E’ on line il numero 933 del nostro settimanale web, Messaggero Scacchi. E’ possibile leggerlo in formato pdf. Il file di partite è in formato PGN zippato.
In questo numero:
1 – SAINT LOUIS (USA): SCACCHI 960 NELLO SHOWDOWN, TOPALOV BATTE KASPAROV
2 – GEBZE (TURCHIA): L’IRANIANO PARHAM MAGHSOODLOO DOMINA IL MONDIALE JUNIOR
3 – BATUMI (GEORGIA): LUNEDÌ AL VIA LE OLIMPIADI, PIÙ DI 30 OVER 2700 IN GARA
4 – ELEZIONI: DVORKOVICH SI ALLEA CON SHORT, MAKRO LO DENUNCIA PER CORRUZIONE
5 – AMANTEA: BASSO BATTE IL FAVORITO VOROBIOV E SI PIAZZA PRIMO IN SOLITARIA
6 – ISOLA DI CRETA (GRECIA): ALBERTO DAVID VINCE ANCHE IL MEMORIAL CAPABLANCA
7 – COMPOSTELA (SPAGNA): L’ARGENTINO MARECO RE DAVANTI AL CONNAZIONALE PERALTA
8 – MONTESILVANO: IL BOLOGNESE TOMBA SUPERA I FAVORITI AL GRAND HOTEL ADRIATICO
9 – IL CESENATE CASADEI CAMPIONE ITALIANO NON VEDENTI PER IL TERZO ANNO DI FILA
SAINT LOUIS (USA): SCACCHI 960 NELLO SHOWDOWN, TOPALOV BATTE KASPAROV
Lo Showdown di Saint Louis cambia formula e, in parte, protagonisti. Anziché quattro match di scacchi tradizionali a cadenza progressivamente sempre più ridotta (dai 30′ ai 5′), quest’anno la capitale degli scacchi a stelle e strisce ha ospitato, dall’11 al 14 settembre, cinque sfide a Scacchi 960, ovvero Fischer-Random. Ciascun incontro prevedeva 14 partite alla cadenza di 5’+5”, con un punto per la vittoria e mezzo per la patta, e sei rapid 30’+10”, dove la vittoria valeva due punti e il pareggio uno. Assenti Magnus Carlsen, Fabiano Caruana e Liren Ding, il confronto che ha maggiormente calamitato l’attenzione dei fan è stato quello fra due ex campioni del mondo, il bulgaro Veselin Topalov e il russo Garry Kasparov, che lo scorso anno, proprio a Saint Louis, aveva preso parte a una tappa veloce del Grand Chess Tour in veste di wild card. Gli altri match in programma erano Hikaru Nakamura-Peter Svidler, Wesley So-Anish Giri, Maxime Vachier-Lagrave-Sam Shankland e Levon Aronian-Leinier Dominguez. Kasparov e Svidler, pur avendo vinto 7,5-6,5 e 8-6 rispettivamente nel gioco lampo, hanno pagato le sconfitte in quello rapido, venendo battuti rispettivamente 14,5-11,5 e 14-12 da Topalov e Nakamura; anche So ha superato 14,5-11,5 Giri, mentre sono state decisamente a senso unico le altre due sfide, nelle quali MVL e Aronian si sono imposti 17,5-8,5 su Shankland e Dominguez.
All’inizio dell’evento, i promotori dell’Universal Rating System hanno annunciato l’intenzione di iniziare a includere gli eventi di Scacchi 960 nei loro calcoli per determinare il punteggio, proprio a partire dallo Showdown. «Credo si sia aperto un nuovo capitolo nello sviluppo degli scacchi: è un grande esperimento quando i migliori giocatori contribuiscono con la loro creatività e abilità nel dare vita a qualcosa di nuovo», ha detto Kasparov.
