NUMERO 826 (8 giugno 2016)


INDICE

SHAMKIR (AZERBAIGIAN): MAMEDYAROV BEFFA CARUANA NEL MEMORIAL GASHIMOV
ADDIO AL “TERRIBILE” VIKTOR KORCHNOJ, IL CAMPIONE CHE FUGGÌ DALL'URSS
MAMAIA (ROMANIA): L'UCRAINA ANNA USHENINA VINCE L'EUROPEO FEMMINILE
DRANCY: QUATTORDICESIMO SCUDETTO PER CLICHY NELLA TOP 12 DI FRANCIA
EL SALVADOR: IL PERUVIANO CORDOVA SI IMPONE NEL CAMPIONATO AMERICANO
UZBEKISTAN: GLI INDIANI SETHURAMAN E KULKARNI RE E REGINA D'ASIA
ZALAKAROS (GRECIA): IL SERBO IVAN IVANISEVIC LA SPUNTA NELL'OPEN
CHICAGO (USA): IL RUSSO BELOUS PRIMO A SORPRESA, SOLO QUINTO YU YANGYI
SARAJEVO (BOSNIA): DENIS KADRIC SUPERA I FAVORITI NELL'OPEN BOSNA
CHELYABINSK (RUSSIA): GRISCHUK SU TUTTI NEL RAPID “MEMORIAL KURNOSOV”
GALLIPOLI: L'UCRAINO ANDREY VOVK NON DELUDE NELL'OPEN DEL SALENTO
PRAGA (REPUBBLICA CECA): ITALIA CON LE GIOVANI STAR ALLA MITROPA CUP

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SHAMKIR (AZERBAIGIAN): MAMEDYAROV BEFFA CARUANA NEL MEMORIAL GASHIMOV
Shakhriyar Mamedyarov ha sorpreso tutti allo sprint finale nella terza edizione del Memorial Vugar Gashimov, terminando con due vittorie consecutive contro i favoriti Fabiano Caruana e Anish Giri, per poi battere lo stesso Caruana nello spareggio per il primo posto. L'evento è stato organizzato ancora una volta a Shamkir, in Azerbaigian, dal 26 maggio al 4 giugno, per commemorare il compianto superGM scomparso nel gennaio 2014 all'età di 27 anni.
È stato un torneo emozionante, con l'inatteso taglio del nastro di un traguardo importante per gli appassionati di scacchi locali. Mamedyarov aveva concluso al sesto posto nel 2014 (ultimo in un doppio girone all'italiana vinto da Magnus Carlsen) e nel 2015 (un girone all'italiana a dieci giocatori, vinto nuovamente da Carlsen); stavolta è emerso vincitore dopo più di sette ore di gioco nella giornata conclusiva, totalizzando 6 punti su 9 come Caruana, a lungo da solo al comando dopo quattro vittorie consecutive dal secondo al quinto turno.
Mamedyarov, 31enne grande maestro originario di Sumgait, unico giocatore ad aver vinto due volte il campionato mondiale U20, è stato ai vertici della graduatoria Fide per circa un decennio, senza tuttavia riuscire a vincere molti supertornei. Dopo un primo posto ex aequo al Memorial Tal nel 2010, aveva vinto lo stesso torneo in solitaria quattro anni più tardi. Il successo sul terreno di casa dev'essere stato tuttavia il più dolce.
A Shamkir in caso di primo posto ex aequo il regolamento prevedeva che si dovesse giocare uno spareggio. E così Mamedyarov e Caruana, che era stato battuto nello scontro diretto dell'ottavo turno, sono tornati sul palco per affrontarsi in due partite alla cadenza di dieci minuti più tre secondi per mossa. L'italo-americano non è riuscito a sfruttare prima una posizione favorevole con il Nero e poi una posizione vincente con il Bianco, il che dev'essere stato per lui un duro colpo; alla ripresa delle ostilità, con la cadenza ridotta a cinque minuti più tre secondi, Mamedyarov ha vinto col Nero la prima partita e pareggiato la seconda, aggiudicandosi il torneo.
Dal canto proprio Giri dev'essersi sentito beffato quasi quanto Fab Fab: a lungo unico inseguitore dell'ex portabandiera azzurro, l'olandese lo ha raggiunto in vetta dopo il drammatico ottavo turno, ma al nono e ultimo ha subìto la sua unica sconfitta ad opera di Mamedyarov, venendo relegato al terzo posto con 5,5 punti. Si è invece piazzato quarto a 5 il futuro sfidante di Magnus Carlsen, quel Sergey Karjakin che solo un paio di mesi fa era stato il mattatore al torneo dei candidati. Autore di una prova piuttosto anonima, il russo si è subito rifatto del ko con Giri al secondo turno, ma non ha mai spiccato il volo e ha chiuso il torneo con quattro pareggi consecutivi, staccando di mezza lunghezza uno dei rappresentanti locali, Rauf Mamedov, quinto in solitaria a 4,5 con sette pareggi nel ruolino di marcia.
A 4 si sono fermati l'indiano Pentala Harikrishna, unico ad aver sconfitto il vincitore, e gli azerbaigiani Teimour Radjabov – lontano dai tempi d'oro – ed Eltaj Safarli; a 3,5 l'ucraino Pavel Eljanov, penultimo come al Norway Chess poco più di un mese fa; a 2,5 la cinese e campionessa del mondo Hou Yifan, unica a non essere riuscita a vincere neppure una partita. La competizione aveva un rating medio di 2736 (20ª categoria Fide).
Sito ufficiale: http://www.shamkirchess.az/
Classifica finale: 1°-2° Mamedyarov, Caruana 6 punti su 9; 3° Giri 5,5; 4° Karjakin 5; 5° Mamedov 4,5; 6°-8° Harikrishna, Radjabov, Safarli 4; 9° Eljanov 3,5; 10ª Hou 2,5


