MS: on line il numero 902

E’ on line il numero 902 del nostro settimanale web, Messaggero Scacchi. E’ possibile leggerlo in formato pdf. Il file di partite è in formato PGN zippato.
In questo numero:
1 – ARABIA SAUDITA: ANAND E CARLSEN RE NEI MONDIALI VELOCI DELLE POLEMICHE
2 – ZURIGO: LUCA MORONI QUARTO NELL’OPEN DI NATALE, VINCE IL FRANCESE BAUER
3 – GRONINGEN (OLANDA): BENJAMIN BOK PRIMO PER SPAREGGIO TECNICO NEL FESTIVAL
4 – LORCA (SPAGNA): SHIROV RISPETTA IL PRONOSTICO E SI IMPONE IN SOLITARIA
5 – MONTECATINI TERME: IGOR EFIMOV PER SPAREGGIO NEL TORNEO DI FINE ANNO
6 – MONTESILVANO: IL FAVORITO AGHAYEV SENZA RIVALI AL GRAND HOTEL ADRIATICO
7 – ROBECCHETTO CON INDUNO: IL TORINESE STEFANO YAO SU TUTTI NEL FESTIVAL
8 – CAPACCIO PAESTUM: IL SERBO LAKETIC IN SOLITARIA MELLA “CITTÀ DEI TEMPLI”
9 – ARCO DI TRENTO: IL VICENTINO ROBERTO NEGRO LA SPUNTA NELL’OPEN D’INVERNO

ARABIA SAUDITA: ANAND E CARLSEN RE NEI MONDIALI VELOCI DELLE POLEMICHE
Se assegnare all’Arabia Saudita l’organizzazione dei Mondiali a cadenza veloce, da parte della Fide, voleva essere una mossa per attirare l’attenzione dei mass media, l’obiettivo è stato pienamente centrato. Peccato solo che a catalizzare l’attenzione di CNN, BBC e moltissimi altri media internazionali, anche italiani, non siano state le gesta del sempreverde Vishy Anand, oro nel rapid e bronzo nel blitz, o la conferma della tempra agonistica di Magnus Carlsen, primo nel “lampo”, quanto le polemiche che hanno preceduto l’evento: su tutte quella relativa al boicottaggio da parte dell’ucraina Anna Muzychuk, campionessa uscente in entrambe le specialità, anche se la questione più grave è stata senz’altro quella dei visti negati dall’Arabia Saudita a sette giocatori israeliani, che sono così dovuti rimanere a casa. Della serie: altro che “Gens una sumus” (il motto della Fide, per i pochi che non lo sapessero).
Riepiloghiamo brevemente. Sabato 23 dicembre 2017 Anna Muzychuk aveva ribadito sul proprio profilo Facebook quanto già annunciato in precedenza, ovvero che lei e sua sorella Mariya non avrebbero preso parte ai Mondiali rapid e blitz, in programma a Ryad dal 26 al 30 dicembre. Una decisione, quella di non mettere più piede in un Paese in cui le donne vengono trattate come «creature inferiori» (parole sue), maturata probabilmente già dopo i Mondiali veloci del 2016 in Qatar e il Mondiale femminile 2017 in Iran, dove le partecipanti erano state costrette a indossare la hijab. E supportata da altri giocatori, su tutti Hikaru Nakamura e la delegazione Usa (del tutto assente in Arabia). A Ryad, va detto, le giocatrici non erano costrette a coprire il capo in alcun modo. Ma ovviamente ciò valeva solo nell’area di gioco, non all’esterno. «Sono pronta a rinunciare all’evento per sostenere i miei principi», aveva scritto Anna. «In cinque giorni avrei guadagnato più che in una dozzina di tornei messi insieme. Tutto ciò è seccante, ma la cosa più triste è che a nessuno sembra davvero importare. È una sensazione davvero amara, ma non cambia la mia opinione e i miei principi».
Un concetto ribadito dalla giocatrice ucraina in un altro messaggio, pubblicato il 31 dicembre al termine dei Mondiali: «Ho perso i miei titoli senza combattere. Beh, non proprio. La lotta va avanti. È una lotta per essere me stessa. Per i miei principi. Per la dignità delle donne e per la responsabilità che comporta essere una top player. Costa molto. Ma sono le azioni che contano. Non solo le parole e dichiarazioni futili. La posizione che io e mia sorella abbiamo preso può aiutare a cambiare alcune cose importanti in questo mondo. Probabilmente non cambierà molto, ma siamo tutti responsabili delle nostre azioni».