All’inizio di ogni giornata, il direttore esecutivo del Chess Club di Saint Louis, Tony Rich, ha selezionato a caso la disposizione dei pezzi sulla scacchiera. I giocatori avevano quindi un’ora per prepararsi prima dell’inizio delle partite. È interessante notare che molti giocatori hanno deciso di prepararsi durante quell’ora insieme ad altri partecipanti; i futuri componenti del team olimpico degli Stati Uniti, So, Nakamura e Shankland, hanno lavorato ogni giorno insieme. Una volta iniziate le partite, i giocatori hanno potuto testare la propria creatività in questo formato insolito.
«Il Saint Louis Chess Club ama ospitare ogni anno gare che testino i confini degli scacchi», ha spiegato Tony Rich. «Penso che gli Scacchi 960 siano il modo perfetto per dimostrare che i giocatori d’élite possono esibire la loro maestria con qualsiasi variante del gioco, oltre a offrire ai fan uno spettacolo divertente da guardare».
Sito ufficiale: https://uschesschamps.com/
GEBZE (TURCHIA): L’IRANIANO PARHAM MAGHSOODLOO DOMINA IL MONDIALE JUNIOR
Dopo uno stupefacente 9,5 su 10 prima di perdere l’ultima partita, il favorito GM iraniano Parham Maghsoodloo ha vinto l’edizione 2018 del campionato mondiale U20, ospitata al Ramada Plaza Hotel di Gebze, in Turchia, dal 5 al 15 settembre. Nella sezione femminile invece il titolo è andato a una outsider, la russa (non titolata) Aleksandra Maltsevskaya.
La sezione open dell’evento ha raccolto ai nastri di partenza 165 giocatori in rappresentanza di 59 diverse federazioni, fra i quali ventincinque GM e quaranta MI e non meno di trenta giocatori con un rating superiore ai 2500. Assenti i top 4 della graduatoria mondiale junior, ovvero Wei Yi (Cina, 2742), Jan-Krzysztof Duda (Polonia, 2739), Vladislav Artemiev (Russia, 2703) e Jeffery Xiong (USA, 2651), Parham Maghsoodloo era il numero uno di tabellone con i suoi 2649 punti Elo e non ha deluso le aspettative. Partito a razzo con 5 su 5, dopo un amichevole pareggio con il connazionale GM Alireza Firouzja, Maghsoodloo ha messo a segno altre quattro vittorie consecutive, assicurandosi la vittoria del torneo con un turno di anticipo, avendo la bellezza di due punti di vantaggio sui più diretti inseguitori.
Solo nell’ultimo turno l’iraniano è stato sconfitto, perdendo contro la stella nascente russa GM Andrey Esipenko; quest’ultimo ha comunque mancato il podio per spareggio tecnico (in buona parte a causa di una precoce sconfitta al secondo turno ad opera di un MI kazako pata). Alla fine l’indiano GM Abhimanyu Puranik ha così guadagnato la medaglia d’argento, mentre il bronzo è andato al russo IM Sergei Lobanov: entrambi hanno totalizzato 8,5 punti, come Esipenko. Altri due GM iraniani hanno performato bene e hanno guadagnato punti Elo: Amin Tabatabaei (quinto) e il già citato Firouzja (decimo). Sarà interessante vedere come andrà la giovanissima squadra iraniana nelle imminenti Olimpiadi, dopo l’eccellente prestazione di due anni fa, quando chiuse all’undicesimo posto ex aequo.
Nella sezione femminile, come anticipato, c’è stata una vincitrice a sorpresa: la non titolata russa Aleksandra Maltsevskaya, numero diciannove di tabellone (Elo 2234), ha chiuso imbattuta con 8,5 punti su 11, superando per spareggio tecnico la GMf uzbeka Gulrukhbegim Tokhirjonova, quarta nel ranking di partenza. La MIf georgiana Nino Khomeriki era partita molto forte con 6 su 6, ma due sconfitte e due pareggi dal settimo al decimo turno l’hanno allontanata dal gradino più alto del podio.
