di Dario Mione & Giulia Russo
(editoriale TCS maggio 2014)
Tutto ritorna. Lo sanno bene gli ex candidati che, chi più e chi meno, si sono potuti godere la ritrovata quiete dopo due settimane di tempesta non solo davanti alla scacchiera, ma anche fuori. Ci riferiamo non solo alle scaramucce tra Vladimir Kramnik e Veselin Topalov, che non si parlano ed evitano perfino di guardarsi dal celebre toilette-gate dell’ormai lontano 2006, ma anche ai commenti al vetriolo di Re Carlsen, che non ha risparmiato frecciatine “in diretta” nei confronti di alcuni dei suoi potenziali rivali, con un atteggiamento a tratti poco regale.
Tutto ritorna, o quasi. Lo sanno bene gli amici e i colleghi del compianto GM azero Vugar Gashimov, in ricordo del quale, alla fine di aprile, si è svolto un supertorneo ospitato a Shamkir, in Azerbaigian. Per commemorare il giovane campione scomparso si sono riuniti alcuni dei più forti giocatori al mondo, che hanno abbandonato – almeno per l’occasione – rancori e schermaglie, dando vita a un evento ricco di spettacolo, fair play e colpi di scena.
Tutto ritorna. Lo sa bene Magnus Carlsen che, come si dice in gergo, “se l’è tirata” e a Shamkir, dopo la vittoria del secondo turno contro Nakamura, ha cinguettato un po’ troppo spavaldamente su Twitter, perdendo nei giorni seguenti due partite di fila: la prima, col Nero, contro il nostro Fabiano Caruana, uno dei pochi che non sembra soffrire di sudditanza psicologica nei confronti del norvegese (tanto che la precedente sconfitta subìta da Carlsen a cadenza classica era stata sempre contro Fabiano, nel giugno 2013); la seconda, fatto più unico che raro, alla guida dei pezzi bianchi, col padrone di casa Teimour Radjabov.
Tutto ritorna. Anche le cose belle. Lo sa Radjabov che, dopo un periodo nero in cui, nel 2013, è precipitato in graduatoria Fide dal 4º al 37º posto, perdendo 80 punti Elo, può sorridere di nuovo, almeno alla scacchiera. La scomparsa di Vugar Gashimov, suo carissimo amico, è stata un duro colpo per il 27enne GM azero, ma proprio in occasione del torneo in memoria dell’ex compagno di squadra Teimour sembra aver ritrovato la determinazione e la forza di un tempo. E al giro di boa ha chiuso addirittura solitario in vetta alla classifica.
Tutto ritorna. Anche i tornei d’élite in Italia dopo la scomparsa dello storico “Capodanno”. A raccogliere il testimone di Reggio Emilia sarà Bergamo, dove, dal 12 al 20 luglio prossimi, si sfideranno sette grandi nomi degli scacchi internazionali, fra i quali lo stesso Radjabov; ci saranno anche il filippino Wesley So, il russo Ian Nepomniatchi, l’ungherese Zoltan Almasi, l’israeliano Emil Sutovsky e gli azzurri Sabino Brunello e Daniele Vocaturo.
Tutto ritorna. E i conti tornano, finalmente.
Il sommario del numero di maggio in formato RTF