Caruana: «Torno a giocare con gli Usa, grazie Italia»

L’addio ufficiale entro fine anno. «Fsi e fan mi hanno aiutato a crescere»

«Notizia importante: ho deciso di giocare di nuovo per gli Stati Uniti». Poche parole su Twitter, seguite dal link al comunicato ufficiale. Così Fabiano Caruana ha di fatto annunciato il proprio addio all’Italia. Le voci che Fab Fab sarebbe presto tornato a rappresentare la nazione in cui è nato il 30 luglio 1992, del resto, circolavano da mesi. E, a quanto pare, non erano solo voci.
«Sono assolutamente entusiasta di rappresentare nuovamente gli Stati Uniti e di lavorare con il Chess Club and Scholastic Center di Saint Louis. Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile tutto ciò e non vedo l’ora che inizi questa nuova ed entusiasmante partnership», è stato il commento ufficiale di Caruana, riportato in un comunicato della Federazione statunitense (http://www.uschess.org/content/view/13060/141/).caruana_tessera2008
«Inoltre, vorrei cogliere l’occasione per esprimere il mio apprezzamento e la mia gratitudine per il sostegno che mi ha dato nel corso degli ultimi dieci anni la Federazione Scacchistica Italiana. Auguro loro il meglio per il futuro».
Fab Fab, che ha doppia cittadinanza statunitense e italiana, ha avviato l’iter per cambiare federazione, che, una volta approvato, gli permetterà di giocare per gli Usa, rafforzando una squadra che può già contare su due big della top ten mondiale, Hikaru Nakamura e Wesley So.
Secondo il comunicato della federazione Usa, Caruana avrebbe sperato di competere nel suo primo torneo con la bandiera a stelle e strisce già nella seconda tappa del Grand Chess Tour, alla Sinquefield Cup di Saint Louis (in programma a fine agosto), che nel 2014 fece registrare un suo clamoroso successo con una performance record di quasi 3200 punti Elo. In una conferenza stampa a Khanty-Mansiysk (Russia), dove è ora impegnato nella quarta e decisiva tappa del GP Fide, Fabiano ha però precisato: «Non so quale sarà il mio ultimo torneo con l’Italia, perché ho ancora un contratto con la FSI, ma di sicuro nel 2016 giocherò con la bandiera statunitense. Ho giocato dieci anni per l’Italia, ho avuto un sacco di sostegno da parte della Federazione e da appassionati di scacchi italiani, il che mi ha aiutato a crescere come giocatore – è stato fantastico. Mi sono trasferito in Europa a 13 anni quando ero maestro Fide, quindi è stato un lungo viaggio».
L’addio ufficiale di Fab Fab avverrà quindi solo a fine anno, ma negli Usa hanno già iniziato a stappare lo champagne. «Per la prima volta nella storia gli Stati Uniti avranno tre dei primi dieci giocatori al mondo», ha dichiarato Jean Hoffman, direttore esecutivo della USCF, la Federazione statunitense. «Nel corso degli ultimi anni abbiamo fatto passi da gigante per aumentare l’apprezzamento per il gioco degli scacchi negli Stati Uniti. Il ritorno di Fabiano è un altro grande passo verso il raggiungimento dei nostri obiettivi».
Entusiastiche le reazioni della maggior parte dei fan statunitensi alla notizia, mentre il campione del mondo Magnus Carlsen, citando un recente sketch della trasmissione “The Daily Show”, ha ironicamente commentato: «So they are indeed buying nerds!» («Allora stanno davvero acquistando i “secchioni”»).
Molto meno euforici i fan italiani. In attesa di una nota ufficiale della Federscacchi, ci limitiamo per ora a congedarci con una riflessione di Roberto Messa, ex campione italiano e direttore responsabile della nostra rivista Torre & Cavallo – Scacco!: «Negli ultimi anni ci siamo abituati molto bene a vedere la bandiera italiana rappresentata in tornei dove a volte non c’era nemmeno una bandiera russa o cinese, tanto per dire due superpotenze degli scacchi. Vedremo nel 2016 come ci sentiremo quando torneremo a essere un paese marginale nel panorama scacchistico mondiale, vedremo come la prenderà il Coni e come riusciremo a supplire sul fronte della presenza degli scacchi sui media. Solo nel 2016 avremo la percezione delle varie ricadute, negative o anche positive, non lo escludo».
Nella foto Fabiano Caruana e, nel riquadro, la tessera agonistica 2008 del GM italo-americano, quando era affiliato alla Fsi con la Asd Scuola di scacchi Torre & Cavallo