E’ on line il numero 906 del nostro settimanale web, Messaggero Scacchi. E’ possibile leggerlo in formato pdf. Il file di partite è in formato PGN zippato.
In questo numero:
1 – WIJK AAN ZEE (OLANDA): CARLSEN DA RECORD, SESTO TRIONFO AL TATA STEEL
2 – GIBILTERRA: ARONIAN BATTE VACHIER-LAGRAVE AGLI SPAREGGI E VINCE L’OPEN
3 – GRAND CHESS TOUR AL VIA DI NUOVO DA LOVANIO, “FINAL FOUR” A LONDRA
4 – MINSK: ALEKSANDROV SUL TRONO DI BIELORUSSIA PER LA QUINTA VOLTA
5 – TBILISI (GEORGIA): TERZO TITOLO NAZIONALE PER MIKHEIL MCHEDLISHVILI
6 – MARIENBAD (REP. CECA): IL RUSSO CHEKLETSOV E IL CECO STOCEK PRIMI
WIJK AAN ZEE (OLANDA): CARLSEN DA RECORD, SESTO TRIONFO AL TATA STEEL
Magnus Carlsen ha rotto il digiuno. Dopo non essere riuscito, per tutto il 2017, a vincere un solo evento di punta del calendario internazionale, il campione del mondo si è aggiudicato l’80ª edizione del torneo di Wijk aan Zee, sponsorizzato per l’ottavo anno dal gruppo Tata Steel. Ma c’è di più: il norvegese ha trionfato stabilendo un nuovo record, ovvero ottenendo il suo sesto successo nel tradizionale supertorneo olandese di inizio anno. Nessuno prima di lui era riuscito a iscrivere tante volte il proprio nome nell’albo d’oro.
La competizione (media Elo 2750) è stata disputata dal 13 al 28 gennaio nell’ormai abituale sede, il De Moriaan Community Centre, con tappe a Hilversum (5° turno) e Groningen (10° turno) per il gruppo Masters. Carlsen ha concluso imbattuto in vetta con 9 punti su 13, come l’eroe locale Anish Giri, spuntandola poi su quest’ultimo per 1,5-0,5 in uno spareggio blitz di 5’+3” per mossa. «Per me è un’enorme impresa, ovviamente», ha commentato Carlsen a caldo: «Questo è uno dei migliori tornei al mondo, non solo adesso, ma da sempre: stabilire un record qui, specialmente dopo il brutto periodo che ho attraversato, è fantastico».
Magnus è tornato al successo in un torneo chiuso a cadenza classica dopo circa un anno e mezzo: il suo ultimo primo posto risaliva niente di meno che a Bilbao nel luglio 2016. Come rilevato più sopra, il norvegese è il primo giocatore nella storia ad aver vinto sei volte Wijk aan Zee, contro le cinque di Viswanathan Anand; Max Euwe, Levon Aronian, Viktor Korchnoj e Lajos Portisch hanno ottennuto quattro titoli, Johannes Donner, Efim Geller, Garry Kasparov e John Nunn si sono fermati a tre. Proprio Anand ha (giustamente) fatto notare che parlare di record è comunque un po’ diverso ora, perché l’evento non prevedeva spareggi per il primo posto fino all’anno scorso (quando non furono necessari).
E il torneo, in ogni caso, non è stato uno show di Carlsen. Anzi. L’80ª edizione del Tata Steel ha segnato anche il ritorno in grande stile di Anish Giri ai massimi livelli. Due anni fa l’olandese era un componente della top-five mondiale, mentre ai nastri di partenza di questo torneo si presentava solamente come numero 15 al mondo. A Wijk aan Zee Giri ha guadagnato la bellezza di 25 punti Elo e nella lista del 1° febbraio è risalito nella top ten con un rating di 2777 (Carlsen, dal canto suo, è tornato ad avere un confortevole vantaggio di +29 sul secondo della graduatoria, Shakhriyar Mamedyarov).
