Aggancio in vetta. Nel 5° turno, dove i riflettori erano puntati sul doppio derby azzurro (Godena-Caruana e Vocaturo-Brunello), lo statunitense Gata Kamsky ha raggiunto Zoltan Almasi in vetta alla classifica a quota 3.5 su 5.
In una variante della Caro-Kann di cui è lo stesso ungherese, nell’ultimo anno, ad aver fatto la teoria, il Bianco (Almasi, appunto) ha sacrificato un pedone in cambio di un gioco tutto sommato più sciolto, ma non di una posizione granchè preferibile; quando il russo Konstantin Landa ha proposto patta già alla 22^, quindi, il magiaro non si è tirato indietro e ha accettato.
Kamsky, dal canto suo, ha giocato con il solito estro e, sfruttando qualche imprecisione del georgiano Baadur Jobava prima in apertura (10…exf4 e 11…Cd4 anzichè…Tg8!?) e poi in mediogioco (sicuramente 21…Te5 e 27…b5 invece di …Ce5), è approdato in finale con un sano pedone di vantaggio, che ha convertito facilmente in vittoria grazie a un’ulteriore cappella dell’avversario, in prossimità del controllo del tempo (34…d5??). Alla 39^ mossa Gata avrebbe potuto concludere più elegantemente con 39.De3, ma ormai la frittata, per il Nero, era fatta.
Nell’altra sfida non italica il moldavo Viktor Bologan ha definitivamente cancellato i ko dei primi due turni, infliggendo la prima sconfitta all’azerbagiano Eltaj Safarli e risalendo in terza posizione a quota 3. Safarli si è fatto ingolosire dal guadagno di una qualità e soprattutto da quello di un pedone (apparente e deleterio), giocando 14…Cb3 e 15…Cxd5 (più precise 14…Ccd7 e 15…Axd5) e infine 21…Axb4? (anzichè 21…Tac8), ma gli è poi toccato difendersi e riporre le proprie speranze in un finale di Alfieri di colore contrario con due pedoni in meno; Bologan è facilmente riuscito a portare a casa il punto
E veniamo ai derby azzurri. La sfida più interessante è stata senz’altro quella fra i coetanei Daniele Vocaturo e Sabino Brunello, entrambi classe 1989, vinta in 63 mosse dal MI bergamasco. Il neoGM romano, in realtà, è uscito piuttosto bene dall’apertura, conquistando un certo vantaggio; alla 24^ mossa, però, Daniele si è fatto sfuggire 24. Axe6+! Rxe6 25. Df5+ Rf7 26. e6+ Rf8 27. exd7 Dc7 28. Cf3, che gli avrebbe garantito un chiaro vantaggio; dopodichè ha commesso qualche altra imprecisione (26. e6+ e soprattutto 29. Te4 sembrano due di esse), fino a ritrovarsi addirittura in un finale leggermente inferiore dopo 29… Txf3! seguita da 30… Cf6! (ora in caso di 31. Dxd8+ segue 31… Txd8 32. Tf4 o 32. Th4 Rf7! e il Nero sta chiaramente meglio). La partita, il Bianco, l’avrebbe magari potuta ancora salvare, ma dopo 40.Dc2 (invece di 40.Tc7) il Nero ha guadagnato pure un pedone e, con un pezzo in cambio di due soli “fanti”, Vocaturo ha finito per dover cedere, abbandonando poco prima che il suo Re venisse mattato in mezzo alla scacchiera.
Nel derby più atteso, quello tra Michele Godena e Fabiano Caruana, il trevigiano non ha forzato la mano, ha giocato tranquillo e ha troncato sul nascere ogni speranza, da parte di Fab Fab, di ottenere una vittoria brillante col Nero come quella del 1° turno con Bologan. La partita è scivolata lungo i binari dell’equilibrio dall’inizio alla fine e una ripetizione di mosse ha drecretato la spartizione del punto alla 35^. Michelone (ancora imbattuto) è così rimasto a mezzo punto dalla vetta con 3 punti, Caruana a metà classifica con 2,5.
Di seguito una selezione di immagini del 5° turno scattate da Giorgio Gozzi.