dal 30 novembre al 4 dicembre, subito dopo la Coppa del Governatore. Ponkratov, numero tre di tabellone (in base all’Elo rapid), si è imposto in solitaria con 11,5 punti su 15, staccando di mezza lunghezza il favorito superGM Dmitry Jakovenko, unico imbattuto e a lungo battistrada dopo aver sconfitto il vincitore al secondo turno. Il GM Dmitry Kokarev, fresco vincitore della Coppa del Governatore, si è piazzato terzo a quota 10; quarto a 9,5 il GM Maksim Chigaev, quinti a 8,5 i GM Igor Lysyy e Dmitriy Frolyanov (numero due di tabellone) e il MI Zhamsaran Tsydypov. La competizione aveva un Elo rapid medio di 2520 e la cadenza di gioco era di 15 minuti più tre secondi per mossa.
Sito uff.: http://ruchess.ru/championship/detail/2017/rapid_gran_pri_2017_goda/
Classifica finale: 1° Ponkratov 11,5 punti su 15; 2° Jakovenko 11; 3° Kokarev 10; 4° Chigaev 9,5; 5°-7° Lysyy, Frolyanov, Tsydypov 8,5; 8° Pridorozhnyy 8; 9°-11° Bocharov, Yudin, Potapov 7,5; 12° Smirnov 7; 13° Khanin 6,5; 14°-15ª Nevostruev, Meletina 3,5; 16ª Maltsevskaya 1,5
BIS DI SUCCESSO PER “ROMA CITTÀ APERTA”, SI IMPONE IL TURCO EMRE CAN
Dopo una prima edizione da record nel 2016, disputata in parziale concomitanza con il campionato italiano assoluto, il festival internazionale “Roma Città Aperta” (Roma) ha deciso di replicare e i numeri gli hanno dato ragione. All’evento, disputato dal 3 al 10 dicembre e vinto in solitaria dal favorito GM turco Emre Can, hanno preso parte in totale 162 giocatori, provenienti da 21 Paesi diversi, tra cui nove grandi maestri e sei maestri internazionali nell’open principale; una lieve e prevedibile flessione rispetto ai 174 partecipanti dello scorso anno, che comunque conferma l’interesse per un evento scacchistico di buon livello nella Capitale.
I riflettori di questa seconda edizione erano puntati soprattutto su uno dei più giovani GM al mondo, il 14enne statunitense Awonder Liang. A farla da padrone però è stato Can, numero uno di tabellone, che si è imposto in solitaria e imbattuto con 7,5 punti su 9, staccando di mezza lunghezza i suoi avversari più diretti. Quattro giocatori hanno infatti spartito il secondo posto a quota 6,5: i GM Sebastian Bogner (Svizzera), Yuri Solodovnichenko (Ucraina) e Liang e il MI tedesco Frank Bracker. Miglior azzurro in gara è stato il MF romano Marco Corvi, che si è piazzato 10° (12° per spareggio tecnico) nel gruppo a 5,5 guidato dal GM indiano Sundar M. Shyam.
Il barese Savino Di Lascio l’ha spuntata invece nell’open B, dove è salito sul primo gradino del podio superando per spareggio tecnico il rumeno Marian Tudorache e il romano Federico Primavera, che come lui avevano totalizzato 7 punti su 9. Si è dovuto accontentare del 4° posto (5° per spareggio tecnico) il MF monegasco Patrick Van Hoolandt, che partiva come favorito della vigilia, ma è stato rallentato nella corsa al podio dalle due sconfitte subite al quinto e all’ottavo turno rispettivamente per mano del russo Aslan Beshukov e del romano Flavio Carnicelli.
Nell’open C si è imposto il latinense Andreas Minnucci, primo in solitaria e imbattuto con 6,5 punti su 7, seguito dal pisano Massimo Agostinelli, secondo a 5,5, mentre il romano Francesco Caperna, classe 2003, si è aggiudicato il bronzo dopo aver superato per spareggio tecnico il latinense Riccardo Grammatico, classe 2003, il romano Gabriele Monastra, classe 2000 e Filippo Montanaro che, come lui, avevano totalizzato 5 punti.