ADDIO AL “TERRIBILE” VIKTOR KORCHNOJ, IL CAMPIONE CHE FUGGÌ DALL'URSS
La comunità scacchistica piange la scomparsa del “terribile” Viktor Lvovich Korchnoj, avvenuta lo scorso 6 giugno a Wohlen, in Svizzera. Aveva compiuto 85 anni lo scorso 23 marzo. Nato a Leningrado nel 1931, Korchnoj aveva imparato a giocare a scacchi da suo padre quando aveva cinque anni. Considerato uno dei giocatori più forti di tutti i tempi, raggiunse la piena maturità agonistica piuttosto tardi, verso i 40 anni, e nel 1974 perse la finale del torneo dei Candidati contro Anatoly Karpov (che poi ottenne il titolo mondiale grazie al forfait di Bobby Fischer), stella nascente del firmamento scacchistico sovietico a cui l'URSS dava pieno appoggio in contrapposizione a Korchnoj a cui, in seguito, fu vietato di partecipare a tornei internazionali, eccezione fatta per il fortissimo torneo IBM di Amsterdam del 1976.
L'idea del governo era probabilmente quella di dimostrare come Korchnoj non fosse poi così forte e sottolineare come, invece, Karpov fosse un campione del mondo meritevole. Viktor “il terribile” vinse, però, il torneo a pari merito con l'inglese Tony Miles e, alla fine della competizione, chiese asilo in Olanda, dove visse per qualche anno, prima di trasferirsi definitivamente in Svizzera del 1978, insieme alla moglie Petra e al figlio.
Korchnoj lottò ancora per il titolo mondiale nel 1978 a Bagujo (Filippine) e nel 1981 a Merano (in Italia), entrambe le volte contro Karpov, ma perse entrambi i match (6-5 con 19 patte il primo, 6-2 con dieci patte il secondo), diventando forse il giocatore più forte della storia a non essere mai riuscito a laurearsi campione del mondo. In totale, Korchnoj ha partecipato a dieci tornei dei candidati e vinto quattro volte il campionato sovietico.
Fra i suoi traguardi in età ormai avanzata, nel 2006 vinse il campionato mondiale seniores e nel 2009 divenne il più anziano giocatore al mondo in attività; nemmeno l'infarto che lo colpì nel 2012 fermò Viktor il terribile, che continuò a esibirsi in simultanee e lo scorso anno giocò un match contro il GM tedesco Wolfgang Uhlmann nell'ambito della Chess Challenge di Zurigo.
Quanto alle sue apparizioni in Italia, oltre al match mondiale di Merano del 1981, vanno citati per lo meno il festival di Bratto del 1998 (dove si piazzò 5°) e, nel 2006, le Olimpadi di Torino e l'open semilampo di Rocca di Papa (primo davanti a un Vocaturo non ancora 17enne).