In gara a Gebze c’erano anche due rappresentanti azzurri, il MI chioggiotto Lorenzo Lodici nell’open e la MFf barlettana Alessia Santeramo nel femminile, accompagnati dal MI bolognese Artem Gilevych. Lodici è rimasto in corsa per un piazzamento nella top 10 almeno fino al nono turno, nel quale è stato superato da Lobanov; il suo ko finale con il GM indiano Murali Karthikeyan non ha offuscato una prestazione comunque positiva, terminata con un 38° posto a 6,5. Dal canto proprio Alessia, partita con 2,5 su 4, ha mollato la presa nella parte centrale del torneo, chiudendo con 4,5 punti, ben al di sotto delle proprie potenziaità.
Un paio di cenni storici per finire: il campionato mondiale junior si svolge dal 1951. Tra gli ex vincitori ci sono nomi illustri quali Boris Spassky (1955), Anatoly Karpov (1969), Yasser Seirawan (1979), Garry Kasparov (1980), Viswanathan Anand (1987), Levon Aronian (2002), Shakhriyar Mamedyarov (2003, 2005) e Maxime Vachier-Lagrave (2009). Predecessori senz’altro di buon auspicio per Maghsoodloo, che nel live rating si trova ora a 2685, non distante dal muro dei 2700 che rappresenta l’élite mondiale.
Risultati: http://chess-results.com/tnr371615.aspx
Classifiche finali
Open: 1° Maghsoodloo 9,5 punti su 11; 2°-4° Puranik, Lobanov, Esipenko 8,5; 5°-6° Tabatabaei, J. Bai 8; 7°-18° Christiansen, Hakobyan, Harsha, Firouzja, Donchenko, Sunilduth, J. Van Foreest, Karthikeyan, Aravindh, Martirosyan, Yakubboev, Lomasov 7,5; ecc.
Femminile: 1ª-2ª Maltsevskaya, Tokhirjonova 8,5 punti su 11; 3ª-7ª Khomeriki, Nurgali, Dordzhieva, Tsolakidou, Zhu 8; 8ª-11ª Assaubayeva, Antova, X. Bai, Caglar 7,5; 12ª-17ª Paramzina, Varshini, Gorti, Ghukasyan, Potapova, Nomin-Erdene 7; ecc.
BATUMI (GEORGIA): LUNEDÌ AL VIA LE OLIMPIADI, PIÙ DI 30 OVER 2700 IN GARA
La città georgiana di Batumi, situata sul Mar Nero in prossimità del confine con la Turchia, si accinge a ospitare, dal 24 ettembre (1° turno) al 5 ottobre (11° e ultimo turno) la 43ª edizione delle Olimpiadi di scacchi. Più di 1600 giocatori provenienti da 185 Paesi si sfideranno nell’evento a cadenza biennale, con 266 grandi maestri e 197 maestri internazionali attesi ai nastri di partenza nelle due sezioni (open e femminile), inclusi il prossimo sfidante al titolo mondiale, Fabiano Caruana, e altri trentadue giocatori con rating superiore ai 2700; assente invece il campione del mondo Magnus carlsen.
Il torneo vedrà lo stesso Caruana, ovvero la rappresentativa degli Stati Uniti, impegnata a difendere la medaglia d’oro conquistata nel 2016 in Azerbaigian, la prima vittoria dopo 40 anni. Russia, la Cina e l’Ucraina, insieme all’Azerbaigian e all’India, sarannno tra le altre squadre più accreditate in un evento che ha iniziato la sua storia nel 1927.
Gli Stati Uniti schiereranno la stessa squadra che vinse due anni fa: Fabiano Caruana, Wesley So, Hikaru Nakamura, Sam Shankland e Ray Robson. Caruana, Nakamura e Robson provengono tutti e tre da Saint Louis, divenuta ormai la capitale degli scacchi negli Stati Uniti. Fra i superbig ai nastri di partenza ci saranno anche, fra gli altri, l’azerbaigiano Shakhriyar Mamedyarov e il cinese Liren Ding, attuali numeri tre e quattro della graduatoria Fide, l’armeno Levon Aronian, l’olandese Anish Giri, il francese Maxime Vachier-Lagrave, l’indiano Vishy Anand e i russi Vladimir Kramnik e Sergey Karjakin, solamente per citare i nomi più conosciuti del circuito internazionale.