Risultati: http://chess-results.com/tnr317180.aspx
Classifiche finali
Open A: 1° Can 7,5 punti su 9; 2°-5° Bogner, Solodovnichenko, Liang, Bracker 6,5; 6°-9° Kollars, Istratescu, Carlstedt, Laketic 6; 10°-15° Laketic, Shyam, Raghunandan, Corvi, Hoolt, Karousos-Theodorakis, Gavrish 5,5; ecc.
Open B: 1°-3° Di Lascio, Tudorache, Primavera 7 punti su 9; 4°-5° Carnicelli, Van Hoolandt 6,5; 6°-12° Beshukov, Minikh, D’Angerio, Scacco, Barletta, Blonna, Colucci 6; ecc.
Open C: 1° Minnucci 6,5 punti su 7; 2° Agostinelli 5,5; 3°-6° Caperna, Grammatico, Monastra, Montanaro 5; 7°-8° Cavazzoni, Priori 4,5; 9°-14° Gatto, Lellis, Giovannelli, Inglese, Prroj, Bruni 4; ecc.
PALMANOVA: OLEG KORNEEV IN SOLITARIA DAVANTI A SOLOMON, TERZO BORGO
Il GM spagnolo Oleg Korneev ha dominato la sesta edizione dell’open internazionale “Città di Palmanova” (Friuli-Venezia Giulia), disputata dal 7 al 10 dicembre. Korneev, favorito della vigilia, ha rispettato il pronostico piazzandosi al primo posto in solitaria e imbattuto con 5 punti su 6, pareggiando solo con il GM sudafricano Kenny Solomon e con il MI pordenonese Giulio Borgo, rispettivamente al quarto e al sesto turno. L’argento è andato al già citato Solomon, che ha vinto le prime tre partite, ma ha rallentato la sua corsa nella seconda parte del torneo, perdendo all’ultimo turno con il MI padovano Federico Manca e fermandosi così a 4,5. Sul terzo gradino del podio è salito Borgo, che ha superato per spareggio tecnico il goriziano Sasa Kobal, il già citato Manca, e i croati GM Nenad Fercec e MF Teo Tomulic, che come lui avevano totalizzato 4 punti.
Nell’open B l’udinese Ruggero Picco l’ha spuntata per spareggio tecnico sull’udinese Lorenzo Pagnutti, dopo che entrambi avevano totalizzato 5 punti su 6 riportando una sconfitta: Picco aveva perso al terzo turno con l’udinese Andrea Lavarone (classe 2000), mentre Pagnutti era stato fermato al primo turno dall’udinese Daniele Cecotti. Sul terzo gradino del podio a quota 4 è salito il già citato Lavarone, che ha superato per spareggio tecnico il triestino Filippo Camana, favorito della vigilia.
Il goriziano Marco Grudina ha dominato l’open C piazzandosi al primo posto in solitaria e imbattuto con 5,5 punti su 6, staccando di mezza lunghezza l’udinese Noris Roiatti, secondo a 5, mentre lo sloveno Danylo Aksonov si è aggiudicato il bronzo con 4,5 punti.
Il bresciano Gabriele Cedoni, classe 2003, si è imposto infine nell’open D con 5,5 punti su 6, pareggiando solo al secondo turno con il bresciano Tommaso Salvi (classe 2008), favorito della vigilia. Sul secondo gradino del podio è salita la goriziana Angelica Gasparato, classe 2003, che ha superato per spareggio tecnico la pistoiese Giulia Pisano, classe 2004, il biellese Fausto Gallo, e il bresciano Fabrizio Bergomi, classe 2004, che come lui avevano totalizzato 4,5 punti. Alla manifestazione hanno preso parte in totale 120 giocatori, provenienti da sei Paesi diversi, tra cui tre grandi maestri, due maestri internazionali e tre maestri Fide nel torneo principale.
