di Roberto Messa
(Editoriale TCS dicembre 2011)
La perenne ricerca di nuove idee per diffondere il gioco, attirare sponsor e incrementare il numero degli agonisti è un esercizio creativo a cui il mondo degli scacchi si dedica da sempre con buona volontà. Ormai possiamo dire di aver visto e sentito tutto e il contrario di tutto: campionati del mondo classici, a eliminazione diretta, Fide e anti-Fide, sfide uomo contro computer, computer contro computer, veterani contro giovani pulzelle, scacchi random-960, scacchi via posta, via internet, giovanili, seniores, per professionisti e ora anche per “dilettanti”.
La federazione internazionale sotto la presidenza di Ilyumzhinov è diventata il principale laboratorio per la sperimentazione di nuovi formati, nuove regole, nuove cornici per vecchie idee. Le cavie sono i giocatori e le federazioni nazionali, che devono adeguarsi rapidamente e sostenere i costi. Pochi giorni fa la Fide ha annunciato che a gennaio 2012 entreranno in vigore i punteggi Elo Rapid e Blitz, per i tornei omologati con tempi di riflessione compresi tra i 15 e i 60 minuti a testa per il gioco rapid e tra i 5 e i 15 minuti per il lampo. I giocatori con Elo Fide partiranno in entrambe le liste con il loro Elo attuale e a luglio 2012 verranno pubblicate le prime graduatorie mondiali delle due specialità. Le federazioni nazionali sono invitate a promuovere l’organizzazione di tornei rapid e lampo omologati e… niente paura: le tasse di omologazione sono azzerate per tutto il 2012. Ciò significa chiaramente che entreranno in vigore nel 2013.
Ben altre sfide attendono tutti noi per l’anno che verrà e gli auguri per i nostri lettori e per le loro famiglie sono quest’anno più sentiti e calorosi che mai.
Se la vita a volte si presenta come una partita a scacchi, affrontiamola con forza di volontà, tenacia e fantasia. Abbiamo il vantaggio di esserci abituati!
E se abbiamo bisogno di un segnale di ottimismo, prendiamo spunto dal Torneo di Capodanno, che per la 54ª edizione porterà a Reggio Emilia sei grandi maestri del club dei 2700, tra i quali Ivanchuk, Nakamura e il nostro Fabiano Caruana. Organizzare tornei in questo momento economico è diventato oggettivamente problematico, ma il fascino degli scacchi è tale che alla fin fine gli sponsor e i mecenati non mancano. Che si tratti più di mecenati che di sponsor è un dilemma che può creare qualche imbarazzo, ma è una valutazione che ho sentito fare anche all’estero, dietro le quinte di alcuni dei più prestigiosi tornei del mondo.
Il sommario del numero di dicembre in formato RTF