L’Italia schiererà il GM romano Daniele Vocaturo, il GM bergamasco Sabino Brunello, il GM brianzolo Luca Moroni, il GM trevigiano Michele Godena e il MI bergamasco Alessio Valsecchi nell’open (capitano Artur Kogan), le MI Olga Zimina ed Elena Sedina, la MF romana Desirée Di Benedetto, la GMf bergamasca Marina Brunello e la MFf romana Daniela Movileanu nel femminile (capitano Carlos Garcia Palermo); le nostre formazioni partiranno con i numeri 34 e 18 di tabellone rispettivamente.
Non ci saranno comunque solo grandi Paesi a Batumi, ma anche piccoli Stati nazionali come Palau e Nauru, nonché San Marino, con le due Coree (Nord e Sud) quali uniche assenti di spicco.
Sito ufficiale: http://batumi2018.fide.com/en
ELEZIONI: DVORKOVICH SI ALLEA CON SHORT, MAKRO LO DENUNCIA PER CORRUZIONE
Una delle campagne elettorali più aspre e combattute di sempre per la presidenza della Fide sarà decisa il 3 ottobre dai voti di 186 delegati nazionali durante il congresso Fide in programma a Batumi, in Georgia, durante le Olimpiadi. Difficile al momento fare previsioni: il candidato greco Georgios Makropoulos, attuale vicepresidente della federazione, afferma di avere 114 voti dalla sua; il russo Arkady Dvorkovich, che ha indotto Kirsan Ilyumzhinov a ritirarsi dalla corsa dopo 23 anni di presidenza ed è stato capo organizzatore della recente Coppa del Mondo di calcio, ha calcolato di averne più di 90; l’inglese Nigel Short, non ha dichiarato un totale, ma si ritiene che abbia 30-35 delegati dalla sua parte. Insomma, anche se alcune federazioni di scacchi potrebbero aver promesso il proprio appoggio a più di un candidato, l’unico fatto chiaro al momento è che i conti non tornano.
Una situazione così torbida ha portato naturalmente a ipotesi di alleanze. L’ostilità tra Short e Makropoulos sembra reciproca e profonda. Makro e Dvorkovich si erano incontrati a Bucarest lo scorso luglio, quando il russo si era presentato a una riunione del comitato Fide, e avevano parlato per molte ore nella notte prima che i negoziati naufragassero.
Poi la settimana scorsa sono apparse due foto sulla pagina Twitter di Short, nelle quali il GM inglese appariva insieme a Dvorkovich da Simpson’s-in-the-Strand, un importante luogo per gli scacchi nel XIX secolo; i due si stavano stringendo la mano vicino all’iconica scacchiera con cui avevano giocato Howard Staunton, Paul Morphy, Wilhelm Steinitz, Emanuel Lasker e altri leggendari maestri. La didascalia della seconda foto recitava: «Qual è la parola greca per scacco matto?».
Un patto fra Dvorkovich e Short è evidentemente un affare già concluso. L’aspettativa è che i voti di Short passino a Dvorkovich in un eventuale secondo scrutinio, tuttavia un risultato del genere è tutt’altro che certo. I delegati pronti a prendere posizione contro la corruzione potrebbero essere poco disposti a optare per il candidato russo.
La scorsa settimana la battaglia è diventata cruenta, poiché Makropoulos ha annunciato che avrebbe chiesto al comitato etico della Fide e al CIO di estromettere Dvorkovich dalle elezioni per presunta corruzione e pressioni politiche sulle federazioni di Serbia e Israele. Dvorkovich ha respinto ogni addebito e a propria volta ha accusato il suo avversario di aver dilapidato più della metà delle entrate della Fide per il suo ufficio e per “spese irrintracciabili”.
