E’ on line il numero 918 del nostro settimanale web, Messaggero Scacchi. E’ possibile leggerlo in formato pdf. Il file di partite è in formato PGN zippato.
In questo numero:
1 – SHAMKIR (AZERBAIGIAN): TERZO TRIONFO PER CARLSEN NEL MEMORIAL GASHIMOV
2 – CIS MASTER: NONO SCUDETTO PER PADOVA, CAISSA-AGNELLI DOMINA FRA LE DONNE
3 – SAINT LOUIS: SHANKLAND SUPERA IL TRIO DELLE MERAVIGLIE NEL CAMPIONATO USA
4 – XINGHUA: NIENTE BIG AL CAMPIONATO CINESE, VINCONO YANG WEN E MO ZHAI
5 – POŽEGA: SUCCESSO AL FOTOFINISH PER IVAN SARIC NEL CAMPIONATO CROATO
6 – CAGLIARI: 56 PAESI IN GARA AI MONDIALI AMATORI, PRIMO L’INDIANO SINGH
7 – CUTRO: IL MONTENEGRINO BLAGOJEVIC SUPERA IL FAVORITO BURMAKIN NEL FESTIVAL
8 – MOGLIANO: IL CROATO MRDJA RISPETTA IL PRONOSTICO NEL MEMORIAL RAGAZZINI
9 – PIÙ DI CENTO AL CIRCUITO DELL’OLTREPÒ PAVESE, VINCE IL VOGHERESE BOSI
SHAMKIR (AZERBAIGIAN): TERZO TRIONFO PER CARLSEN NEL MEMORIAL GASHIMOV
Era partito piuttosto in sordina, con quattro pareggi nei primi quattro turni. Poi, dal quinto all’ottavo, ha messo a segno tre vittorie e così Magnus Carlsen ha vinto la quinta edizione del supertorneo intitolato alla memoria di Vugar Gashimov, che si è disputata a Shamkir, in Azerbagian, dal 19 al 28 aprile. Il campione del mondo ha concluso solitario e imbattuto con 6 punti su 9, aggiudicandosi l’evento per la terza volta, ma non è apparso granché soddisfatto della sua prestazione: «Non penso che nessuna delle partite da me giocate in questo torneo entrerà mai in una collezione di partite memorabili. Ci sono state molte patte senza costrutto per me. Normalmente mi sarei molto preoccupato per una cosa simile, ma a un certo punto della competizione ho smesso di preoccuparmi e ho solo provato a ottenere qualche vittoria col Bianco, mentre forse non mi importava tanto di vincere col Nero».
Il successo più importante Magnus lo ha ottenuto al settimo turno contro un redivivo Veselin Topalov, che non giocava un torneo a cadenza regolare da un anno, ovvero dalla passata edizione del Memorial Gashimov. Il bulgaro stava conducendo a sorpresa il torneo con 4 punti su 6, ma dopo il ko con il norvegese è crollato, perdendo anche le due partite successive, prima con il polacco Radoslaw Wojtaszek (che in extremis ha sostituito Kramnik) e poi con il russo Sergey Karjakin; a quest’ultimo, che aveva pareggiato tutte le precedenti partite, è bastata così una vittoria per classificarsi al terzo posto da solo a quota 5, mentre al secondo ha chiuso il cinese Liren Ding, che è così balzato in quinta posizione a 2791 (record personale) nella graduatoria Elo aggiornata al 1° maggio. Il giocatore asiatico, che aveva sconfitto il ceco David Navara e l’azerbaigiano Rauf Mamedov e a Shamkir ha allungato a settanta (!) la sua striscia senza sconfitte, era l’unico che all’ultimo avrebbe potuto superare Carlsen, se solo lo avesse superato col Nero nello scontro diretto finale: il campione del mondo però non ha voluto correre rischi e la partita è terminata patta alla 27ª mossa.
L’elevato numero di pareggi, 34 su 45 incontri, ha prodotto una classifica piuttosto corta: quarti a mezza lunghezza da Karjakin si sono piazzati nell’ordine l’azerbaigiano Shakhriyar Mamedyarov (primo nel 2016 e 2017), il già citato Wojtaszek, l’olandese Anish Giri e un altro giocatore di casa, Teimour Radjabov (per lui tutte patte); ottavi a 4 Topalov e l’azerbaigiano Rauf Mamedov (battuto solo da Ding). L’unica debacle è stata quella di Navara, che, dopo quattro pareggi, ha accusato un black out che gli ha causato altrettante sconfitte, prima di riuscire a chiudere la sua brutta prova con un’altra patta e un ultimo posto senza appello a 2,5. Cose che possono capitare, naturalmente, in un supertorneo di 21ª categoria Fide (media Elo 2768).
