NUMERO
692 (7
ottobre 2013)
INDICE
PARIGI (FRANCIA): VITTORIA AMARA PER CARUANA, NIENTE PASS PER I CANDIDATI
BLAGOEVGRAD (BULGARIA): IL BARO IVANOV PERDE A FORFAIT E ANNUNCIA IL RITIRO
COMMISSIONE ANTI-CHEATING CON L'ITALIANO GARRETT: «PIÙ POTERE AGLI ARBITRI»
BRESLAVIA (POLONIA): LA GEORGIANA BATSIASHVILI REGINA “IN VETRINA”
BREMA (GERMANIA): IL CECO BABULA SI IMPONE NEL TORNEO GM
SPOTORNO: IL FILIPPINO SANCHEZ PRIMO ALL'HOTEL MELOGRANO
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PARIGI
(FRANCIA): VITTORIA AMARA PER CARUANA, PER ORA NIENTE CANDIDATI
È stata una vittoria davvero
amara quella di Fabiano Caruana nella sesta e ultima tappa del GP Fide,
disputata a Élancourt (Parigi, Francia) dal 22 settembre al 4 ottobre. Al
superGM azzurro non è bastato il primo posto ex aequo con Boris Gelfand per
ottenere un biglietto per il prossimo tornei dei Candidati: Fab Fab
necessitava infatti di classificarsi primo in solitaria per guadagnare
abbastanza punti da piazzarsi al secondo posto nella graduatoria generale
del circuito. A qualificarsi al suo posto è stato il GM azerbagiano
Shakhriyar Mamedyarov, che ha totalizzato 390 punti; davanti a lui solo il
bulgaro Veselin Topalov con 410 punti, mentre Fabiano si è fermato a 380.
Mamedyarov ha dovuto aspettare
che la tappa di Parigi finisse prima di poter festeggiare la qualificazione:
il russo Alexander Grischuk e Caruana, infatti, avevano ancora la
possibilità matematica di superarlo. Perché questo accadesse o Grischuk o
Fabiano avrebbero dovuto vincere la tappa parigina (il russo quanto meno ex
aequo, Fabiano in solitaria).
Mentre Grischuk ha visto
naufragare le sua possibilità a metà torneo, Fabiano ha lottato fino alla
fine. L'azzurro, infatti, ha iniziato l'ultimo turno in vetta alla
classifica, con lo stesso punteggio dell'israeliano Boris Gelfand: per
piazzarsi primo da solo, giocando con il Nero contro Leinier Dominguez,
avrebbe dovuto fare meglio di Gelfand, che giocava con il Bianco contro
l'ucraino Ruslan Ponomariov. In ogni caso Dominguez non aveva intenzione di
creare scompiglio ai piani alti della classifica e ha sacrificato un pezzo
nella prima parte della partita per forzare la ripetizione di mosse.
Continuare a giocare sarebbe stato troppo rischioso e Caruana ha accettato
con riluttanza di spartire il punto. Quando è stata siglata la patta tra
Dominguez e Caruana, la posizione sulla scacchiera della Gelfand-Ponomariov
era ancora molto complessa, ma la partita non si è protratta a lungo, dato
che i due hanno iniziato a ripetere le mossa.
Mamedyarov ha sfoggiato un'ottima
forma quest'estate, vincendo il titolo di campione del mondo rapid e
piazzandosi primo a Ginevra e al Gp di Pechino. Per il momento sono sei i
giocatori qualificati per il prossimo torneo dei Candidati: Vladimir Kramnik
e Dmitry Andreikin rispettivamente primo e secondo alla Coppa del mondo di
Tromsø, Veselin Topalov e Shakhriyar Mamedyarov per la loro performance
nella serie dei GP, Levon Aronian e Sergey Karjakin in base all'Elo; sarà
ammesso al torneo anche il perdente del match per il titolo che si disputerà
a Chennai il prossimo novembre, ovvero Magnus Carlsen o Vishy Anand.
L'ottavo e ultimo posto andrà a un giocatore scelto dall'organizzatore (con
almeno 2725 di Elo nella lista del luglio 2013). Al momento si sono offerte
per ospitare l'evento la siberiana Khanty-Mansiysk e la bulgara Kozloduy.
Caruana avrebbe delle chance di essere selezionato se l'evento venisse
ospitato in Bulgaria e, in ogni caso, è la prima riserva in caso di rinuncia
da parte di uno dei partecipanti.