Come Carlsen, Giri ha concluso il torneo imbattuto con 9 su 13 – un ottimo punteggio che gli avrebbe garantito il successo in molte delle passate edizioni -. L’anno scorso gli organizzatori avevano introdotto da regolamento dei playoff blitz in caso di vittoria ex aequo e, se un “normale” spareggio tecnico avrebbe addiritturo dato a Giri il primo posto, l’olandese ha dovuto invece cedere le armi al suo più quotato avversario, sempre a segno negli spareggi nell’ultimo decennio. Il vincitore del torneo è stato prodigo di belle parole per il suo principale rivale: «Voglio congratularmi con lui per il meraviglioso torneo, ha giocato bene come nessuno, si è trovato raramente in difficoltà e quando lo è stato si è difeso molto bene». Insomma, «anche lui avrebbe meritato di vincere».
Il superGM Teimour Radjabov ha suggerito che il motivo del successo di Giri è da attribuire alla rinnovata collaborazione con l’allenatore Vladimir Chuchelov. Sia come sia, Anish si è temporaneamente scrollato di dosso l’appellativo di “re della patta”.
Prima del playoff, il turno finale aveva permesso a Vladimir Kramnik di raggiungere Shakhriyar Mamedyarov al terzo posto a quota 8,5. Entrambi i giocatori possono dirsi soddisfatti della loro prova, in vista del torneo dei Candidati che li vedrà impegnati in marzo a Berlino. In quinta posizione a 8 hanno chiuso l’indiano Vishy Anand e lo statunitense Wesley So (primo nel 2017); settimo in solitaria a 7,5 il russo Sergey Karjakin. Decisamente disastrosa la prova dell’ex portacolori azzurro Fabiano Caruana, anche lui atteso ai Candidati: si è piazzato terz’ultimo ex aequo a quota 5, perdendo la bellezza di 27 punti Elo e scivolando dal secondo al settimo posto della graduatoria Fide.
Il gruppo Challengers (rating medio 2612) non prevedeva playoff in caso di ex aequo in vetta, ma non sarebbero stati comunque necessari. Il favorito superGM indiano Santosh Gujrathi Vidit ha concluso da solo a quota 9 su 13, staccando di una lunghezza l’ucraino Anton Korobov e di una e mezza lo statunitense Jeffery Xiong, l’egiziano Bassem Amin, l’olandese Jorden Van Foreest e il russo Dmitry Gordievsky. Vidit ha guadagnato l’accesso al torneo Master per il 2019.
Sito ufficiale: https://www.tatasteelchess.com/
Classifiche finali
Masters: 1°-2° Carlsen, Giri 9 punri su 13; 3°-4° Kramnik, Mamedyarov 8,5; 5°-6° Anand, So 8; 7° Karjakin 7,5; 8° Svidler 6; 9° Wei 5,5; 10°-12° Jones, Caruana, Matlakov 5; 13° Adhiban 3,5; 14ª Hou 2,5
Challengers: 1° Vidit 9 punti su 13; 2° Korobov 8; 3°-6° Xiong, Amin, j. Van Foreest, Gordievsky 7,5; 7° Bluebaum 6,5; 8°-10° L’Ami, Bok, Tari 6; 11°-12° L. Van Foreest. Krasenkow 5,5; 13ª Harika 5; 14ª Girya 3,5
GIBILTERRA: ARONIAN BATTE VACHIER-LAGRAVE AGLI SPAREGGI E VINCE L’OPEN
Il 2017 è stato un anno da ricordare e incorniciare per Levon Aronian: primo alla Grenke Chess Classic e all’Altibox Norway Chess, ma soprattutto vincitore della Coppa del mondo Fide (e conseguentemente qualificato al torneo dei Candidati) poco prima di convolare a nozze con la sua fidanzata storica, Arianne Caoili.
