di Roberto Messa
(Editoriale TCS settembre 2010)
Caruana diventa maggiorenne, per età e per Elo, entrando nel club dei 2700, e per questo gli abbiamo dedicato la copertina, ma nondimeno l’avrebbe meritata Daniele Vocaturo, che con le superbe prestazioni di Eforie e Balaguer ha raggiunto un Elo provvisorio di 2581. Ancor più dell’Elo parla il bel gioco di Daniele, che pare finalmente aver ritrovato quella vena creativa che nel 2009 gli permise di conquistare con stile il titolo di grande maestro. Nel sistema solare dello scacchismo italiano, tra due astri così diversamente importanti come Caruana e Godena, è più che mai salutare una luce vivida come quella di Vocaturo, battistrada di una nuova generazione di grandi maestri che speriamo non tardi ad arrivare.
Detto questo, corre anche l’obbligo di aggiungere che per la carriera di Vocaturo e di tutti gli altri professionisti o semiprofessionisti mi sembra che non si faccia mai abbastanza e che nell’organizzazione delle cose scacchistiche nazionali oggi stia montando un clima di “o con me o contro di me”.
Gli addetti ai lavori avranno già intuito a cosa mi riferisco: la sana concorrenza tra i gruppi e le persone che organizzano eventi – per non fare nomi Punto Esclamativo, Scacchirandagi, Caissa Italia ma anche altri – si sta trasformando in una lotta senza esclusione di colpi, in cui perfino i giovanissimi più promettenti sono chiamati ad aderire all’una o all’altra cordata. Va dato atto a queste organizzazioni di aver salvato la continuità di eventi importanti come Bratto nella Presolana e Porto San Giorgio, con un impegno economico notevolissimo in questi tempi di crisi, di aver creato nuove manifestazioni e, non ultimo, di aver contribuito al rilancio del torneo di Capodanno, strappandosi a suon di decine di migliaia di euro il ruolo di partner del Circolo organizzatore, l’Ippogrifo di Reggio Emilia.
Ora corre voce che alla 53ª edizione del torneo di Capodanno, che si preannuncia di livello quantomeno pari alla riuscitissima 52ª, i colori azzurri saranno difesi da Caruana e da Godena. E perché non anche da Vocaturo?
Non credo di essere il solo a chiederselo. Sottopongo candidamente la questione anche alla Federazione, perché forse c’è bisogno che chi ha autorità morale faccia tutto il possibile per ristabilire un clima più costruttivo. E mi rivolgo a tutte le parti in causa, consapevole del rischio di aver scritto quanto sopra con un certo margine di errore, perché le informazioni che filtrano di questi tempi sono molte, forse troppe, ma raramente disinteressate.
L’ultimo giorno al Festival di Bratto, tra i festeggiamenti per il titolo di GM conquistato da Brunello, ho sentito persone che, come me, provano disagio in questo clima di “o con me o contro me” e vorrebbero far scoppiare la pace. Anche alcuni tra i più alti in grado tra i giocatori titolati italiani ne parlavano con il consigliere FSI Fabrizio Ranieri, il quale alla premiazio…ne ha scelto parole molto costruttive.
Invito chi è interessato a lasciare qui la sua opinione… potrebbe servire a qualcosa!
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Direttore, guarda la cosa in positivo: se tanto mi dà tanto, presto o tardi il panorama dell’editoria scacchistica italiana si arricchirà di tante testate quanti sono coloro che a mettersi in testa la corona di “migliore organizzatore d’Italia” ci tengono così tanto… Così ognuno avrà il suo organo ufficiale, in perfetta par condicio, e ognuno di noi del popolo bue andrà a leggersi la verità che più gli aggrada