NUMERO 239 (1 novembre 2004)
INDICE
OLIMPIADI STORICHE: ORO A
UCRAINA E CINA, ARRESTATO AZMAIPARASHVILI
LINARES: SUPER MONTEPREMI
MA NIENTE INGAGGI, GIOCHERANNO KASPAROV E ANAND
SAUTRON (FRANCIA):
L'UCRAINO FEDORCHUK SI AGGIUDICA L'OPEN ROHDE
ROSNY SOUS BOIS (FRANCIA):
L'INGLESE RENDLE SU TUTTI A SORPRESA
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OLIMPIADI
STORICHE: ORO A UCRAINA E CINA, ARRESTATO AZMAIPARASHVILI
Le Olimpiadi disputate a Calvià (Spagna) dal 14 al 31
ottobre, nel bene o nel male, non potranno che essere
ricordate con risalto nella storia della manifestazione.
Nel bene quanto meno rimarranno impresse nella memoria
del sestetto ucraino, che conquistando l'oro nel torneo
maschile ha rotto un primato, quello della Russia, durato
ininterrottamente per quasi un quarto di secolo. Nel male
si ricorderanno soprattutto per quanto accaduto al
georgiano e vicepresidente Fide Zurab Azmaiparashvili,
tratto in arresto (benché poi rilasciato) durante la
cerimonia conclusiva a seguito di un alterco, finito a
pugni, con una guardia della sicurezza. Degna conclusione
di una manifestazione al termine della quale, per un
motivo o per l'altro, tutti hanno avuto da lamentarsi: la
Fide per ciò che è successo al suo alto dirigente, la
Federazione spagnola per le colpe ad essa attribuite
dalla stessa Fide in merito all'episodio, i partecipanti
per le innumerevoli carenze dell'organizzazione e la
prepotenza di alcuni arbitri, che, investiti della facoltà
di sospendere per 24 ore i giocatori che si fossero
trattenuti in sala di gioco oltre il termine della loro
partita, hanno a volte abusato di questo dubbio potere.
In mezzo a tanto marasma non poteva brillare neppure
l'Italia, che ha piazzato la squadra maschile, numero 50
di tabellone, al 60° posto su 129 formazioni con 28.5
punti su 56 e quella femminile, numero 40, al 46° su 87
con 21 punti su 42. Unica nota lieta per gli azzurri la
grande prestazione del romano Carlo D'Amore, che
nonostante la scarsa pratica agonistica ha realizzato uno
strepitoso 8 su 10 sulla quarta scacchiera maschile,
mancando la medaglia solo per una prestazione Elo
inferiore al rappresentante statunitense e a quello
azerbagiano, che hanno totalizzato il suo stesso
punteggio.
Ucraina e Cina d'oro, è finita l'egemonia
della Russia
Le Olimpiadi non parlano più russo. Se nelle passate
edizioni la potenza scacchistica numero uno al mondo era
riuscita a spuntarla malgrado non disponesse mai di tutti
i suoi migliori giocatori, conquistando l'oro in tutte le
edizioni dal 1992 al 2002 (dal 1952 al 1974 e dal 1980 al
1990 come Urss), quest'anno non le è bastato essere la
favorita per dominare come al solito. Anzi, lo squadrone
russo ha dovuto sudare persino la medaglia d'argento,
subendo - fatto inaudito - ben tre sconfitte, una delle
quali con i neocampioni olimpici dell'Ucraina. Questi
ultimi, trainati da un Vassily Ivanchuk in stato di
grazia (9.5 su 13 in prima scacchiera, performance Elo
2819), non hanno mai subito sconfitte, conquistando
tuttavia una sola medaglia individuale, anche quella
d'oro, sulla sesta scacchiera, con il loro baby prodigio
Sergey Karjakin (6.5 punti su 7). Molto bene hanno fatto
anche Andrei Volokitin in terza (8.5 su 12) e Pavel
Eljanov in quinta (6 su 8), discreto Alexander Moiseenko
in quarta (5 su 8), mentre decisamente sottotono è
apparso Ruslan Ponomariov: solo 4 su 8 in seconda
scacchiera. In totale l'Ucraina ha dunque totalizzato 39.5
punti su 52, ben tre in più della Russia e dell'Armenia,
quest'ultima penalizzata dallo spareggio tecnico e quindi
medaglia di bronzo. Gli Stati Uniti, che hanno schierato
una formazione di soli "immigrati", hanno
confermato il loro ruolo di potenza ottenendo un buon
quarto posto a quota 35, seguiti da Israele a 34.5.
