E’ on line il numero 951 del nostro settimanale web, Messaggero Scacchi. E’ possibile leggerlo in formato pdf. Il file di partite è in formato PGN zippato.
In questo numero:
1 – WIJK AAN ZEE (OLANDA): CARLSEN VINCE IL TATA STEEL E VOLA A +17 DA CARUANA
2 – KRAMNIK DICE ADDIO AL PROFESSIONISMO: «È STATO UN VIAGGIO MERAVIGLIOSO»
3 – GIBILTERRA: IL RUSSO ARTEMIEV DOMINA IL FESTIVAL ED ENTRA NELLA TOP 20
4 – CHENNAI (INDIA): DOPO DELHI IL GEORGIANO PANTSULAIA FA ANCORA CENTRO
5 – NOVA GORICA (SLOVENIA): IL CINESE XU PRIMO PER SPAREGGIO NELL’OPEN HIT
6 – CHARLOTTE (USA): MICHAEL BROWN SU TUTTI NEL TORNEO A INVITI D’INVERNO
WIJK AAN ZEE (OLANDA): CARLSEN VINCE IL TATA STEEL E VOLA A +17 DA CARUANA
Magnus Carlsen è tornato a vincere e a convincere. A cinque mesi dal suo precedente successo a cadenza classica, conseguito a Saint Louis in compagnia di Caruana e Aronian, e dopo il difficoltoso match di difesa del titolo disputato a novembre, il campione del mondo si è aggiudicato per la settima volta in carriera il supertorneo Tata Steel, disputato a Wijk aan Zee (Olanda) dal 12 al 27 gennaio. Il norvegese aveva eguagliato nel 2016 il record di cinque titoli appartenente all’indiano Vishy Anand, quindi, dopo il trionfo dello statunitense Wesley So nel 2017, l’anno scorso aveva stabilito il suo record personale, vincendo l’evento per la sesta volta. Magnus, che ha concluso imbattuto e solitario in vetta con 9 punti su 13, ha dunque ulteriormente migliorato il record e lo ha fatto lo stesso giorno in cui Novak Djokovic ha vinto l’Australian Open di tennis (anche lui) per la settima volta.
«È una bella sensazione, ma spero di riuscire a battere di nuovo il record prossimamente!», ha detto Carlsen, con un sorriso, commentando il suo successo, ricordando poi il suo ruolino di marcia: «Ho iniziato un po’ lentamente, ma ovviamente +5 nelle ultime nove partite è un risultato molto buono. In generale il mio livello di gioco è stato stabile, non è stato brillante ma è stato buono». Potrebbe volerci un po’ prima di vedere nuovamente in azione il campione del mondo: il primo evento a cui è atteso è la Grenke Classic a fine aprile.
In seconda posizione si è piazzato, come nel 2018, l’olandese Anish Giri, che ha recuperato in grande stile dopo il ko iniziale ad opera del russo Ian Nepomniachtchi, totalizzando 8,5 punti: «Le persone sono avide di successo, quindi, ovviamente, quando vincono delle partite, vogliono vincerne sempre di più», ha detto Giri dopo il pareggio conclusivo ottenuto proprio con il vincitore: «Anche per me è così. Prima di oggi il secondo posto era un po’ scontato, quindi naturalmente speravo in qualcosa di più. Non ce l’ho fatta».
In terza posizione a 7,5 hanno concluso Nepo (debilitato dall’influenza nella seconda parte del torneo), il cinese Liren Ding e Anand, sesto a 7 un altro indiano, Santosh Vidit, settimi a 6,5 l’azerbaigiano Teimour Radjabov, lo statunitense Sam Shankland e l’ungherese Richard Rapport. La competizione aveva un rating medio di 2753 (21ª categoria Fide).
