E’ on line il numero 998 del nostro settimanale web, Messaggero Scacchi. E’ possibile leggerlo in formato pdf. Il file di partite è in formato PGN zippato.
In questo numero:
1 – CORONAVIRUS E CANDIDATI: “A DING E WANG CHIESTO DI ARRIVARE IN ANTICIPO”
2 – MOSCA (RUSSIA): IL 18ENNE LOBANOV PRIMO IN SOLITARIA DAVANTI AI FAVORITI
3 – LISBONA (PORTOGALLO): L’ARMENO GRIGORYAN SU TUTTI ALLO SPRINT FINALE
4 – CHISINAU: IULIAN BALTAG LA SPUNTA PER SPAREGGIO NEL CAMPIONATO MOLDAVO
5 – DUBLINO (IRLANDA): IL RUMENO LUPULESCU RISPETTA IL PRONOSTICO NELL’OPEN
6 – BOLZANO: L’AUSTRIACO RADOSLAW GAJEK RISPETTA IL PRONOSTICO, BARP SECONDO
CORONAVIRUS E CANDIDATI: “A DING E WANG CHIESTO DI ARRIVARE IN ANTICIPO”
L’epidemia di coronavirus scoppiata in Cina affligge anche il torneo dei Candidati, in programma dal 15 marzo al 5 aprile prossimi a Ekaterinburg, in Russia. Secondo quanto rivelato dal GM e giornalista australiano Ian Rogers, in un post del 4 febbraio sul proprio profilo Twitter, ai due cinesi qualificati per l’evento, «Ding Liren e Wang Hao [che risiede in Francia, ma è tornato in Cina dopo l’open di Gibilterra – ndr], è stato chiesto di arrivare in Russia con alcuni giorni di anticipo». A dare la notizia, attraverso la Chinese Chess Association, sarebbero stati gli stessi giocatori.
Rogers, corrispondente di lunga data di “Torre & Cavallo-Scacco!”, ha anche evidenziato che «l’altra difficoltà per i giocatori che rappresentano la Cina al prossimo torneo dei Candidati è che probabilmente avranno bisogno di un passaporto speciale per i viaggi ufficiali e la burocrazia al momento sta funzionando lentamente in Cina».
Secondo il giornalista australiano, inoltre, «è difficile immaginare che la crisi sanitaria in Cina non abbia già influenzato in qualche modo la preparazione dei giocatori. Anche un periodo di quarantena potrebbe costituire un handicap, ma è impossibile stimare quanto. In ogni caso, come ha dimostrato dopo la frattura dell’anca [al Norway chess del 2018 – ndr], Ding è mentalmente molto forte».
Rogers ha aggiunto che «un periodo di quarantena per Ding o Wang sarebbe un handicap, ma nulla in confronto alla penalizzazione subita, ad esempio, dalla squadra di calcio femminile cinese, attualmente rintanata in un hotel di Brisbane [in Australia – ndr] e costretta ad allenarsi nel corridoio».
In risposta al tweet di Rogers, il social media manager della Fide ha tenuto a precisare che «molti governi stanno imponendo restrizioni nei viaggi [da e verso la Cina – ndr]. Stiamo cercando di anticipare possibili situazioni che potrebbero influire sulla loro partecipazione al torneo». Anche la campionessa mondiale femminile Ju Wenjun «si è recata negli Stati Uniti prima del previsto, al fine di evitare qualsiasi problema che potesse mettere a rischio la sua partecipazione alla Cairns Cup [attualmente in corso – ndr]».
La Fide ha anche reso noto il contenuto della lettera inviata ai due cinesi attesi a Ekaterinburg: “In relazione alle ultime notizie riguardanti il virus in Cina, vi chiediamo cortesemente di rispondere il più rapidamente possibile alle seguenti domande: 1 – Avete un visto valido per la Russia? 2 – Quali sono il vostro stato di salute e la situazione generale dell’area in cui vivete? 3 – Avete già acquistato i biglietti per Ekaterinburg e, se sì, in quali date? 4 – Avete considerato la possibilità di un arrivo anticipato in Russia?”.
Nel caso in cui Ding e Wang non dovessero riuscire a partecipare al torneo, il regolamento prevede che a sostituirli siano i primi due esclusi in base al criterio del rating medio degli ultimi 12 mesi, ovvero Maxime Vachier-Lagrave e Shakhriyar Mamedyarov. Un’ipotesi, naturalmente, assolutamente non auspicabile.
