Wijk aan Zee (2): commento

Azzurri bene a metà nel secondo turno a Wijk aan Zee. Se da una parte Daniele Vocaturo non ha dovuto penare per pareggiare col Nero contro il favoritissimo cinese Li Chao, dall’altra Fabiano Caruana sembra aver sprecato una non difficile chance di pattare contro lo spagnolo Alexei Shirov, complicandosi la vita e finendo col perdere.
Il romano, nel contesto di una variante sostanzialmente paritaria della Scozzese, è stato il primo a deviare dai seguiti noti con 14…d5, mossa tutt’altro che illogica. In seguito a una serie di cambi, poi, si è giunti in un finale dove, con due Torri e due Alfieri per parte, era tutt’al più Daniele ad avere chance leggermente migliori; dopo ulteriori semplificazioni, sostanzialmente obbligate e indotte dal Nero, la patta è stata siglata una mossa prima del controllo del tempo, alla 39^.
Con questo pareggio Vocaturo e Li sono saliti a quota 1.5 su 2 insieme agli olandesi MF Stefan Kuipers e GM Zhaoqin Peng, che hanno avuto la meglio rispettivamente sul MI svedese Nils Grandelius e sul GM norvegese Kjetil Lie; in vetta solitario, a 2 su 2, è rimasto lo statunitense Ray Robson, che al termine di un intricato finale ha finito per dare matto al suo avversario di turno, il GM olandese Robin Swinkels. In parità le altre tre partite del torneo C: Swaminathan-Plukkel, van Kampen- Bok e Gupta-M. Muzychuk. Domani Vocaturo se la vedrà, col Bianco, con il MI olandese Robin van Kampen.
Fab Fab, dal canto suo, ha rimediato un amaro ko, se si considera che, fino al controllo del tempo e anche un po’ dopo, la partita sembrava incanalata sui binari della patta. In apertura, una Spagnola, Shirov ha giocato alla 15^ un seguito inusuale, b3-b4 anziché Ae3, utilizzato da Karjakin per sconfiggere Mamedyarov nella recente Coppa del mondo in Siberia. Caruana ha deviato al 16° tratto dall’appena citata partita, giocando l’accurata Dd7 invece della troppo ambiziosa Dd5. Alla 26^ lo spagnolo ha ceduto la coppia degli Alfieri per centralizzare il Cavallo e Fabiano ha replicato con uno pseudo-sacrificio che ha condotto a un finale di Alfieri di colore contrario. Qui l’azzurrino ha cambiato le Donne senza che ve ne fosse una reale necessità, ma nonostante ciò la partita non appariva compromessa. Il primo vero errore di Fab Fab dev’essere stato quando, alla 47^, ha ceduto un pedone con la speranza di rendere più attivo il suo Alfiere; il Bianco, con un pedone in più oltretutto passato, ha poi premuto per incrementare lentamente il suo vantaggio, ma è stato solo dopo 55…Tb7? (anziché 55…Rc6) che gli è stato possibile convertirlo in vittoria.
Con questo risultato Shirov ha conquistato la vetta solitaria della graduatoria a quota 2 su 2, mezzo punto in più di Hikaru Nakamura, che ha sconfitto con il suo solito stile brioso Loek Van Wely (premio per la miglior partita del giorno), e di Magnus Carlsen, che alla lunga (e soprattutto dopo 30…Dd5?) ha avuto la meglio su un altro olandese, Jan Smeets. In parità si sono invece concluse le sfide Anand-Short, Ivanchuk-Tiviakov, Kramnik-Leko e Karjakin-Dominguez. Nel 3° turno Caruana dovrà tentare di rifarsi immediatamente, ottenendo quanto meno una patta, con un avversario decisamente ostico: il russo Vladimir Kramnik.
Nel gruppo B, infine, a conquistare la vetta solitaria a quota 2 su 2 è stato l’olandese Anish Giri, autore di una sorprendente vittoria, col Nero, ai danni del rumeno Liviu-Dieter Nisipeanu; seguono a 1.5 Ni Hua e Naiditsch, che hanno superato rispettivamente Emil Sutovsky e Varuzhan Akobian. A fare bottino pieno è stato anche Tomi Nyback (che ha così rimediato al ko d’esordio) contro Dimitri Reindermann. Pari, invece, le sfide L’Ami-So, Negi-A. Muzychuk e Harikrishna-Howell.