E’ Vugar Gashimov il re del Capodanno 2010/2011. Due rapide patte conclusive, che hanno coinvolto i giocatori di vertice, hanno decretato il successo del superGM azerbaigiano nell’edizione numero 53 del tradizionale torneo di Reggio Emilia, disputata all’Hotel Astoria dal 28 dicembre al 6 gennaio. Gashimov era riuscito al 7° turno ad acciuffare in vetta lo spagnolo Francisco Vallejo Pons, fino ad allora protagonista incontrastato, battendolo nello scontro diretto, conservando poi la vetta fino alla fine; “Paco” si è dovuto accontentare del secondo posto, penalizzato dallo spareggio tecnico, pur avendo totalizzato gli stessi punti del vincitore, 6 su 9. Questa, in sintesi, la cronaca dell’edizione appena conclusa del più prestigioso evento italiano, tornato ai fasti dell’edizione 1991/1992, vinta da Anand davanti a grossi calibri quali Gelfand, Kasparov, Karpov e Ivanchuk. Allora la competizione raggiunse la 18ª categoria, conservando per qualche tempo l’appellativo di torneo più forte della storia; quest’anno, malgrado una media Elo di 19 punti superiore rispetto a quella mitica edizione (2695 contro 2676), è stata “solo” uno dei tanti supertornei disputati nel corso dell’anno, ma, per lo meno, è divenuta la più forte mai disputata in Italia.
Vallejo, come detto, è stato l’assoluto protagonista della prima parte: partito a razzo con 3,5 su 4, lo spagnolo ha rallentato pattando con Morozevich e Caruana, prima di venire sconfitto, col Bianco, da Gashimov, che all’esordio aveva perso con Short dopo aver forzato troppo una posizione pareggiabile, senza poi n lasciare altri punti per strada. Alle spalle dei due mattatori dell’evento, staccati di una lunghezza, hanno chiuso lo slovacco Sergei Movsesian, tornato da inizio anno a rappresentare la patria Armenia, l’ucraino Vassily Ivanchuk (unico ad aver preso parte ad ambedue le “super-edizioni” del Capodanno nostrano) e il ceco David Navara. Movsesian è risultato infine l’unico giocatore a essere rimasto imbattuto, avendo vinto con il solo Short e pattato le altre partite; Chuky e Navara, invece, hanno avuto prove altalenanti, con tre successi e due ko il primo, addirittura quattro e tre il secondo. In sesta posizione a 4,5 si sono piazzati invece l’azzurrino Fabiano Caruana e lo statunitense Alexander Onischuk, entrambi con un successo, una sconfitta e sette patte nel ruolino di marcia, mentre in ottava a 4 ha concluso il russo Alexander Morozevich, ormai fuori dal circuito dei big e lontano dalla forma di un tempo; relegati sul fondo della classifica l’inglese Nigel Short, nono a 3,5, crollato dopo un 2 su 2 iniziale e sempre molto combattivo, e il trevigiano Michele Godena, che non è riuscito a ripetere la strepitosa prestazione dello scorso anno, quando si era piazzato terzo ex aequo (imbattuto) insieme a Fab Fab, alle spalle dei soli Kamsky e Almasi: stavolta il pluricampione azzurro, al cospetto di cotanti avversari, è riuscito a racimolare solo tre pareggi.
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