L’ “affare Muzychuk”, comunque, non è stato l’unico a tenere banco. Alti funzionari israeliani hanno criticato l’Arabia Saudita e la Fide dopo che a sette giocatori israeliani non erano stati concessi i visti per partecipare al torneo. «È un principio accettato negli sport agonistici – e fa parte del regolamento Fide – che chi ospita competizioni internazionali debba consentire a tutti di partecipare», ha dichiarato in una nota Jonathan Greenblatt, numero uno della Anti-Defamation League. «Il rifiuto saudita di fornire visti alla squadra israeliana è una violazione di questo principio e di quello di sportività». In precedenza la Fide aveva dichiarato di aver realizzato “accordi speciali” per il rilascio dei visti ai giocatori provenienti dall’Iran e dal Qatar, altri due Paesi non proprio in buoni rapporti con l’Arabia Saudita, ma Israele non era stato menzionato. E in ogni caso ai Mondiali non hanno preso parte né iraniani né qataresi. A far andare su tutte le furie Zvika Barkai, presidente della Federazione israeliana, era stata comunque un’altra dichiarazione della Federazione internazionale, ovvero quella secondo cui «la Fide e gli organizzatori sauditi sono pronti ad accogliere qualsiasi partecipante. Il principio della Fide è che i suoi campionati del mondo sono un veicolo per promuovere la pace e lo sviluppo dell’amicizia tra tutte le nazioni».
Per Barkai tale dichiarazione è «non solo un insulto alla logica elementare, ma anche una vergogna per la Fide», dal momento che quanto accaduto fa credere che agli occhi della Fide i giocatori israeliani non siano inclusi nella lista di «qualsiasi partecipante». La questione non sembra purtroppo destinata a chiudersi qui, dal momento che l’Arabia Saudita potrebbe ospitare i Mondiali veloci anche nel 2018 e 2019. Senza contare che da tempo la Fide non disdegna soldi di qualunque provenienza ed è più che probabile che altri tornei verranno organizzati, nel prossimo futuro, in località in cui i diritti non sono uguali per tutti e i giocatori non sono ugualmente benvenuti allo stesso modo.
A fronte di queste premesse, e soprattutto dell’esclusione di Israele, viene difficile considerare quelli di Ryad dei veri e propri campionati del mondo, per quanto in gara vi fosse gran parte dell’élite mondiale. Gli scacchi giocati, comunque sia, hanno decretato Vishy Anand vincitore del rapid con 10,5 su 15 davanti ai russi Vladimir Fedoseev e Ian Nepomniachtchi; Fedoseev è stato sconfitto 1,5-0,5 in uno spareggio per il titolo. Carlsen, che ha esordito e terminato il torneo con una sconfitta, si è piazzato quarto ex aequo (5° per spareggio tecnico) a quota 10, insieme al cinese Xianzhi Bu, ai russi Alexander Grischuk e Boris Savchenko e agli azerbaigiani Rauf Mamedov e Gadir Guseinov. Fra le donne la cinese Wenjun Ju si è imposta in solitaria con 11,5 su 15 davanti alla connazionale Tingjie Lei e alla tedesca Elisabeth Paehtz, quest’ultima moglie dell’azzurro Luca Shytaj e prima scacchiera della Caissa Agnelli, vincitrice dell’ultimo campionato italiano a squadre femminile.
Nel blitz Carlsen si è preso la rivincita non solo su Anand, ma soprattutto sul russo Sergey Karjakin, che nel 2016 gli aveva soffiato il titolo per spareggio tecnico: il norvegese ha chiuso con 16 su 21, contro i 14,5 degli appena citati Karjakin e Anand e i 14 del cinese Hao Wang e dell’armeno Levon Aronian. Fra le donne la georgiana Nana Dzagnidze si è imposta con 16,5 su 21, contro i 16 della specialista russa Valentina Gunina e i 14 della cinese Wenjun Ju (bronzo) e della russa Kateryna Lagno.