Il prossimo appuntamento con i big è in programma dal 28 maggio al 7 giugno a Stavanger, per la sesta edizione della Norway Chess: ai nastri di partenza ci saranno Carlsen, il suo prossimo sfidante Fabiano Caruana, Mamedyarov, Ding, il francese Maxime Vachier-Lagrave, gli statunitensi Hikaru Nakamura e Wesley So, Karjakin, l’armeno Levon Aronian e l’indiano Vishy Anand. La stratosferica media Elo sarà di 2793 (22ª categoria Fide), con Kramnik e Giri unici assenti della top ten mondiale.
Sito ufficiale: http://shamkirchess.com/
Classifica finale: 1° Carlsen 6 punti su 9; 2° Ding 5,5; 3° Karjakin 5; 4°-7° Mamedyarov, Wojtaszek, Giri, Radjabov 4,5; 8°-9° Topalov, Mamedov 4; 10° Navara 2,5
CIS MASTER: NONO SCUDETTO PER PADOVA, CAISSA-AGNELLI DOMINA FRA LE DONNE
Alla fine è andata come nelle previsioni, con il successo della pluri-scudettata e favoritissima Obiettivo Risarcimento Padova. Ma la vittoria nella 50ª edizione del CIS, serie Master, non è stata affatto semplice per la formazione veneta, la quale ha potuto contare sulla presenza del superGM spagnolo Francisco Vallejo, del GM peruviano Julio Granda Zuniga e di sei top-player azzurri (i GM Vocaturo, David, Brunello, Dvirnyy, Godena e Mogranzini). Come lo scorso anno l’evento è stato organizzato dalla Chess Projects del milanese Matteo Zoldan e ospitato all’Ecoresort Le Sirenè di Gallipoli dal 27 aprile al 1° maggio. Padova ha esordito con un mezzo passo falso, pareggiando cioè con le Le Due Torri – Volvo di Bologna (decisiva l’inattesa vittoria col Nero di Giuseppe Lettieri ai danni di Granda Zuniga); poi ha ripreso in mano le redini dell’evento ed è balzata al comando dopo il 4° turno, grazie al successo nello scontro diretto con l’avversaria da sempre più agguerrita, il Fischer Chieti, seconda lo scorso anno e prima a sorpresa nel 2016. Al sesto turno però i pluri-campioni hanno di nuovo messo mezzo piede in fallo, facendosi fermare sul 2-2 dalla romana Lazio Scacchi ‘A’, e Chieti ne ha approfittato per raggiungerla in vetta e superarla temporaneamente per spareggio tecnico (miglior punteggio individuale). Decisivo si è rivelato quindi l’ultimo turno, nel quale anche Chieti è stata fermata sul 2-2 da Lazio Scacchi, mentre Padova l’ha spuntata 2,5-1,5 sull’Accademia Milano, malgrado il ko di Vallejo in prima scacchiera (l’unico, dopo quattro vittorie) ad opera del GM serbo Miroljub Lazic.
Obiettivo Risarcimento ha così concluso solitaria e imbattuta al primo posto con 12 punti su 14 di squadra (17,5 su 28 individuali), conquistando il nono scudetto nella propria storia, mentre si è dovuta accontentare del secondo posto a 11 (18,5) Chieti, che schierava il GM polacco Daniel Sadzikowski, gli azzurri GM Carlos Garcia Palermo, MI Denis Rombaldoni e MI Luca Shytaj e il GM serbo Stefan Djuric. Davvero notevole la prova di Rombaldoni, miglior giocatore del torneo: 5,5 su 6 con una performance di 2787 e un bottino di 17 punti Elo, che lo hanno riportato sopra quota 2500 nel live rating. Sul terzo gradino del podio con 9 punti (16,5) è invece salita la Partenopea Master, che poteva contare sul GM polacco Michal Krasenkow e sugli azzurri MI Duilio Collutiis, MI Pierluigi Piscopo e MF Ettore e Carlo Stromboli. Tre formazioni hanno condiviso il quarto posto con 8 punti di squadra e 16 individuali: Montebelluna Master con Baadur Jobava e Pier Luigi Basso, Lazio Scacchi con Renier Vazquez Izarga e Lexy Ortega e la sorprendente Euro Scacchi Perugia con Alexander Bertagnolli. Sono retrocesse in serie A1 le ultime sei classificate, in vista della riforma del CIS Master prevista per il 2019: Asolo Regina Cornaro, ASA 1985 Max, CPS Informatica commerciale di Palermo, Acqui Terme Collino Group, Fermo ‘A’ e Famiglia Legnanese.
