MS: on line il numero 997

E’ on line il numero 997 del nostro settimanale web, Messaggero Scacchi. E’ possibile leggerlo in formato pdf. Il file di partite è in formato PGN zippato.
In questo numero:
1 – TATA STEEL (13): SUPER CARUANA STRAVINCE, CARLSEN IMBATTUTO DA 120 PARTITE
2 – GIBILTERRA: IL RUSSO PARAVYAN PRIMO A SORPRESA, WANG BATTUTO AL TIE-BREAK
3 – NOVA GORICA (SLOVENIA): IL CROATO KOZUL RE DELL’OPEN HIT, LODICI SESTO
4 – CHENNAI (INDIA): IL RUSSO PAVEL PONKRATOV SU TUTTI PER SPAREGGIO TECNICO
5 – FLORIANOPOLIS (BRASILE): IL PARAGUAIANO VAZQUEZ PRIMO NEL FLORIPA OPEN
6 – CHELYABINSK (RUSSIA): ANDREY DRYGALOV LA SPUNTA NEL MEMORIAL LOZOVATSKY

TATA STEEL (13): SUPER CARUANA STRAVINCE, CARLSEN IMBATTUTO DA 120 PARTITE
Fabiano Caruana inizia il 2020 con il botto. La star italo-americana ha vinto l’82ª edizione del supertorneo Tata Steel (media Elo 2741), disputata a Wijk aan Zee, in Olanda, dall’11 al 26 gennaio, e lo ha fatto aggiudicandosi matematicamente il primo posto addirittura con un turno d’anticipo. È difficile da credere, ma l’ex rappresentante azzurro non aveva mai iscritto il suo nome nell’albo d’oro di Wijk aan Zee. Dopo Nicolas Rossolimo (1953), Walter Browne (1974, 1980), Yasser Seirawan (1980), Hikaru Nakamura (2011) e Wesley So (2017), Fab Fab è diventato il sesto americano a trionfare nella piccola città costiera dei Paesi Bassi. Alla domanda di rito, “Come ci si sente?”, Caruana ha dato una di quelle risposte che non ci si aspetta: «Onestamente, non mi sento troppo bene fisicamente. Ho preso una brutta influenza negli ultimi giorni e sto provando a riprendermi da questa. Anche se sono estremamente soddisfatto del torneo, sto ancora cercando di recuperare». Fabiano ha senz’altro evitato di mostrare le sue principali armi d’apertura, riservandole per il torneo dei Candidati in programma a marzo: per questo il suo punteggio finale di 10 su 13 (imbattuto), sommato all’influenza di cui è stato vittima, è ancor più notevole: «A volte ammalarsi non ostacola particolarmente il buon gioco», ha aggiunto l’italo-americano. Il cammino di Fabiano era iniziato lentamente, con cinque pareggi nelle prime sei partite; l’accelerata era arrivata a partire dal settimo turno e aveva portato a sei vittorie intervallate da un pareggio fino al tredicesimo e ultimo, di cui solo una piuttosto fortunosa (con Vishy Anand).
Reggere il passo spedito di Fab Fab è presto diventato impossibile per chiunque e dal nono turno in avanti l’italo-americano ha occupato da solo la vetta della classifica. A favorirlo è stata anche la forma non eccelsa di Magnus Carlsen, che dal 2015 al 2019 aveva vinto il torneo ben quattro volte, piazzandosi secondo nel 2017 dietro a So, e che quest’anno aveva esordito con sette patte, prima di vincere tre partite di fila e concludere con altrettanti pareggi. Per il campione del mondo, dominatore della scena nel 2019, non aggiudicarsi il primo torneo del 2020 non è stata una grande sorpresa: «Penso sia evidente che la mia forma si sia presa una pausa per un po’ di tempo. Per alcuni mesi ho giocato abbastanza male e con poca energia a cadenza classica, quindi ho bisogno di riposare e riorganizzarmi per poter tornare [a giocare bene]». Carlsen ha elogiato il vincitore: «In questo torneo Fabiano ha fatto molto meglio di me. Fino alla partita contro Vishy [Anand], non credo che si sia espresso particolarmente bene, ma dopo ha giocato meravigliosamente». Il norvegese si è dovuto consolare con il secondo posto a quota 8, ma ha avuto comunque di che gioire: con la patta siglata al quarto turno contro l’olandese Jorden Van Foreest, infatti, ha battuto il precedente primato di partite consecutive senza sconfitte – a cadenza classica – che apparteneva a Sergei Tiviakov, fissato a quota 110: Carlsen lo ha elevato a 111 e, a fine torneo, a 120.
