Tre patte combattute lasciano invariata la classifica del supertorneo di Linares dopo il 7° turno, consentendo a Veselin Topalov di avvicinarsi sempre più al traguardo finale. Il bulgaro, col Nero, si è ritrovato in un finale leggermente inferiore contro l’azerbagiano Vugar Gashimov, ma come sempre ha sistemato le cose prima del controllo del tempo ed è riuscito a equilibrare del tutto la posizione. A dividere la posta in palio sono stati anche, col Bianco, l’israeliano Boris Gelfand e l’armeno Levon Aronian, rispettivamente contro il russo Alexander Grischuk e lo spagnolo Francisco Vallejo.
Nella partita clou di giornata, Gashimov è uscito dal seminato, sacrificando un pedone, con l’interessante 10.Dg3!?, che ha costretto Topalov a pensare praticamente fin dall’apertura. Il Nero ha deciso di restituire il pedone dopo la 20^ per non rimanere del tutto bloccato ed è riuscito, in effetti, a cavarsi d’impiccio, completando l’opera con 30…Cb8!?, dopo la quale il Bianco avrebbe dovuto giocare Ac2 (impedendo la successiva …Ab3) per mantenere un sia pur minimo vantaggio; Gashimov, invece, ha continuato con una mossa d’attesa, 31.g3, dopo la quale il Nero ha completato il suo piano ed equilibrato definitivamente la posizione. La patta è stata sancita dopo un tatticismo conclusivo con cui il Bianco è riuscito a non perdere un pedone, ma non a conservare una minima chance di ottenere qualcosa più della patta.
La sfida più interessante del turno è stata probabilmente quella fra Aronian e Vallejo, fuori teoria già dopo 8…Ah5. La prima seria imprecisione è arrivata da parte del Bianco con 24.f4 (anziché 24.Tcd1), che ha consentito al Nero di prendere in mano l’iniziativa; lo spagnolo non si è fatto pregare e mosse energiche quali 26…b5 e 27…Ac5 hanno decisamente fatto pendere la bilancia dalla parte del Nero, che ha guadagnato infine un pedone, cedendo però due Torri in cambio della Donna e rimanendo con Alfieri di colore contrario. Raggiunto il controllo del tempo con immutato vantaggio, Vallejo s’è prima fatto sfuggire la fastidiosa 42…Db6 (minacciando …Dg1), poi la forte 45…De1, che avrebbe messo il Bianco quasi in zugzwang dopo 46.Rg4 (forzata) 46…c5! (guadagnando alla lunga il pedone h5); lo spagnolo, non trovando una via per “sfondare”, ha così deciso di proporre patta alla 48^, pur avendo ancora prospettive leggermente migliori.
L’ultimo a finire, ancora una volta, è stato però Grischuk, il cui avversario, Gelfand, ha deviato dai seguiti noti con 11.Tc1 (invece di 11.Ad2). Dopo il cambio di tutti i pezzi leggeri entro la 26^, la partita si è incanalata in un finale di pezzi pesanti tutto sommato paritario, ma con un lievissimo vantaggio del Nero in virtù della maggioranza sull’ala di Donna (quasi impossibile da sfruttare). Grischuk, però, ha presto commesso un paio di imprecisioni (28…bxa4 invece di …De6 e 29…Tf6 in luogo di …h5!?), dopo le quali Gelfand si è ritrovato con l’iniziativa. Un’idea interessante per il Bianco sarebbe stata 30.Dxe7 Txe7 31.Txa4 Tb7 32.Tc1 Te6 33.g4!?, come pure 38.Ta7 Txe4 39.Txf7, che avrebbe costretto il Nero a ripiegare sulla passiva 39…Te6 (idea Tg6), dal momento che 39…Tee2?! 40.Tdd7 Txh2+? 41.Rg4 avrebbe lasciato il primo giocatore con un attacco quasi decisivo; l’israeliano, invece, pur optando per un seguito che lo ha lasciato comunque in vantaggio, non è mai riuscito a dare il colpo di grazia e, alla fine, si è dovuto accontentare della patta, siglata alla 60^.