Il più giovane

di Roberto Messa

(editoriale TCS gennaio-febbraio 2025)

TCS-0125Ne hanno fatta di strada, quelle scarpe, da quando le fotografai al festival internazionale di Trieste, nel settembre del 2018, dove Gukesh per poco non conquistò la terza ed ultima norma che lo avrebbe consacrato grande maestro più giovane nella storia degli scacchi. Ma ora il giovane indiano ha fatto suo un primato ben più importante: diventare a 18 anni il campione del mondo più giovane di sempre. A questi record ci siamo quasi abituati, ma forse non ne percepiamo ancora tutta la portata. Poche ore prima di mandare in stampa questa rivista, un altro diciottenne, il russo Volodar Murzin, è diventato campione del mondo rapid, prendendo il posto di Magnus Carlsen, ritiratosi molto polemicamente dal campionato a causa di una sanzione comminatagli per violazione del codice di abbigliamento. A quel punto l’asso norvegese aveva totalizzato solo quattro patte, tre vittorie e una sconfitta, contro avversari di media Elo 2487…
Sul fronte interno da segnalare l’assemblea della Federazione Scacchistica Italiana, che il 15 dicembre ha riconfermato il presidente uscente Luigi Maggi, dopo un quadriennio caratterizzato dal raddoppio dei tesserati e da una serie di altri risultati. Gukesh-scarpeTrieste2018Notevole, e indubbiamente positivo, il fatto che per una volta l’elezione sia stata seriamente contesa da un altro candidato. Al di là delle dinamiche interne della Federazione, il grande tema avviato dall’esplosione degli scacchi online a partire dal 2020 è giustamente al centro del dibattito. Le maggiori piattaforme dichiarano un numero di giocatori online attivi in Italia superiore al milione; secondo alcuni è una cifra irrealistica, secondo altri è la dimostrazione dell’incapacità della Federazione, ovvero dei suoi club attivi sul territorio, di intercettare questa grande massa di potenziali scacchisti. Secondo me sono numeri di cui sappiamo molto poco: per esempio potrebbero essere in gran parte appassionati anziani che dopo aver vissuto il boom degli anni Settanta hanno ritrovato l’opportunità di dedicare il proprio tempo libero giocando comodamente da casa, oppure persone di tutte le età che hanno imparato a giocare in questi ultimi anni, magari anche piuttosto bene, ma che per altri interessi o impegni prevalenti non hanno alcuna intenzione di tesserarsi o di giocare a tavolino.
Il sommario del numero di gennaio-febbraio in formato RTF

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