Davvero riprovevole l’episodio accaduto al primo turno del blitz nella partita fra Carlsen e il russo Ernesto Inarkiev, ben riassunto in un post pubblicato su Facebook dall’ex campione del mondo Garry Kasparov: «Inarkiev, in posizione persa, ha effettuato una mossa illegale e poi ha rivendicato la vittoria quando Carlsen ha mosso a propria volta (senza rilevare l’irregolarità – ndr) perché, a suo dire, la mossa di Carlsen era illegale! Alla fine, l’arbitro ha deciso che avrebbero dovuto continuare la partita tornando alla posizione prima della mossa illegale di Inarkiev, ma, a prescindere dalla circostanza molto improbabile che la sua mossa illegale fosse involontaria, il russo ha perseverato nella sua assurda richiesta» e non ha voluto proseguire, vedendosi assegnare partita persa. «Sì, è il blitz, uno spettacolo spesso caotico, ma non è un gioco da bar o da parco, dove una persona senza scrupoli sfrutta ogni occasione», ha continuato Kasparov. «Si trattava di un campionato del mondo, di una partita contro lo stesso campione del mondo. Inarkiev avrebbe dovuto essere squalificato per tale comportamento. Le regole degli scacchi sono abbastanza semplici, ma ci sono anche regole di decenza e sportività».
Ultimi appunti di cronaca: a Ryad c’erano anche due azzurre, Olga Zimina ed Elena Sedina, senza infamia e senza lode sia nel rapid che nel blitz, e il già citato Shytaj, che ha giocato solo il blitz; alla manifestazione hanno preso parte in totale 234 giocatori nel rapid (134 uomini e 100 donne) e 238 nel blitz (138 uomini e 100 donne).
Sito ufficiale: http://riyadh2017.fide.com/
Classifiche finali
Rapid open: 1°-3° Anand, Fedoseev, Nepomniachtchi 10,5 punti su 15; 4°-9° Bu, Carlsen, Grischuk, Savchenko, Mamedov, Guseinov 10; 10°-18° Svidler, H. Wang, Yu, Artemiev, V. Onischuk, Ding, Harikrishna, Grigoriants, Zhao 9,5; ecc.
Rapid femminile: 1ª Ju 11,5 punti su 15; 2ª Lei 11; 3ª Paehtz 10,5; 4ª-8ª Khotenashvili, Pham, Dzagnidze, Fataliyeva, Atalik 10; 9ª-14ª Danielian, Assaubayeva, Goryachkina, Shuvalova, Huang, Sheng 9,5; ecc.
Blitz open: 1° Carlsen 16 punti su 21; 2°-3° Karjakin, Anand 14,5; 4°-5° H. Wang, Aronian 14; 6°-11° Ding, Petrosian, Yu, Korobov, Mamedyarov, Svidler 13,5; 12°-18° Vachier-Lagrave, Grischuk, Savchenko, Melkumyan, Le, Mamedov, Adly 13; ecc.
Blitz femminile: 1ª Dzagnidze 16,5 punti su 21; 2ª Gunina 16; 3ª-4ª Ju, Lagno 14; 5ª-9ª Cramling, Tan, Kosteniuk, Abdumalik, Kulon 13,5; 10ª-13ª Mammadzada, Ushenina, Zhukova, Danielian 13; ecc.

ZURIGO: LUCA MORONI QUARTO NELL’OPEN DI NATALE, VINCE IL FRANCESE BAUER
Luca Moroni di nuovo protagonista, questa volta in Svizzera. Dopo il successo al campionato italiano neppure un mese fa, il 17enne GM brianzolo ha concluso al primo posto ex aequo nella 41ª edizione dell’open di Natale di Zurigo (Svizzera), disputata dal 26 al 30 dicembre. Numero otto di tabellone in un lotto di cento partecipanti, fra i quali altri dodici GM oltre a lui e dieci MI, Moroni ha terminato imbattuto con 5,5 punti su 7 nel gruppo principale, venendo superato per spareggio tecnico dal GM francese Christian Bauer, dal favorito GM tedesco Liviu-Dieter Nisipeanu e dal GM tedesco Vitaly Kunin. Il giovane azzurro ha fra l’altro pareggiato con Nisipeanu, realizzando una performance di 2651 e guadagnando 11 punti Elo. In gara c’erano altri cinque italiani, fra i quali il MI pordenonese Giulio Borgo e il 15enne cagliaritano Matteo Pitzanti, rispettivamente 29° e 32° nel gruppo a 4. Fra i 211 partecipanti (sette azzurri) all’open B si è imposto lo svizzero Robert Hauser con 6,5 punti su 7.
