Immagine
 Il Blog... di MS
 
"
MS: non solo scacchi

"
 
\\ Home Page : Articolo
Franco Trabattoni su Robert Fischer
Di robmess (del 19/01/2008 @ 18:45:17, in News, linkato 4738 volte)
Se collochiamo le immagini recenti di Robert Fischer, che in queste ore vengono fatte passare in televisione e su internet, accanto ad alcuni esemplari della galleria fotografica relativa alla sua carriera di scacchista, il confronto è davvero impietoso. Da un lato un vecchio clochard, che dimostra ben più dei suoi 64 anni, malcurato, mal vestito, con il viso quasi sepolto da un'unica cornice di barba e capelli grigi, dove si riconosce a malapena - del giovane Fischer - la sgraziata prominenza del naso. Dall'altro un ragazzo abbigliato da ragazzo, con un caschetto di capelli folti e chiari; oppure, qualche anno dopo, un giovane uomo elegante, immancabilmente vestito con giacca e cravatta, alto, magro, ben curato - e a tratti persino bello.
Ci chiediamo che cosa sia stato a produrre, in un tempo relativamente breve, un cambiamento così radicale. Tanto più che nelle immagini attuali di un altro sopravvissuto, quel Boris Spasskij che dovette cedergli la corona mondiale nel 1972, non facciamo fatica a ritrovare i tratti del giovane brillante che un tempo mieteva successi sia negli scacchi sia con le donne.
Ci sono alcune fotografie in cui il Fischer adolescente indossa, senza camicia, maglioni pesanti e variopinti: quasi una impertinente macchia di colore (accompagnata, presumo, anche dall'odore del chewing-gum) nel grigio degli scacchi e degli scacchisti di oltre cortina che allora imperava. Un grigio che proprio Fischer, nei mille modi che tutti sanno, ha contribuito in buona parte a dissipare. Si ripeteranno, in questi giorni, gli innumerevoli aneddoti sui suoi capricci, sulle sue bizzarrie, sulle sue farneticanti teorie politiche. Ma io preferirei ricordare un'altra foto, quella che ritrae un Fischer diciannovenne, ma già incravattato, che va a trovare nella sua camera d'ospedale il suo amico ed acerrimo avversario Michail Tal, e gioca sorridendo una partita a scacchi con lui: una partita a scacchi su una scacchiera minuscola, senza orologio, senza torneo, senza niente. Sembrano due amici che giocano a briscola, e invece sono Tal e Fischer che giocano a scacchi (come se Ronaldo e Shevcenko giocassero "a scartarsi" in cortile).
Kasparov, nei suoi splendidi libri dedicati ai suoi predecessori, ricorda anche che Fischer fu il primo a mandare un telegramma di condoglianze per la morte di Leonid Stein (forse la figura di scacchista che rappresenta per eccellenza il campione sfortunato). In realtà Fischer aveva di questi slanci, e ciò fa intravedere i sintomi di una personalità complessa e contraddittoria.
Per chi come me era uno scacchista agli albori, la fulminea e terrificante parabola che in due anni lo ha portato al titolo mondiale, segnata da vittorie "bulgare" nei tornei e nei match che tutti conoscono, ha avuto un effetto devastante. Alla religiosa ammirazione per lo scacchista, una forza della natura praticamente invincibile, si univa in me anche una morbosa curiosità per l'uomo: di lui volevo sapere tutto e leggere tutto, come per carpire il segreto miracolo di un'esistenza in cui scacchi e vita erano praticamente la stessa cosa. E poi il mistero, ancora più fitto, di che cosa fosse successo, nella sua mente, dopo il 1972: perché avesse smesso a soli ventinove anni di fare quell'unica cosa che sapeva fare in modo così perfetto (vengono in mente altri casi di geni più o meno squilibrati come Hölderlin e Rimbaud).
Di Fischer, fatte le debite differenze si potrebbe dire quello che fu detto a suo tempo di Coppi, ossia che diventava aggraziato solo sulla sella di una bicicletta: Robert Fischer sembrava avere un'esistenza adeguata al suo concetto solo davanti a una scacchiera. Ma dopo il 1972 il binomio Fischer/scacchi si interrompe per sempre (non tengo in alcun conto la patetica parentesi del 1992), per cui l'esistenza di Fischer finì per coincidere totalmente, da lì in avanti, con quel residuo di stranezza e follia che da sempre l'accompagnava (un residuo che restava solo residuo, del tutto trascurabile, quando giocava a scacchi).
Credo che si possa applicare a Fischer quello che Giacomo Leopardi, un altro enfant prodige infaticabile nella sua monomania, disse una volta di se stesso: la mia è stata "una vita strozzata". Una vita strozzata dalla miscela esplosiva di talento smisurato, di ambizione sfrenata, di concentrazione esclusiva su una cosa sola e su un solo obiettivo. Arriva sempre il momento in cui questa miscela innesca la conflagrazione: ma quando ci si fa strada tra il fumo per vedere che cosa è rimasto, ci si accorge con sorpresa e sgomento che non è rimasto niente.
Fischer sopravvisse a se stesso, e la precipitosa decadenza della sua immagine, documentata dalle fotografie, riflette lo svuotamento del suo concetto. Il 17 gennaio 2008 è morto a Reykjavik un attempato signore americano, assai male in arnese e apparentemente non del tutto lucido. Si dice che si tratti di Robert James Fischer, genio degli scacchi degli anni '50-'70, e undicesimo campione del mondo. Ma è una leggenda. Robert James Fischer è morto molto tempo fa, per cause imprecisate, un giorno qualunque tra l'estate e l'autunno del 1972. La vita biologica è una parte assai trascurabile della nostra vera esistenza.
Franco Trabattoni
Maestro Fide
Articolo Articolo  Storico Storico Stampa Stampa
I commenti sono disabilitati.