L’asso armeno sembra non voler essere da meno nel 2018 e, in attesa dei Candidati, si è aggiudicato l’edizione 2018 del festival di Gibilterra, fortissimo open disputato come di consueto tra la fine di gennaio (il 21, stavolta) e l’inizio di febbraio (il giorno 1). La vittoria, in realtà, è arrivata piuttosto in extremis per Aronian: sette giocatori hanno concluso alla pari con 7,5 punti dopo i 10 turni di gioco e i quattro che avevano realizzato la migliore performance Elo si sono affrontati in una serie di playoff a eliminazione diretta. L’armeno ha superato 2-0 in semifinale l’ungherese Richard Rapport, per poi spuntarla 2,5-1,5 (tre patte e una vittoria conclusiva) in finale sul francese Maxime Vachier-Lagrave, che aveva eliminato con lo stesso punteggio lo statunitense Hikaru Nakamura, primo a Gibilterra dal 2015 al 2017.
Naka, in realtà, sembrava determinato a far valere il detto “non c’è due senza tre e il quarto vien da sé”, ma, dopo cinque vittorie di fila nei primi cinque turni, non è più riuscito a piegare le difese degli avversari, pareggiando cinque partite nella seconda parte del torneo: ha quindi concluso a quota 7,5 insieme ai già nominati Rapport, MVL e Aronian, al russo Nikita Vitiugov, all’inglese Michael Adams e al vietnamita Quang Liem Le. E gli spareggi hanno premiato l’armeno.
Il premio come miglior classificata femminile se l’è aggiudicato la sempreverde GM svedese Pia Cramling: trentesima assoluta a 6,5, ha realizzato una performance di 2659, lasciandosi alle spalle avversarie più quotate quali le russe Kateryna Lagno e Valentina Gunina, la georgiana Nino Batsiashvili, le cinesi Tingjie Lei e Wenjun Ju e l’ucraina Anna Muzychuk, al suo primo torneo ufficiale dopo il baccano mediatico sollevato dal suo boicottaggio dei Mondiali veloci in Arabia Saudita.
Alla manifestazione hanno preso parte complessivamente 570 giocatori, la maggior parte dei quali (295) ha affollato i tornei Challengers e Amatori, di soli 5 turni. Ai nastri di partenza dell’open principale c’erano novantadue GM e quarantotto MI, fra i quali trentacinque over 2600 (dodici over 2700). Piuttosto qualificata la rappresentanza azzurra: all’immancabile Daniele Vocaturo si sono aggiunti il campione italiano Luca Moroni, Danyyil Dvirnyy, Francesco Sonis e Daniela Movileanu. Vocaturo ha brillato più di tutti, classificandosi 14° (8° ex aequo) a quota 7 e rimanendo imbattuto, pur avendo affrontato grossi calibri quali Vitiugov, Adams, il bulgaro Ivan Cheparinov e l’israeliano Emil Sutovsky (il nostro ha pareggiato con tutti loro); non sono andati oltre quota 5,5, invece, Sonis (89°, +13,3 punti Elo), Dvirnyy e Moroni (96° e 97°, – 8 e -9 rispettivamente). Movileanu, 172ª a 4,5, ha realizzato un’ottima performance di 2300 e realizzato una norma di MI femminile.
Sito ufficiale: www.gibraltarchesscongress.com
Classifica finale: 1°-7° Aronian, Vachier-Lagrave, Nakamura, Rapport, Vitiugov, Adams, Le 7,5 punti su 10; 8°-25° Howell, Gupta, Debashis, Duda, Oparin, H. Wang, Vocaturo, Gelfand, Sethuraman, Sutovsky, Dubov, Henderson, Kobo, Cheparinov, Motylev, Narayanan, Epishin, Bindrich 7; ecc.