Risultati: http://www.chess-results.com/tnr305681.aspx
Classifica finale: 1°-4° Bauer, Nisipeanu, Kunin, Moroni 5,5 punti su 7; 5°-11ª Donchenko, Burmakin, Wagner, Vorobiov, Karthik, Colmenares, Terbe 5; ecc.

GRONINGEN (OLANDA): BENJAMIN BOK PRIMO PER SPAREGGIO TECNICO NEL FESTIVAL
Il GM olandese Benjamin Bok si è aggiudicato la 55ª edizione del festival di Groningen (Olanda), disputata dal 22 al 30 dicembre. Groningen è una cittadina situata nel nord dei Paesi Bassi, non lontano dal confine tedesco; in gara nell’open principale quest’anno c’erano 62 giocatori, tra i quali dieci GM, otto MI e una GMf. Bok, numero due di tabellone, ha concluso imbattuto con 7 punti su 9, superando per spareggio tecnico il GM israeliano Evgeny Postny e staccando di mezza lunghezza il favorito GM russo Maxim Turov, il GM ceco Alexey Kislinsky e il MI olandese Stefan Kuipers; sesti a 6 il GM ceco Vojtech Plat e altri tre giocatori di casa, ovvero il GM Sergei Tiviakov, il GM Roeland Pruijssers e il MI Thomas Beerdsen. Molto buona la prova del 15enne indiano Rahul Srivatshav, che, decimo in testa al gruppo a 5,5, ha conseguito l’unica norma (MI) del torneo, realizzando una performance di 2526.
Sito ufficiale: http://www.chessfestivalgroningen.nl/
Classifica finale: 1°-2° Bok, Postny 7 punti su 9; 3°-5° Turov, Kislinsky, Kuipers 6,5; 6°-9° Tiviakov, Plat, Pruijssers, Beerdsen 6; ecc.

LORCA (SPAGNA): SHIROV RISPETTA IL PRONOSTICO E SI IMPONE IN SOLITARIA
Il GM lettone Alexei Shirov ha rispettato il pronostico aggiudicandosi la sesta edizione del Festival Internazionale di Lorca (Spagna), disputata dal 26 al 30 dicembre. Shirov, favorito della vigilia, ha concluso in solitaria e imbattuto con 7,5 punti su 9: dopo cinque vittorie nei primi cinque turni ha gestito senza problemi il vantaggio sugli inseguitori. Dietro di lui sette GM hanno spartito il secondo posto a quota 7: Salvador Del Rio De Angelis (Spagna), Fernando Peralta (Argentina), Esteban Daniel Forcen (Spagna), Nikita Matinian (Russia), Sebastian Bogner (Svizzera), Alexandr Predke (Russia) e Rodrigo Vasquez Schroeder (Cile). In gara anche due italiani: il MF ennese Francesco Bentivegna si è classificato 38° (41° per spareggio tecnico) nel gruppo a 5, alternando vittorie a sconfitte e rispettando in pratica quello che era il suo ranking iniziale, ovvero il numero 40 di tabellone; il bolognese Carlo Bonetti si è piazzato invece 74° (88° per spareggio tecnico) nel gruppo a 4. Al torneo hanno preso parte 159 giocatori, provenienti da 27 Paesi diversi, tra cui 14 grandi maestri e 12 maestri internazionali.
Risultati: http://chess-results.com/tnr323076.aspx
Classifica finale: 1° Shirov 7,5 punti su 9; 2°-8° Del Rio De Angelis, Peralta, Forcen, Matinian, Bogner, Predke, Vasquez Schroeder 7; 9°-15° Giaccio, Pulvett, Raghunandan, Liu, Hirneise, Ramirez Medina, Tudela Corbalan 6,5; ecc.