Nessun problema legato all’epidemia di coronavirus sembra aver afflitto, per fortuna, gli altri partecipanti all’evento: Fabiano Caruana, Teimour Radjabov, Anish Giri e i “padroni di casa” Alexander Grischuk, Ian Nepomniachtchi e Kirill Alekseenko. Non rimane che attendere metà marzo, sperando che nessun altro fuori programma debba in qualche modo condizionare l’evento.
MOSCA (RUSSIA): IL 18ENNE LOBANOV PRIMO IN SOLITARIA DAVANTI AI FAVORITI
Il MI russo Sergei Lobanov ha vinto a sorpresa l’edizione 2020 dell’open di Mosca, disputata dal 25 gennaio al 2 febbraio. Un successo tanto più sorprendente in quanto il suo autore, 18 anni, aveva deciso di partecipare al torneo solamente sei giorni prima che iniziasse. L’open di Mosca è un festival di scacchi molto partecipato e con una lunga tradizione, che si svolge di solito tra fine gennaio e inizio febbraio e apre la stagione scacchistica nella capitale russa, che continuerà questo mese con l’open Aeroflot (in programma dal 19 al 27 febbraio). La sede di gioco era l’Università statale di Scienze sociali e quest’anno ai nastri di partenza si sono presentati oltre 2000 appassionati (inclusi quelli nei tornei collaterali).
Il gruppo principale ha attirato 214 giocatori provenienti da quindici Paesi, tra i quali ventidue GM e trenta MI; numero uno di tabellone era il GM russo Boris Grachev, seguito dal GM peruviano Jose Eduardo Martinez Alcantara, dal connazionale GM Aleksei Pridorozhni e dal GM armeno Manuel Petrosyan. Dopo i nove turni in programma, però, è stato un altro russo, Lobanov appunto (17° in ordine di rating), a chiudere imbattuto e solitario in vetta con 7,5 punti su 9, con una performance di 2691, staccando di mezza lunghezza otto giocatori: i GM russi Daniil Lintchevski e Zhamsaran Tsydypov, Martinez Alcantara, il GM uzbeco Javokhir Sindarov, Pridorozhni, il GM ucraino Emil Mirzoev, il GM russo Sergey Savitskiy e il GM tedesco Vitaly Kunin.
Nell’open femminile, cui hanno preso parte 115 giocatrici, la MI ucraina Iulija Osmak, numero due di tabellone, si è imposta con un perentorio 8,5 su 9, staccando di ben una lunghezza e mezza le più dirette inseguitrici, tutte russe: la favorita MI Anastasia Bodnaruk, prima nel 2019, la GMf Baira Kovanova, la MFf Mariya Yakimova e la GMf Daria Voit. In gara c’era anche una giovane azzurra, la bergamasca Elisa Cassi (classe 2005): partita in sordina con 1 su 4, ha saputo recuperare, concludendo a metà classifica nel gruppo a 4,5.
Un altro italiano, il maestro milanese Ludwig Rettore, ha chiuso a quota 5 nell’open C, vinto dal favorito MF mongolo Erdenepurev Boldoo con 8,5 su 9. Negli open riservati ai senior, infine, il MI russo Viktor Ivanov l’ha spuntata per spareggio tecnico sui connazionali GM Alexander Cherniaev, GM Igor Glek e MI Evgenij Kalegin (primo nel 2019) fra gli uomini, mentre la MFf Larisa Khropova si è imposta in solitaria fra le donne.
Risultati: http://chess-results.com/tnr509445.aspx
Classifica finale: 1° Lobanov 7,5 punti su 9; 2°-9° Lintchevski, Tsydypov, Martinez Alcantara, Sindarov, Pridorozhni, E. Mirzoev, Savitskiy, Kunin 7; 10°-18° Grachev, Airapetian, Petrosyan, Bykov, Makarian, Zakhartsov, T. Smirnov, Galperin, Khegay 6,5; ecc.
