di Dario Mione
(editoriale TCS giugno 2017)
Bene o male, l’importante è che se ne parli. Questo noto aforisma di Oscar Wilde è diventato una massima nel mondo della comunicazione: se si vuole che un evento abbia visibilità, in pratica, ben venga (anche) la cattiva pubblicità. Alla Agon, forse, non la pensano esattamente così. Di cattiva pubblicità in realtà i tornei organizzati dal partner commerciale della Fide non ne hanno; ma nemmeno gran visibilità, da quando, a furia di minacciare azioni giudiziarie contro chi si permette di trasmettere online in diretta le partite degli eventi del circuito mondiale, molti siti e piattaforme hanno iniziato a non curarsene – o quasi –, malgrado l’assenza di sentenze a favore di Agon (ve n’è anzi una avversa!), che rivendica da sempre l’esclusiva sulla trasmissione delle mosse.
Ci dev’essere però qualcosa che non va, nella strategia comunicativa del partner della Fide, se a torneo già in corso sembra che molti, persino fra i top player, ignorassero fosse cominciato. La “battuta” di Fabiano Caruana quale commento a un post di Emil Sutovsky, oggetto del quale era la carenza di copertura mediatica dell’evento da parte dei principali siti, è esilarante e desolante al tempo stesso: «Non sapevo nemmeno che avessero iniziato a giocare».
Internet, lo hanno capito anche i muri, è il mezzo di comunicazione privilegiato per il nobil gioco. Decine di migliaia di appassionati, non necessariamente agonisti, frequentano ogni giorno le piattaforme e i siti di scacchi più svariati: anche solo per questo, a rigor di logica, dovrebbe essere interesse della Fide fare in modo che i propri eventi siano seguiti da ciascuno di essi per avere la più ampia cassa di risonanza possibile. Se in relazione al calcio e ad altri sport “d’azione” una rete deve acquistare i diritti per trasmettere la diretta di un evento in tv, è ovvio che la questione sia diversa per gli scacchi, che utilizzano appunto il web, dove le normative sono nebulose o latitano del tutto. Arriverà il tempo, magari. Ma non è ora. E la Fide dovrebbe provare a rendersene conto.
Consoliamoci, nel Belpaese, con il buon successo di “audience” riscosso dal CIS Master/femminile. L’evento ha segnato l’esordio degli scacchi italiani sulla nota piattaforma Chess24, con il nostro collaboratore Ludwig Rettore impegnato in prima linea insieme al MF Claudio Negrini in veste di “conduttore” della trasmissione in live streaming. Dopo un avvio tentennante i web-spettatori sono aumentati costantemente, arrivando a diecimila sul canale italiano e a dodicimila su quello inglese nel giorno di chiusura. Un esordio col botto, non c’è che dire.
Il sommario del numero di giugno in formato RTF