Nel campionato femminile, giunto all’11ª edizione, la Caissa Italia Pentole Agnelli, società sportiva bolognese con sponsor bergamasco, ha trionfato per il secondo anno consecutivo dominando in lungo e in largo, come e più del 2017. Assente a sorpresa la pluriscudettata Fischer Chieti, terza lo scorso anno (seconda si era piazzata l’esordiente Padova, che stavolta non si è ripresentata), le campionesse hanno vinto tutti gli incontri col massimo punteggio (4-0) e si sono aggiudicate il primo posto matematico addirittura con un turno di anticipo.
La compagine orobico-bolognese era del resto diverse spanne sopra tutte le avversarie: poteva infatti vantare in organico la numero uno greca MI Stavroula Tsolakidou, campionessa mondiale U18 nel 2016, e le azzurre MI Olga Zimina, GMf Marina Brunello, MFf Mariagrazia De Rosa, MFf Alessia Santeramo e Silvia Guerini, quest’ultima bergamasca come Brunello e lo sponsor, ovvero l’azienda Pentole Agnelli di Lallio (BG). È stata tenuta a riposo un’altra componente della rosa, la numero uno tedesca MI Elizabeth Paehtz, che sarà chiamata, insieme a un’altra giocatrice di primissimo piano che verrà annunciata a breve (quasi sicuramente una top player over 2500), a dare il suo apporto al campionato europeo di club, in programma a Halkidiki (Grecia) dall’11 al 19 ottobre prossimi, al quale la Caissa-Agnelli prenderà parte per la prima volta.
Le confermate regine d’Italia hanno concluso la loro prova con 10 punti su 10 di squadra e 20 su 20 individuali, stabilendo un record difficilmente superabile, staccando di tre lunghezze la milanese “Mimosa” (sconfitta nell’incontro d’esordio) e di cinque il Pink Team Ostiascacchi e l’Excelsior Immobiliare Mangili di Bergamo; in quinta posizione hanno chiuso invece le Prato Ladies.
Sito ufficiale: http://www.chesspro.it/50cismasterefemminile2018/
Classifiche finali
Master: 1ª Obiettivo Risarcimento Padova 12 punti di squadra su 14 (17,5 su 28 individuali); 2ª Fischer Chieti 11 (18,5); 3ª Partenopea 9 (16,5); 4ª-6ª Montebelluna Master, Lazio Scacchi ‘A’, Euro Scacchi Perugia 8 (16); 7ª WorldtradingLab Club 64 Modena 7 (15,5); 8ª Conegliano Queen Club Master 7 (15); 9ª CSB Le Due Torri Volvo 7 (14,5); 10ª ASD Cerianese 7 (14); 11ª-12ª Accademia Milano, Don Pietro Carrera Catania 7 (13,5); 13ª Asolo Regina Cornaro 7 (12); 14ª ASA 1985 Max 6 (10,5); 15ª-16ª CPS Informatica commerciale, Acqui Terme Collino Group 5 (11); 17ª Fermo ‘A’ 3 (11); 18ª Famiglia Legnanese 2 (10)
Femminile: 1ª Caissa Italia Pentole Agnelli 10 punti su 10 di squadra (20 su 20 individuali); 2ª Mimosa Neg. Entropia Milano 7 (13); 3ª Pink Team Ostia scacchi 5 (10,5); 4ª Excelsior Immobiliare Mangili Bergamo 5 (8,5); 5ª Prato Ladies 3 (5); 6ª Capablanca Mestre 0 (3)
SAINT LOUIS: SHANKLAND SUPERA IL TRIO DELLE MERAVIGLIE NEL CAMPIONATO USA
Era stato messo in ombra dal “trio delle meraviglie” e poteva ormai sentire i passi di una generazione emergente di GM made in Usa, desiderosi di un proprio posto nella storia. Ma all’edizione 2018 del campionato statunitense, disputata a Saint Louis dal 18 al 30 aprile, il 26enne GM californiano Samuel Shankland ha dimostrato di essere ancora un “incomodo” da non sottovalutare, concludendo solitario e imbattuto con 8,5 punti su 11 e conquistando così il suo primissimo titolo nazionale. Ex campione statunitense juniores, medaglia d’oro come riserva del team a stelle e strisce alle Olimpiadi di Tromso nel 2014, Shankland ha trovato una formula vincente a Saint Louis, a partire dal fatto di aver giocato meglio e più solidamente di chiunque altro. Ha comodamente pareggiato le partite con i favoriti della vigilia, ovvero Fabiano Caruana, Hikaru Nakamura e Wesley So, tutti e tre nella top ten mondiale; ha ottenuto quattro delle sue sei vittorie con i pezzi neri; e ha concluso con tre successi consecutivi, grazie ai quali è riuscito infine a realizzare una performance Elo di 2884, a superare per la prima volta il muro dei 2700 e a staccare di mezza lunghezza un mai domo Caruana, reduce dai successi al torneo dei candidati e alla Grenke Classic.