Carlsen ha guadagnato 9 punti Elo e nella graduatoria Fide di febbraio è a +17 rispetto a Fabiano Caruana; dal canto suo Giri è balzato in quarta posizione a 2797, a -15 da Ding. L’azerbaigiano Shakhriyar Mamedyarov, dodicesimo a 5, al Tata ha invece perso la bellezza di 27 punti ed è ora il numero cinque al mondo a 2790, a +10 dal francese Maxime Vachier-Lagrave e a + 11 da Anand, risalito di due posizioni. Se Vishy ha tenuto alto l’onore della “vecchia guardia”, il suo vecchio rivale Vladimir Kramnik, al contrario, si è piazzato ultimo a 4,5, perdendo 24 punti Elo e uscendo dalla top ten per la prima volta da novembre 2014: è ora il numero 15 al mondo, che è il posto più basso che abbia occupato negli ultimi 27 anni, da quando era balzato dal 25° (luglio 1992) al 6° posto nel gennaio 1993, quando aveva 17 anni (all’epoca le liste Elo venivano aggiornate solo due volte l’anno). A causa della debacle di Vlady, che subito dopo il Tata Steel ha annunciato il proprio ritiro dall’agonismo, Nepomniachtchi è diventato il nuovo numero uno russo con 2771 punti Elo, nonché il nuovo numero otto al mondo.
Nel gruppo Challengers (media Elo 2580) il bielorusso Vladislav Kovalev ha concluso solitario e imbattuto con 10 punti su 13, guadagnando il pass per il gruppo Masters nel 2020. Al secondo posto, staccati di una lunghezza e mezza, hanno chiuso i russi Andrey Esipenko (16 anni) e Maksim Chigaev e l’ungherese Benjamin Gledura (19 anni). Se Esipenko e Gledura hanno fatto abbastanza bene, gli altri tre giovani talenti Lucas Van Foreest, Vincent Keymer e Rameshbabu Praggnanandhaa non sono riusciti a mettersi in evidenza, mentre le due donne in gara, Dinara Saduakassova ed Elisabeth Paehtz, hanno avuto momenti difficili in Wijk aan Zee, piazzandosi penultime a 3,5. Un altro giovane olandese prenderà parte al torneo Challengers l’anno prossimo, Max Warmerdam: ha vinto il torneo Top (media Elo 2408) totalizzando 7 punti su 9.
Sito ufficiale: https://www.tatasteelchess.com/
Classifiche finali
Masters: 1° Carlsen 9 punti su 13; 2° Giri 8,5; 3°-5° Napomniachtchi, Ding, Anand 7,5; 6° Vidit 7; 7°-9° Radjabov, Shankland, Rapport 6,5; 10° Duda 5,5; 11°-12° Fedoseev, Mamedyarov 5; 13°-14° J. Van Foreest, Kramnik 4,5
Challengers: 1° Kovalev 10 punti su 13; 2°-4° Esipenko, Gledura, Chigaev 8,5; 5°-6° Korobov, L’Ami 7,5; 7°-8° Bareev, Maghsoodloo 7; 9° L. Van Foreest 6; 10° Keymer 5,5; 11° Praggnanandhaa 5; 12^-13^ Saduakassova, Paehtz 3,5; 14° Kuipers 3
Top: 1° Warmerdam 7 punti su 9; 2° Vrolijk 6; 3°-4° Beerdsen, Kevlishvili 5,5; 5° Brink 5; 6^ Jov. Rapport 4,5; 7° Kosakowski 3,5; 8°-9^ Martens, Z. Mamedjarova 3; 10° Beukema 2
KRAMNIK DICE ADDIO AL PROFESSIONISMO: «È STATO UN VIAGGIO MERAVIGLIOSO»
Vladimir Kramnik abbandona la scena. Il 14° campione del mondo ha dato l’annuncio del suo ritiro dall’agonismo il 29 gennaio, mentre si trovava in Olanda, dove aveva appena concluso il suo ultimo torneo a cadenza classica, ovvero l’81ª edizione del Tata Steel di Wijk aan Zee.
«Avevo già deciso qualche mese fa di concludere la mia carriera di scacchista professionista», ha spiegato nel comunicato diramato sul sito ufficiale dell’evento, «e ho deciso di rendere pubblica la mia decisione dopo aver giocato il mio ultimo torneo». Il GM russo aveva terminato l’ultimo torneo della carriera solo due giorni prima dell’annuncio, con un deludente ultimo posto a quota 4,5 su 13 e l’uscita dalla top ten in lista Fide. «La vita da scacchista professionista è stata un viaggio meraviglioso e sono molto grato agli scacchi per quello che mi hanno offerto. A volte è stata dura, a volte mi ha portato più successo di quello che avessi mai potuto sperare, ma in ogni caso è stata un’esperienza inestimabile dal punto di vista umano. Ho sempre cercato di fare del mio meglio, da parte mia, impegnandomi sempre al massimo mentre lavoravo e giocavo a scacchi».