Sul terzo gradino del podio a 7,5, imbattuto come i primi due, è salito un altro giocatore statunitense, Wesley So, che ha superato di mezza lunghezza il già citato Van Foreest e il russo Daniil Dubov; sesti a 6,5 Anish Giri, Anand, Jan-Krysztof Duda e Alireza Firouzja. Il sedicenne iraniano, al comando fino all’ottavo turno, ha forse pagato l’inesperienza in tornei di alto livello, perdendo tre partite consecutive (con Carlsen, Caruana e Anand) che gli hanno tagliato le gambe nella corsa per il podio; ha comunque mostrato di poter competere con i big del circuito mondiale e sicuramente sarà uno dei protagonisti della scena nei prossimi mesi.
Nel gruppo Challengers (rating medio 2602) a spuntarla è stato il favorito GM David Anton Guijarro, unico a 8,5 su 13, ma non senza qualche patema. Al penultimo turno lo spagnolo è stato infatti sconfitto col Bianco, nel più classico dei testacoda, dal MI olandese Max Wamerdam, venendo avvicinato a mezza lunghezza dall’uzbeco Nodirbek Abdusattorov, dall’ucraino Pavel Eljanov e dall’olandese Erwin L’Ami. Nessuno dei tre inseguitori, all’ultimo turno, è riuscito a sfruttare le occasioni avute, così ad Anton è stata sufficiente una patta per chiudere in vetta e staccare il biglietto per il gruppo Masters nell’edizione 2021. Ad aggiudicarsi il torneo di qualificazione (media Elo 2409) al “Challengers” del 2020, infine, è stato il MI tedesco Roven Vogel, che ha agguantato in extremis il MI olandese Nico Zwirs, battendolo nello scontro diretto conclusivo e superandolo per spareggio tecnico, dopo che entrambi hanno totalizzato 7 punti su 9. Terzo in solitaria a 6 si è piazzato un altro giocatore di casa, il MI Thomas Beerdsen.
Sito ufficiale: https://www.tatasteelchess.com/
Classifica finale Masters: 1° Caruana 10 punti su 13; 2° Carlsen 8; 3° So 7,5; 4°-5° J. Van Foreest, Dubov 7; 6°-9° Giri, Anand, Duda, Firouzja 6,5; 10°-11° Xiong, Artemiev 6; 12° Vitiugov 5; 13° Yu 4,5; 14° Kovalev 4
Classifica finale Challengers: 1° Anton Guijarro 8,5 punti su 13; 2°-3° Abdusattorov, Eljanov, L’Ami 8; 5° Ganguly 7,5; 6°-7° Keymer, Nihal 7; 8°-9° L. Van Foreest, Grandelius 6,5; 10°-11° Smeets, Mamedov 6; 12°-13° Warmerdam, Smirnov 4,5; 14ª Saduakassova 3

GIBILTERRA: IL RUSSO PARAVYAN PRIMO A SORPRESA, WANG BATTUTO AL TIE-BREAK
Era il numero 22 nel tabellone di partenza, oscurato da nomi di rilievo come quelli dell’azerbaigiano Shakhriyar Mamedyarov, del francese Maxime Vachier-Lagrave o del cinese Wang Hao. Il 21enne GM russo David Paravyan è però riuscito ad aggiudicarsi la 18ª edizione del forte festival internazionale di Gibilterra, disputata dal 21 al 30 gennaio, superando proprio Wang nella finale degli spareggi veloci. Al termine dei 10 turni in programma sette giocatori condividevano la vetta con 7,5 punti, ma, dato che il regolamento prevedeva che a disputare gli spareggi non potessero essere più di quattro, i tre con il peggior spareggio tecnico (la prestazione Elo) sono rimasti esclusi: Vachier-Lagrave (superato per un solo punto di performance da Paravyan, 2759 contro 2760!), il ceco David Navara e il turco Mustafa Yílmaz. Alle semifinali hanno avuto accesso Wang, Paravyan e i suoi connazionali Andrey Esipenko e Daniil Yuffa; Wang ha nettamente superato Yuffa (2-0), mentre Paravyan l’ha spuntata all’Armageddon (3-2) su Esipenko. La chiave della finale è stata la prima partita, in cui Wang ha preso una decisione assai rischiosa: un sacrificio di pezzo in cambio dell’attacco al Re avversario. L’idea conteneva un sacco di veleno, ma Wang non è stato preciso nella sua esecuzione e non gli ci è voluto molto per trovarsi in una posizione inferiore e poco dopo persa. La seconda partita ha registrato una lunghissima successione di tentativi da parte dell’asiatico di fiaccare la resistenza del russo, fino a quando non è stato firmato il pareggio che ha decretato il successo di Paravyan.
