di Dario Mione
(Editoriale TCS luglio/agosto 2012)
Saranno le Olimpiadi dei giovanissimi. Dal 28 agosto al 9 settembre prossimi la Turchia ospiterà l’edizione 2012 del più partecipato evento a squadre di scacchi del pianeta e, più della parata di big che si appresta a fare mostra di sé a Istanbul, a fare notizia sono i nomi dei componenti di due delle formazioni di casa, o meglio la loro età anagrafica. La Turchia, in qualità di Paese ospitante, ha infatti diritto di schierare tre compagini nel gruppo open e altrettante in quello femminile. Se due anni fa, in Siberia, la Russia “3” era composta da giocatori di primo piano quali Jakovenko, Motylev e Rublevsky, quest’anno la terza squadra locale potrà contare su Tarlabasi, Aydincelebi, Uzumcu, Ozenir e Isik Can. Non vi dicono molto? Beh, non preoccupatevi: neanche a noi. Sono giovanissimi, classificati al primo o al secondo posto nelle rispettive fasce d’età in competizioni nazionali, europee o mondiali dal 2010 al 2012. E la loro età media è di 8,2 anni. La Federazione turca ha deciso di premiarli dando loro l’opportunità di vivere un’esperienza unica come quella olimpica, sperando che le promesse di oggi divengano le certezze di domani. Stesso discorso per la Turchia “3” femminile, in questo caso l’età media è un poco più elevata: 10,2 anni.
Si accennava, sopra, ai big. Ebbene, alle Olimpiadi ce ne saranno come sempre a volontà, ma mancheranno due dei più attesi: il norvegese Magnus Carlsen e il campione del mondo Vishy Anand, quest’ultimo già assente alla scorsa edizione. Sono già annunciate, in compenso, altre stelle quali Aronian, Radjabov e il nostro Fabiano Caruana, sempre più avvezzo alle vittorie contro i colleghi superGM. E, a proposito di Fab Fab, i suoi fan sono ormai così abituati a vederlo scalare la graduatoria mondiale da doversi rammaricare, almeno in parte, per il secondo posto da lui ottenuto nel torneo più forte di sempre, il Memorial Tal di Mosca, disputato a giugno. Il rammarico per un piazzamento di cotanto prestigio è presto spiegato: l’azzurrino era solo in vetta a un turno dalla fine e gli sarebbe bastata una patta conclusiva per garantirsi il primo posto; il nostro, invece, ha perso ancora una volta con la sua bestia nera, Aronian, lasciando che fosse il solito Carlsen ad alzare il trofeo del vincitore. Sarà per la prossima volta.
Caruana in Turchia guiderà un’Italia che vedrà schierati anche Sabino Brunello, Daniele Vocaturo, Michele Godena e Daniyyl Dvirnyy; le azzurre in gara saranno invece Elena Sedina, Olga Zimina, Marina Brunello, Mariagrazia De Rosa e Tiziana Barbisio. In bocca al lupo!
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