di Dario Mione
(editoriale TCS febbraio 2017)
«Non credo farò lo scacchista professionista per sempre: è dura! Continuerò a giocare fino a quando avrò margini di miglioramento». È quanto dichiarava Wesley So in un’intervista rilasciata a Torre & Cavallo due anni e mezzo fa (si veda il numero di settembre 2014), dopo aver vinto l’ACP Golden Classic di Bergamo in quella che, finora, è stata la sua prima e unica visita ufficiale in Italia. Nell’immediato, di certo, non sembra vi sia pericolo che il superGM statunitense appenda la scacchiera al chiodo: molta acqua è passata sotto i ponti dal luglio 2014 a oggi e nella graduatoria di febbraio Wesley è il terzo giocatore al mondo, con un rating di 2822 e un record di 56 partite senza sconfitte. Tante cose sono cambiate nella vita professionale e privata della giovane star: pochi mesi dopo il torneo di Bergamo, anzitutto, So era riuscito a “svincolarsi” dalla federazione del suo Paese d’origine – le Filippine – per approdare a quella statunitense, che nel 2015 avrebbe “accalappiato” anche Fabiano Caruana; quasi contemporaneamente, nel novembre 2014, aveva fatto il suo ingresso per la prima volta nella top ten mondiale, rimanendovi pressoché stabilmente fino ad oggi. Da allora, nella sua carriera, si sono viste molte luci e ben poche ombre.
Malgrado il successo e la crescente popolarità Wesley, classe 1993, sembra essere rimasto con la testa sulle spalle, sempre cordiale, sorridente e rispettoso degli avversari. Adesso, però, è sicuramente più consapevole della propria forza di gioco, più sicuro dei propri mezzi: aspetti fondamentali che possono aver fatto la differenza tra un ottimo 2700 e un over 2800.
Poco prima che gli orologi venissero messi in moto a Wijk aan Zee l’Italia ha potuto festeggiare un nuovo grande maestro, che guarda caso è coetaneo di So: Andrea Stella, cremonese doc, ha conseguito a Montebelluna la sua terza e definitiva norma, superando al contempo quota 2500. Il giusto premio per il duro lavoro di un giovane che, negli ultimi anni, ha mostrato progressi costanti, mettendosi spesso in luce nelle sue ormai frequenti partecipazioni ai tornei in terra spagnola, dove è di casa un altro azzurro, Daniele Vocaturo. Il GM romano, a proposito, è giunto nel live rating a 2615 dopo la buona prova nel fortissimo open di Gibilterra, vinto per il terzo anno consecutivo da Hikaru Nakamura, davanti ad altri big quali Caruana, Vachier-Lagrave, Ivanchuk, Adams, ecc. (servizio sul prossimo numero).
A Montebelluna Stella non è stato l’unico a festeggiare: il 14enne Francesco Sonis è diventato maestro internazionale, la 16enne Désirée Di Benedetto MI femminile. Complimenti vivissimi a tutti. E “W la meglio gioventù”.
Il sommario del numero di febbraio in formato RTF