Ilyumzhinov presidente Fide

Kirsan Ilyumzhinov ha ottenuto un nuovo mandato di quattro anni alla presidenza della Fide. E’ questo il risultato delle elezioni svoltesi oggi, 29 settembre, a Khanty-Mansiysk. Il presidente uscente ha ottenuto 95 voti contro i 55 di Anatoly Karpov, 3 gli astenuti.
Per Karpov a nulla è servito il sostegno di Garry Kasparov, Magnus Carlsen e delle principali federazioni scacchistiche europee; Ilyumzhinov ha rastrellato come al solito i voti di decine di piccole federazioni di Asia, Africa e America del Sud.
La nostra testata è stata avversa a Ilyumzhinov fin da quando venne nominato presidente la prima volta, nel 1995, non è quindi il caso di stare a ripetere cose già scritte e ripetute un’infinità di volte: di fronte alle sconfitte le chiacchiere valgono zero.
Oltre alle elezioni per la massima carica della Federazione scacchistica internazionale, si sono svolte le elezioni per la presidenza dell’ECU (European Chess Union) che hanno decretato il successo di Silvio Danailov (il manager di Topalov) sul presidente delle federazione turca Ali Yazici con 30 voti a 24.

1 commento per “Ilyumzhinov presidente Fide

  1. robmessa
    1 ottobre 2010 at 11:08

    Il Congresso della Fide è proseguito il 1° ottobre.
    Nel direttivo sono stati eletti come vice-presidenti continentali il bulgaro Silvio Danailov (Europa), lo sceicco degli Emirati Arabi Bin Khalifa Al-Nehyan (Asia), il messicano Jorge Vega (Americhe) e l’algerino Lakdar Mazus (Africa).
    Intanto cominciano a fioccare i commenti sulla rielezione di Ilyumzhinov. Il sito web del quotidiano inglese The Guardian (www.guardian.co.uk) ha riportato una dichiarazione di Connagh J. de Mooi, presidente della Federazione Scacchistica Inglese: “E’ stata la farsa di una votazione. Non potete immaginare la spudorata infrazione delle regole e degli statuti della Fide. Non c’è stata neppure una parvenza di correttezza e di libertà di parola.”
    Garry Kasparov dal canto suo ha rincarato la dose. Al contrario Anatoly Karpov, cui Ilyumzhinov ha prontamente offerto la carica di vice-presidente della Fide, ha virato rapidamente su toni concilianti (con che faccia? mi riservo di aggiungere quando avremo meglio appurato il senso di queste acrobazie post elettorali) e ha tenuto una conferenza congiunta con il suo rivale di ieri.

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