< luglio 2024 >
L
M
M
G
V
S
D
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
       
             

Cerca per parola chiave
 

Titolo
Annunci (16)
Fotogallery (2)
Gossip (1)
Interviste (1)
Mida's corner (2)
News (309)
Rogers' blitz report (1)
Sondaggi (1)
Video (6)

Catalogati per mese:
Febbraio 2007
Marzo 2007
Aprile 2007
Maggio 2007
Giugno 2007
Luglio 2007
Agosto 2007
Settembre 2007
Ottobre 2007
Novembre 2007
Dicembre 2007
Gennaio 2008
Febbraio 2008
Marzo 2008
Aprile 2008
Maggio 2008
Giugno 2008
Luglio 2008
Agosto 2008
Settembre 2008
Ottobre 2008
Novembre 2008
Dicembre 2008
Gennaio 2009
Febbraio 2009
Marzo 2009
Aprile 2009
Maggio 2009
Giugno 2009
Luglio 2009
Agosto 2009
Settembre 2009
Ottobre 2009
Novembre 2009
Dicembre 2009
Gennaio 2010
Febbraio 2010
Marzo 2010
Aprile 2010
Maggio 2010
Giugno 2010
Luglio 2010
Agosto 2010
Settembre 2010
Ottobre 2010
Novembre 2010
Dicembre 2010
Gennaio 2011
Febbraio 2011
Marzo 2011
Aprile 2011
Maggio 2011
Giugno 2011
Luglio 2011
Agosto 2011
Settembre 2011
Ottobre 2011
Novembre 2011
Dicembre 2011
Gennaio 2012
Febbraio 2012
Marzo 2012
Aprile 2012
Maggio 2012
Giugno 2012
Luglio 2012
Agosto 2012
Settembre 2012
Ottobre 2012
Novembre 2012
Dicembre 2012
Gennaio 2013
Febbraio 2013
Marzo 2013
Aprile 2013
Maggio 2013
Giugno 2013
Luglio 2013
Agosto 2013
Settembre 2013
Ottobre 2013
Novembre 2013
Dicembre 2013
Gennaio 2014
Febbraio 2014
Marzo 2014
Aprile 2014
Maggio 2014
Giugno 2014
Luglio 2014
Agosto 2014
Settembre 2014
Ottobre 2014
Novembre 2014
Dicembre 2014
Gennaio 2015
Febbraio 2015
Marzo 2015
Aprile 2015
Maggio 2015
Giugno 2015
Luglio 2015
Agosto 2015
Settembre 2015
Ottobre 2015
Novembre 2015
Dicembre 2015
Gennaio 2016
Febbraio 2016
Marzo 2016
Aprile 2016
Maggio 2016
Giugno 2016
Luglio 2016
Agosto 2016
Settembre 2016
Ottobre 2016
Novembre 2016
Dicembre 2016
Gennaio 2017
Febbraio 2017
Marzo 2017
Aprile 2017
Maggio 2017
Giugno 2017
Luglio 2017
Agosto 2017
Settembre 2017
Ottobre 2017
Novembre 2017
Dicembre 2017
Gennaio 2018
Febbraio 2018
Marzo 2018
Aprile 2018
Maggio 2018
Giugno 2018
Luglio 2018
Agosto 2018
Settembre 2018
Ottobre 2018
Novembre 2018
Dicembre 2018
Gennaio 2019
Febbraio 2019
Marzo 2019
Aprile 2019
Maggio 2019
Giugno 2019
Luglio 2019
Agosto 2019
Settembre 2019
Ottobre 2019
Novembre 2019
Dicembre 2019
Gennaio 2020
Febbraio 2020
Marzo 2020
Aprile 2020
Maggio 2020
Giugno 2020
Luglio 2020
Agosto 2020
Settembre 2020
Ottobre 2020
Novembre 2020
Dicembre 2020
Gennaio 2021
Febbraio 2021
Marzo 2021
Aprile 2021
Maggio 2021
Giugno 2021
Luglio 2021
Agosto 2021
Settembre 2021
Ottobre 2021
Novembre 2021
Dicembre 2021
Gennaio 2022
Febbraio 2022
Marzo 2022
Aprile 2022
Maggio 2022
Giugno 2022
Luglio 2022
Agosto 2022
Settembre 2022
Ottobre 2022
Novembre 2022
Dicembre 2022
Gennaio 2023
Febbraio 2023
Marzo 2023
Aprile 2023
Maggio 2023
Giugno 2023
Luglio 2023
Agosto 2023
Settembre 2023
Ottobre 2023
Novembre 2023
Dicembre 2023
Gennaio 2024
Febbraio 2024
Marzo 2024
Aprile 2024
Maggio 2024
Giugno 2024
Luglio 2024