di Roberto Messa
(editoriale TCS gennaio 2017)
Magnus Carlsen, che da bambino aveva entusiasmato gli appassionati e meritato appellativi come “il Mozart degli scacchi” e “Wonderboy”, a 26 anni, tre titoli mondiali e innumerevoli primi premi in torneo, è già un campione in declino. Non è un declino agonistico – il suo punteggio Elo attuale non è poi così al di sotto di quel 2889 che nel 2014 fu record storico difficilmente ripetibile – ma di simpatia. Gli stessi scacchisti che ammiravano le sue eccezionali combinazioni tattiche giovanili, adesso lo vedono solo più come una “macchina” progettata per stritolare gli avversari in lunghe partite di tecnica raffinatissima e per fare soldi con le sue comparsate sui media e nella Silicon Valley. Ma c’è di più: l’uomo non sa perdere e sia nel match con Karjakin a New York che ai campionati mondiali rapid e blitz, che si sono disputati nel Qatar alla fine di dicembre, Magnus si è lasciato andare a gesti di stizza poco rispettosi degli avversari e degli organizzatori. Tutto impietosamente registrato dalle telecamere e, grazie al web, senza diritto di oblio.
Bisogna dire che anche tra i campioni del mondo del passato non ricordiamo molti campioni di signorilità, ma possiamo anche notare che al di fuori della scacchiera Magnus non si distingue granché in quanto a cultura e a carisma. Forse i suoi successi sono così prevedibili che hanno cominciato ad annoiarci: siamo un po’ alla crisi del settimo anno e vorremmo qualcosa o qualcuno di nuovo. Ma non è colpa sua se i concorrenti non sono all’altezza. Almeno quel portento di antipatia che era Kasparov aveva come degno contrappunto quel mostro di simpatia che era Karpov, e gli opposti schieramenti dell’ambiente scacchistico non restavano mai a secco di argomenti.
Per fortuna che a riscaldare i cuori è planato ai campionati rapid e blitz del Qatar Vassily Ivanchuk, il 47enne ucraino che l’estate scorsa aveva sorpreso tutti dichiarando che il suo livello scacchistico ormai lo rendeva indegno di entrare nella squadra del suo paese alle Olimpiadi di Baku. Per contro, nello stesso periodo, era stato notato tra i partecipanti di un forte torneo internazionale di dama! L’eclettico Chuky nel Qatar si è aggiudicato il titolo mondiale rapid, prevalendo per spareggio su Grischuk e Carlsen, con 11 punti su 15. Ma forse ciò che più ha mandato in visibilio i tifosi di Ivanchuk è stato il video in cui lo si vede, quasi incurante della cerimonia di premiazione, giocare una partita a dama con il GM georgiano Jobava, concludendo anche questa vittorioso con un brillante tatticismo. Per la cronaca, nel mondiale blitz Carlsen si è dovuto accontentare dell’argento, questa volta superato per spareggio dal rivale Karjakin, entrambi con 16,5 punti su 21.
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