di Roberto Messa
(editoriale TCS gennaio 2019)
Più di un mese è trascorso dalla fine del match mondiale tra Carlsen e Caruana, ma il dibattito su come migliorare il regolamento dei campionati e sulla validità degli spareggi rapid non accenna a spegnersi. Tra gli appassionati si registrano punti di vista profondamente discordanti. La prima questione riguarda la lunghezza del match: 12 partite sono poche, ma pensare che si possano organizzare match classici su 24 partite al giorno d’oggi è irrealistico; forse si potrebbe arrivare a 16 partite, ma cambierebbe qualcosa? Ancor prima di Carlsen e Caruana, il cui livello di precisione è stato certificato anche dalle analisi computerizzate, il match Kasparov-Kramnik nel 2000 aveva dimostrato che più è alto il livello tecnico dei contendenti, più il gioco tende verso un alto numero di pareggi. In questo secolo circa la metà dei match per il titolo mondiale si è decisa al tie-break.
La mia opinione è che con tutti i suoi difetti non esista un sistema migliore degli spareggi rapid. Quali sono le alternative? Ritornare al vantaggio del detentore di mantenere il titolo come era nei campionati mondiali di trenta anni fa? Mi sembra anacronistico e poco sportivo, considerando che il detentore ha già l’enorme vantaggio di essere automaticamente qualificato per la finale, mentre lo sfidante deve superare la concorrenza, sempre più agguerrita e livellata, nel torneo dei candidati. Di conseguenza, oggi essere forti anche nel gioco veloce è importante. Kasparov ha osservato che il livello di gioco di Magnus Carlsen al diminuire del tempo di riflessione cala in misura decisamente inferiore rispetto agli altri grandi maestri di vertice.
Chapeau! Per altro ribadisco quello che ho scritto prima della dodicesima partita del match di Londra: pur facendo il tifo per Caruana, avrei preferito vederlo sconfitto nel gioco normale. Sarebbe stato meglio per lui, per Magnus e soprattutto per gli scacchi. Riguardo alle possibili modifiche del regolamento, tra le tante proposte, a me piace l’idea di far disputare gli spareggi rapid prima dell’inizio della sfida; in tal modo uno dei due non potrebbe poi conformarsi a una lunga serie di patte nelle partite a tempo lungo.
Pochi giorni dopo la fine del campionato mondiale, anche in Italia nel nostro piccolo abbiamo avuto un’epica giornata di spareggi rapid ai massimi livelli: il diciottenne Lorenzo Lodici ha conquistato il titolo italiano assoluto superando Alberto David nelle due partite rapid del tie-break. Anche Marina Brunello ed Edoardo Di Benedetto hanno conquistato i titoli italiani femminile e under 20 negli spareggi a cadenza veloce.
Complimenti a tutti: sempre più bravi, sempre più veloci!
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