MONTECATINI TERME: IGOR EFIMOV PER SPAREGGIO NEL TORNEO DI FINE ANNO
Il GM Igor Efimov ha vinto al fotofinish la 26ª edizione del torneo internazionale “Città di Montecatini Terme” (Toscana), disputata dal 27 al 30 dicembre. Efimov, tuttora rappresentante del Principato di Monaco e favorito della vigilia, ha rispettato il pronostico, ma solo lo spareggio tecnico gli ha consentito di superare il MF romano Pierluigi Passerotti, il lucchese Francesco Frugoli e il MI parmense Paolo Vezzosi che, come lui avevano totalizzato 4,5 punti su 6. Il vincitore era partito con 3 su 3, per poi pareggiare nell’ordine con gli stessi Frugoli, Vezzosi e Passerotti.
Il candidato maestro pistoiese Rodolfo Bigagli ha, invece, vinto l’open B con 5 punti su 6, staccando di mezza lunghezza i suoi avversari più diretti. Guidati dal lucchese Andrea Davini, hanno chiuso a quota 4,5 il sassarese Leonardo Deruda, il genovese Stefano Roversi, lo spezino Fabio Denili, il reggino Marco Solimè e il riminese William Pecci (classe 2002).
Il pistoiese Alex Mongelluzzi, classe 2003, l’ha spuntata nell’open C sul fiorentino Gabriele Miceli e sul mantovano Enrico Acerbis dopo che tutti e tre avevano totalizzato 4,5 punti su 6.
Un altro pistoiese si è aggiudicato il primo premio, nell’open D: Alessandro Melosi, classe 2003, ha superato per spareggio tecnico la conterranea Giulia Pisano che, come lui, aveva totalizzato 5,5 punti su 6. Sul terzo gradino del podio è salito un altro pistoiese, Andrea Carbone, classe 2003, che ha superato il fiorentino Giacomo Soremic – classe 2002 – e il pistoiese Lorenzo Mongella, dopo che tutti e tre avevano chiuso a quota 4,5.
All’evento hanno preso parte 137 giocatori, provenienti da quattro Paesi diversi, tra cui un grande maestro, un maestro internazionale e un maestro Fide nel torneo principale.
Risultati: http://vesus.org/
Classifiche finali
Open A: 1°-4° Efimov, Passerotti, Frugoli, Vezzosi 4,5 punti su 6; 5°-8° Bellincampi, Fuochi, Quirico, Esposti 4; ecc.
Open B: 1° Bigagli 5 punti su 6; 2°-7° Davini, Deruda, Roversi, Deinili, Solimè, Pecci 4,5; 8°-10° Niccoli, Foroni, Tacconi 4; ecc.
Open C: 1°-3° Mongelluzzi, Miceli, Acerbi 4,5 punti su 6; 4°-6° Gaggioli, Roccanti, Batignani 4; 7° Agostinelli 3,5; 8°-9° Mattia, Patruno 3; ecc.
Open D: 1°-2ª Melosi, Pisano 5,5 punti su 6; 3°-5° Carbone, G. Soremic, Mongella 4,5; 6°-11° Mori, Furlani, Cavallo, A. Soremic, Sala, Settimelli 4; ecc.

MONTESILVANO: IL FAVORITO AGHAYEV SENZA RIVALI AL GRAND HOTEL ADRIATICO
Il MI astigiano Miragha Aghayev ha vinto e convinto nell’edizione 2017 del Festival internazionale “Grand Hotel Adriatico”, disputata a Montesilvano (Abruzzo) dal 27 al 30 dicembre. Aghayev, favorito della vigilia, ha rispettato il pronostico, chiudendo in solitaria e imbattuto con 5,5 punti su 6 nel gruppo A, pareggiando solo al terzo turno con l’anconetano Giacomo Gregori, che si è piazzato secondo a quota 4,5, nonostante la sconfitta al quinto turno per mano del milanese Nicolò Pasini. Sul terzo gradino del podio è salito il MF romano Valerio Carnicelli, classe 2000, che ha superato per spareggio tecnico il già citato Pasini, il MF rumeno Cristi Machidon e il barlettano Savino Lattanzio che, come lui, avevano totalizzato 4 punti.