Nel torneo femminile la Cina, pur avendo perso con due
delle principali contendenti, Stati Uniti e Georgia, non
è mai stata in dubbio di conquistare l'oro, ottenuto
infine con 31 punti su 42. Seconda piazza a quota 28 per
gli Stati Uniti, trainati dalla ex campionessa mondiale
Zsuzsa Polgar, tornata in attività dopo molti anni ma
sempre con la stoffa della numero uno: la maggiore delle
sorelle ungheresi, ormai residente da anni negli States,
ha giocato tutte le partite senza perderne una,
realizzando 10.5 punti su 14 e una performance Elo di
2622, la migliore del torneo. Bene anche le sue due
rivali di sempre: la cinese Xie Jun ha totalizzato 7
punti su 10, anche lei imbattuta, la georgiana Maia
Chiburdanidze 8.5 su 13, con un solo ko. La Georgia ha
inine concluso a quota 27.5, come la Russia, ma lo
spareggio tecnico ha favorito quest'ultima, che si è
aggiudicata il bronzo.
Italia sottotono, brilla solo Carlo D'Amore
L'Italia, sia nel torneo maschile sia in quello
femminile, si è piazzata peggio di quanto non facesse
sperare il ranking di partenza. Quanto agli uomini, già
dall'inizio si è capito che non c'era da farsi illusioni:
il ko per 3.5-0.5 nel secondo turno contro la Moldavia,
formazione solo di poco superiore, e il punto individuale
lasciato nel terzo turno a Cipro (media Elo inferiore a
2200) erano una premessa più che sufficiente per far
credere che le cose non sarebbero migliorate nel resto
del torneo. Così, salvo un successo per 2.5-1.5 sulla più
quotata Macedonia, gli azzurri hanno fornito una
prestazione al di sotto delle loro potenzialità, finendo
per farsi battere persino da un anonimo Sud Africa (2.5-1.5)
e da un Iran di certo non più forte (2.5-1.5). Alla
fine, comunque, il conto per gli azzurri si è chiuso con
un pari numero di vittorie e sconfitte, sei, con due
pareggi. Individualmente solo Carlo D'Amore ha brillato,
coi suoi 8 punti su 10 (nessun ko), mentre Michele Godena
non ha sfigurato totalizzando 7 punti su 13 in prima
scacchiera. Sottotono gli altri: 3 punti su 10 in seconda
scacchiera per Fernando Braga, 4.5 su 10 in terza per
Ennio Arlandi, 2.5 su 6 in quinta per Spartaco Sarno e 3.5
su 7 in sesta per Giulio Borgo.
Nel torneo femminile le azzurre, fra le quali non è
stata convocata la campionessa in carica Maria Vincenza
Santurbano (suscitando legittime proteste
dell'interessata), sono partite bene, superando Costa
Rica 2-1 e pareggiando 1.5-1.5 con la forte Romania,
numero 10 di tabellone. Dopo un altro pari con la
Croazia, però, è arrivato lo scivolone (3-0) con
l'Argentina, e da lì l'Italia rosa non si è più
rialzata, pur collezionando infine sei vittorie, quattro
pareggi e altrettante sconfitte. Elena Sedina, non al
meglio della forma, ha ottenuto il miglior risultato con
i suoi 6.5 punti su 10 in prima scacchiera; Eleonora
Ambrosi e Maria De Rosa, in seconda e in quarta, hanno
entrambe totalizzato 5.5 su 11, mentre Laura Costantini
in terza non è andata oltre i 3.5 su 10.
Da rilevare che a Calvià si sono toccati con mano i
primi effetti negativi del commissariamento della Fsi: in
Spagna gli azzurri sono rimasti senza accompagnatore
ufficiale, in quanto il consigliere D'Eredità, rientrato
in Italia, non ha potuto essere sostituito in quanto il
consiglio direttivo era nel frattempo decaduto.
Organizzazione carente e arbitri incompetenti
"Questa è probabilmente l'Olimpiade peggio
organizzata e più negativa alla quale io abbia preso
parte". Lo sfogo è del nostro collaboratore GM Ian
Rogers, che anche quest'anno ha rappresentato ai giochi
olimpici la sua Australia. "Oltre alla sede di gioco
inadeguata", spiega Rogers, "ci sono molti
problemi, dovuti prevalentemente al tentativo di fare
economia: gli autubus navetta sono una disperazione perché
l'organizzazione non ne ha noleggiati in numero
sufficiente; inoltre è stata aggiunta una "tassa di
registrazione" con la quale sono stati prelevati
circa 300.000 euro complessivi dalle squadre partecipanti
e dai giornalisti. Agli alberghi è stato concesso di
estorcere denaro non servendo acqua durante i pasti e
caricando pesantemente sui prezzi delle bevande, al punto
che i giocatori dei paesi più poveri non possono
permettersi di bere nulla ai pasti. Altri problemi sono
figli di un approccio all'insegna del "non importa",
come le tre ore e mezzo di ritardo con cui è iniziata la
cerimonia d'apertura".