GRAND CHESS TOUR AL VIA DI NUOVO DA LOVANIO, “FINAL FOUR” A LONDRA
Tutto pronto per la quarta edizione del Grand Chess Tour, il circuito per i giocatori d’élite inaugurato nel 2015 da Garry Kasparov in collaborazione con il magnate statunitense Rex Sinquefield. Nei giorni scorsi sono stati resi noti i nomi dei dieci partecipanti che si sfideranno nel 2018 nell’ambito dell’evento, che, come lo scorso anno, prenderà il via il prossimo giugno da Lovanio, in Belgio. Il norvegese Magnus Carlsen, il francese Maxime Vachier-Lagrave e l’armeno Levon Aronian si sono guadagnati il diritto di partecipazione grazie ai risultati ottenuti alla scorsa edizione del Grand Chess Tour, o GCT per gli addetti ai lavori. Carlsen, infatti, si era aggiudicato il primo posto soffiandolo per una manciata di punti (41 contro 38) a Vachier-Lagrave, vincitore della Sinquefield Cup; Aronian si era piazzato terzo a quota 29. Gli statunitensi Fabiano Caruana e Wesley So, oltre al russo Vladimir Kramnik, sono stati ammessi per Elo, mentre un altro statunitense, Hikaru Nakamura, il russo Alexander Grischuk e l’azero Shakhriyar Mamedyarov hanno ottenuto un biglietto per il GCT grazie alla loro posizione nello Universal Rating System, sistema ideato per quantificare la forza relativa di un giocatore e introdotto negli scacchi grazie alla collaborazione fra la Fondazione scacchistica di Kasparov, il GCT e il Circolo di Saint Louis. Ultimo dei partecipanti, ma non certo per importanza, è il pluricampione del mondo Viswanathan Anand, ammesso alla griglia di partenza del GCT su decisione del comitato organizzativo, ma anche per ragioni di rating: nelle liste aggiornate al 1° gennaio 2018, Anand figura al 9° posto in lista Fide e all’11° nell’URS. Non è dato ancora sapere se saranno presenti anche delle wild card, come per le passate edizioni della manifestazione.
Oltre al parterre sono state rese note anche le date e le città che ospiteranno i tornei. Le danze si apriranno, come anticipato, a Lovanio, in Belgio, dove dal 10 al 17 giugno si disputerà una combinata rapid e blitz, seguita, dal 18 al 26 giugno, dal rapid e blitz di Parigi. Dal 9 al 16 agosto si volerà nella capitale degli scacchi statunitensi, Saint Louis, dove il torneo rapid e blitz farà da antipasto all’ormai celeberrima Sinquefield Cup, che si disputerà dal 16 al 29 agosto. L’ultima tappa del tour, che per la prima volta sarà una “final four” a eliminazione diretta, avrà luogo come di consueto a Londra, presumibilmente tra il 10 e il 21 dicembre, ma le date saranno confermate più avanti, questione presumibilmente legata al fatto che a novembre, sempre a Londra, sarà ospitato il match mondiale tra Carlsen e il vincitore del torneo dei Candidati, in programma in marzo a Berlino.
Ulteriori informazioni saranno disponibili sul sito ufficiale della manifestazione, https://grandchesstour.org/.
MINSK: ALEKSANDROV SUL TRONO DI BIELORUSSIA PER LA QUINTA VOLTA
Il GM bielorusso Aleksej Aleksandrov si è aggiudicato l’edizione 2018 del campionato bielorusso, disputata a Minsk dal 18 al 28 gennaio. Aleksandrov si è imposto in solitaria e imbattuto con 9 punti su 11, conquistando il suo quinto titolo dopo quelli del 1989, 1990, 1996 e 2007. Dietro di lui, i GM Sergei Zhigalko e Vladislav Kovalev, che partiva come favorito della vigilia, hanno spartito il secondo posto a quota 8, mentre il GM Alexei Fedorov, che difendeva il titolo vinto lo scorso anno, si è dovuto accontentare del quinto posto alla guida del gruppo a 6, composto anche dal MF Viachaslau Zarubitski e dal GM Kirill Stupak. Tra le donne, la GMf Natalia Ziaziulkina ha conquistato il suo sesto titolo, il terzo consecutivo dopo quelli del 2016 e 2017 a cui si aggiungono quelli del 2010, 2012 e 2013.