Ciò che è accaduto sulle prime due scacchiere (Esipenko-Wang e Paravyan-Yilmaz) all’ultimo turno illustra bene la tendenza maggioritaria negli scacchi moderni ad alto livello: l’avversione al rischio, per paura dell’abilità difensiva dell’avversario, fortemente influenzata dall’allenamento con software molto potenti. Esipenko ha avuto un’occasione d’oro, all’età di 17 anni, per vincere uno dei più prestigiosi tornei open del mondo, ma ha adottato, con i pezzi bianchi, un atteggiamento ultraconservatore. È possibile che Wang volesse lottare per la vittoria, considerati i 104 punti Elo in più rispetto al suo rivale, ma non ha avuto possibilità.
Paravyan e Yílmaz si sono trovati nella condizione di ottenere inaspettatamente un prestigioso successo, ma la cautela ha nuovamente presieduto una lotta che è durata solo 33 mosse.
Contrariamente a quanto accaduto nelle precedenti edizioni, nessuna donna è stata molto vicina alla vetta durante il torneo: la migliore classificata è stata infine la cinese Tingjie Lei, 22ª con 7 punti. A quota 7 hanno chiuso, fra gli altri, anche il bulgaro Veselin Topalov, l’inglese Michael Adams, il vietnamita Le Quang Liem, il non più sorprendente 14enne indiano Rameshbabu Praggnanandhaa e il GM romano Daniele Vocaturo, che ha ottenuto il miglior piazzamento fra i tre big azzurri in gara. Vocaturo è partito male con 1 su 3, ma ha saputo reagire risalendo rapidamente la china. Bene ha fatto anche Pier Luigi Basso, al suo primo torneo da ‘2600’: il GM trevigiano ha chiuso a quota 6, guadagnando 6 punti Elo e ottenendo fra l’altro una prestigiosa patta con Vachier-Lagrave (è stato sconfitto solo da Esipenko e Topalov). Un po’ più in ombra il GM brianzolo Luca Moroni, che, dopo un buon avvio (3 su 4, pattando con Paravyan e Yilmaz), ha perso qualche punto di troppo con avversari meno quotati e si è fermato a 5,5.
Come in ogni forte open, per molti dei giocatori più quotati la vita non è stata facile, non sempre per motivi legati ai risultati: Mamedyarov si è dovuto ritirare quando si trovava a 5 su 7 per una non meglio specificata “indisposizione”, il russo e prossimo “candidato” Kirill Alekseenko e il suo connazionale Maxim Matlakov, come pure il bulgaro Ivan Cheparinov, non sono andati oltre i 6,5, mentre l’ucraino Vassily Ivanchuk, numero otto di tabellone, è stato relegato al 52° posto a 6. Nulla di cui stupirsi, quando in gara ci sono ottantacinque GM e sessantadue MI su un lotto di 250 giocatori (55 i Paesi rappresentati).