LISBONA (PORTOGALLO): L’ARMENO GRIGORYAN SU TUTTI ALLO SPRINT FINALE
Il GM armeno Karen Grigoryan ha vinto l’open del Portogallo, il più grande e più forte torneo di scacchi in Portogallo, che dal 25 gennaio all’1 febbraio ha riunito al complesso Casal Vistoso di Lisbona 214 giocatori in rappresentanza di trentatré Paesi (fra di loro quattordici GM e ventidue MI). Grigoryan, numero tre di tabellone, ha concluso solitario e imbattuto in vetta con 7,5 punti punti su 9, staccando infine di mezza lunghezza un gruppo di otto giocatori: i GM russi Evgeny Alekseev e Alexander Motylev (favorito della vigilia), il GM venezuelano Eduardo Iturrizaga (primo nel 2017 e 2019), il GM azerbaigiano Vugar Asadli, il GM serbo Aleksandar Indjic, il GM norvegese Aryan Tari, il GM francese Tigran Gharamian e il MI olandese Hugo Ten Hertog. Il miglior piazzamento fra i giocatori di casa lo ha ottenuto il MI Rui Damaso, che ha concluso in 14ª posizione con 6,5 punti.
Alla vigilia del nono e ultimo turno a guidare la classifica in solitaria con 7 su 8 era Indjic, ma il serbo ha perso il decisivo scontro diretto con Grigoryan, mentre si sono concluse in parità le sfide fra gli altri giocatori a 6,5, Motylev-Asadli e Alekseev-Iturrizaga, il che ha permesso all’armeno di staccare tutti e vincere finalmente un torneo, dopo i secondi posti ottenuti a Lorca, Roquetas de Mar e Siviglia nell’ultimo mese e mezzo.
Fra i sette azzurri in gara, il miglior piazzamento lo ha ottenuto il GM cremonese Andrea Stella, 21° a 6,5; molto bene anche il sedicenne romano Federico Casagrande, 36° nel gruppo a 6, mentre un po’ più dietro hanno chiuso il MF palermitano Nicolò Napoli e il MF romano Christian Palozza, rispettivamente 46° e 48° a quota 5,5.
Il giorno successivo alla fine dell’open a cadenza classica è stato disputato anche un torneo rapid (con 184 partecipanti): qui Grigoryan ha fatto il bis, imponendosi con 7 punti su 8.
Risultati: http://chess-results.com/tnr484679.aspx
Classifica finale: 1° Grigoryan 7,5 punti su 9; 2°-9° Alekseev, Iturrizaga, Asadli, Indjic, Tari, Motylev, Gharamian, Ten Hertog 7; 10°-21° Petrov, Janik, Haldorsen, Mihajlov, Damaso, Sousa, Soham, Plichta, Savanovic, Spraggett, Baba, Stella 6,5; ecc.
CHISINAU: IULIAN BALTAG LA SPUNTA PER SPAREGGIO NEL CAMPIONATO MOLDAVO
Al termine di un torneo che più equilibrato era difficile immaginare, il MI Iulian Baltag ha vinto l’edizione 2020 del campionato moldavo, disputata a Chisinau dal 29 gennaio al 6 febbraio. Baltag, che aveva già conquistato il titolo nazionale nel 2012, ha concluso in vetta con un risicato 4,5 su 8, ma tanto gli è bastato grazie a un miglior spareggio tecnico, che gli ha permesso di superare il favorito GM Viorel Iordachescu (unico imbattuto), il GM Vasile Sanduleac e il MI Ivan Schitco. La competizione, che aveva un rating medio di 2445 (8ª categoria Fide), si è di fatto decisa all’ultimo turno: qui Iordachescu ha ottenuto la sua unica vittoria contro il MI Andrei Macovei, campione uscente, che guidava la classifica insieme a Baltag, il quale ha invece pattato col GM Dmitry Svetushkin; Sanduleac e Shitko si sono a loro volta uniti al gruppo di vertice, battendo rispettivamente il MI Ruslan Soltanici e il MF Jegor Lashkin, entrambi col Nero.
Più netto, nel femminile, il successo di Valentina Verbin, numero due di tabellone e infine prima in solitaria con 7,5 su 9 davanti ad Ana Petricenco (6,5) e ad Anna Varekha (5,5). Solamente quinta a 5 si è piazzata la favorita MI Svetlana Petrenko, dodici volte vincitrice del titolo (di cui cinque consecutive dal 2015 al 2019) e addirittura prima nel campionato assoluto nel 2015: un risultato tanto più deludente in considerazione del basso livello del torneo, che aveva una media Elo di 1713. È chiaro che la super campionessa sia lontana dall’apice della sua carriera: nel 2005 navigava intorno ai 2350 punti Elo, ora ne ha meno di 2100.