A queste carenze logistiche e organizzative si aggiungono
regole quanto meno "originali" e l'incompetenza
di molti degli arbitri designati. "Non è consentito
vedere le altre partite, anche se lo si fa mentre si sta
ancora giocando. I giocatori che rimangono nella sala di
gioco dopo aver terminato la loro partita vengono banditi
dalla stessa per 24 ore e quindi devono saltare il turno
successivo: è successo fra l'altro a una giocatrice
australiana, rimasta per un minuto alla scacchiera dopo
la fine del suo incontro. Come in molte Olimpiadi, molti
arbitri (nominati per motivi politici) sono incompetenti,
incapaci perfino di impostare un orologio digitale.
Tuttavia, poiché hanno il potere di sospendere i
giocatori, la loro incapacità diventa a volte pericolosa:
uno ha persino tentato di bandire Zapata perché si
rifiutava di lasciare non la sala di gioco, ma la sala
analisi! Zapata ha tentato invano di spiegargli che era
ovvio che fosse nella sala analisi dopo la conclusione
della sua partita, ma l'arbitro non ci ha voluto sentire".
Azmaiparashvili arrestato per aggressione: una
degna conclusione
A protestare per la disorganizzazione non sono stati solo
i giocatori. L'arbitro principale del torneo, Ignatius
Leong di Singapore, al congresso Fide ospitato durante le
Olimpiadi ha inveito all'indirizzo degli organizzatori,
asserendo che il trattamento riservato agli arbitri
stranieri durante le Olimpiadi era stato, senza mezzi
termini, "di merda". Dura la replica del
direttore generale Antonio Ramí, ma di certo le
polemiche non si placheranno qui.
Degna conclusione di un torneo tanto travagliato è stata
la sua cerimonia di chiusura. O, meglio quanto successo
durante il suo svolgimento. Secondo quanto riportato sul
sito della Fide, il georgiano e vicepresidente della
Federazione Zurab Azmaiparashvili ha tentato di
avvicinarsi al palco per dire al cerimoniere, che se ne
era scordato, di spiegare le ragioni del premio speciale
attribuito alla ex campionessa del mondo Nona
Gaprindashvili, anche lei georgiana. Una guardia della
sicurezza però lo avrebbe bloccato, nonostante fosse
munito di un pass Vip, e insieme a dei colleghi lo
avrebbe fatto sdraiare a terra, non prima di avergli
assestato un pugno (a testimoniarlo un occhio nero) vista
la sua insistenza. Secondo la Federazione spagnola,
invece, Azmaiparashvili è stato arrestato per
aggressione e resistenza all'arresto, avendo egli per
primo assalito la guardia che non lo faceva passare; si
sarebbe in seguito anche scusato per l'incidente. In
attesa del processo, dopo aver trascorso un paio di notti
in prigione, il georgiano è stato nel frattempo
rilasciato. E, comunque finisca la sua vicenda
giudiziaria, una cosa è certa: gli organizzatori
italiani non potranno di sicuro avere peggior sorte dei
colleghi spagnoli. Il che è già un buon inizio.
Arrivederci, dunque, a Torino, dove i giochi si terranno
dal 20 maggio al 4 giugno 2006.
Classifica finale maschile: 1^ Ucraina 39.5 punti
su 56; 2^-3^ Russia, Armenia 36.5; 4^ Stati Uniti 35; 5^
Israele 34.5; 6^ India 34; 7^ Cuba 33.5; 8^ Olanda 33; 9^-11^
Bulgaria, Spagna "A", Grecia 32.5; 12^-20^
Polonia, Svizzera, Uzbekistan, Serbia Montenegro,
Germania, Slovenia, Bielorussia, Filippine, Romania 32;
... 60^ Italia 28.5; ecc.
Classifica finale femminile: 1^ Cina 31 punti su
42; 2^ Stati Uniti 28; 3^-4^ Russia, Georgia 27.5; 5^
Francia 25.5; 6^-8^ Ungheria, Slovacchia, Inghilterra 25;
9^-12^ India, Polonia, Armenia, Olanda 24.5; 13^-17^
Lituania, Bulgaria, Svezia, Serbia Montenegro, Germania
24; ... 46^ Italia 21; ecc.
Medaglie individuali maschili (oro): 1^ sc.
Ermenkov (Palestina) 10.5 punti su 12; 2^ sc. Tissir (Marocco)
7.5 punti su 9; 3^ sc. Vaganian (Armenia) 8.5 punti su 11;
4^ sc. Jobava (Georgia) 8.5 punti su 10; 5^ sc.