Per l’italo-americano, che ha comunque guadagnato 4 punti Elo, si è rivelata fatale, a conti fatti, la sconfitta subìta al quarto turno ad opera del redivivo Zviad Izoria, che prima del campionato Usa, dal marzo 2017, aveva giocato solo sette partite a cadenza regolare. Fab Fab ha poi recuperato e dopo l’ottavo turno si è trovato in vetta con Shankland, ma una patta con Nakamura lo ha rallentato quanto basta per consentire al diretto rivale di chiudere solitario in volata. Sul terzo gradino del podio a 6,5 è salito So, campione uscente: dopo due vittorie iniziali il giocatore di origine filippina ha pattato tutte le rimanenti partite. Quarti a 5,5 si sono invece piazzati Nakamura, Aleksandr Lenderman e Ray Robson, settimi a 5 Izoria e Jeffery Xiong e noni a 4,5 Awonder Liang, Yaroslav Zherebukh e Varuzhan Akobian; fanalino di coda a 3 Alexander Onischuk. Particolarmente deludente la prova di Naka: una vittoria, nove pareggi e una sconfitta sono uno score davvero inspiegabile per un superGM del suo calibro in un torneo con un rating medio di 2674 (17ª categoria Fide).
Nel concomitante campionato femminile un’altra outsider californiana, la MF Annie Wang, è quasi riuscita in un’impresa ancora più sorprendente, prima di perdere la sua ultima partita e venire agguantata in extremis dalla campionessa 2016 Nazi Paikidze. Le due hanno infine concluso appaiate con 8 punti su 11, ma la più esperta Paikidze ha vinto il tie-break, perdendo la prima partita rapida, vincendo la seconda e poi trionfando in un “Armageddon” blitz, conquistando così il suo secondo titolo femminile Usa. Al terzo posto a quota 7 si è piazzata la GM Irina Krush, quarte a 6,5 la favorita MI Anna Zatonskih e la MF Jennifer Yu. La competizione aveva una media Elo di 2331 (4ª categoria Fide).
Sito ufficiale: https://uschesschamps.com/2018-us-championships/overview
Classifiche finali
Maschile: 1° Shankland 8,5 punti su 11; 2° Caruana 8; 3° So 6,5; 4°-6° Nakamura, Lenderman, Robson 5,5; 7°-8° Xiong, Izoria 5; 9°-11° Zherebukh, Akobian, Liang 4,5; 12° Onischuk 3
Femminile: 1ª-2ª Paikidze, A. Wang 8 punti su 11; 3ª Krush 7; 4ª-5ª Zatonskih, Yu 6,5; 6ª Abrahamyan 5,5; 7ª S. Foisor 5; 8ª-10ª Gorti, Feng, Sharevich 4,5; 11ª Goletiani 3,5; 12ª Derakhshani 2,5
XINGHUA: NIENTE BIG AL CAMPIONATO CINESE, VINCONO YANG WEN E MO ZHAI
È la seconda potenza mondiale dopo la Russia e davanti agli Stati Uniti, ma, contrariamente alle succitate, non riesce a invogliare i propri top player a prendere parte al campionato nazionale. E così, assente al completo la top ten del più esteso Paese del globo, a conquistare il titolo cinese per il 2018 è stato Yang Wen, Elo 2585: un buon GM, sicuramente, ben lontano tuttavia dalle vette dei vari Ding, Yu, Wei, Li, Bu e Hao Wang, ovvero i magnifici sei over 2700 dell’armata di Pechino. L’evento è stato disputato a Xinghua, nella provincia di Jiangsu, dal 18 al 29 aprile e ha contatto ai nastri di partenza otto GM e quattro MI, con un rating medio di 2542 (12ª categoria Fide).