Questi ultimi sviluppi potrebbero suggerire una soluzione per il mistero aritmetico. Se Makropoulos avesse davvero 114 voti certi e una netta maggioranza, potrebbe vincere le elezioni senza polemiche, come accaduto nel 2014 quando Garry Kasparov venne sconfitto e fu poi deferito al Comitato Etico Fide. Cosa accadrà il 3 ottobre, comunque, rimane un mistero: Dvorkovich e Short potrebbero essere i favoriti, ma eventuali battaglie legali potrebbero rendere tutto più complicato.
AMANTEA: BASSO BATTE IL FAVORITO VOROBIOV E SI PIAZZA PRIMO IN SOLITARIA
Continua il periodo d’oro di Pier Luigi Basso. Dopo il titolo di grande maestro conquistato a Spilimbergo a metà agosto, il ventenne trevigiano si è aggiudicato la 16ª edizione del Festival di Amantea (Cosenza), disputata dal 9 al 16 settembre. Basso, numero tre di tabellone, si è imposto in solitaria e imbattuto con 7 punti su 9, pareggiando al secondo turno con il GM ungherese Laszlo Gonda e vincendo all’ultimo turno con il GM russo Evgeny Vorobiov, favorito della vigilia. Grazie alla sua performance, il trevigiano ha conquistato una norma di grande maestro, ormai superflua, balzando a quota 2530 nel live rating.
Sul secondo gradino del podio è salito il GM ucraino Eldar Gasanov, che ha superato per spareggio tecnico i GM Vladimir Burmakin (Russia) e Nikolay Legky (Francia). A un passo dalla zona podio, il già citato Vorobiov si è piazzato quinto alla guida del gruppo a 6, composto anche dal MI salernitano Duilio Collutiis, dal MI lettone Vitalijs Samolins e dal MF pescarese Lorenzo Pescatore; mezza lunghezza più dietro hanno chiuso il già citato Gonda e il MF svedese Deniz Arman.
Il catanzarese Renato Rubino ha dominato l’open B, conquistando il primo posto in solitaria e imbattuto con 7,5 punti su 9 e staccando di mezza lunghezza il suo inseguitore più diretto, il belga Robin Wuytens, favorito della vigilia, con cui ha pareggiato all’ultimo turno. Wuytens si è dunque piazzato secondo, seguito dal cosentino Angelo Cicero, terzo in solitaria a 6,5.
Il cosentino Stanislao Vommaro, classe 2009, si è imposto infine nell’open C, assicurandosi il primo posto con un perfetto 8 su 8, staccando di un’intera lunghezza Maria Celeste Codispoti di Vibo Valentia, che è salita sul secondo gradino del podio. I cosentino Andrea Rametta, classe 2006, e Cristian Bennardo Cinno hanno spartito il terzo posto con 5 punti.
Alla manifestazione hanno preso parte in totale 102 giocatori, provenienti da sedici Paesi diversi, tra cui cinque grandi maestri, sei maestri internazionali e sette maestri Fide nell’open principale.
Risultati: http://vesus.org/
Classifiche finali
Open A: 1° Basso 7 punti su 9; 2°-4° Gasanov, Burmakin, Legky 6,5; 5°-8° Vorobiov, Collutiis, Samolins, Pescatore 6; 9°-10° Gonda, Arman 5,5; ecc.
Open B: 1° R. Rubino 7,5 punti su 9; 2° Wuytens 7; 3° Cicero 6,5; 4°-10° Mancin, Furnari, A. Rubino, Bandieramonte, Gousseinov, Balsano, Kopischke 6; ecc.
