E chi ci avrebbe scommesso? Vishy Anand è riuscito a vincere, alla guida dei pezzi neri, la dodicesima e ultima partita della sfida per il titolo mondiale, disputata a Sofia (Bulgaria), confermandosi campione senza dover ricorrere agli spareggi rapid. Un risultato inatteso, considerato che fino ad ora Veselin Topalov, come del resto l’indiano, non aveva mai perso col Bianco, colore con il quale viene reputato assai temibile. Il bulgaro, però, si è fatto sfuggire di mano la situazione dopo la 30esima mossa: prima ha accettato un insidioso sacrificio (31.exf5?!), poi ha catturato un pedone che gli è presto risultato indigesto (32.fxe4??), finendo col ritrovarsi ben presto in una posizione disperata e senza via di salvezza. Vishy ha forse cincischiato un poco, ma non ha mai rischiato di farsi sfuggire il vantaggio, come era accaduto nella nona del match, e ha lentamente concretizzato il vantaggio. Da rilevare che se, alla 41esima, Veselin avesse catturato l’Alfiere con 41.Txa8, sarebbe seguito un elegante matto forzato: 41…Txe3+! 42.Txe3 Th4+! 43.Rxh4 Dg4#. Neppure se, alla 47esima, il Bianco si fosse rifugiato in un finale di pedoni con 47. Tf7+ Rg6 48. Tg7+ Rxf5 49. Txg4 hxg4 50. Rxg2 il risultato sarebbe cambiato: 50…Re4 avrebbe subito deciso la partita in favore del Nero. Topalov, quindi, ha continuato a giocare con vantaggio di materiale e di posizione fino alla 56esima, quando ha finalmente deciso di fermare l’orologio, decretando il successo del suo avversario. Complimenti Vishy!