Risultati: http://chess-results.com/tnr314483.aspx
Classifiche finali
Open A: 1° Korneev 5 punti su 6; 2° Solomon 4,5; 3°-7° Borgo, Kobal, Manca, Fercec, Tomulic 4; 8°-10° Beletic, Loiacono, Zanini 3,5; ecc.
Open B: 1°-2° Picco, Pagnutti 5 punti su 6; 3°-4° Lavarone, Camana 4; 5°-7° Viola, Orsatti, Paveglio 3,5; 8ª-10ª Gruden, Laco, Garau 3; ecc.
Open C: 1° Grudina 5,5 punti su 6; 2° Roiatti 5; 3° Aksonov 4,5; 4°-9° Maestri, Herega, Boerci, Conati, Ziberna, Almici 4; ecc.
Open D: 1° Cedoni 5,5 punti su 6; 2ª-5° Gasparato, Pisano, Gallo, Bergomi 4,5; 6°-9° Gregorig, Salvi, Mucciarone, Sasso 4; ecc.
ZAGABRIA (CROAZIA): SAŠA MARTINOVIC LA SPUNTA NEL MEMORIAL HULAK
Il GM croato Saša Martinovic si è aggiudicato la seconda edizione del torneo open intitolato alla memoria di Krunoslav Hulak, giocatore di punta dello scacchismo jugoslavo negli anni Settanta e Ottanta scomparso a 64 anni nel 2015, che fu ancora capace di vincere, nel 2005, il campionato croato. Martinovic è partito a razzo con 4 su 4 e ha infine concluso imbattuto in vetta con 7 punti su 9, superando per spareggio tecnico altri cinque giocatori: il GM serbo Nikola Sedlak, il GM belga Vadim Malakhatko e i connazionali MI Blazimir Kovacevic, GM Zdenko Kozul (favorito della vigilia) e GM Ante Bkric. Più dietro alcuni dei maggiori accreditati alla vittoria finale: il GM croato Hrvoje Stevic, numero due di tabellone, si è piazzato decimo a 6,5, il GM israeliano Evgeny Postny, numero tre, ventunesimo a 6. Alla competizione, disputata a Zagabria (Croazia) dal 30 novembre al 7 dicembre, hanno preso parte 190 giocatori in rappresentanza di quattordici Paesi, fra i quali diciannove GM e quindici MI.
Risultati: http://chess-results.com/tnr305694.aspx
Classifica finale: 1°-6° Martinovic, Sedlak, Kovacevic, Kozul, Malakhatko, Brkic 7 punti su 9; 7°-20° Zelcic, Sulava, Kuljasevic, Stevic, Plenca, Zaja, Nasuta, Karthik, A. Saric, Vujakovic, Petrov, Romanishin, Spasov, Cvitan 6,5; ecc.
MILANO: IL SERBO LAZIC RISPETTA IL PRONOSTICO NEL MEMORIAL CRESPI
Il GM serbo Miroljub Lazic ha dominato la 38ª edizione del Memorial Edoardo Crespi, disputata a Milano dal 2 al 10 dicembre. Lazic, favorito della vigilia, ha chiuso al primo posto in solitaria e imbattuto con 7,5 punti su 9, staccando di un’intera lunghezza il suo rivale più diretto, il MI indiano Khamparia Akshat, penalizzato dalla sconfitta a forfait del quarto turno. Sul terzo gradino del podio a quota 6 è salito a sorpresa il 29enne maestro milanese Giuseppe Andreoni, che ha realizzato una performance Elo di 2378.
Il marocchino Faycal Mouflih si è imposto in solitaria e imbattuto con 6,5 punti su 7 nell’Open A (disputato dal 6 al 10 dicembre), vincendo le prime sei partite e pareggiando all’ultimo turno con il 16enne bergamasco Giovanni Asperti. Il comasco Lorendo Regondi, classe 2000, è salito sul secondo gradino del podio a quota 5,5, perdendo solo con Mouflih al quarto turno e pareggiando con Asperti al turno successivo; terzo un altro comasco, Leonardo Bolognese, classe 2004, che si è aggiudicato il bronzo con 5 punti.