Risultati: http://chess-results.com/tnr511069.aspx
Classifica finale: 1°-4° Baltag, Iordachescu, Sanduleac, Schitco 4,5 punti su 8; 5°-6° Morozov, Macovei 4; 7°-8° Lashkin, Svetushkin 3,5; 9° Soltanici 3
DUBLINO (IRLANDA): IL RUMENO LUPULESCU RISPETTA IL PRONOSTICO NELL’OPEN
Il GM rumeno Constantin Lupulescu si è aggiudicato l’edizione 2020 dell’open “Gonzaga Classic Masters”, disputata al Gonzaga College di Dublino (Irlanda) dal 23 al 25 gennaio. Lupulescu, numero uno di tabellone, ha concluso imbattuto in vetta con 4 punti su 5, superando per spareggio tecnico il GM spagnolo Oleg Korneev, il GM scozzese Matthew Turner, il GM olandese Sergei Tiviakov e il MF irlandese Tarun Kanyamarala. Degli altri over 2600 in gara, il GM tedesco Georg Meier ha mancato l’appuntamento con il podio a causa della sconfitta subita, all’ultimo turno, proprio contro Kanyamarala, venendo relegato al nono posto in testa al gruppo a 3; non sono andati oltre quota tre neppure gli altri due GM in gara, i croati Ante Saric e Bogdan Lalic. Alla competizione hanno preso parte quarantuno giocatori in rappresentanza di nove Paesi, fra i quali sette GM e quattro MI.
Risultati: http://chess-results.com/tnr509585.aspx
Classifica finale: 1°-5° Lupulescu, Korneev, Turner, Tiviakov, Kanyamarala 4 punti su 5; 6°-8° H. Li, Collins, O’Donnell 3,5; 9°-18° Meier, O’Gorman, Fitzsimons, A. Saric, Lalic, Margolin, Daly, Venkatesan, Kanyamarala, Almousa 3; ecc.
BOLZANO: L’AUSTRIACO RADOSLAW GAJEK RISPETTA IL PRONOSTICO, BARP SECONDO
Il MI austriaco Radoslaw Gajek ha vinto al fotofinish la 15ª edizione dell’open di Bolzano, disputata dal 31 gennaio al 2 febbraio. Gajek, favorito della vigilia, è riuscito a rispettare il pronostico grazie allo spareggio tecnico, che gli ha permesso di superare un nutrito gruppo di giocatori che aveva totalizzato, come lui, 4 punti su 5: il MF bellunese Alberto Barp, il MF veneziano Andrea Dappiano, il maestro bergamasco Nicolò Tiraboschi, il MF bolzanino Maximilian Spornberger, l’austriaco Thomas Bauer e il frusinate Saverio Gerardi. Del gruppo di testa, solo due giocatori hanno riportato una sconfitta, in entrambi i casi al terzo turno: mentre Tiraboschi, infatti, perdeva con Barp, Bauer veniva fermato da Gajek.
L’open B è stato vinto dal bolzanino Alexander Benvenuto, primo in solitaria e imbattuto con 4,5 punti su 5, staccando di mezza lunghezza i conterranei Raffael Insam (classe 2003) e Gabriel Ellemund, che hanno spartito il secondo posto a 4.
Un altro bolzanino, Jonas Unterweger (classe 2011), si è imposto al fotofinish nell’open C, superando per spareggio tecnico altri cinque giocatori che, come lui, avevano totalizzato 4 punti su 5. Alla manifestazione hanno preso parte in totale 116 giocatori, provenienti da sei Paesi diversi, tra cui un maestro internazionale e sei maestri Fide nel torneo principale.
Risultati: http://chess-results.com/tnr499961.aspx
Classifiche finali
Open A: 1°-7° Gajek, Barp, Dappiano, Tiraboschi, Spornberger, Bauer, Gerardi 4 punti su 5; 8°-9° Olivetti, Schelle 3,5; 10°-17° Micheli, M. Seebacher, R. Seebacher, Pichler, Bernardi, Bernardi, Bordin, Schmidt, Flis 3; ecc.
Open B: 1° Benvenuto 4,5 punti su 5; 2°-3° Insam, Ellemund 4; 4°-9ª Grundhammer, Mulmeter, Pigato, Feichter, M. Perathoner, Trzaskowska 3,5; 10°-14° Vorsilka, Sigmund, Sparber, Silini, Ofierzynski 3; ecc.
Open C: 1°-6° J. Unterweger, Pasin, Agnoli, Ziemianski, Pedron, De Bernardis 4 punti su 5; 7°-8° Gallo, Gaudenzi 3,5; 9°-16° Gatta, Casisa, Dalle Case, C. Unterweger, D. Lantschner, A. Lantschner, C. Perathoner, La Fratta 3; ecc.