MAMAIA (ROMANIA): L'UCRAINA ANNA USHENINA VINCE L'EUROPEO FEMMINILE
Torna a brillare la stella di Anna Ushenina. La GM ucraina era stata campionessa del mondo per una breve parentesi fra il 2012 e il 2013, prima di essere surclassata 5,5-1,5 dalla cinese Hou nel match per il titolo, che viene disputato a cadenza biennale in alternanza al mondiale a eliminazione diretta. Da quella batosta Ushenina aveva dato l'impressione di non essersi più ripresa, ma a quanto pare lo ha fatto: a Mamaia, in Romania, si è aggiudicata la 17 edizione del campionato europeo femminile, disputata dal 27 maggio al 7 giugno. La giocatrice di Kharkiv è così succeduta nell'albo d'oro a un'altra ucraina, Nataliya Zhukova da Odessa, che lo scorso anno si era imposta nel campionato disputato nella città georgiana di Chakvi.
Ushenina ha preso il comando al 7° turno e lo ha mantenuto fino all'ultimo, chiudendo imbattuta con 8,5 punti su 11 e spiccando il volo grazie soprattutto a una serie di cinque vittorie consecutive dal quinto al nono turno; fra le sue vittime la GM bulgara Antoaneta Stefanova, infine terza a 8 (per spareggio sull'armena Lilit Mrktchian), che nel 2012 aveva perso la sfida grazie a cui Ushenina aveva conquistato il titolo mondiale.
Al secondo posto sempre a 8,5, penalizzata dallo spareggio tecnico, si è piazzata la MI spagnola Sabrina Vega Gutierrez, che all'ultimo turno ha sconfitto col Nero la MI tedesca Elisabeth Paehtz, moglie del MI azzurro Luca Shytaj e infine quinta in testa al gruppo a 7,5.
Fra le 112 partecipanti in rappresentanza di 27 Paesi (quattro GM, trentadue GMf e trentuno MI) c'erano anche quattro azzurre: le MI Olga Zimina ed Elena Sedina, la GMf Marina Brunello e la MFf Daniela Movileanu, campionessa italiana in carica. Brunello e Zimina hanno dato l'idea, fino al giro di boa, di poter competere con le migliori e lottare addirittura per un posto al mondiale. La GMf bergamasca, in particolare, ha pareggiato col Nero con la vincitrice e battuto la GMf polacca Jolanta Zawadzka (Elo 2442) e la MI georgiana Nino Khurtsidze, prima di perdere con la GMf russa Natalija Pogonina (2490) e con la MI turca Ekaterina Atalik (2408); dopo una patta con la MI georgiana Nino Batsiashvili (2476), seconda lo scorso anno, Marina ha dato definitivamente l'addio a ogni speranza perdendo con la GMf russa Olga Giriya (2443), che in precedenza era stata fermata sul pari da Sedina; alla fine si è piazzata 50ª a 5,5. Dal canto proprio Zimina ha fra l'altro battuto Batsiashvili e pattato con la GM polacca Monika Socko, ma il ko ad opera delle MI georgiane Lela Javakhishvili e Khurtsidze l'hanno tagliata fuori dai giochi, anche se ha comunque ottenuto il miglior piazzamento fra le azzurre (33ª a 6). Movileanu, 73ª a 5, ha ottenuto un risultato i linea con le aspettative, mentre ha deluso Sedina, che ha racimolato solo mezzo punto negli ultimi quattro turni (perdendo l'ultimo a forfait) e si è così fermata a 4. Una vera disdetta per l'unica giocatrice italiana ad aver preso parte a ben tre mondiali femminili e a essere stata fra le prime 25 giocatrici della graduatoria Fide.
Le prime 14 classificate (come le prime 14 dell'edizione 2015) si sono qualificate per il campionato del mondo a eliminazione diretta che dovrebbe svolgersi il prossimo autunno: sede e date non sono ancora note, ma di certo vi è che fra le partecipanti non ci sarà la campionessa mondiale in carica Hou Yifan, sempre più insofferente nei confronti del format imposto dalla Fide alle giocatrici.
Risultati: http://chess-results.com/tnr214515.aspx
Classifica finale: 1ª-2ª Ushenina, Vega Gutierrez 8,5 punti su 11; 3ª-4ª Stefanova, Mkrtchian 8; 5ª-10ª Paehtz, Atalik, Bodnaruk, Zawadzka, Javakhishvili, Khurtsidze 7,5; 11ª-23ª Matnadze, Shvayger, Goryachkina, Arakhamia-Grant, Khukhashvili, Pogonina, Daulyte, Szczepkowska-Horowska, Lazarne, Bulmaga, Melia, Girya, Houska 7; ecc.