La notizia non arriva proprio come un fulmine a ciel sereno: già qualche anno fa Kramnik aveva ventilato l’ipotesi di un suo ritiro, una volta raggiunti i 40: ha proseguito per altri due anni e mezzo, aggiungendo al suo portfolio alcune partite indimenticabili, pur essendo sul finire della carriera, come, per esempio, la sua vittoria contro Levon Aronian ai Candidati del 2018.
Vlady non ha, comunque, intenzione di appendere definitivamente la scacchiera al chiodo. Ha spiegato di volersi concentrare «su progetti che ho sviluppato nel corso degli ultimi mesi, soprattutto nel campo degli scacchi per bambini e dell’educazione. Presto fornirò ulteriori informazioni a riguardo». L’ex campione del mondo non abbandonerà nemmeno gli scacchi giocati: come invitato al prossimo Grand Chess Tour – era tra i partecipanti fissi e il suo posto verrà preso dal connazionale Sergey Karjakin -, Kramnik prenderà parte all’evento come wild card in un paio di tornei.
Il GM russo è stato uno dei grandi campioni del nobil giuoco. Ha vinto praticamente tutti i tornei più importanti del panorama internazionale, tra cui Dos Hermanas, Horgen, Tilburg, Tata Steel, Linares, Memorial Tal, Melody Amber, Londra e Dortmund, quest’ultimo per ben dieci volte. Nel 2000 aveva detronizzato Garry Kasparov come campione del mondo “ufficioso”, vincendo per 8,5-6,5 senza sconfitte, difendendo il titolo nel 2004 contro Peter Leko e nel 2006 contro Veselin Topalov. Nel 1992, quando aveva 16 anni ed era solo un MF, era stato inserito nella squadra russa per prendere parte alle Olimpiadi di Manila, dove aveva spiazzato tutti mettendo a segno un roboante 8,5 su 9 con una performance di 2958, che gli era valsa una medaglia d’oro individuale. Nel corso della sua carriera ha conquistato in tutto quattro ori, due argenti e due bronzi a squadre e quattro ori individuali. Dopo Manila, a 17 anni, Kramnik è entrato nella top ten mondiale, dove è rimasto – fatta eccezione per le liste di ottobre e novembre 2014 – fino al febbraio di quest’anno, quando è sceso al 15° posto.
GIBILTERRA: IL RUSSO ARTEMIEV DOMINA IL FESTIVAL ED ENTRA NELLA TOP 20
Il superGM Vladislav Artemiev ha dominato l’edizione 2019 del Festival di Gibilterra, fortissimo open disputato quest’anno dal 22 al 31 gennaio. Il ventenne russo ha concluso solitario e imbattuto con 8,5 punti su 10, realizzando una performance di 2941 che gli è valsa 25.000 sterline e un balzo in avanti di 27.4 punti Elo: nel live rating ha così fatto il suo ingresso nella top 20 mondiale con un punteggio di 2736. Il sorprendente GM indiano Murali Karthikeyan, che ha compiuto 20 anni poco prima che il torneo iniziasse, si è piazzato secondo a quota 8 aggiudicandosi un premio di 20.000 sterline, mentre la GM cinese Zhongyi Tan ha guadagnato il primo premio femminile di 15.000 sterline.
Artemiev si è dimostrato giocatore molto versatile, ormai pronto per l’ingresso nell’élite mondiale: è stato capace di attacchi audaci (ad esempio contro Nakamura), difesa tenace (con Aronian) e psicologia intelligente (il sacrificio di qualità per portare Navara in una posizione passiva); ha inoltre messo in mostra una tecnica intuitiva che lo aveva già reso un temibile giocatore rapido e blitz (è, fra l’altro, campione europeo blitz in carica).
È stato dunque un torneo davvero magnifico per il ventenne, che si è sposato tre mesi fa e ha detto che lui e sua moglie hanno intenzione di festeggiare con una cena a Kazan, in Russia, «forse con la musica». I suoi progetti imminenti includono la partecipazione al campionato russo a squadre (5-14 marzo); inoltre ora Artemiev spera di qualificarsi al torneo dei candidati tramite la Coppa del Mondo e di ottenere qualche invito a eventi di primo piano: ha del resto superato nella graduatoria Elo sia Jan-Krzysztof Duda sia Yi Wei, quindi non c’è nessuno più giovane e più alto di lui.