Il dodicenne leccese Alex De Paolis ha invece dominato a sorpresa il gruppo B, dove partiva con il numero sedici di tabellone su ventisei giocatori, imponendosi in solitaria e imbattuto con 5,5 punti su 6, inanellando cinque vittorie di fila prima di pareggiare all’ultimo turno con il CM pesarese Angelo Spada, favorito della vigilia. Quest’ultimo, dopo essere stato fermato al primo turno dalla monzese Giulia Sala, classe 2007, campionessa italiana U10, si è ripreso bene ed è salito sul secondo gradino del podio a quota 4,5, superando per spareggio tecnico il pesarese Lorenzo Ramundi, classe 2001.
L’aquilana Valeria Martinelli, classe 2003, ha infine rispettato il pronostico vincendo il gruppo C, dove ha chiuso al primo posto in solitaria e imbattuta con 5,5 punti su 6, seguita dalla romana Vittoria Spada, classe 2007, seconda da sola a quota 5. Il pesarese Giacomo Troiani, classe 2000, si piazzato terzo alla guida del gruppo a 4,5, composto anche dall’aretino Edoardo Laurenzi, classe 2005, e dal pesarese Gaetano Monticelli. Alla manifestazione hanno preso parte 81 giocatori, provenienti da tre paesi diversi, tra cui un maestro internazionale e due maestri Fide nel torneo principale.
Risultati: http://vesus.org/
Classifiche finali
Open A: 1° Aghayev 5,5 punti su 6; 2° Gregori 4,5; 3°-6° Carnicelli, Pasini, Machidon, Lattanzio 4; 7°-9° Poggiolini, Dudin, Leka 3,5; ecc.
Open B: 1° De Paolis 5,5 punti su 6; 2°-3° A. Spada, Ramundi 4,5; 4°-7° Marinucci, Maione, Szanto, Tirri 4; 8°-10° Guglielmi, Di Martino, Tomassetti 3,5; ecc.
Open C: 1ª Martinelli 5,5 punti su 6; 2ª V. Spada 5; 3°-5° Troiani, Laurenzi, Monticelli 4,5; 6ª-9° Sfera, Pulsone, Nurzia, Leve 4; 10°-11ª Tronca, Farucci 3,5; ecc.

ROBECCHETTO CON INDUNO: IL TORINESE STEFANO YAO SU TUTTI NEL FESTIVAL
Il MF torinese Stefano Yao si è aggiudicato la 29ª edizione del Festival di Robecchetto con Induno (Milano), disputata dal 26 al 29 dicembre. Yao si è imposto in solitaria e imbattuto con 5 punti su 6 nel torneo magistrale, staccando di mezza lunghezza il favorito MI varesino Emiliano Aranovitch e il MF di origine lettone Sergejs Gromovs, che al terzo turno avevano spartito il punto dopo una partita combattutissima durata circa cento mosse. Yao, invece, ha pareggiato al terzo e al quarto turno rispettivamente con lo svizzero Simone Medici e col già citato Aranovitch, battendo Gromovs al quinto e ribaltando le sorti dell’incontro finale nel quale era opposto al maestro Jasen Giretti Kanev.
Nell’open A uno dei quattro giocatori alsaziani ai nastri di partenza dell’evento, Emerick Ramos, presidente del circolo di Wasselonne, si è imposto con 5 punti su 6, superando per spareggio tecnico i milanesi Alberio Silvio e Stefano Caldarola.
L’open B, invece, è stato vinto a sorpresa dal bergamasco Luca Fiorini, classe 2002, che partiva con il numero 19 di tabellone, ma ha scalato la classifica fino a salire sul primo gradino del podio con un perfetto 6 su 6. Dietro di lui il biellese Alessandro Gasparetto, classe 2003, si è aggiudicato l’argento a quota 4,5, mentre il varesino Massimiliamo Vernocchi, classe 2001, si è piazzato terno alla guida del nutritissimo gruppo a 4, composto anche dal comasco Alessio Ferrario, classe 2003, dal bergamasco Davide Cortinovis, classe 2002, dal comasco Enrico Cazzaniga, classe 2005, dal milanese Luigi Livi, dal varesotto Mario Malcangi, classe 2000, dal reggino Alessandro Frignani e dal milanese Mario Nava. Il favorito del gruppo B, il giovanissimo indiano Kala Kishan Udipi, residente in Svizzera, stava giocando un buon torneo, ma ha dovuto saltare due turni a causa dell’influenza e si è dovuto accontentare del 12° posto (14° per spareggio tecnico) nel gruppo a 3. All’evento hanno preso parte 98 giocatori, tra i quali un maestro internazionale e quattro maestri Fide.
