La cinese Hou Yifan regina degli scacchi

L’ultimo ostacolo per lei è stato più duro del previsto, ma alla fine Hou Yifan ce l’ha fatta: all’età di 16 anni, 9 mesi e 27 giorni la giocatrice cinese è diventata la più giovane campionessa del mondo nella storia degli scacchi, superando al tie break rapid del match per il titolo la connazionale Ruan Lufei. La fase finale del mondiale femminile, disputata a eliminazione diretta a partire dai trentaduesimi, è stata ospitata ad Antakya (Turchia) dal 4 al 24 dicembre. In effetti, finale a parte, dove l’emozione e la tensione hanno probabilmente giocato un ruolo importante, Hou non ha avuto grossi problemi a centrare l’obiettivo: l’unica altra giocatrice che l’aveva costretta agli spareggi era stata, negli ottavi, un’altra connazionale, Zhu Chen (ora in forza al Qatar), detentrice della corona mondiale dal 2001 al 2004. Per il resto la 16enne neo-regina degli scacchi si era sbarazzata senza troppi complimenti di tutte le avversarie, inclusa la GM ucraina Kateryna Lahno nei quarti e l’indiana Humpy Koneru, favorita della vigilia, in semifinale (sconfitte entrambe 1,5-0,5). Per contro Ruan era sempre dovuta ricorrere al tie break fin dal primo turno, facendo però fuori, tra le altre, la GM russa e campionessa uscente Alexandra Kosteniuk e la più quotata MI indiana Dronavalli Harika.
Proprio da Kosteniuk, due anni fa, Hou era stata sconfitta nella finalissima dell’evento, dov’era giunta (più o meno) fra lo stupore generale; quest’anno, però, svestiti i panni della “sorprendente mina vagante” per indossare quelli della giovane e ormai affermata star (una Carlsen in gonnella, insomma), la 16enne cinese si è presa una convincente rivincita, sia pure “a distanza”. Nella finalissima, contro Ruan, Hou si è portata in ventaggio col Nero nella seconda partita, ma è stata raggiunta proprio in extremis nella quarta e ultima, al termine di una sfida decisamente tesa; al tie break rapid ha quindi pareggiato col Nero la prima e la terza, dimostrando la propria superiorità col Bianco nella seconda e nella quarta e fissando il risultato complessivo sul 5-3. Con questo successo, unito ad altre buone prestazioni ottenute nel bimestre, Hou ha sfondato il muro dei 2600, divenendo la numero due fra le donne in lista Fide alle spalle della sola e intramontabile Judit Polgar.
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