Wen, numero quattro di tabellone, ha concluso imbattuto con 7,5 punti su 11, superando per spareggio tecnico il 19enne GM Jinshi Bai (anche lui senza sconfitte) e staccando di mezza lunghezza il 18enne MI Yan Liu, sconfitto da Bai al penultimo turno in un incontro che si è rivelato decisivo ai fini del podio. Liu si è potuto consolare con una norma GM. Appena fuori dal podio a 6,5 hanno chiuso il favorito Shanglei Lu e Jianchao Zhou, unici over 2600 in gara, il 19enne GM Xiangyu Xu e il ventenne MI Yi Xu, anche lui autore di una norma GM.
Neppure fra le donne (media Elo 2305) erano presenti le migliori in assoluto, ma c’erano quanto meno tre della top ten: la GMf Shiqun Ni, la GMf Qian Huang e la MI Qi Guo. A spuntarla è stata però la quasi outsider GMf Mo Zhai, settima in ordine di rating, che ha concluso imbattuta con 8,5 punti su 11, superando per spareggio tecnico Huang; terza a 7 in solitaria la GMf Jie Wang.
Risultati: http://chess-results.com/tnr347304.aspx
Classifiche finali
Maschile: 1°-2° Wen, Bai 7,5 punti su 11; 3° Y. Liu 7; 4°-7° Lu, Zhou, X. Xu, Y. Xu 6,5; 8°-9° Fang, Zeng 4,5; 10° J. Xu 4; 11° G. Liu 3; 12° C. Wang 2
Femminile: 1ª-2ª Zhai, Huang 8,5 punti su 11; 3ª J. Wang 7; 4ª-6ª Ni, Ning, J. Zhu 6; 7ª Gu 5,5; 8ª Y. Wang 5; 9ª Guo 4,5; 10ª Ren 3,5; 11ª M. Liu 3; 12ª X. Li 2,5
POŽEGA: SUCCESSO AL FOTOFINISH PER IVAN SARIC NEL CAMPIONATO CROATO
Dopo il titolo europeo era lecito attendersi che il GM Ivan Saric non avrebbe faticato più di tanto per conquistare anche quello nazionale. E invece Saric, indiscusso favorito della vigilia, ha sì rispettato il pronostico, ma non senza qualche patema. Partito a razzo con 3,5 su 4, infatti, l’asso croato ha racimolato solo 3 punti nelle rimanenti sei partite, rimediando anche una sconfitta ad opera del MI Blazimir Kovacevic; una vittoria finale con il GM Nenad Fercec, fanalino di coda, gli ha comunque permesso di chiudere solitario in vetta con 7,5 punti su 11, staccando di una lunghezza il GM Zoran Jovanovic, che ha perso la sua ultima partita col GM Ante Brkic, dicendo così addio ai sogni di gloria. In terza posizione a 6,5, unico imbattuto, si è classificato il GM Hrvoje Stevic, mentre ben sei giocatori hanno chiuso a 5,5: Kovacevic, il GM Zdenko Kozul, Brkic, il GM Davorin Kuljasevic, il GM Marin Bosiocic e il GM Sasa Martinovic. Con questo successo Saric ha iscritto il suo nome per la terza volta nell’albo d’oro del campionato, avvicinandosi al record di quattro titoli detenuto dal GM Mladen Palac. La competizione, disputata a Požega dal 17 al 27 aprile, aveva un rating medio di 2565 (13ª categoria Fide).
Risultati: http://chess-results.com/tnr346174.aspx
Classifica finale: 1° I. Saric 7,5 punti su 11; 2° Jovanovic 6,5; 3° Stevic 6; 4°-9° Kovacevic, Kozul, Brkic, Kuljasevic, Bosiocic, Martinovic 5,5; 10° Palac 5; 11° A. Saric 4,5; 12° Fercec 3,5
CAGLIARI: 56 PAESI IN GARA AI MONDIALI AMATORI, PRIMO L’INDIANO SINGH
Cinquantasei federazioni rappresentate, per un totale di 245 giocatori (87 italiani) divisi in quattro gruppi: Elo < 2300, Elo < 2000, Elo < 1700 ed Elo < 1700 femminile. Per il secondo anno consecutivo da quando è stato re-istituito, nel 1996, l’Italia ha ospitato il campionato mondiale riservato agli Amatori, ovvero, nella moderna accezione, i giocatori con rating inferiore a 2300.
