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Tutti i "misfatti" dell'ex campione
Di mida (del 23/02/2007 @ 15:45:00, in Mida's corner, linkato 2304 volte)

Chiamatele, se volete, sviste. Ma per un professionista, addirittura ex campione del mondo, sviste del genere e così frequenti sono quanto meno allarmanti. Veselin Topalov, infatti, da qualche tempo sembra abituato a deludere i suoi fan (e a esaltare i suoi detrattori) producendosi in “cappellate” degne di uno spingilegno, più che di un superGM. Senza andare troppo indietro nel tempo, iniziamo la nostra carrellata dal tanto chiacchierato mondiale di Elista. E partiamo dall’inizio. Nella prima partita il bulgaro, col Nero, si venne a trovare nel finale riportato nel diagramma, tratto a lui.

Dopo aver tentato in tutti i modi di vincere, pur con un pedone in meno, Topalov avrebbe fatto meglio ad accontentarsi della patta, facilmente ottenibile con il forzante seguito 57… Cxf2 58. Rg3 e4! 59. Rxf2 Tb2+ 60. Rf1 Tb1+ e il Bianco non si può sottrarre al perpetuo se non vuole beccare matto o far promuovere il pedone “f” a Donna. Il bulgaro, invece, si incaponì giocando l’incredibile 57… f5??, Kramnik ringraziò e guadagnò il pedone con 58. Cxe5: dopo 58… Tb2 la banale 59. Cd3, sottovalutata da Veselin (che non aveva visto, su 59… Td2, l'ovvia 60. Td4), consentì al russo di incamerare il punto intero poche mosse più tardi.
L’esempio appena citato, ad ogni modo, non è particolarmente eclatante, ma che ne dite del seguente? Il luogo del misfatto è di nuovo Elista: ecco la posizione critica della seconda del match.

Ebbene, il Bianco muove e vince. Facile facile (o quasi). Eccovi la soluzione: 32.Txg4+ Ag7 33.Dc7 e, per non subìre matto, il Nero deve giocare il triste seguito 33…Df1+ 34. Cg1 Dg2+ 35.Txg2 Txg2 36.Rxg2. Una variante così ridicola che sicuramente, dopo 33.Dc7, Kramnik avrebbe abbandonato. Invece, dopo essersi sprecato in brillantezze e mosse concettualmente profonde per raggiungere la posizione vincente, Topalov deluse tutti giocando 32.Dg6+??. Finì ancora col perdere, anche se il lungo finale, a un certo punto, era forse pareggiabile. Ebbene, tutti sanno come andò dopo queste due partite: altre due patte e poi la furiosa polemica, il toilette-gate. “Kramnik bara!” era diventato il motto, all’inizio solo accennato, del team di Topalov. Ecco cosa succede quando uno preferisce attribuire agli altri i propri errori sulla scacchiera…
E ora, prima di lasciare Elista ecco un’ultima perla dell’ex campione, nella quarta e decisiva partita di spareggio rapid. A sua discolpa, questa volta, va detto che a cadenza semilampo spesso i grandi sbagliano e che, in ogni caso, la posizione era già alquanto compromessa. Eccola:

La mossa migliore per tentare di resistere, forse, sarebbe stata 44… e5, ma il bulgaro si fece ingolosire dal pedone: 44…Txc5??, accorgendosi troppo tardi che 45.Tb7+ è decisiva (45…Txb7 46.Txc5+ e il Nero perde la Torre o consente al pedone avanzato avversario di promuovere a Donna).
Bene, giù il sipario russo, ma prima di passare direttamente a Morelia, il luogo dell’ultimo misfatto, facciamo una veloce puntatina a Wijk aan Zee, dove peraltro Topalov si è classificato primo ex aequo. Ma l’avete vista l’unica partita persa? Ecco la posizione critica.

A questo punto il bulgaro aveva già buttato alle ortiche la possibilità di guadagnare il punto intero, ma, non pago del risultato di patta che avrebbe comodamente potuto ottenere con 35… Tc2+ 36. Txc2 Dxc2+ 37. Ra3 Dc1+ 38. Ra2 Dc2+, ha preferito forzare… e perdere. Il seguito è stato 35… f5?? (erroraccio meno grave rispetto agli esempi sopra riportati, ma non per uno che si può vantare, e lo fa, di essere il numero uno della lista Fide) 36.Dd2 Dxd2+? (facilitando ulteriormente il compito dell’avversario) 37.Txd2. Ora è chiaro che l’unico a poter vincere è il Bianco, che si ritrova con un promettente pedone passato, mentre il Nero può solo sperare nella spartizione del punto. Naturalmente Topalov finì col perdere.
Ed eccoci finalmente a Morelia, in Messico. Terra ben poco fortunata per Veselin, che già nel 2006 racimolò solo 2.5 su 7 nella prima parte del supertorneo, per diventare protagonista di una rimonta incredibile nella seconda parte, a Linares.
Il primo misfatto Topalov lo ha compiuto al secondo turno, contro l’ucraino Vassily Ivanchuk. Ecco la posizione clou.

Sia ben chiaro, la posizione è già quasi persa. Seguiti come 40…Tf7 41.Txf7 Dxf7 42.Cd2 Cxd2 43.Dxd2 avrebbero solo prolungato l’agonia del Nero, destinato al ko. Il numero uno della lista Fide, però, ha preferito farla subito finita: 40…Df7??. Una mossa che dà luogo a un banale tatticismo, praticamente da partita lampo: 41.Dxc4. Il Nero si è arreso subito. Il suo alibi? Era l’ultima mossa prima del controllo del tempo…
E passiamo al misfatto dei misfatti, il più eclatante fra quelli finora commessi dal bulgaro nell’arco della propria carriera: abbandonare in posizione patta. Al quinto turno, contro il baby norvegese Magnus Carlsen, Topalov ha dovuto far fronte a un attacco scaturito quasi dal nulla. Si è difeso forse un po’ passivamente, ma efficacemente. Ecco quindi il momento topico.

Ebbene, toccasse al Bianco la partita sarebbe subito chiusa: 65. Dh7+ Rf8 66.Dh8+ Re7 67.Dxg7+. Se poi la Donna nera fosse, poniamo, in “d4”, il primo giocatore potrebbe addirittura mattare in due mosse: 65.Df7+ Rh8 66.Df8#. Il fatto è che la mossa tocca al Nero e che tutte le minacce si possono parare. Altrettanto, però, non ha pensato il bulgaro, che non ha visto il forzato seguito 64…Dd5+ 65.Rg1 e5 e ora il Bianco non ha di meglio della patta: il modo più veloce per ottenerla è 66.Dh7+ Rf8 67.Dh8+ Dg8 68.Ch7+ Rf7 69.Cg5+ Rf8 70.Ch7+ e via di seguito. Cosa ha fatto, dunque, il nostro eroe? Ebbene, ha fermato l’orologio e stretto la mano al suo esterrefatto avversario. Che, subito dopo, gli ha mostrato la facile difesa. E l’ex campione è sbiancato.