Sito ufficiale: https://www.gibchess.com/
Classifica finale: 1°-7° Paravyan, H. Wang, Esipenko, Yuffa, Vachier-Lagrave, Navara, Yilmaz 7,5 punti su 10; 8°-23° Maghsoodloo, Werle, Topalov, Aryan, Kobalia, M. Khartikheyan, Adams, Le Quang Liem, Jones, Saric, Sasikiran, Moussard, Praggnanandhaa, Deac, Z. Tan, Vocaturo 7; ecc.

NOVA GORICA (SLOVENIA): IL CROATO KOZUL RE DELL’OPEN HIT, LODICI SESTO
Il GM croato Zdenko Kozul si è aggiudicato la 25ª edizione dell’Open Hit, disputata a Nova Gorica (Slovenia) dal 24 al 30 gennaio. Kozul, numero due di tabellone, si è imposto in solitaria con 7 punti su 9. Dopo un inizio altalenante e superato il giro di boa del quinto turno, quando ha ceduto le armi al MF sloveno Jan Subelj, il croato ha vinto quattro partite di fila, compresa quella dell’ultimo turno con il GM serbo Robert Markus, che partiva come favorito della vigilia. Dietro di lui, il MI croato Jadranko Plenca si è piazzato secondo, spuntandola per spareggio tecnico su un nutrito gruppo di giocatori a quota 6,5, composto anche dal ventenne MI chioggiotto Lorenzo Lodici. Con il suo sesto posto l’ex campione italiano ha migliorato il suo ranking iniziale – partiva con il numero dieci di tabellone. Lodici ha subito un’unica battuta d’arresto, al secondo turno con il MF sloveno Jernej Skuhala, e ha messo a segno cinque vittorie.
L’Open B è stato, invece, vinto dalla slovena Asja Cebron, che si è imposto in solitaria e imbattuta con 7,5 punti su 9. All’evento hanno preso parte in totale 160 giocatori, provenienti da quattordici Paesi diversi, tra cui dodici grandi maestri e nove maestri internazionali nel torneo principale.
Risultati: http://chess-results.com/tnr491901.aspx
Classifica finale: 1° Kozul 7 punti su 9; 2°-6° Plenca, Vetoshko, Janzelj, Tomazini, Lodici 6,5; 7°-17° Markus, Javanovic, Agdestein, Kaasen, Tadic, Baidetskyi, Drnovsek ,Kantor, Doric, Cvitan, Sebenik 6; ecc.

CHENNAI (INDIA): IL RUSSO PAVEL PONKRATOV SU TUTTI PER SPAREGGIO TECNICO
Il GM russo Pavel Ponkratov ha vinto la 12ª edizione dell’open internazionale di Chennai (India), disputata dal 18 al 25 gennaio. Il torneo rappresentava il terzo e ultimo, quanto meno nel mese in corso, di una serie di forti open che hanno avuto luogo uno dietro l’altro nella patria di Vishy Anand: i primi due erano stati e a Delhi (9-16 gennaio) e a Mumbai (30 dicembre 2019-7 gennaio 2020). A Chennai, città nativa dell’ex campione del mondo (che l’11 dicembre scorso ha spento le 50 candeline), Ponkratov partiva come favorito della vigilia e non ha deluso le aspettative: alla fine ha concluso imbattuto con 8 punti su 10, anche se solo lo spareggio tecnico gli ha permesso di avere la meglio su altri sei giocatori, anche loro grandi maestri: il peruviano Jose Eduardo Martinez Alcantara, reduce dal secondo posto al festival di Montebelluna 2020, i russi Sergei Yudin e Ivan Rozum, i bielorussi Aleksej Aleksandrov e Kirill Stupak, l’ucraino Stanislav Bogdanovich e l’indiano Prasanna Vishnu.
Il campione italiano Alberto David, che ha chiuso con questo torneo il suo consueto “tour” di inizio anno nel Paese asiatico, è partito bene con 3,5 su 4, ma nei rimanenti turni ha totalizzato solamente il 50%, classificandosi così 51° nel gruppo a 6,5. Il GM milanese torna dall’India con una flessione di 34 punti Elo, che lo fanno cadere a 2528 nel live rating; unica consolazione la convocazione nella Nazionale over 50 per i prossimi Mondiali senior a squadre, in programma a Praga dal 6 al 14 marzo, dove lo affiancheranno Michele Godena, Carlos Garcia Palermo, Fabrizio Bellia e Spartaco Sarno.