E i numeri sono stati in linea con quelli dell’edizione 2017, quando a Spoleto si erano ritrovati 250 giocatori da tutto il mondo. Stavolta a fare da cornice all’evento, dal 22 al 29 aprile, è stato l’Hotel Califfo 4 stelle di Quartu Sant’Elena, in provincia di Cagliari; direttori d’orchestra Cristina Pernici Rigo (che era anche direttrice di gara), con la sua Arcoworldchess, e Michele Cordara, a capo di Scaccomattissimo, insieme al locale circolo scacchistico cagliaritano.
Ad aggiudicarsi il torneo più importante, quello < 2300, è stato l’outsider indiano Arvinder Preet Singh, numero 26 di tabellone, che ha beffato all’ultimo turno il favorito MF colombiano Miguel Angel Garavito, che si trovava solitario e imbattuto in vetta con 7 punti su 8: perdendo col Bianco lo scontro diretto finale, il sudamericano è stato raggiunto in vetta e superato per spareggio, venendo così relegato al secondo posto. In terza posizione a quota 6,5, nell’ordine, hanno chiuso il MF mongolo Myagmarsuren Gunbayar, il kazako Zhuban Bigabylov e un giocatore di casa, Damiano Locci, che ha dato un contributo fondamentale al successo di Singh battendo Gunbayar nel turno finale (all’asiatico sarebbe bastata una patta per conquistare il titolo, considerati gli altri risultati). Fra gli azzurri hanno ben figurato anche Alessandro Altea, anche lui cagliaritano, e il torinese Silviu Valentin Pitica, 11° e 12° a 5,5. Fra le donne il titolo è andato, come lo scorso anno, alla MFf mongola Bayarjargal Bayarmaa.
Nella fascia < 2000, la più affollata con 98 partecipanti, l’azerbaigiano Kanan Hajiyev ha lasciato solo le briciole agli avversari, vincendo tutte le partite e totalizzando quindi 9 punti su 9; secondi a 7 Islam Baisynov (Kyrgyzstan) e Lawrence Tavagwisa (Zimbabwe). Anche qui il miglior azzurro in gara, il 15enne cagliaritano Leonardo Bonali, si è piazzato quinto nel gruppo a 6,5; bene anche il trentino Lorenzo Facchetti e il varesino Raoul Bianchetti, 12° e 13° a 6. A conquistare il titolo femminile è stata la russa Elizaveta Chetina, quindicesima assoluta a quota 6.
Il turco Batuhan Sutbas si è imposto infine nel gruppo Elo < 1700, chiudendo imbattuto con 7,5 su 9 e superando per spareggio tecnico il peruviano Luis Alexander Arevalo Perez, battuto nello scontro diretto del settimo turno; sul podio anche Adilet Zholdoshmamatov (Kyrgyzstan), terzo in solitaria a 7. Buon quinto a 6,5 si è piazzato il sedicenne cagliaritano Luigi Manca. Nella sezione femminile è (20 partecipanti) la russa Viena Popova ha confermato il titolo vinto nel 2017 a Spoleto; argento alla mongola Batnasan Khaliun, bronzo all’ugandese Peninah Nakabo. La miglior azzurra in gara, tanto per cambiare, si è classificata quinta ed è cagliaritana: si tratta di Silvia Lai, classe 1999.
Capo arbitro dell’evento è stato l’altoatesino Gerhard Bertagnolli, coadiuvato da sette arbitri principali (quattro italiani, un olandese, un ucraino e un onduregno).
Risultati: http://chess-results.com/tnr326830.aspx
Classifiche finali
Elo < 2300: 1°-2° Singh, Garavito 7 punti su 9; 3°-5° Gunbayar, Bigabylov, Locci 6,5; 6°-8° Chipanga, Thanki, Janiszewski 6; 9°-13° Cabe, Caetano, Altea, Pitica, Ibar 5,5; ecc.
Elo < 2000: 1° Hajiyev 9 punti su 9; 2°-3° Baisynov, Tavagwisa 7; 4°-8° Tadevosyan, Bonali, Nagy, Boorchi, Chinguun 6,5; 9°-15ª Cap, Gibbs, Hurtado, Facchetti, Bianchetti, Zakharov, Chetina 6; ecc.
Elo < 1700: 1°-2° Sutbas, Arevalo Perez 7,5 punti su 9; 3° Zholdoshmamatov 7; 4°-9° Rucs, Manca, Chua Jing, Sushrutha, Zelenchuk, Keskin 6,5; 10°-17° Minamoto, Mansilla Perea, Plitzner, Demberel, Isazaie, Qatan, Arango Leon, Dolgopolov 6; ecc.
Elo < 1700 donne: 1ª Popova 7,5 punti su 9; 2ª Khaliun 7; 3ª Nakabo 6,5; 4ª-7ª Hambardzumya, Lai, Alipbek, Badrakova 5,5; ecc.