Sakalauskas (Lituania) 6 punti su 7; 6^ sc. Karjakin (Ucraina)
6.5 punti su 7
Medaglie individuali femminili (oro): 1^ sc.
Cmilyte (Lituania) 8.5 punti su 11; 2^ sc. Vajda Sz. (Ungheria)
9 punti su 12; 3^ sc. Zhao Xue (Cina) 10 punti su 12; 4^
sc. Kosintseva (Russia) 10 punti su 12
LINARES:
SUPER MONTEPREMI MA NIENTE INGAGGI, GIOCHERANNO KASPAROV
E ANAND
Il numero uno e il numero due della graduatoria Fide,
ovvero il russo Garry Kasparov e l'indiano Vishy Anand,
si ritroveranno faccia a faccia nella 22^ edizione del
supertorneo di Linares, in programma dal 24 febbraio al
13 marzo 2005. Un confronto atteso da tempo, forse,
soprattutto dall'indiano, che negli ultimi tempi ha più
volte dichiarato di ritenersi il più forte giocatore in
attività, considerato il fatto che l'orco di Baku si è
tenuto a lungo lontano dal circuito delle maggiori
competizioni. Juan Fernández, sindaco della cittadina
spagnola, ha inoltre annunciato che per la prima volta in
un torneo di super-élite i partecipanti non riceveranno
ingaggi: l'ammontare del montepremi sarà quindi di gran
lunga superiore rispetto al solito, tanto che il primo
classificato riceverà 100.000 euro. L'obiettivo di
questa trovata è di evitare uno dei mali degli scacchi,
le patte veloci. Chissà se una risoluzione tanto
semplice basterà a rendere il torneo più agguerrito del
solito. Oltre a Kasparov e Anand hanno assicurato la
propria partecipazione il bulgaro Veselin Topalov,
l'ungherese Peter Leko e l'inglese Michael Adams.
Dovrebbero completare la lista dei sette giocatori
invitati uno spagnolo, Alexei Shirov o Francisco Vallejo,
e il russo Vladimir Kramnik, se accetterà l'invito che
gli è stato inoltrato.
SAUTRON
(FRANCIA): L'UCRAINO FEDORCHUK SI AGGIUDICA L'OPEN ROHDE
Il favorito GM ucraino Sergey Fedorchuk si è aggiudicato
in solitario la quarta edizione dell'open internazionale
Rohde, disputata a Sautron (Francia) dal 23 al 31 ottobre.
Fedorchuk ha concluso imbattuto con 7.5 punti su 9,
rimanendo sempre al comando e staccando infine di mezza
lunghezza un terzetto composto dai francesi MI Thal
Abergel e GM Marc Santo-Roman e dal MI russo Alexander
Raetsky. In effetti Abergel, dopo aver perso l'incontro
diretto del terzo turno, ha riacciuffato l'ucraino al
sesto e gli è rimasto incollato fino all'ottavo;
nell'ultimo incontro, però, mentre Fedorchuk pattava col
MI bulgaro Dejan Bojkov, Abergel veniva sconfitto da
Raetsky, dando l'addio ai sogni di gloria. Alla
manifestazione hanno preso parte in totale 179 giocatori,
fra i quali quattro GM e diciotto MI.
Classifica finale: 1° Fedorchuk 7.5 punti su 9; 2°-4°
Abergel, Raetsky, Santo-Roman 7; 5°-11° Sulypa, Bojkov,
Kosten, Maiorov, Berthelot, Shirazi, Tratar 6.5; ecc.
ROSNY
SOUS BOIS (FRANCIA): L'INGLESE RENDLE SU TUTTI A SORPRESA
Successo a sorpresa del maestro inglese Thomas Rendle
nella terza edizione del torneo magistrale di Rosny sous
bois (Francia), disputata dal 23 al 31 ottobre. Rendle,
numero sei di tabellone, ha concluso imbattuto e
solitario con 7 punti su 9 in una competizione di 4^
categoria Fide (media Elo 2346), conseguendo una norma di
maestro internazionale con una performance Elo di 2571.
Staccato di mezza lunghezza il GM ucraino Mikhail
Kozakov, anche lui senza sconfitte, mentre terzi a quota
5.5 si sono piazzati il favorito GM bulgaro Ventzislav
Inkiov e il MF francese Jean-Noel Riff, il primo con una
sconfitta e il secondo con due. Quinti a 4 punti si sono
classificati i francesi Sebastien Cossin ed Emil Bogdanov.
Classifica finale: 1° Rendle 7 punti su 9; 2°
Kozakov 6.5; 3°-4° Inkiov, Riff 5.5; 5°-6° Cossin,
Bogdanov 4; 7°-8° Iordanov, Glicenstein 3.5; 9°
Amigues 3; 10° Prevot 2.5
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