Open C: 1° Vommaro 8 punti su 8; 2ª Codispoti 7; 3°-4° Rametta, Bennardo Ciddio 5; 5°-9ª Stancato, Lenti, Manti, Bruno, Aloe 4; 10° Muoio 2; 11ª Martire 1
ISOLA DI CRETA (GRECIA): ALBERTO DAVID VINCE ANCHE IL MEMORIAL CAPABLANCA
Alberto David ancora a segno sull’isola di Creta. Dopo aver vinto l’open Idaion Andron di Anogia e poi quello di Apokoronas, il GM milanese è tornato ad Anogia per aggiudicarsi la quinta edizione del Memorial Capablanca, disputata dall’11 al 19 settembre. David, favorito della vigilia, si è imposto in solitaria e imbattuto con 7 punti su 9, staccando di una lunghezza e mezza il suo inseguitore più diretto, ovvero il maestro greco Konstantinos Anagnostopoulos (norma MI); un altro giocatore di casa, Georgios Mistis, che si è piazzato terzo alla guida del gruppo a 5, superando per spareggio tecnico il MI indiano D Gukesh e il GM russo Aleksandr Karpatchev. Il torne aveva una media Elo di 2390 (6ª categoria Fide).
Nel gruppo MI la 18enne MF greca Avramidou Anastasia l’ha spuntata con 6 punti su 9, superando per spareggio tecnico il 15enne MF indiano Sharma Dushyant, mentre nel Memorial Fischer (media Elo 2385), valido per conseguire norme GM, il GM francese Paul Velten si è imposto in solitaria con 6,5 punti su 9, staccando di una lunghezza il favorito GM olandese Sipke Ernst e gli indiani GMf Bhakti Kulkarni (per lei norma MI) e MI Reddy Chakravarthi.
Risultati: http://chess-results.com/tnr370156.aspx
Classifica finale Memorial Capablanca GM: 1° David 7 punti su 9; 2° Anagnostopoulos 5,5; 3°-5° Mistis, Gukesh, Karpatchev 5; 6°-7° Gungl, Fernandez 4,5; 8° Anand 3,5; 9°-10° Nitish, Rydstrom 2,5
COMPOSTELA (SPAGNA): L’ARGENTINO MARECO RE DAVANTI AL CONNAZIONALE PERALTA
Il GM argentino Sandro Mareco ha dominato il torneo “Città di Compostela” (Spagna), disputato dal 5 al 13 settembre. Mareco, che partiva come favorito della vigilia, ha chiuso in solitaria e imbattuto con 8 punti su 9, vincendo sei partite di fila dal terzo all’ottavo turno e pareggiando al secondo e al nono turno rispettivamente con il MF spagnolo Luis Marcos Medarde Santiago e con il GM argentino Fernando Peralta. Dietro di lui, proprio Peralta è salito sul secondo gradino del podio a quota 6,5, alternando pareggi e vittorie. Terzo a 6 il GM rumeno Marius Manolache, che partiva con il numero sei di tabellone e ha perso solo al sesto turno con il vincitore. La competizione aveva un rating medio di 2468 (9ª categoria Fide).
Risultati: https://info64.org/i-maxistral-cidade-de-compostela
Classifica finale: 1° Mareco 8 punti su 9; 2° Peralta 6,5; 3° Manolache 6; 4°-5° Medarde Santiago, Starostis 5; 6° Suarez Gomez 4,5; 7° Reinaldo Castineira 4; 8° Suarez Garcia 2,5; 9° Suarez Pousa 2; 10° Sanchez Aller 1,5
MONTESILVANO: IL BOLOGNESE TOMBA SUPERA I FAVORITI AL GRAND HOTEL ADRIATICO
Il MF bolognese Ivan Tomba ha vinto a sorpresa la 15ª edizione del Festival Grand Hotel Adriatico, disputata a Montesilvano (Abruzzo) dal 14 al 16 settembre. Tomba, numero cinque di tabellone, si è imposto con 4,5 punti su 5, superando per spareggio tecnico il MI barese Nicola Altini e pareggiando solo all’ultimo turno con il GM serbo Stefan Djuric. Quest’ultimo e il GM Csaba Horvath hanno quindi spartito il terzo posto a quota 4; Horvath, favorito della vigilia, è stato rallentato nella corsa al primo posto dai due pareggi con il MF macedone Cristi Machidon e il già citato Djuric, rispettivamente al terzo e al quarto turno.