Il milanese Marco Spadoni ha rispettato il pronostico nell’open B, dove si è aggiudicato l’oro in solitaria e imbattuto con 6 punti su 7. Il 12enne milanese Leo Titze si è piazzato secondo a 5,5, mentre bergamasca Elisa Cassi, campionessa italiana U12, è salita sul terzo gradino del podio a quota 5, superando per spareggio tecnico i milanesi Daniele Colica e Fabio Casartelli, l’inglese Alan Trent e l’undicenne bergamasco Neven Hercegovac.
La 12enne milanese Pari Prasad Meharunkar si è imposta nell’open “Promo” (dal 7 al 10 dicembre) con 5,5 punti su 6, spartendo il punto solo con il 13enne conterraneo Niccolò Bombi al secondo turno. Un altro milanese, l’undicenne Alessandro Cervini, si è piazzato secondo a 5, staccando di mezza lunghezza i conterranei Filippo Di Stefano e Stefano Livi e il comasco Enrico Cazzaniga.
L’undicenne bergamasco Mattia Pegno ha vinto al fotofinish, infine, l’Under 16 (disputato il 2 e il 3 dicembre), superando per spareggio tecnico il milanese Luca Di Trapani, classe 2005, dopo che entrambi avevano totalizzato 4,5 punti su 5. I milanesi Leonardo ed Emiliano Castellucci – classe 2005 e 2003 – hanno spartito il terzo posto a quota 3,5. Alla manifestazione hanno preso parte in totale 162 giocatori, provenienti da otto Paesi diversi, tra cui due GM, due MI e due MF nell’open principale.
Sito ufficiale: http://www.scacchisticamilanese.com/agonismo/crespi_2017
Classifiche finali
Magistrale: 1° Lazic 7,5 punti su 9; 2° Akshat 6,5; 3° Andreoni 6; 4°-7° Aleksic, Salvador, Di Trapani, Massironi 5,5; 8°-9° Pasini, Lapiccirella 5; ecc.
Open A: 1° Mouflih 6,5 punti su 7; 2° Regondi 5,5; 3° Bolognese 5; 4°-8° Asperti, Ferrari, Duraccio, Pavesi, Beretta 4,5; 9°-11° Bisignano, Vada, Maccari 4; ecc.
Open B: 1° Spadoni 6 punti su 7; 2° Titze 5,5; 3ª-7° Cassi, Colica, Casartelli, Trent, Hercegovac 5; 8°-12° Calvi, Cavalleri, Donadi, Campana, Lacambra 4,5; ecc.
Open Promo: 1° Meharunkar 5,5 punti su 6; 2° Cervini 5; 3°-5° Di Stefano, Livi, Cazzaniga 4,5; 6°-8° Gori, Tedoldi, Pirovano 4; ecc.
Under 16: 1°-2° Pegno, Di Trapani 4,5 punti su 5; 3°-4° L. Castellucci, E. Castellucci 3,5; 5°-6° Hercegovac, Filip 3; 7°-9° Ferrario, Scarpa, Tonutti 2,5; ecc.
SALZANO: KORNEEV SU TUTTI NEL WEEK-END “CAPABLANCA”, LAKETIC ARGENTO
Prima di trionfare a Palmanova il GM spagnolo Oleg Korneev si è aggiudicato la sesta edizione del torneo weekend “Capablanca”, disputata a Salzano, in Veneto, dall’1 al 3 dicembre. Korneev, favorito della vigilia, si è imposto in solitaria e imbattuto con 4 punti su 5 nell’open A, staccando di un’intera lunghezza i suoi avversari più diretti, ovvero il MI serbo Gojko Laketic e il 15enne maestro trevigiano Leonardo Loiacono, miglior azzurro in gara.
