Vocaturo vola al secondo posto, Caruana raddrizza una posizione difficile, poi commette un grave errore, perde un pezzo e la partita. E’ un bilancio agrodolce quello degli azzurri nel 9° turno, caratterizzato da scosse di una certa entità in vetta alla classifica dei gruppi in cui sono impegnati i nostri portacolori.
Fab Fab, contro l’olandese Jan Smeets, tuttora fanalino di coda, si è presto trovato a dover contare sulle proprie forze: il suo avversario, infatti, ha adottato un seguito poco comune per controbattere la Siciliana a partire da 7.Dd3 e, all’8^ mossa, la partita ha deviato definitivamente da ogni strada battuta in precedenza. L’azzurrino ha dovuto fronteggiare qualche difficoltà per riuscire ad attivare i propri pezzi e il non avere cambiato le Donne alla 17^ avrebbe potuto, a gioco corretto, favorire il Bianco. Smeets, però, ha commesso una leggerezza con 23.Tad1?!, permettendo a Fab Fab di cavarsi d’impiccio con 23…Cb8; dopodichè ha sacrificato un pedone alla ricerca di chissà quale attacco con 27.Td8 e, dopo l’ennesima mossa superficiale, 32.T8d4?, ha finito per trovarsi in (chiaro) svantaggio. In prossimità del controllo del tempo, sull’altro fonte della scacchiera, Caruana ha mancato l’appuntamento con la vittoria, che avrebbe potuto ottenere semplificando il gioco con 39…Cxh3+! 40.Rh2 (40.gxh3? Dg5+ -+) 40…Df4+ 41.Dxf4 Cxf4 e il Nero avrebbe ottenuto un netto vantaggio, visti i due pedoni puliti in più; dopodichè l’azzurrino ha giocato un’altra mossa imprecisa, 40…Cxh3+, consentendo al suo avversario di imbastire un fastidioso controgioco. E, alla 47^, non rassegnandosi forse all’idea che il suo vantaggio era sfumato, Fab Fab ha commesso un banale errore che gli è costato la partita, ovvero 47…Dg5, dopo la quale 48.Cd3 è letale in ogni caso, ad esempio se 48…Tc6 allora 49.Txd5 exd5 50.De8+ +-.Smeets ha poi scelto la linea più lenta ma sicura per portare a casa il punto e dopo una lunga ma inutile battaglia, alla 77^, Fab Fab si è arreso.
Al vertice della graduatoria del gruppo A Alexei Shirov, che ha costretto al pari in meno di 30 mosse Vassily Ivanchuk, è stato raggiunto a quota 6,5 su 9 da Vladimir Kramnik. Il russo si è vendicato di Magnus Carlsen dopo il ko subìto a Londra, infliggendogli una cocente sconfitta in 38 mosse (col Nero) propiziata non solo dal sacrificio di un pedone e poi di una qualità, ma anche dall’errore del norvegese alla 35^ mossa. Carlsen è stato così agguantato in terza posizione a 5,5 da un altro neo-russo, Sergey Karjakin, che, sempre col Nero, ha battuto Hikaru Nakamura, a propria volta raggiunto in quinta dal già citato Chuky e da Leinier Dominguez, che ha pattato con Nigel Short. A metà classifica stazionano Vishy Anand, che ha ottenuto la nona patta consecutiva con Sergei Tiviakov, e Peter Leko, battuto da Loek Van Wely, prossimo avversario di Fab Fab.
Nel gruppo C Daniele, dal canto suo, ha piegato in finale la resistenza di Mariya Muzychuk, impresa ottenuta al termine di lunghe manovre che hanno man mano indebolito le difese avversarie. Il sacrificio di qualità alla 42^ è stato solo il culmine del piano del Bianco e mosse come 44…Tb8 e poi 46…e4 non hanno fatto che agevolare il compito dell’azzurro. Alla 54^ l’ucraina ha restituito la qualità per indebolire la struttura dei pedoni bianchi, ma il tentativo è stato vano: Vocaturo ha proseguito inesorabile fino all’abbandono dell’avversaria, avvenuto all’88^.
Il romano è salito in seconda posizione a quota 6, affiancato da Robin Swinkels, che ha sconfitto il fanalino di coda Sjoerd Plukkel, e da Ray Robson, battuto da Li Chao: il cinese ha così conquistato la solitaria vetta della classifica portandosi a 6,5 punti. Seguono a 5,5 Nils Grandelius, che ha vinto con Kjetil Lie, e Abhijeet Gupta, sconfitto da Robin Van Kampen. Nelle altre due sfide di giornata Zhaoqin Peng è stata fermata sul pari da Soumya Swaminathan e Benjamin Bok ha battuto Stefan Kuipers, con cui domani se la vedrà Vocaturo.
Una piccola scossa in vetta c’è stata anche nel gruppo B, dal momento che il battistrada Anish Giri è stato sconfitto da Anna Muzychuk e, pur rimanendo in vetta a quota 6,5, è stato avvicinato a sola mezza lunghezza da Erwin L’Ami e Ni Hua, che hanno battuto rispettivamente David Howell e Varuzhan Akobian, entrambi col Nero. In quarta posizione a 5,5, insieme a Wesley So (patta con Emil Sutovsky), è risalito Arkadij Naiditsch, che si è imposto su Tomi Nyback; sesti a 5 due indiani, Pentala Harikrishna (patta con Liviu Dieter Nisipeanu) e Parimarjan Negi (vittoria con Dimitri Reinderman).