DRANCY: QUATTORDICESIMO SCUDETTO PER CLICHY NELLA TOP 12 DI FRANCIA
Con i suoi 7,5 punti su 9 in prima scacchiera Maxime Vachier-Lagrave ha trascinato Clichy alla conquista del suo quattordicesimo scudetto nella “Top 12”, la massima divisione del campionato a squadre francese, ospitata quest'anno dal 28 maggio al 7 giugno a Drancy, un comune situato nella periferia nord-est di Parigi. Clichy si è così preso la rivincita su Bischwiller, che lo scorso anno le aveva strappato il titolo.
In termini sportivi l'evento è stato ancora una volta una corsa a due, con Clichy e Bischwiller che si sono presentate alla vigilia del loro scontro diretto del penultimo turno con otto vittorie e un pareggio a testa. Nel 2015 aveva vinto Bischwiller 2-1 (contano solo le vittorie e non le patte per il punteggio ufficiale dei singoli incontri), con Anish Giri che aveva ottenuto una vittoria cruciale in prima scacchiera. Quest'anno Giri era impegnato a Shamkir e Clichy, che aveva vinto tre titoli di fila dal 2012 al 2014, è stato così facilitato nella vittoria, imponendosi 4-1 sui diretti avversari.
La tattica di squadra ha fatto sì che il n° 1 francese si sia ritrovato coi pezzi bianchi il più possibile, e con sei vittorie in sette partite con il Bianco Vachier-Lagrave non ha deluso, guadagnando 9 punti Elo e salendo al quarto posto della graduatoria Fide a 2798.
Clichy, tra le cui fila militavano, oltre a Vachier-Lagrave, Laurent Fressinet, Jon Ludvig Hammer e Loek van Wely, ha chiuso al primo posto con 32 punti di squadra, contro i 30 di Bischwiller e i 26 di Mulhouse Philidor e Bois-Colombes. Anche i GM azzurri Alberto David e Francesco Rambaldi hanno partecipato alla forte competizione, il primo in quarta scacchiera nel Saint-Quentin, il secondo in quinta nell'Alekhine di Nizza; entrambi hanno totalizzato 5,5 su 11.
Risultati: http://www.echecs.asso.fr/Equipes.aspx?Groupe=2
Classifica finale: 1ª Clichy 32 punti; 2ª Bischwiller 30; 3ª-4ª Mulhouse Philidor, Bois-Colombes 26; 5ª Saint-Quentin 25; 6ª Alekhine Nizza 23; 7ª Strasburgo 20; 8ª Montpellier 19; 9ª Vandoeuvre 18; 10ª-11ª Drancy, Chalons-En-Champagne 16; 12ª Evry Grand Roque 13


