Vince solo Almasi, che ipoteca il primato, pareggiano tutti gli altri, come già era avvenuto nel turno precedente. Questo il bilancio del penultimo incontro al torneo di Capodanno, sul quale sta per calare il sipario.
L’ungherese, nel testacoda che lo ha visto opposto a Daniele Vocaturo, ha però dovuto faticare fino a quando, alla 29^, il GM romano non ha commesso il primo vero errore della partita, ovvero 29…Td1; altre mosse, e su tutte probabilmente 29…Aa6, avrebbero più probabilmente condotto verso un finale tutto sommato pari. Daniele, probabilmente scoraggiato e in ristrettezze di tempo, ha poi commesso una serie di errori che hanno posto fine anzitempo alla partita: in particolare 33…Ac8 (la mossa giusta al momento sbagliato – unica o quasi 33…Dd6) è stata decisamente deleteria, visto che dopo 34.Tc6 il Bianco si è trovato con un attacco pressochè decisivo (e il Nero ha subito abbandonato).
L’unico ancora in grado di contendere il primato all’inarrestabile battistrada, ovvero lo statunitense Gata Kamsky, non è riuscito ad andare oltre la patta contro Viktor Bologan. Kamsky, col Nero, ha fatto pressione e, per ottenere qualcosa, ha pure (temporaneamente) sacrificato un pedone. Il suo avversario, però, non ha commesso errori grossolani come contro lo stesso Almasi e, raggiunto il controllo del tempo, i due avversari hanno concordato il pareggio. Decisivo a questo punto, come comunque sarebbe stato, lo scontro diretto dell’ultimo turno fra Kamsky e Almasi: vincendo Gata si aggiudicherebbe il primo posto per il rotto della cuffia.
Nel derby azzurro di giornata, l’ultimo in programma, Sabino Brunello ha messo in difficoltà Fabiano Caruana, costringedolo a un avventuroso controgioco sul lato di Re: ne è scaturita infine una patta per ripetizione di mosse in posizione, in effetti, ormai equilibrata. Il MI bergamasco ha cominciato a sorridere dopo la dubbia 23…cxd5 (un poco più precisa 23…Axd5) e, dopo 26. Cc5, Fab Fab si è dovuto sbilanciare con 26…Ah6 (anzichè la passiva 26…Af8), mirando al successivo sacrificio di pezzo per tre pedoni. Qui Brunello, giocando 27.Tc1, ha permesso senza remore il sacrificio, ma anche dopo 27.Tb1 la replica 27…Cxf2 sarebbe stata per lo meno interessante, come dimostra il seguito “da computer” 28. Cxe6 Dxe6 (sennò la Torre ‘c8′ resta indifesa) 29. Rxf2 Tc2+ 30. Rg1 Dg4 31. Da8+ Cf8 32. Dxd5 Td2 33. Dxe4 Txd1+ 34. Txd1 Dxd1+ 35. Rh2 Dh5+ 36. Dh4 Dxh4+ 37. gxh4 Axe3 38. d5 e, per quanto il Nero debba giocare sulla difensiva e sudare, il risultato più probabile sembra ancora essere la patta. Poco dopo Caruana avrebbe potuto porre qualche grattacapo in più al suo avversario giocando 29…Dg4 (comunque non facile da vedere e comunque paritaria, almeno a gioco corretto) anzichè 29…Te8, dopo la quale Sabino, con 30. Db3, ha forzato svariati cambi entrando in un finale dinamicamente equilibrato; alla 49^ è arrivata la spartizione del punto. Da notare che, dopo questa partita, la classifica finale degli scontri diretti fra gli azzurri vede prevalere Godena e Brunello con 2 su 3, contro il solo punto di Caruana e Vocaturo.
E, a proposito di Godena, nell’8° turno il trevigiano, con un’apertura piuttosto insolita, ha sorpreso il suo avversario, Konstantin Landa, che all’11^ mossa è uscito definitivamente dalle vie battute giocando 11.De4 e deviando dal seguito della Ivanchuk-Ponomariov, Linares 2002 (Chuky aveva preferito 11.Dd3). Michelone ha fatto a lungo valere, in cambio del pedone sacrificato, la maggiore attività dei propri pezzi, e, anche grazie al fatto che il russo non ha saputo poi sfruttare la superiorità ottenuta in finale (30.Re2 sarebbe stata molto più forte di 30.Re4), è riuscito a equilibrare del tutto la posizione, mantenendosi saldo al terzo posto ex aequo.
Nell’ultima sfida di giornata Eltaj Safarli ha avuto la sua occasione per tornare in corsa per una posizione di media classifica. Il suo avversario, il georgiano Baadur Jobava, ha sofferto a lungo in posizione passiva, ma l’azerbagiano non è riuscito a sfruttare il vantaggio e più volte ha peccato di scarsa precisione (24.Aa4 anzichè 24.a4!?, 36.Rc3 invece di 36.gxf4, per concludere con 48.Ta4+ anzichè 48.Db8+, unica per tenere ancora sotto pressione l’avversario). Alla fine la patta è stata sancita dopo una ripetizione alla 52^.