Elezioni anticipate

di Roberto Messa

(Editoriale TCS settembre 2012)

TCS-0912La Fsi ha convocato l’assemblea nazionale elettiva per domenica 9 dicembre, con alcuni mesi di anticipo sulla scadenza naturale. Ciò si è reso necessario, come si legge nella delibera d’urgenza del presidente Gianpietro Pagnoncelli, perché tutte le Federazioni aderenti al Coni devono rinnovare i propri organi entro la fine dell’anno, prima che il Comitato Olimpico elegga il suo presidente, all’inizio del 2013. Nella calura Ferragostana non ho udito dichiarazioni o prese di posizione, ma immagino che Gianpietro, alla guida della nostra Federazione dal 2005, sarà riconfermato e continuerà ad offrire la sua opera nel quadriennio olimpico 2013-2016. Spero peraltro che Pagnoncelli non si ritrovi di nuovo a correre da solo, come avvenne alle elezioni di marzo 2009, perché un sereno confronto tra uomini e idee è salutare in un movimento vivo e vivace qual è il nostro, aumenta il prestigio stesso delle figure istituzionali e stimola il coinvolgimento dei tesserati, posto che il confronto non degeneri e che i candidati credano sinceramente nella priorità di continuare ad avere un “presidente di tutti”.
A questo punto corre l’obbligo di aggiungere che fare il presidente, o anche solo il consigliere federale, è una bella rogna: in pratica si tratta di lavorare gratis per quattro anni, facendosi carico di responsabilità e doveri istituzionali di ogni genere. Farlo adesso, con le sponsorizzazioni e i contributi del Coni in contrazione, è ancor meno gratificante, dovendosi porre un limite alle politiche espansive che la federazione ha intrapreso negli anni scorsi, in più direzioni, e che pur stanno dando buoni frutti.
A proposito di vicende federali, il consiglio riunitosi il 14 luglio ha reagito con energia al flop dei Campionati Italiani Giovanili di Kastalia. Consiglieri e presidente hanno messo puntigliosamente a verbale tutte quelle che essi stessi definiscono “numerose e gravi carenze organizzative”, hanno ribadito che i disagi lamentati dai partecipanti e dalle loro famiglie “sono stati causati dall’organizzatore e dal Kastalia, non dalla FSI che ha fatto quanto era nelle sue possibilità per concorrere a risolvere i problemi” e deliberato che “tutto l’incartamento venga trasmesso alla Procura Federale e all’ufficio legale della Federazione”. Infine “per evitare il ripetersi di queste problematiche in future edizioni” il presidente Pagnoncelli ha proposto e il Consiglio Federale ha approvato una serie di misure che si propongono di garantire un ritorno ai successi quantitativi e qualitativi di questa manifestazione, che ha un grande valore strategico per la crescita della Federazione e del movimento scacchistico nazionale.
Il sommario del numero di settembre in formato RTF