EL SALVADOR: IL PERUVIANO CORDOVA SI IMPONE NEL CAMPIONATO AMERICANO
Il 24enne GM peruviano Emilio Cordova si è aggiudicato l'11ª edizione del Campionato continentale americano, disputato a San Salvador, capitale di El Salvador, dal 28 maggio al 5 giugno. Cordova, che partiva con il numero quattro di tabellone, si è piazzato al primo posto in solitaria con 9 punti su 11, vincendo, tra gli altri, anche con il più quotato GM statunitense Aleksandr Lenderman al nono turno e pareggiando all'ultimo turno con il GM argentino Sandro Mareco, che difendeva il titolo vinto lo scorso anno a Montevideo. Lenderman e il GM canadese Anton Covalyov hanno spartito il secondo posto con 8,5 punti, mentre il campione uscente Mareco ha vinto la medaglia di cartone, alla guida del folto gruppo a 7,5. Il favorito GM cubano Lazaro Bruzon Batista non è mai riuscito a far decollare il proprio torneo e, dopo le tre vittorie, conseguite dal terzo al quinto turno, ha rallentato la sua corsa finendo per chiudere con due sconfitte e un bottino di 6/11 che lo hanno relegato al 26° posto. Al torneo hanno preso parte 81 giocatori, provenienti da 15 Paesi diversi, tra cui 13 grandi maestri e 12 maestri internazionali.
Sito ufficiale: http://www.ajedrezenelsalvador.org/
Classifica finale: 1° Cordova 9 punti su 11; 2°-3° Lenderman, Kovalyov 8,5; 3°-8° Mareco, Pichot, Morovic, Flores, Cu Hor 7,5; 9°-17° Erenburg, Liang, Gonzalez, Arenas, Perez, Barrientos, Quintiliano, Sanchez Alvarez, Leiva 7; ecc.


UZBEKISTAN: GLI INDIANI SETHURAMAN E KULKARNI RE E REGINA D'ASIA
Doppio oro per l'India al Campionato continentale asiatico, disputato dal 25 maggio al 3 giugno a Tashkent, in Uzbekistan. Il GM S.P. Sethuraman e la GMf Bhakti Kulkarni, infatti, hanno vinto rispettivamente la sezione maschile e femminile.
Tra gli uomini il risultato è stato deciso da un nono turno al cardiopalma: i GM Le Quang Liem (Vietnam) e Wei Yi (Cina), che fino alla viglia dell'ultimo turno conducevano il torneo, hanno entrambi perso con il Bianco. Le si è piegato al GM indiano Surya Ganguly, mentre il cinese ha deposto le armi nello scontro diretto con Sethuraman, permettendo all'indiano di conquisare la vetta in solitaria con 7 punti su 9. Le, che aveva sconfitto Sethuraman al sesto turno, e Wei Yi si sono quindi dovuti accontentare di spartire il secondo posto a quota 6,5 insieme ad altri sei giocatori.
Anche Kulkarni ha ottenuto il primo posto in solitaria e, al contrario di Sethuraman, senza sconfitte, chiudendo con 7 punti su 9 e staccando di mezza lunghezza le sue avversarie più dirette: le GMf Dinara Saduakassova (Kazakistan) e Swaminathan Soumya (India) hanno spartito il secondo posto a quota 6,5.
Alla competizione hanno preso parte 91 giocatori nella sezioni maschile e 35 in quella femminile, tra cui 28 grandi maestri e 13 maestri internazionali tra gli uomini e 8 GMf e 6 maestri internazionali tra le donne.
Risultati: http://chess-results.com/tnr222019.aspx
Classifiche finali
Uomini: 1° Sethuraman 7 punti su 9; 2°-9° Le, Wei, Kazhgaleyev, Sengupta, Lu, Nguyen Ngoc, Ganguly, Batchuluun 6,5; 10°-13° Vakhidov, Adhiban, Begmuratov, Ghaem 6; ecc.
Donne: 1ª Kulkarni 7 punti su 9; 2ª-3ª Saduakassova, Soumya 6,5; 4ª-6ª Nguyen Thi Mai, Hoang Thi Bao, Vo Thi Kim 6; 7ª-9ª Kademalsharieh, Munguntuul, Tokhirjonova 5,5; 10ª-16ª Pratyusha, Abdusattorova, Hejazipour, Li, Pourkashiyan, Padmini, Pham 5; ecc.


