di Dario Mione
(Editoriale TCS luglio/agosto 2013)
L’assordante silenzio con il quale i principali media italici hanno accolto l’ingresso di Fabiano Caruana nel gotha degli scacchi mondiali stupisce quasi quanto l’ennesimo traguardo colto dal nostro “maghetto”. Non è di tutti i giorni la notizia che un atleta azzurro diviene il terzo migliore al mondo in qualche sport. Eppure niente, o quasi, è stato detto o scritto su testate e Tg, al contrario di quando Fab Fab aveva fatto il suo ingresso fra i top 10 o addirittura fra i top 20. Delle tre l’una, o, forse, tutte e tre: gli scacchi non fanno notizia (d’accordo, questo non lo scopriamo ora); le gesta di Caruana non stupiscono più; i media nostrani erano troppo occupati a seguire la Nazionale di calcio nella Confederation cup e si sono dimenticati di tutto il resto. Vabbeh. Come al solito, dunque, ai media di settore tocca fare gli autoreferenziali. E noi non ci tiriamo indietro, tanto più che, considerati gli accadimenti dell’ultimo mese, ne si ha ben donde. Giugno è iniziato con il brindisi per la terza e definitiva norma GM del 21enne pesarese Axel Rombaldoni, che ha elevato a dieci il numero dei grandi maestri italiani. Axel ha festeggiato la conquista del titolo a Porto Mannu, in Sardegna, dove è stato immortalato in una foto mentre viene portato in trionfo (o meglio sollevato) dall’organizzatore del torneo, Yuri Garrett. Quattro anni fa un’immagine simile ritraeva Yuri portare in trionfo un altro giovane azzurro, l’allora 19enne Daniele Vocaturo.
Il 23 giugno l’Italia degli scacchi ha potuto elevare un altro brindisi: il terzo posto di Fab Fab nel Memorial Tal di Mosca – dove il nostro ha sconfitto sia il campione del mondo Vishy Anand sia il numero 1 in lista Fide Magnus Carlsen – ha regalato all’azzurro la terza piazza nella graduatoria mondiale, alle spalle dei soli Carlsen e Aronian. E viene quasi da rammaricarsi per il fatto che Fabiano non sia riuscito a vincere la sua ultima partita: non perché così sarebbe arrivato secondo, ma perché avrebbe superato il muro dei 2800, entrando a far parte di un’élite ancora più ristretta. Poco male, perché siamo certi che questo traguardo sia solo rimandato. E speriamo che Caruana lo raggiunga lungo il suo cammino verso il torneo dei candidati 2014: non potendo sperare di esservi ammesso grazie all’Elo (per tale criterio i posti sono già riservati ad Aronian e Kramnik), dovrà qualificarsi tramite il Grand Prix, dove al momento è secondo nella classifica generale alle spalle di Topalov, oppure attraverso la Coppa del mondo, dove, lo ricordiamo, per la prima volta ci saranno due italiani, ovvero lo stesso Fab Fab e il GM bergamasco Sabino Brunello. In bocca al lupo e complimenti a tutti. E, naturalmente, buone vacanze.
Il sommario del numero di luglio/agosto in formato RTF