Nell’open B ha dominato in solitaria e senza sconfitte il veneziano Samuel Toniolo, classe 2004, primo con 4 punti su 5. Dietro di lui l’anconetano Mario Capitò è salito sul secondo gradino del podio, superando per spareggio tecnico il padovano Mosè Battagin, il trevigiano Michele Mancin, il vicentino Claudio Fiscato e un altro trevigiano, Bruno Esposito, classe 2003, che come lui avevano totalizzato 3,5 punti.
Il padovano Alessandro Pilotto, infine, ha vinto l’open C, piazzandosi al primo posto in solitaria e imbattuto con 4,5 punti su 5. A una lunghezza di distanza i veneziani Dario Bellinato e Marco Bighin, la trevigiana Francesca Esposito (classe 2000), il padovano Giovanni Di Buono e la veneziana Viviana Sofia Vianello hanno spartito il secondo posto a quota 3,5. Alla manifestazione hanno preso parte 46 giocatori, provenienti da tre Paesi diversi, tra cui due titolati nel torneo principale.
Risultati: http://vesus.org/festivals/6deg-torneo-scacchi-we-capablanca/
Classifiche finali
Open A: 1° Korneev 4 punti su 5; 2°-3° Laketic, L. Loiacono 3; 4°-7° Gallana, Gregori, A. Loiacono, Negro 2,5; 8° Cappelletto 0
Open B: 1° Toniolo 4 punti su 5; 2°-6° Capitò, Battagin, Mancin, Fiscato, B. Esposito 3,5; 7° Porta 3; 8°-9° Sartor, Rizzo 2,5; ecc.
Open C: 1° Pilotto 4,5 punti su 5; 2°-6ª Bellinato, Bighin, F. Esposito, Di Buono, Vianello 3,5; 7°-8° Gallo, Ballon 3; 9°-10° Alessi, Pasin 2,5; ecc.
IMPERIA: IL ROMANO PASSEROTTI SU TUTTI NEL MEMORIAL MARIA PIA RUGGIERI
Il MF romano Pierluigi Passerotti si è aggiudicato la 12ª edizione del Memorial Maria Pia Ruggieri, disputata a Imperia dall’1 al 3 dicembre. Passerotti, numero due di tabellone, si è imposto in solitaria e imbattuto con 4,5 punti su 5, pareggiando solo al quarto turno con la MFf russa Anastasiya Eryshkanova. Proprio Eryshkanova è salita sul secondo gradino del podio con 4 punti, seguita dal connazionale GM Jakov Geller, che partiva come favorito della vigilia, ma si è dovuto accontentare del terzo posto a 3,5, complice la sconfitta al secondo turno contro il vincitore.
Nell’open B ha dominato il francese Andrey Volkov, che si è imposto a propria volta in solitaria e imbattuto con 4 punti su 5, staccando di un’intera lunghezza i suoi avversari più diretti. L’imperiese Ludovico Delucis, classe 2004, è salito sul secondo gradino del podio alla guida del gruppo a 3, composto anche dal bolognese Enrico Fragni e dagli imperiesi Mauro Delucis e Vincenzo Borrelli. Alla manifestazione hanno preso parte 23 giocatori, provenienti da tre Paesi diversi, tra cui tre titolati nell’open principale.
Risultati: http://vesus.org/festivals/xii-torneo-weekend-memorial-maria-pia-ruggieri/
Classifiche finali
Open A: 1° Passerotti 4,5 punti su 5; 2ª Eryshkanova 4; 3° Geller 3,5; 4°-6° Pedemonte, Pedoni, Faraci 3; 7° Noli 2,5; 8°-11° Favaro, Rossi Cassani, Cai, Roversi 2; ecc.
Open B: 1° Volkov 4 punti su 5; 2°-5° L. Delucis, Fragni, M. Delucis, Borrelli 3; 6° Calabrese 2,5; 7° G. Delucis 2; 8° Ramella 0,5; 9ª Lo Dico 0