Risultati: http://chess-results.com/tnr327080.aspx
Classifica finale: 1° Aleksandrov 9 punti su 11; 2°-3° S. Zhigalko, Kovalev 8; 4° A. Zhigalko 6,5; 5°-7° Fedorov, Zarubitski, Stupak 6; 8°-9° Meribanov, Nikitenko 4,5; 10° Harshkou 3; 11° Filipets 2,5; 12° Kazakovskiy 2
TBILISI (GEORGIA): TERZO TITOLO NAZIONALE PER MIKHEIL MCHEDLISHVILI
Il trentottenne GM Mikheil Mchedlishvili si è aggiudicato l’edizione 2018 del campionato georgiano, disputata nella capitale Tbilisi dal 15 al 27 gennaio. All’evento, disputato a eliminazione diretta con un tabellone iniziale composto da sedici partecipanti, non ha preso parte il superGM Baadur Jobava, ma erano presenti per il resto quasi tutti i migliori giocatori del Paese.
Il torneo ha riservato sorprese fin dal primo turno, dove il pluricampione nazionale GM Levan Pantsulaia, uno dei maggiori favoriti, è stato eliminato dal tredicenne MF Nikolozi Kacharava, mentre un altro esperto GM quale il 33enne David Arutinian ha perso con il coetaneo MI Bachana Morchiashvili. Al secondo turno è toccato a Mchedlishvili sudare freddo e affrontare la sua prova più impegnativa, vincendo infine solo all’Armageddon (4-3) con il GM Davit Maghalashvili; è andata peggio al GM e campione uscente Luka Paichadze, sconfitto 1,5-0,5 dal GM Tornike Sanikidze. Nelle semifinali Mchedlishvili ha invece superato 1,5-0,5 proprio Sanikidze e il GM Davit Jojua, re nel 2016, ha avuto la meglio con lo stesso punteggio sul GM Giga Quparadze. La finalissima si è quindi conclusa 2,5-1,5 a favore di Mchedlishvili, che ha conquistato così il suo terzo titolo dopo quelli del 2001 e 2002.
Sito ufficiale: http://www.gcf.org.ge/ka
MARIENBAD (REP. CECA): IL RUSSO CHEKLETSOV E IL CECO STOCEK PRIMI
Il MF russo Ilya Chekletsov e il GM ceco Jiri Stocek hanno vinto i tornei GM del festival di Marianske Lazne (Repubblica Ceca), nota anche come Marienbad (in tedesco), tappa del tour della Repubblica Ceca disputata dal 20 al 27 gennaio.
Chekletsov si è imposto con 6,5 punti su 9 nel torneo A1 (media Elo 2406), superando per spareggio tecnico il GM russo Konstantin Chernyshov, mentre il GM ceco Vojtech Plat, che partiva come favorito della vigilia, ha spartito il terzo posto a 5,5 con il MF turco Melih Yurtseven. Plat è stato rallentato nella corsa al primo posto dalla sconfitta riportata al quinto turno ad opera della GMf indiana Bhakti Kulkarni.
Nel torneo A2 (rating medio 2410), invece, il GM ceco Jiri Stocek ha rispettato il pronostico, piazzandosi al primo posto in solitaria e imbattuto con 7 punti su 9, staccando di un’intera lunghezza il GM islandese Hannes Stefansson, secondo in solitaria a 6 con un’unica sconfitta, al quarto turno con il MF indiano Rao Srinath. I cechi GM Petr Neuman e MI Thai Dai Van Nguyen hanno spartito il terzo posto a quota 5,5.
L’evento si componeva anche di tre tornei MI, un open Fide e un open senior, senza contare un rapid e un blitz.
Risultati: http://chess-results.com/tnr326486.aspx
Classifiche finali
Torneo A1: 1°-2° Chekletsov, Chernyshov 6,5 punti su 9; 3°-5° Plat, Yurtseven, Liu 5,5; 6° Popov 4,5; 7° Lizak 4; 8^-9° Kulkarni, Pacher 3; 10° Miesbauer 1
Torneo A2: 1° Stocek 7 punti su 9; 2° Stefansson 6; 3°-4° Neuman, Nguyen 5,5; 5^-6° Obolentseva, Janik 5; 7° Srinath 3,5; 8°-10° Yeritsyan, Sari, Low 2,5