Così forse, dovesse tornare a Gibilterra, si potrà permettere di prendere per lo meno un taxi per arrivare alla sede di gioco: quest’anno ha soggiornato in Spagna, attraversando il confine a piedi ogni giorno e camminando per circa 45 minuti per raggiungere l’Hotel Caleta!
Se Artemiev poteva considerarsi un’incognita all’inizio del torneo, ma il suo successo non può stupire eccessivamente, è improbabile che qualcuno avrebbe potuto prevedere che Karthikeyan, numero 49 di tabellone, avrebbe lottato per il primo posto. Due volte campione indiano, il ventenne GM ha sconfitto tre over 2700 negli ultimi tre turni, fra i quali, nella partita conclusiva, il francese Maxime Vachier-Lagrave, favorito della vigilia: è stato così l’unico a concludere a sola mezza lunghezza dal vincitore.
In terza posizione a quota 7,5 hanno chiuso il russo Nikita Vitiugov, l’inglese David Howell e lo spagnolo David Anton Guijarro, mentre hanno deluso tutti i big in gara, al punto che il miglior piazzamento fra le sta in gara è stato l’11° posto di Wesley So, che ha totalizzato 7 punti come MVL (13°), Nakamura (16°); solamente 24° a 6,5 Aronian.
Un altro giocatore che va menzionato tra coloro che hanno chiuso a 6,5 è il dodicenne indiano Dommaraju Gukesh, che recentemente è diventato il secondo più giovane GM della storia. La sua performance di 2650 gli ha fatto guadagnare 21,2 punti Elo, ma il fatto che sia rimasto deluso dal pareggio conclusivo contro il connazionale Adhiban la dice lunga sulla sua ambizione.
Quanto alle donne, tre giocatori sono arrivate al penultimo turno con 6 su 9: le sorelle Muzychuk e Tan. Alla fine la cinese ed ex campionessa del mondo femminile è stata l’unica a vincere, guadagnando il primo premio, mentre Mariya Muzychuk ha pattato ottenendo il secondo.
Fra i 250 giocatori in gara nell’open magistrale (novantatré GM e cinquantatré MI), in rappresentanza di ben cinquantasette Paesi, c’erano anche quattro italiani: i migliori piazzamenti li hanno ottenuti il GM romano Daniele Vocturo e il GM brianzolo Luca Moroni, 60° e 62° nel gruppo a 6.
Sito ufficiale: https://www.gibchess.com/
Classifica finale: 1° Artemiev 8,5 punti su 10; 2° Karthikeyan 8; 3°-5° Vitiugov, Howell, Anton Guijarro 7,5; 6°-22ª Navara, Grandelius, Lalith, Le Quang Liem, Saric, So, Yu, Vachier-Lagrave, Adams, Alekseenko, Nakamura, Edouard, Mamedov, Eljanov, Melkumyan, Matlakov, Tan 7; ecc.
CHENNAI (INDIA): DOPO DELHI IL GEORGIANO PANTSULAIA FA ANCORA CENTRO
Il GM georgiano Levan Pantsulaia si è aggiudicato l’undicesima edizione dell’open internazionale di Chennai (India), disputata dal 18 al 25 gennaio. Pantsulaia, numero due di tabellone, ha concluso solitario e imbattuto con 8,5 punti su 10, staccando di mezza lunghezza i russi Ivan Popov e Ivan Rozum, il bielorusso Aleksej Aleksandrov, il connazionale Luka Paichadze e l’indonesiano Susanto Megaranto, tutti GM. Non è invece andato oltre il nono posto a 7,5 il favorito GM russo Alexandr Predke, mentre il dodicenne indiano M. Pranesh, Elo 2125 (!), ha realizzato la sua prima norma MI, classificandosi diciannovesimo nel gruppo a 7.
Le settimane centrali di gennaio sono state davvero fruttuose per Pantsulaia, giunto a Chennai dopo aver trionfato in un altro open indiano, quello di Nuova Delhi. Alla competizione hanno preso parte in totale 286 giocatori in rappresentanza di diciassette Paesi, fra i quali venti GM e ventotto MI.
Risultati: http://chess-results.com/tnr408135.aspx
Classifica finale: 1° Pantsulaia 8,5 punti su 10; 2°-6° Popov, Aleksandrov, Paichadze, Megaranto, Rozum 8; 7°-14° Lugovskoy, Karthik, Predke, Girish, Vignesh, Tran Tuan Minh, Czebe, Khusenkhojaev 7,5; ecc.