ZALAKAROS (GRECIA): IL SERBO IVAN IVANISEVIC LA SPUNTA NELL'OPEN
Il GM serbo Ivan Ivanisevic si è aggiudicato la 35ª edizione del festival di Zalakaros, disputata nella cittadina ungherese dal 27 maggio al 4 giugno. Ivanisevic, numero tre di tabellone, si è piazzato al primo posto da solo e imbattuto con 7 punti su 9, staccando di mezza lunghezza i suoi avversari più diretti. I GM Levente Vajda (Romania), Ferenc Berkes (Ungheria) e gli ucraini Vladimir Onischuk, Martyn Kravtsiv e Zahar Efimenko hanno spartito il secondo posto a 6,5. Efimenko, favorito della vigilia, è stato rallentato nella corsa al primo posto dalla sconfitta subita al secondo turno contro il MI indiano Abhimanyu Puranik e da tre pareggi. Solo 9° il GM russo Aleksandr Rakhmanov, numero due di tabellone, che dopo aver alternato vittorie e pareggi è stato fermato all'ottavo turno da Ivanisevic. Al torneo hanno preso parte 112 giocatori, provenienti da 23 Paesi diversi, tra cui 30 grandi maestri e 36 maestri internazionali.
Risultati: http://chess-results.com/tnr207899.aspx
Classifica finale: 1° Ivanisevic 7 punti su 9; 2°-6° Vajda, Berkes, Onischuk, Efimenko 6,5; 7°-16° Banusz, Aryan, Rakhamnov, Harika, Prohaszka, Svane, Deac, Hnydiuk, Perunovic, Ben Artzi 6; ecc.


CHICAGO (USA): IL RUSSO BELOUS PRIMO A SORPRESA, SOLO QUINTO YU YANGYI
Il GM russo Vladimir Belous ha dominato l'open di Chicago, disputato nella città dell'Illinois, Usa, dal 26 al 30 maggio. Belous si è aggiudicato il primo premio di 10.300 dollari grazie al primo posto in solitaria conquistato con 7,5 punti su 9 e senza sconfitte. Dietro di lui i più quotati GM Varuzhan Akobian (Usa), Vasif Durarbayli (Azerbagian) e la cinese Ju Wenjun hanno spartito il secondo posto a quota 7. Solo 5° in testa al gruppo fermo a 6,5 il GM cinese Yu Yangyi, unico over 2700 in gara e favorito della vigilia, che ha mancato l'appuntamento con il podio dopo essere stato fermato al secondo turno dal MF statunitense Michael Brown: il cinese si è ripreso bene dalla sconfitta, ma non abbastanza da raggiungere il gruppo di vertice.
Al torneo hanno preso parte 126 giocatori, provenienti da 24 Paesi diversi, tra cui 27 grandi maestri e 28 maestri internazionali.
Sito ufficiale: http://www.chicagoopen.net/
Classifica finale: 1° Belous 7,5 punti su 9; 2°-4ª Akobian, Durarbayli, Ju 7; 5°-8° Yu, Nyzhnyk, Stukopin, Moradiabadi 6,5; 9°-19° Shimanov, Zhou, Zherebukh, Petrosian, Macieja, Baryshpolets, Li, Jayaram, Harmon-Vellotti, Kleiman, Felecan 6; ecc.