All’open di Chennai hanno preso parte in totale 284 giocatori in rappresentanza di ventuno Paesi, fra i quali ventinove GM e ventitré MI.
Risultati: http://chess-results.com/tnr508317.aspx
Classifica finale: 1°-8° Ponkratov, Martinez Alcantara, Yudin, Aleksandrov, Rozum, Bogdanovich, Stupak, Vishnu 8 punti su 10; 9°-15° Visakh, Jubin, Rohith, Mitrabha, Fedorov, Neverov, P. Khartikheyan 7,5; ecc.

FLORIANOPOLIS (BRASILE): IL PARAGUAIANO VAZQUEZ PRIMO NEL FLORIPA OPEN
Il MI paraguaiano Guillermo Vazquez ha vinto al fotofinish la sesta edizione del Floripa Open, disputata a Florianopolis (Brasile) dal 20 al 26 febbraio. Vazquez, numero sette di tabellone, si è piazzato al primo posto dopo aver superato per spareggio tecnico un nutrito gruppo di giocatori che, come lui, avevano totalizzato 8 punti su 10: i GM Neuris Delgado Ramirez (Paraguay), Robert Hungaski (Usa), Felipe De Cresce El Debs, Alexandr Fier e Krikor Sevag Mekhitarian (tutti brasiliani).
A un passo dal podio si è piazzato il GM spagnolo Alexei Shirov, che partiva come favorito della vigilia. Dopo aver vinto le prime quattro partite consecutive, Shirov ha rallentato un po’ la sua corsa, perdendo l’appuntamento con il primo posto a causa dei troppi pareggi, classificandosi settimo alla guida del gruppo a 7,5. Al torneo hanno preso parte 387 giocatori, provenienti da undici Paesi diversi, tra cui dieci grandi maestri e sei maestri internazionali.
Risultati: https://chess-results.com/tnr449842.aspx
Classifica finale: 1°-6° Vazquez, Delgado Ramirez, Hungaski, El Debs, Fier, Mekhitarian 8; 7°-14° Shirov, Matsuura, Bachmann, Caetano, Cordeiro, Federzoni, Gazel, Volkmann 7,5; ecc.

CHELYABINSK (RUSSIA): ANDREY DRYGALOV LA SPUNTA NEL MEMORIAL LOZOVATSKY
Il MI russo Andrey Drygalov ha vinto al fotofinish l’edizione 2020 del Memorial Lozovatsky, disputata a Chelyabinsk (Russia) dal 15 al 23 gennaio. Drygalov, che partiva con il numero due del tabellone, si è piazzato al primo posto grazie allo spareggio tecnico, che gli ha permesso di superare il connazionale MI Alexander Gutenev dopo che entrambi avevano totalizzato 5,5 punti su 9, pareggiando l’incontro diretto del sesto turno. Sul terzo gradino del podio è salita la MI bielorussa Olga Badelka, che si è aggiudicata il bronzo a quota 5, dopo aver superato per spareggio tecnico il connazionale MF Yaroslav Remizov. Solo sesto (settimo per spareggio tecnico dietro al GM armeno Gevorg Harutjunyan) a quota 4,5 il GM spagnolo Oleg Korneev, che partiva come favorito della vigilia, ma è stato fermato nella corsa al primo posto dalle sconfitte subite al secondo e al sesto turno rispettivamente con i già citati Harutjunyan e Remizov. La competizione aveva un rating medio di 2441 (8ª cat. Fide).
Il torneo B è stato vinto dal MI kazako Bakhtiyar Nugumanov con 7 punti su 9, mentre il torneo C è stato vinto al fotofinish dal favorito MF russo Nikolai Mokin con 7 punti su 9.
Risultati: http://chess-results.com/tnr506824.aspx
Classifica finale: 1°-2° Drygalov, Gutenev 5,5 punti su 9; 3ª-5° Badelka, Remizov, Salemgareev 5; 6°-7° Harutjunyan, Korneev 4,5; 8°-9° Bezgodov, Kostenko 4; 10° Radzhabov 2