Il 28 dicembre nell’ambito del festival è stato giocato anche un open semilampo, che ha registrato la presenza di 61 giocatori ed è stato vinto dal ticinese Simone Medici con 6,5 punti su 7, seguito da Yao, secondo a 6, e da Gromovs, terzo alla guida del gruppo a 5,5 composto anche dallo svizzero Claudio Boschetti e dal francese Nathan Ronce.
Risultati: http://vesus.org/
Classifiche finali
Magistrale: 1° Yao 5 punti su 6; 2°-3° Aranovitch, Gromovs 4,5; 4°-5° Massironi, Ventura 4; 6°-10° Medici, Giretti Kanev, Ronce, De Silva, Barlocco 3,5; ecc.
Open A: 1°-3° Ramos, Alberio, Caldarola 5 punti su 6; 4°-13° Deghi, Zangheratti, Onida, Palminteri, Brioschi, D’aulisa, Agostini, Buzio, Pavesi, Costantino 4; ecc.
Open B: 1° Fiorini 6 punti su 6; 2° Gasparetto 4,5; 3°-10° Vernocchi, Ferrario, Cortinovis, Cazzaniga, Livi, Malcangi, Frignani, Nava 4; ecc.

CAPACCIO PAESTUM: IL SERBO LAKETIC IN SOLITARIA MELLA “CITTÀ DEI TEMPLI”
Il MI serbo Gojko Laketic ha dominato la prima edizione del torneo “Città dei Templi”, disputata a Capaccio Paestum (Salerno) dal 28 al 30 dicembre. Laketic, favorito della vigilia, ha chiuso al primo posto in solitaria e imbattuto con 4,5 punti su 5, dopo aver inanellato quattro vittorie nei primi quattro turni e aver spartito il punto all’ultimo con il MI filippino Virgilio Vuelban. Proprio quest’ultimo è salito sul secondo gradino del podio alla guida del gruppo a 4, composto anche dal MI serbo Andjelko Dragojlovic e dai napoletani Graziano Matteo Zinnai e Andrea Somma. Gli altri due MI in gara, il salernitano Antonio Martorelli e il serbo Zivojin Ljubisavljevic, hanno spartito il sesto posto a 3,5 con il napoletano Mark Andreoli e il milanese Lorenzo De Angelis. Al torneo hanno preso parte 41 giocatori, provenienti da tre Paesi, tra i quali cinque maestri internazionali.
Risultati: http://vesus.org/
Classifica finale: 1° Laketic 4,5 punti su 5; 2°-5° Vuelban, Dragojlovic, Zinnai, Somma 4; 6°-9° Martorelli, Andreoli, Ljubisavljevic, De Angelis 3,5; ecc.

ARCO DI TRENTO: IL VICENTINO ROBERTO NEGRO LA SPUNTA NELL’OPEN D’INVERNO
Il maestro vicentino Roberto Negro si è aggiudicato l’ottava edizione dell’open internazionale d’Inverno, ospitata al Palace Hotel di Arco di Trento dal 26 al 30 dicembre. Negro, numero sei di tabellone, ha concluso imbattuto con 5,5 punti su 7, superando per spareggio tecnico il favorito MF tedesco Peter Dittmar, il maestro biellese Giovanni Siclari, il bolzanino Alberto Perino e il trentino Marco Lezzerini, questi ultimi due sconfitti solo dal vincitore. Poco più dietro, a quota 5, hanno chiuso altri due dei maggiori favoriti della vigilia: il MF romano Alessio De Santis e il MI croato Rikard Medancic, rispettivamente sesto e settimo. Alla competizione hanno preso parte in totale 75 giocatori, fra i quali tre titolati.
Risultati: http://chess-results.com/tnr316921.aspx
Classifica finale: 1°-5° Negro, Dittmar, Siclari, Perino, Lezzerini 5,5; 6°-14° De Santis, Medancic, Bardone, Trauth, Zenari, Comai, Horn, Tonina, Ager 5; ecc.