SARAJEVO (BOSNIA): DENIS KADRIC SUPERA I FAVORITI NELL'OPEN BOSNA
Il GM bosniaco Denis Kadric ha vinto a sorpresa la 46ª edizione del torneo internazionale di Bosnia, disputata a Sarajevo dal 28 maggio al 3 giugno. Kadric, numero 7 nella griglia di partenza, ha scalato la classifica fino ad arrivare in vetta in solitaria e imbattuto con 7,5 punti su 9, includendo tra le sue “vittime” anche il più quotato GM croato Marin Bosiocic, che si è arreso a lui al settimo turno. I GM croati Sasa Martinovic, Bosiocic, Zdenko Kozul, Ante Brkic e il GM turco Emre Can hanno spartito il secondo posto a quota 7. Solo 12° (13° per spareggio tecnico) nel gruppo a 6 il GM bosniaco Predrag Nikolic, favorito della vigilia, rallentato nella corsa al podio dalle due sconfitte subite al 5° e all'ultimo turno rispettivamente per mano dei già citati Brkic e Kadric. Al torneo hanno preso parte 135 giocatori, provenienti da 12 Paesi diversi, tra cui 16 grandi maestri e 6 maestri internazionali.
Risultati: http://chess-results.com/tnr211783.aspx
Classifica finale: 1° Kadric 7,5 punti su 9; 2°-6° Martinovic, Bosiocic, Kozul, Brkic, Can 7; 7°-11° Kosic, Yilmaz, Savic, Hodzic, Drasko 6,5; 12°-24°Lekic, Nikolic, Kurajica, Mrndjic, Drazic, Jovanovic, Michalicka, Nestorovic, Musovic, Tica, Djukic, Sutkovic, Strinic 6; ecc.


CHELYABINSK (RUSSIA): GRISCHUK SU TUTTI NEL RAPID “MEMORIAL KURNOSOV”
Igor Kurnosov è uno dei tanti, troppi giovani GM di talento del blocco ex sovietico venuti a mancare in tragiche circostanze negli ultimi anni. Nato il 30 maggio 1985 a Chelyabinsk, in Russia, Kurnosov era scomparso in seguito a un incidente stradale l'8 agosto 2013. E proprio a Chelyabinsk, dal 26 al 28 maggio, ha avuto luogo un forte open rapid in sua memoria, cui hanno preso parte 145 giocatori, fra i quali GM russi di primissimo piano quali Alexander Grischuk e il neo-campione europeo Ernesto Inarkiev. Proprio Grischuk si è imposto imbattuto e in solitaria con 9 punti al termine degli 11 turni di gioco, staccando di mezza lunghezza i connazionali Pavel Smirnov e Alexander Riazantsev e di una, fra gli altri, Sergei Rublevsky, ct della nazionale russa femminile, l'armeno Sergei Movsesian e Inarkiev. La cadenza di gioco era di 15 minuti più 10 secondi per mossa.
Risultati: http://chess-results.com/tnr218159.aspx
Classifica finale: 1° Grischuk 9 punti su 11; 2°-3° Smirnov, Riazantsev 8,5; 4°-12° Rublevsky, Movsesian, Inarkiev, Shomoev, Maletin, Lysyj, Khusnutdinov, Yudin, Bocharov 8; ecc.


