In data 10 luglio, presso una stazione dei Carabinieri della Lombardia, è stata presentata una querela per tentata violenza sessuale a carico di un istruttore che condivideva la camera con un giovanissimo di 10 anni, il quale gli era stato affidato per il soggiorno ai Campionati italiani giovanili di scacchi.
Il fatto sarebbe accaduto all’alba di mercoledì 4 luglio a Scalea (Cosenza), presso il grande villaggio turistico che dall’1 all’8 luglio ha ospitato i 902 partecipanti ai campionati, oltre a diverse centinaia di genitori, accompagnatori e istruttori al seguito.
Solo alla sera del 4 luglio il ragazzino, piangendo, ha raccontato l’accaduto alla mamma di un suo compagno, dopodiché ha voluto portare a termine il torneo, ma dormendo in un’altra stanza (con una mamma e un coetaneo che gli hanno fatto posto).
Stando al testo della denuncia, presentata dalla mamma del minore 24 ore dopo il suo ritorno a casa, il bambino si è difeso dal tentativo e l’istruttore ha subito desistito. Alla richiesta di spiegazioni da parte degli altri genitori e dei dirigenti della Società sportiva di appartenenza, l’istruttore ha negato o minimizzato l’accaduto, ma i Carabinieri stanno raccogliendo le testimonianze di alcuni genitori presenti in loco e di dirigenti dei club scacchistici della stessa provincia lombarda. E’ probabile che si andrà a processo, nella sede competente per territorio, ovvero il tribunale di Paola, in Calabria. E’ altrettanto probabile che il Tribunale Sportivo della Fsi emetta un provvedimento di sospensione cautelare dell’istruttore.
Roberto Messa