Il romano Carmine De Lisa ha vinto a sorpresa l’open B: numero 38 di tabellone, De Lisa ha inanellato una vittoria dietro l’altra, piazzandosi al primo posto a punteggio pieno con 5 punti su 5, a mezza lunghezza dal suo inseguitore più diretto, il romano Luca Giordani, classe 2005. La teatina Melissa Maione, classe 2004, è salita sul terzo gradino del podio alla guida del gruppo a 4, composto anche dal barese Gabriele Patruno (classe 2002), dal romano Andrea Caputo, dal foggiano Nunzio Carretta, dal campobassano Pierluigi Camarda e dal maceratese Dante Guglielmi.
Il comasco Simone Righetti, classe 2000, si è imposto infine nell’open C, piazzandosi al primo posto in solitaria con un perfetto 5 su 5. Dietro di lui, a una lunghezza di distanza, il pesarese Andrea Di Marcoberardino (classe 2001), il romano Federico Bonelli (classe 2005) e il modenese Silvano Galli hanno spartito il secondo posto. Al torneo hanno preso parte in totale 164 giocatori, provenienti da sette Paesi diversi, tra cui due grandi maestri, due maestri internazionali e cinque maestri Fide nell’Open principale.
Risultati: http://vesus.org/festivals/15deg-festival-grand-hotel-adriatico/
Classifiche finali
Open A: 1°-2° Tomba, Altini 4,5 punti su 5; 3°-4° Djuric, Horvath 4; 5°-11° Machidon, Aghayev, Pasini, Della Corte, Brancaleoni, Bernardini, Marvulli 3,5; ecc.
Open B: 1° De Lisa 5 punti su 5; 2° Giordani 4,5; 3ª-8° Maione, Patruno, Caputo, Carretta, Camarda, Guglielmi 4; ecc.
Open C: 1° Righetti 5 punti su 5; 2°-4° Di Marcoberardino, Bonelli, Galli 4; 5°-11° Esposti, Nicolini, Granitto, Leve, Pulsone, Vergara Meershon, Tamburrini 3,5; ecc.
IL CESENATE CASADEI CAMPIONE ITALIANO NON VEDENTI PER IL TERZO ANNO DI FILA
Il cesenate Marco Casadei, 25 anni, ha vinto per il terzo anno consecutivo il campionato italiano di scacchi per non vedenti e ipovedenti, giunto alla 46ª edizione e ospitato quest’anno all’Hotel San Gaetano di Grisolia Lido (Cosenza) dal 3 all’8 settembre. Casadei, numero due di tabellone, si è imposto a punteggio con 6 punti su 6, precedendo di una lunghezza il viterbese Bersan Vrioni e di due il Presidente ASCId (Associazione Scacchisti Ciechi Italiani dilettantistica) Claudio Gasperoni, anche lui di Viterbo, e il cuneese Simone Zenini. Hanno partecipato all’evento anche cinque donne su un lotto di 16 giocatori, per cui si è potuto assegnare anche quest’anno il titolo femminile: a conquistarlo per la terza volta di fila è stata la torinese Laura Scatà, che si è piazzata ottava assoluta (come nel 2016 e nel 2017) totalizzando 3 punti. La seconda edizione del premio per la miglior partita, intitolato a Mario Vaccani (campione italiano non vedenti per ben otto volte), è andata anch’essa a Casadei, per la sua vittoria nel decisivo scontro diretto del quarto turno contro Vrioni. La manifestazione è stata diretta dall’arbitro nazionale Franco Antonini.
Risultati: http://chess-results.com/tnr375707.aspx
Classifica finale: 1° Casadei 6 pnti su 7; 2° Vrioni 5; 3°-4° Gasperoni, Zenini 4; 5° Rivalta 3,5; ecc.