Sito ufficiale:
http://paris2013.fide.com
Classifica finale: 1°-2°
Caruana, Gelfand 7 punti su 11; 3°-4° Nakamura, Bacrot 6,5; 5°-6° Grischuk,
Dominguez 5,5; 7°-10° Ivanchuk, Ponomariov, Tomashevsky, Wang 5; 11°
Fressinet 4,5; 12° Giri 3,5
BLAGOEVGRAD (BULGARIA): IL
BARO IVANOV PERDE A FORFAIT E ANNUNCIA IL RITIRO
Potrebbe essere giunta al termine
la carriera del MF bulgaro Borislav Ivanov, il presunto baro più noto
dell'agone scacchistico internazionale. Dopo essersi rifiutato di togliersi
le scarpe durante una perquisizione all'open di Blagoevgrad (Bulgaria) e
avere per questo perso una partita a forfait, al termine del torneo Ivanov
avrebbe dichiarato: al sito www.blitz.bg: «Non prenderò parte a nessun altro
torneo perché non mi sarà permesso di farlo. Mi punirebbero per qualunque
cosa – dal respiro affannoso a una postura sbagliata». Per questo «la mia
carriera è finita. Il fronte psicologico contro di me è troppo forte, non
posso farcela. Volevo diventare un grande maestro, ma sembra che questo non
accadrà».
Per la cronaca, a vincere
l'edizione 2013 dell'Open di Blagoevgrad, disputata dal 28 settembre al 4
ottobre, è stato il GM croato Ivan Saric. All'ultimo turno Saric ha
sconfitto il connazionale Mladen Palac, raggiungendolo in vetta alla
classifica con 7 punti su 9 e superandolo per spareggio tecnico. Oltre a
loro, altri quattro giocatori hanno collezionato 7 punti: i bulgari GM
Vladimir Petkov, GM Petar Drenchev e MI Velislav Kukov e il GM serbo Sinisa
Drazic. Gli unici due italiani in gara, i romani Luca Albertini ed Enrico
Carboni, si sono piazzati rispettivamente 37° in testa al gruppo a 5 e 76° a
4 su un lotto di 108 giocatori.
Borislav Ivanov, dal canto suo,
si è classificato 15° nel gruppo a 6, perdendo a forfait la partita del
settimo turno contro il GM statunitense Maxim Dlugy dopo essersi rifiutato
di togliersi le scarpe durante un controllo da parte della sicurezza. In
seguito Dlugy ha raccontato in un'intervista a Chessbase quello che è
successo prima dell'incontro. Come molti dei suoi colleghi scacchisti Dlugy
aveva sentito parlare di Ivanov, giocatore capace di realizzare performance
da 2600-2700, così come era a conoscenza della sua squalifica per quattro
mesi e del boicottaggio da parte di una quarantina di giocatori che
riufiutano di partecipare ai tornei in cui c'è lui.
A Blagoevgrad, Dlugy ha avuto la
possibilità di vedere con i suoi occhi Ivanov in azione: al terzo turno,
infatti, era seduto vicino a lui durante la Ivanov-Saric. «Avevo notato che
per tutta la partita aveva continuato a fare strani movimenti con i piedi»,
ha raccontato a Chessbase, così quando è toccato a lui affrontarlo Dlugy ha
chiesto che il giovane bulgaro venisse controllato, facendo particolare
attenzione alle scarpe. Lo statunitense, che per un certo periodo ha
lavorato nel campo della sicurezza, ha richiesto anche l'intervento di un
collega per un'ispezione prima della sua partita contro Ivanov. Quando si è
presentato in sala da gioco ha detto che il suo amico era il suo addetto
alla sicurezza e ha richiesto all'arbitro Stefan Fotev di procedere con il
controllo. Per Ivanov è stato senza dubbio un imprevisto e, come racconta lo
stesso Dlugy, la cosa lo ha mandato nel panico «forse perché pensava che
dopo il controllo contro Petkov (al 4° turno, ndr) lo avrebbero lasciato in
pace». Quando lo sponsor ha dato il permesso per la perquisizione, i due
sono entrati nell'apposita stanza. «A controllo ultimato, il mio amico ha
chiesto a entrambi di togliere le scarpe», racconta Dlugy, «e questo è stato
molto divertente. Io ho tolto le mie senza problema, ma Ivanov ha detto “mi
rifiuto di togliere le scarpe. Ho i calzini che puzzano”. A questo punto
l'arbitro gli ha chiesto se dovesse segnare una sconfitta a forfait e lui ha
risposto di fare quello che doveva, ma che si rifiutava di togliere le
scarpe». Dlugy racconta che nonostante l'arbitro abbia cercato di
convincerlo a togliersi le scarpe per un altro paio di minuti, Ivanov è
stato categorico e si è rifiutato, perdendo la partita a forfait. Nonostante
l'arbitro avesse parlato dell'eventualità di squalificarlo per il resto
della gara, Ivanov ha portato a termine il torneo vincendo contro il MF
macedone Aleksander Kralevski e pareggiando con il francese Vasil Vaklinov.