NOVA GORICA (SLOVENIA): IL CINESE XU PRIMO PER SPAREGGIO NELL’OPEN HIT
Il GM cinese Xiangyu Xu ha vinto al fotofinish la 24^ edizione dell’Open Hit, disputata a Nova Gorica (Slovenia) dal 25 al 31 gennaio. Xu si è piazzato primo dopo aver superato per spareggio tecnico il GM croato Zdenko Kozul e il GM serbo Branko Tadic che, come lui, avevano totalizzato 7 punti su 9. Il torneo di Kozul, che partiva come favorito della vigilia, era iniziato molto bene, con un’infilata di quattro vittorie consecutive nei primi quattro turni, ma la sua corsa è stata fermata al quinto turno dalla sconfitta subita per mano del MI polacco Maciej Klekowski. Kozul ha poi continuato vincendo le successive duee partite e pareggiando le ultime due, tra le quali lo scontro diretto del con Xu che, come Tadic, ha portato a termine il torneo imbattuto.
Della nutrita compagine italiana (18 giocatori) in terra slovena, il miglior piazzamento lo ha ottenuto il MF messinese Andrea Favarolo, che si è piazzato 13° (18° per spareggio tecnico) nel gruppo a 6, guidato dal MF sloveno Jan Subelj e composto tra gli altri anche dal 16enne MF romano Edoardo Di Benedetto.
L’Open B è stato vinto dallo sloveno Primoz Marinc, primo in solitaria e imbattuto con 7,5 punti su 9, mentre il miglior italiano fra i sei in gara è stato il goriziano Roberto Vsylysel, che si è piazzato 6° (7° per spareggio tecnico) a quota 6.
Alla manifestazione hanno preso parte in totale 161 giocatori, provenienti da quattordici paesi diversi, tra cui dieci grandi maestri e sei maestri internazionali nell’open principale.
Risultati: http://chess-results.com/tnr409855.aspx
Classifica finale: 1°-3° Xu, Kozul, Tadic 7 punti su 9; 4°-11° Klekowski, Vetoshko, Lin, Beliavsky, Low Zhen, Wang, Beletic, Shailesh 6,5; 12°-19° Subelj, Tratar, Xiang, Jelen, Bratkovic, Zhang, Favaloro, Di Benedetto 6; ecc.
CHARLOTTE (USA): MICHAEL BROWN SU TUTTI NEL TORNEO A INVITI D’INVERNO
Il MI statunitense Michael Brown si è aggiudicato l’edizione 2019 del torneo invernale a inviti, disputato a Charlotte (Usa) dal 17 al 21 gennaio. Brown si è imposto in solitaria e imbattuto con 6,5 punti su 9, pareggiando tra gli altri all’ottavo turno con il più quotato GM russo Andrey Stukopin, che partiva come favorito della vigilia. Dietro di lui, il GM russo Vladimir Belous è salito sul secondo gradino del podio alla guida del gruppo a 5, dopo aver superato per spareggio tecnico il GM indiano Magesh Chandran Panchanathan e i MI statunitensi Aleksandr Ostrovskiy e Brandon Jacobson. Solo sesto a 4,5 il già citato Stukopin, che è stato rallentato nella corsa al podio da troppi pareggi e dalla sconfitta subita al quarto turno per mano di Panchanathan. La competizione aveva un rating medio di 2468 (9ª categoria Fide).
Nel gruppo MI (rating medio 2290), invece, il GM spagnolo Angel Arribas Lopez ha rispettato il pronostico, piazzandosi al primo posto in solitaria e imbattuto con 7 punti su 9. Il MF statunitense Aaron Jacobson si è piazzato secondo a 6,5, mentre il MF statunitense Wesley Wang si è aggiudicato il bronzo a quota 6.
Risultati: http://chessstream.com/
Classifiche finali
Torneo GM: 1° Brown 6,5 punti su 9; 2°-5° Belous, Panchanathan, Ostrovskiy, B. Jacobson 5; 6° Stukopin 4,5; 7°-8° Shmelov, Shankar 4; 9°-10° Korley, K. Wang 3
Torneo MI: 1° Arribas Lopez 7 punti su 9; 2° A. Jacobson 6,5; 3° W. Wang 6; 4° Jayaraman 4,5; 5°-6° Del Campo, Kolay 4; 7°-8° T. Wang, Rangarajan 3,5; 9°-10° Diulger, Eswaran 3