MS: è on line il numero 574

E’ on line il numero 574 del nostro settimanale web, Messaggero Scacchi. E’ possibile leggerlo in versione html o scaricarlo in formato pdf. Il file di partite è in formato PGN zippato.
In questo numero:
1 – MALMÖ (SVEZIA): IL FILIPPINO SO LA SPUNTA NEL TORNEO SIGEMAN & CO
2 – ROSETO: IL SERBO PAP SI AGGIUDICA IL FESTIVAL DAVANTI A COLLUTIIS
3 – TRIESEN: LO SLOVACCO LIKAVSKY PRIMO NELL’OPEN DEL LIECHTENSTEIN
4 – BAIA SPRIE (ROMANIA): LO STATUNITENSE SMITH DOMINA LA LIMPEDEA CUP
5 – MAPUTO (MOZAMBICO): L’EGIZIANO ADLY TRIONFA NEL CAMPIONATO AFRICANO
6 – SANTA CLARA: IL CUBANO OTERO ACOSTA PRIMO NEL MEMORIAL GARCIA
7 – RATIFICATO IL TITOLO MI A EMILIANO ARANOVITCH E ANDREA STELLA

4 commenti per “MS: è on line il numero 574

  1. Metalletti
    13 giugno 2011 at 23:47

    Approfitto per un saluto e per segnalare uno dei rari errori di MS nel n. 574. Il vincitore del torneo “B” di Roseto, Eduard Minikh, è residente a Roma da almeno una quindicina d’anni, ma per motivi a me ignoti la sua provincia è sempre stata registrata come “AG” sulla lista FSI. Ma soprattutto, anche se dispiace rovinare l’immagine del veterano di origine slava che trionfa precedendo ragazzi nati mezzo secolo dopo di lui, 1942 non è la data di nascita di Eduard bensi’ il suo attuale Elo! Credo abbia circa una trentina d’anni in meno…

    Ciao
    Folco Ferretti

  2. 14 giugno 2011 at 00:37

    Ciao Folco! Sono lieto di notare che sei sempre fra i nostri affezionati lettori :-) Gli errori in MS non sono sicuramente rari e siamo lieti quando ci vengono segnalati, di modo da poter dare una più corretta informazione. Ho apportato le modifiche del caso sia nel file html sia nel file pdf di MS: Minikh ha in effetti 31 anni in meno :-) Saluti! DM

  3. 14 giugno 2011 at 13:30

    Caro direttore
    l’ultima prodezza del Calmucco con Gheddafi, mi sembra una provocazione da non far cadere nell’oblìo mediatico che tutto brucia nel volgere di pochi giorni, ma un fatto emblematico della palese impresentabilità del nostro “Capo” non solo per le questioni interne all’ambiente scacchistico internazionale ma ora anche nel consesso politico mondiale. A mio modesto parere, non è accettabile vedere il massimo rappresentante della federazione internazionale che gioca tranquillamente con un sanguinario dittatore finalmente riconosciuto come tale dalle Nazioni Unite(seppure con colpevole ritardo). Tutto questo per dire che potrebbe essere un ottimo pretesto per promuovere una protesta dal basso, non mediato dalle federazioni nazionali (per noti e diversi motivi incapaci di agire), mediante una petizione on line che chiami a raccolta tutti gli scacchisti del mondo, i veri protagonisti di questo meraviglioso gioco, per chiedere le dimissioni del calmucco (anche se appena rieletto, appunto dalle federazioni). E’ una iniziativa ingenua? in buona misura si, ma la sfiducia di noi “semplici” giocatori nei riguardi di un pazzo scatenato, ancorché straricco e potente, non mi sembra si sia mai palesata in modo forte e chiaro. Questa potrebbe essere l’occasione giusta. Si potrebbe ricorrere a siti come http://www.petitiononline.co.uk. Che ne pensi?

  4. robmessa
    15 giugno 2011 at 09:42

    Caro Andreozzi,
    Ilyumzhinov detiene anche il poco invidiabile primato di essere stato uno degli ultimi “diplomatici” del pianeta ad aver fatto visita alla famiglia Hussein prima della capitolazione di Bagdad.
    Ma quando l’anno scorso cercai di promuovere una petizione dei tesserati affinché la nostra FSI non si astenesse alle elezioni presidenziali gli scacchisti italiani non risposero. Il presidente Pagnoncelli mi ha pure bacchettato per quella mia iniziativa, asserendo che la federazione deve tutelare gli interessi concreti dello scacchismo italiano, non può permettersi battaglie idealistiche, aggiungendo che per lui sarebbe stato più comodo guadagnare consenso con i tesserati assumendo una posizione anti-Ilyumzhinov. Continuo a non essere d’accordo con Pagnoncelli su questo punto, ma come scrissi dopo l’infausta rielezione dell’autunno scorso, io e quei pochi che si sono spesi in quella battaglia abbiamo perso senza appello. Al 99% degli scacchisti italiani concretamente non gliene frega niente di avere un Ilyumzhinov con i suoi portaborse alla guida dello scacchismo mondiale. Io credo che il costo che gli scacchi (anche in Italia) stanno pagando a causa di questa pessima immagine è stato (negli ultimi 15 anni) e sarà (nei prossimi anni) pesantissimo, ma come scacchisti e come tesserati della FSI siamo completamente impotenti, questo è un fatto.
    Cordialmente
    Roberto Messa

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