In ogni caso, adesso, sembra che abbia deciso di ritirarsi una volta per
tutte. Se così fosse, non si saprà mai se davvero il bulgaro nascondeva
dispositivi elettronici nelle scarpe.
Risultati:
http://chess-results.com/tnr108160.aspx
Classifica finale: 1°-6°
Saric, Palac, Petkov, Drenchev, Kukov, Drazic 7 punti su 9; 7°-9° Sedlak,
Kesidis, Ninov 6,5; 10°-20° Dlugy, Cvetkovic, Vasilev, Spassov, Stoinev,
Ivanov, Vaklinov, Dinev, Evstatiev, Mourelatos, Veleski 6; ecc.
COMMISSIONE ANTI-CHEATING CON
L'ITALIANO GARRETT: «PIÙ POTERE AGLI ARBITRI»
L'ennesimo “caso Ivanov” non
poteva capitare in momento migliore. Durante la sesta tappa del GP di
Parigi, infatti, è stata ospitata una riunione della commissione
anti-cheating istituito dalla Fide insieme all'ACP, di cui fa parte anche
l'italiano Yuri Garrett. E, a proposito di cheating, lo stesso Garrett ha
rilasciato un'intervista al GM olandese Sergei Tiviakov, accennando alle
strategie su cui sta lavorando la commissione. «Il cheating c'è sempre
stato», ha spiegato Garrett «e rappresenta uno dei principali problemi negli
scacchi contemporanei. Ecco perché la Fide e la ACP – che rappresenta tutte
le persone che vivono di scacchi, dai giocatori agli organizzatori fino agli
arbitri e alla stampa specializzata - hanno fatto squadra e stanno lavorando
per affrontare il problema». Secondo Garrett il potere dell'arbitro dovrebbe
essere maggiore e dovrebbe essere più simile a quello dei direttori di gara
nel calcio. «Nel calcio l'arbitro tiene d'occhio tutto quello che fanno i
giocatori e lo stesso dovrebbe essere fatto negli scacchi. I tempi in cui un
arbitro poteva starsene seduto per tutta la durata di un turno sono finiti».
Per quel che riguarda l'utilizzo
di device tecnologici, Garrett ha affermato che la commissione ha tenuto
conto del fatto che negli scacchi non esistono solo i supertornei o le gare
come le Olimpiadi, ma anche competizioni amatoriali, a cui prendono parte
giocatori appena usciti dal lavoro che hanno con sé strumenti tecnologici e
che non possono lasciarli fuori dalla sede di gioco. Certo è che, in ogni
caso, «l'uso di questi strumenti deve essere proibito durante la gara e la
commissione ha già delle idee. Ma non ho intenzione di fornire tutti i
dettagli prima del tempo. Dovrebbero però esserci regole diverse a seconda
del tipo di torneo».
Quanto alle sanzioni, Garrett ha
dichiarato che «non saranno necessariamente rigide, ma giuste. Diverse
persone al mondo hanno perso una partita perché gli è squillato il telefono:
non sono questi i bari. Un conto è un telefono che squilla, un conto è
portare un Ipad in bagno e usarlo. È per questo motivo che, per il nostro
lavoro, ci stiamo basando soprattutto su prove statistiche». Perché possa
entrare in vigore, il nuovo regolamento dovrà essere approvato
dall'Assemblea generale che si terrà a Tromsø, Norvegia, in occasione delle
prossime Olimpiadi.