CUTRO: IL MONTENEGRINO BLAGOJEVIC SUPERA IL FAVORITO BURMAKIN NEL FESTIVAL
Il GM montenegrino Dragisa Blagojevic si è aggiudicato la 24ª edizione del Festival internazionale “Città di Cutro” (Crotone), disputata dal 25 aprile al 1° maggio. Blagojevic, numero due di tabellone, ha concluso in vetta solitario con 6,5 punti su 9, malgrado il ko subito al terzo turno ad opera della MF romana Desirée Di Benedetto; tornato subito in corsa per il primo posto grazie ai 2,5 punti ottenuti nei successivi 3 turni, ha poi vinto all’ottavo con un altro romano, il MF Valerio Carnicelli, la partita che gli ha permesso di staccare il favorito GM russo Vladimir Burmakin e il MI moldavo Sergei Vedmediuc, che lo affiancavano al comando. In seconda posizione a 6, nell’ordine, si sono piazzati proprio Burmakin, il MF monegasco Pierre Villegas (che ha realizzato una norma MI) e Vedmediuc; quinti a 5,5 i MI polacchi Jacek Stachanczyk e Piotr Dukaczewski. Si è piazzato settimo a 5 il già citato Carnicelli, miglior azzurro in gara davanti al MF palermitano Michel Bifulco e a Di Benedetto, infine 9° e 10ª a 4,5 dopo essersi trovati appaiati al comando con 4 punti dopo 5 partite.
L’Open B è stato vinto come lo scorso anno, invece, dal cosentino Vincenzo Fiorentino, primo in solitaria con 6 punti su 7; secondo a 5,5, attardato da una patta di troppo, il romano Luca Buffoni, favorito della vigilia. Alle spalle dei due hanno spartito il terzo posto a 4,5 il 15enne catanzarese Giuseppe Procopio e il cosentino Giovanni Spina. Alla manifestazione hanno preso parte 38 giocatori, provenienti da 13 Paesi diversi, tra cui due grandi maestri e cinque maestri internazionali nell’open principale.
Risultati: http://chess-results.com/tnr346199.aspx
Classifiche finali
Open A: 1° Blagojevic 6,5 punti su 9; 2°-4° Burmakin, Villegas, Vedmediuc 6; 5°-6° Stachanczyk, Dukaczewski 5,5; 7°-8° Carnicelli, Debray 5; ecc.
Open B: 1° Fiorentino 6 punti su 7; 2° Buffoni 5,5; 3°-4° Procopio, Spina 4,5; 5°-9° Comito, Verre, Kazmierczak, Galardo, Amodei 4; ecc.
MOGLIANO: IL CROATO MRDJA RISPETTA IL PRONOSTICO NEL MEMORIAL RAGAZZINI
Il MI croato Milan Mrdja ha rispettato il pronostico vincendo la 39ª edizione del torneo Mogliano Scacchi (Mogliano veneto), disputata dal 28 aprile al 1° maggio. Mrdja si è piazzato al primo posto in solitaria e imbattuto con 4,5 punti su 5, pareggiando soltanto al terzo turno con il giovane maestro maestro trevigiano Antonio Loiacono (classe 2002). Dietro di lui, il CM padovano Andrea Simonetto (classe 2000) è salito sul secondo gradino del podio, superando per spareggio tecnico il CM bellunese Angelo Cardarelli e il maestro vicentino Luigi Lain che, come lui, avevano totalizzato 4 punti.
Nessuna sorpresa nemmeno nell’open B, dove il favorito CM vicentino Enrico Danieli si è imposto in solitaria e imbattuto con 4,5 punti su 5, pareggiando solo al quarto turno con il trevigiano Gheorghe Panican, che si è quindi piazzato secondo a quota 4, dopo aver superato per spareggio tecnico il veneziano Gabriele Ballarin e il vicentino Mattia Pasin (classe 2006).
Nell’open C, infine, ha vinto a sorpresa il padovano Mattia Pisan, che si è imposto in solitaria con un perfetto 5 su 5, staccando di mezza lunghezza il suo avversario più diretto, il trevigiano Davide Castagnino. Il bellunese Davide Frescura, classe 2007, è salito sul terzo gradino del podio dopo aver superato per spareggio tecnico il romano Andrea Quaglierini, il modenese Samuele Mammi (classe 2006) e il padovano Fabian Pavel Fonovic, che come lui avevano totalizzato 4 punti. Solo settimo alla guida del gruppo a 3,5 il veneziano Umberto Belloni, favorito della vigilia, battuto all’ultimo turno dal già citato Quaglierini. Alla manifestazione, che per il nono anno è stata intitolata alla memoria di Riccardo Ragazzini, hanno preso parte 117 giocatori, provenienti da quattro Paesi diversi, tra cui un maestro internazionale, un maestro Fide e sei maestri nel torneo principale.
