A vincere la serie Master del campionato italiano a squadre 2009, disputata a Senigallia (Ancona) dal 30 aprile al 3 maggio, è stata infine una delle maggiori favorite, Obiettivo Risarcimento Padova, ma solo al termine di un torneo incerto e combattuto e grazie al ko conclusivo di Pesaro, formazione outsider dell'evento, in vetta fino al sesto e penultimo turno. Questo, in sintesi, l'andamento della 41^ edizione del Cis, da ricordare, se non altro, perché va in archivio come la più forte sino ad ora disputata. Padova poteva contare su calibri internazionali quali il GM bulgaro Kiril Georgiev e il GM spagnolo Alfonso Romero Holmes, schierati alternativamente in prima scacchiera (3.5 su 5 e 1 su 2 il rispettivo score), nonchè su alcuni dei migliori giocatori nostrani, ovvero il MI Fabio Bellini (3 su 6); il MI Sabino Brunello (strepitoso 7 su 7), il MI Ennio Arlandi (3 su 4) e il MF Alessio Valsecchi (2 su 4); malgrado ciò il cammino della formazione veneta è iniziato decisamente in salita, con una sconfitta iniziale (2.5-1.5) ad opera di Pesaro e un pareggio con la pluri-scudettata Vimar Marostica. A seguito del difficile avvio, i neocampioni si sono fatti forza e hanno vinto tutti e cinque i successivi incontri (3.5-0.5 con Siena, Montebelluna e Il Massimo di Palermo, 2.5-1.5 con Chieti, 3-1 all'ultimo e decisivo turno con Bologna), totalizzando 11 punti su 14 di squadra e 19.5 su 28 individuali e staccando di una lunghezza la sorprendente Pesaro (10 - 16), composta in gran parte dalla famiglia Rombaldoni: il MI Denis (2.5 su 7 contro cinque GM e due MI), il "fratellino" MF Axel (4.5 su 7, imbattuto) e papà Andrea (2.5 su 4), più il MI francese Axel Delorme (4.5 su 7) e il CM Marcello Ragonesi (2 su 3). La formazione marchigiana a conduzione familiare ha dovuto dire addio ai sogni di gloria all'ultimo turno, nel quale è stata sconfitta 3-1 da La Zisa di Palermo, infine terza a quota 9 (16.5 punti individuali) e composta dal MI polacco Michal Olszewski (6 su 7) e da tre siciliani doc: il MF Francesco Bentivegna (2.5 su 6), il MF Nicolò Napoli (3 su 7) e il maestro Mario Ferro (4.5 su 6). Se Pesaro e La Zisa sono state le due sorprese dell'evento, essendo la 9^ e la 10^ formazione in ordine di forza su un totale di 14, la delusione più cocente l'ha patita senz'altro Chieti, prima nel 2008: non sono bastati infatti agli abruzzesi il GM e campione italiano Fabiano Caruana (3 su 6), il GM polacco Bartlomiej Macieja (5 su 7), il GM italo-argentino Carlos Garcia Palermo (3.5 su 7) e il MI romano Carlo D'Amore (4.5 su 6) per ottenere più di un onorevole quarto posto a quota 9 (16), stretta nella morsa delle compagini palermitane: oltre alla già citata La Zisa, infatti, a quota 9 (15), in quinta posizione, si è piazzata Il Massimo Banca Nuova (Palac, Mazzilli, Ramondino, Amato).
Chieti ha fatto meglio nel femminile, confermando il secondo posto assegnatole dal tabellone: qui, guidata dall'ecuadoriana MI Martha Fierro Baquero (supportata da Eugenia Di Primio e Cristina Gabassi), medaglia d'argento in prima scacchiera alle recenti Olimpiadi, le abruzzesi hanno totalizzato 9 punti su 12 di squadra e 13 su 18 individuali, gli stessi dell'Accademia Le Due Torri di Bologna, sconfitta 2-1 in un successivo spareggio rapid per il secondo posto. A dominare la competizione, che ha assegnato il secondo scudetto femminile, è stata la favorita Ancona "1", che schierava la MI rumena Cristina-Adela Foisor (5.5 su 6) e le sorella bergamasche MFf Marina (4 su 5) e Roberta Brunello (4.5 su 5): la formazione, praticamente padrona di casa, ha concluso a quota 11 (15 i punti individuali), pareggiando solo con Bologna.
Quanto alle serie nazionali, Ancona si è imposta nella finale di A e B con 8 punti su 10 (17.5 su 20 individuali), mentre Legnano l'ha spuntata con lo stesso score in quella di C grazie a un miglior punteggio individuale rispetto a Castel San Pietro (13.5 contro 13).
Sito ufficiale:
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