BRESLAVIA (POLONIA): LA
GEORGIANA BATSIASHVILI REGINA “IN VETRINA”
La GMf georgiana Nino
Batsiashvili ha vinto la terza edizione del torneo femminile intitolato alla
memoria di Krystyna Hołuj-Radzikowska, nove volte campionessa polacca, che
si è disputato a Breslavia, in Polonia, dal 28 settembre al 6 ottobre.
Batsiashvili ha totalizzato 6,5 punti su 9, superando per spareggio tecnico
la GMf polacca Joanna Majdan-Gajewska,. Al terzo posto ha concluso un'altra
polacca, la GMf Karina Szczepkowska-Horowska, che ha chiuso a 5/9, lo stesso
punteggio realizzato dalla georgiana Sopiko Guramshvili.
L'armena Lilit Mkrtchian,
favorita della vigilia, si è dovuta accontentare del sesto posto a 4,5. Le
dieci partecipanti si sono sfidate in un girone all'italiana all'interno di
un'insolita cornice di gioco, che le ha viste “esposte” nelle vetrine del
Lotus Hotel di Breslavia. La competizione aveva un rating medio di 2411 (7ª
categoria Fide).
Sito ufficiale:
http://wgmradzikowska.pl/?lang=en
Classifica finale:
1ª-2ª Batsiashvili, Majdan-Gajewska 6,5 punti su 9; 3ª-4ª
Szczepkowska-Horowska, Guramshvili 5; 5ª-6ª Atalik, Mkrtchian 4,5; 7ª Socko
4; 8ª-9ª Zawadzka, Vega Gutierrez 3,5; 10ª Michna 2
BREMA (GERMANIA): IL CECO
BABULA SI IMPONE NEL TORNEO GM
Il GM ceco Vlastimil Babula ha
vinto il torneo GM che si è disputato a Brema, Germania, dal 21 al 29
settembre. Nonostante la sconfitta all'ultimo turno contro il MI tedesco
Gerlef Meins, Babula ha chiuso in vetta con 6,5 punti su 9, piazzandosi al
primo posto in solitaria. Al MI tedesco Matthias Bluebaum non è bastato il
pareggio contro il connazionale Gennadij Fish dell'ultimo turno per
conseguire una norma GM, ma si è potuto consolare con il secondo posto a 6.
Meins e Fish hanno collezionato 5,5 punti, ma sul podio è salito solo Meins
grazie allo spareggio tecnico. Il GM finlandese Tomi Nyback, favorito della
vigilia, si è piazzato solo 6° a 5. La competizione aveva un rating medio di
2464 (9ª categoria Fide).
Sito ufficiale:
http://www.werder.de/de/schach/turniere/gm-2013.php
Classifica finale: 1°
Babula 6,5 punti su 9; 2° Bluebaum 6; 3°-4° Meins, Fish 5,5; 5°-6° Burg,
Nyback 5; 7° Ohme 4; 8° Joachim 3; 9° Bekker-Jensen 2,5; 10° Asendorf 2
SPOTORNO: IL FILIPPINO SANCHEZ
PRIMO ALL'HOTEL MELOGRANO
Il GM filippino Joseph Sanchez si
è aggiudicato, come da pronostico, la seconda edizione del torneo week end
Hotel Melograno, disputata a Spotorno, in provincia di Savona, dal 4 al 6
ottobre. Sanchez ha chiuso in vetta con 4,5 punti su 5, ma si è imposto solo
per spareggio tecnico sul maestro savonese Gabriele Pesce, unico a
strappargli una patta, e ha dovuto sudare fino alla fine, battendo
all'ultimo turno il maestro novarese Marco Angelini, numero due di
tabellone, a propria volta in vetta prima della partita conclusiva. Angelini
ha infine chiuso al terzo posto a 3,5 superando per spareggio tecnico il CM
napoletano Danilo Altieri e il MF milanese (di origine savonese) Marco
Sbarra. Il 5 e 6 ottobre in concomitanza alla competizione, alla quale hanno
partecipato 32 giocatori, ha avuto luogo il primo raduno del sito
“Soloscacchi.net”.
Risultati:
http://vesus.org/results/2deg-weekend-hotel-melograno/
Classifica finale: 1°-2°
Sanchez, Pesce 4,5 punti su 5; 3°-5° Angelini, Altieri, Sbarra 3,5; 6°-14°
Brun, R. Montani, Mortola, Gioseffi, Venturino, Atteo, Carzolio, Cotugno,
Platino 3; ecc.
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