Risultati: http://vesus.org/festivals/mogliano-scacchi-39ordfed-ricordando-carlo-ragazzini-9ordfed/
Classifiche finali
Open A: 1° Mrdja 4,5 punti su 5; 2°-4° Simonetto, Cardarelli, Lain 4; 5°-10° Loiacono, Omeri, Gallana, Negro, Xia, Mileto 3; 11°-17° Bergamasco, Sponchiado, Guidobene, Ridolfo, J. Gennari, Piccirillo, Cappelletto 2,5; ecc.
Open B: 1° Daniele 4,5 punti su 5; 2°-4° Panican, Ballarin, Pasin 4; 5°-9° Battagin, Dai Zotti, Bisaro, Cesaro, Di Meo 3,5; 10ª-16° Bordin, Rosina, Gaudiosi, Losso, Bozzao, Marson, L. Gennari 3; ecc.
Open C: 1° Piva 5 punti su 5; 2° Castagnino 4,5; 3°-6° Frescura, Quaglierini, Mammi, Fonovic 4; 7°-11° Belloni, Bernardi, Crestani, Danesini, Steffenato 3,5; ecc.
PIÙ DI CENTO AL CIRCUITO DELL’OLTREPÒ PAVESE, VINCE IL VOGHERESE BOSI
Il vogherese Clint Bosi si è aggiudicato i campionati di scacchi dell’Oltrepò Pavese, un circuito open iniziato a gennaio, che ha coinvolto 106 giocatori in sei tornei di qualificazione disputati in altrettanti Comuni del territorio ed è culminato a Rivanazzano Terme in due domeniche di finali (22 e 29 aprile), con partite commentate per il pubblico e con diretta Internet. Un’iniziativa che, malgrado l’assenza di nomi altisonanti, ha saputo raccogliere un incoraggiante successo, considerato che si trattava dell’edizione inaugurale, e ha dimostrato che un’adeguata comunicazione può fare la differenza in termini promozionali anche per gli scacchi, raccogliendo l’interesse di istituzioni (i Comuni di Godiasco-Salice Terme, Rivanazzano Terme, Retorbido e Codevilla in questo caso) e sponsor non necessariamente tecnici o di settore (Centro Commerciale Montebello, Vistarini Auto, ADI srl, Al Casello srl, F.lli Tedesco srl, Al Ponte Centro Sportivo Pontecurone e Asilo Pupi Solari).
L’ultima giornata di sfide, che ha fra l’altro assegnato il titolo assoluto, è stata ospitata il 29 aprile alla Biblioteca Civica Paolo Migliora di Rivanazzano Terme dove, la domenica precedente, si erano disputate la finale Under 11 (vinta da Alessandro De Martini) e Under 18 (vinta da Lorenzo Modena). In totale sono state assegnate le otto borse di studio (quattro del valore di 650 euro e altrettante di 200 euro, sette delle quali esclusive per i giovani), oltre ad altri premi come coppe, medaglioni, libri di scacchi e buoni offerti dai commercianti dell’Oltrepò Pavese.
I migliori otto in ciascuna categoria, partendo dai quarti di finale, si sono sfidati in mini-match di due partite rapid, seguite da eventuali spareggi lampo e, in caso di ulteriore parità, da una Armageddon. E proprio il titolo Under 14 è stato assegnato in questa quinta partita, in cui al Bianco venivano dati 6 minuti e al Nero 5, ma a quest’ultimo bastava il pareggio per aggiudicarsi il successo. E proprio all’Armageddon Federico Algeri, testa di serie numero 2, ha battuto il vogherese Alessandro De Martini, testa di serie numero 1 e già campione Under 11. Nell’assoluto Bosi ha invece sconfitto in finale Volfango Rizzi di Rivanazzano Terme, mentre Bruno Sparpaglione di Retorbido ha conquistato il bronzo.
Le partite sono state trasmesse in diretta Internet e commentate per il pubblico, in sala analisi, dal CM Mauro Testa e, nel pomeriggio, anche da Maria Korchagina. A occuparsi della trasmissione e anche dell’arbitraggio c’era Andrea Griffini di Vigevano.
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