GALLIPOLI: L'UCRAINO ANDREY VOVK NON DELUDE NELL'OPEN DEL SALENTO
Ottanta partecipanti in rappresentanza di diciotto Paesi, tre GM e sette MI e altri nove titolati ai nastri di partenza: alla quinta edizione l'open internazionale del Salento spicca il volo e si ritaglia uno spazio di rilievo nel panorama dei festival pre-estivi italiani. L'evento ha avuto luogo ancora una volta all'Eco-Resort Le Sirenè di Gallipoli (Lecce), organizzato dalla Chess Projects del milanese Matteo Zoldan. Favorito d'obbligo il GM ucraino Andrey Vovk, che, dopo i secondi posti del 2014 e 2015, ha rispettato il pronostico e centrato il bersaglio grosso al terzo tentativo. Malgrado tre patte dal quarto al sesto turno, che avevano permesso al GM serbo Miroljub Lazic di superarlo temporaneamente al comando dopo la quinta partita, Vovk non si è perso d'animo e ha accelerato nel finale, battendo lo stesso Lazic nel decisivo scontro diretto dell'ottavo turno e sigillando il primo posto con una comoda patta finale, che gli ha permesso di concludere solitario e imbattuto in vetta con 7 punti su 9. In seconda posizione a 6,5 hanno chiuso il MI polacco Oskar Wieczorek e il MI olandese Edwin Van Haastert (imbattuto come il vincitore), in quarta a 6 Lazic, il MI polacco Daniel Sadzikowski (numero due di tabellone), il MI olandese Arthur Pijpers e il MI tedesco Jan Michael Sprenger. E gli azzurri? Fra i 13 in gara nell'open A (su 42 giocatori) i migliori sono stati il MI romano Carlo D'Amore, il MF bolognese Artem Gilevych e il 18enne CM barese Andrea Difronzo, tutti a 5,5; Gilevych è rimasto in corsa fino all'ultimo turno per un posto sul podio, sfumato a causa del ko conclusivo contro Van Haastert. A quota 5 si sono invece fermati i romani Edoardo e Desirée Di Benedetto, fratello e sorella, cui l'organizzazione aveva riservato un invito in quanto giovani di interesse nazionale.
Nel gruppo B a dominare è stato il polacco Andrzej Dadello, uomo d'affari col pallino per gli scacchi, divenuto un affezionato partecipante dei tornei nostrani. Presidente del consiglio di sorveglianza della società Votum SA, specializzata nell’aiutare le vittime di incidenti a ottenere un risarcimento da parte delle assicurazioni, Dadello ha dimostrato di saperci fare anche nel nobil giuoco: a Gallipoli ha totalizzato 8 punti su 9, staccando di un'intera lunghezza il norvegese Isak Sjoberg e di due il gruppo dei terzi classificati, composto dal tedesco Ludwig Roser, dal bresciano Riccardo Dieli, dal bolognese Luca Marani e dal napoletano Dario Schiappoli. Settimo in testa al gruppo a 5,5 il leccese Matteo Piccinno, classe 2006, campione italiano U8 nel 2014.
Fra le comitive straniere le più numerose erano quelle da Olanda (7), Inghilterra (5), Polonia (5) e Russia (4).
Sito ufficiale: http://www.5salentochessopen2016.it/
Classifiche finali
Open A: 1° A. Vovk 7 punti su 9; 2°-3° Wieczorek, Van Haastert 6,5; 4°-7° Lazic, Sadzikowski, Pijpers, Sprenger 6; 8°-13° Mohammad, D'Amore, Gilevych, Parnali, Difronzo, Doggers 5,5; ecc.
Open B: 1° Dadello 8 punti su 9; 2° Sjoberg 7; 3°-6° Roser, R. Dieli, Marani, Schiappoli 6; 7°-13° Piccinno, Fontanarosa, Di Martino, Skielnik, Stokes, Pepe, Ruhwandl 5,5; ecc.


PRAGA (REPUBBLICA CECA): ITALIA CON LE GIOVANI STAR ALLA MITROPA CUP
Due giovani già esperti e tre U20 ai vertici della graduatoria nazionale: così l'Italia si presenterà ai nastri di partenza della prossima Mitropa Cup, in programma a Praga (Repubblica Ceca) dal 19 al 27 giugno. Gli azzurri, quarti nel 2015, vedranno schierati il campione italiano in carica GM Danyill Dvirnyy, il più anziano del gruppo con i suoi 25 anni, il 17enne GM milanese Francesco Rambaldi, il 24enne MI bergamasco Alessio Valsecchi, il 16enne MF brianzolo Luca Moroni, ancora in attesa di ratifica del titolo MI, e il 19enne MI pisano Marco Codenotti: età media 20 anni e pochi mesi, Elo medio 2508. I nostri partiranno con il numero quattro di tabellone in un torneo dove la formazione padrona di casa della Repubblica Ceca A (2552) cercherà sicuramente di far valere il fattore campo, malgrado la concorrenza di Ungheria (2538) e Germania (2529).
Nel gruppo femminile l'Italia vedrà impegnate la 34enne MI Olga Zimina, la 22enne GMf Marina Brunello, reduci dal campionato europeo, e la 16enne MFf palermitana Tea Gueci: età media di poco inferiore ai 24 anni, rating medio 2349; le azzurre saranno le terze in ordine di Elo alle spalle di Germania (2412) e Ungheria (2352) e davanti a Slovacchia (2334) e Repubblica Ceca (2321).
Risultati: http://www.chess-results.com/tnr223719.aspx
 

 

 

 



Autorizzazione del tribunale di Brescia n. 3/2000 del 01/02/2000
 

 

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