E’ on line il numero 1000 del nostro settimanale web, Messaggero Scacchi. E’ possibile leggerlo in formato pdf. Il file di partite è in formato PGN zippato.
In questo numero:
1 – MESSAGGERO SCACCHI FESTEGGIA I TRE ZERI: MILLE NUMERI DAL 2000 AL 2020
2 – PRAGA (REPUBBLICA CECA): FIROUZJA BEFFA VIDIT IN EXTREMIS TRA I “MASTERS”
3 – MOSCA (RUSSIA): IL 14ENNE AZERBAIGIANO SULEYMANLI A SORPRESA NELL’AEROFLOT
4 – CORONAVIRUS: ANNULLATI TORNEI NEL NORD ITALIA, TSS SOSPESO FINO AL 15 MARZO
5 – GRAZ (AUSTRIA): L’UCRAINO SHEVCHENKO LA SPUNTA IN SOLITARIA, BENE LODICI
6 – CAPPELLE LA GRANDE: IL FRANCESE JULES MOUSSARD SENZA RIVALI NELL’OPEN
7 – CANNES (FRANCIA): L’INDIANO GUKESH RE NEL FESTIVAL DEI GIOCHI, GODENA NONO
8 – GRAND CHESS TOUR 2020: PREVISTI SOLO CINQUE TORNEI, NIENTE FINALI A LONDRA
MESSAGGERO SCACCHI FESTEGGIA I TRE ZERI: MILLE NUMERI DAL 2000 AL 2020
di Roberto Messa
Con il numero 1.000, Messaggero Scacchi ha tagliato un traguardo che pochissime testata giornalistiche online possono vantare. Fondato esattamente vent’anni fa su idea di Dario Mione, Messaggero Scacchi pubblica ogni settimana un’agile raccolta delle notizie più importanti dai tornei internazionali e italiani, accompagnata da una raccolta di partite in formato PGN, il tutto leggibile e scaricabile gratuitamente dal sito web: www.messaggeroscacchi.it. L’editore della testata, regolarmente registrata nel gennaio dell’anno 2000, è lo stesso della nostra rivista Torre & Cavallo, come pure il direttore responsabile Roberto Messa, ma quasi tutto il lavoro in Messaggero Scacchi è stato sostenuto in questi vent’anni da Dario Mione, la cui professionalità e costanza merita tutta la nostra riconoscenza. Per stare al passo con i tempi, proprio in occasione dell’uscita del numero mille Messaggero Scacchi ha sviluppato un’importante sinergia con l’app per Iphone e Ipad ‘Chess Studio’, all’interno della quale c’è una funzione che permette di scaricare automaticamente la raccolta settimanale (in media un migliaio di partite) per visualizzarla e analizzarla con tutte le funzioni di questo efficiente database scacchistico portatile (per ulteriori info e-mail: chess.studio.app@gmail.com).
PRAGA (REPUBBLICA CECA): FIROUZJA BEFFA VIDIT IN EXTREMIS TRA I “MASTERS”
Da sostituto dell’ultimo minuto a vincitore. Dopo il secondo posto al Mondiale rapid e la buona prova al Tata Steel, il 16enne GM iraniano Alireza Firouzja ha fatto ancora parlare di sé, stavolta per essere riuscito ad aggiudicarsi il suo primo supertorneo, nell’ambito della seconda edizione del Festival di Praga. L’evento è stato ospitato dall’11 al 21 febbraio all’hotel Don Giovanni, dove i tornei principali consistevano in due gironi all’italiana: entrambi avevano 10 partecipanti, anziché 14 come a Wijk aan Zee, ma portavano gli stessi nomi di quelli del festival olandese, Masters e Challengers.
Il torneo Masters (rating medio 2707) era balzato agli onori della cronaca già prima di iniziare, quando gli organizzatori avevano annunciato che il cinese Wei Yi aveva dovuto annullare la sua partecipazione poiché l’emergenza coronavirus in Cina gli aveva reso troppo complicato il viaggio in Repubblica Ceca. A sostituire Wei è stato appunto Firouzja, attualmente il miglior U20 in lista Fide, ancora senza federazione dopo aver abbandonato quella iraniana.
Il numero uno di tabellone era il polacco Jan-Krzysztof Duda; altri favoriti per il successo, oltre a Firouzja e Duda, includevano il russo Nikita Vitiugov, gli indiani Santosh Vidit e Pentala Harikrishna e il ceco David Navara. Sebbene nessuno tra i partecipanti fosse tra i primi 15 al mondo, sei di loro erano tra i primi 30 e tutti e 10 tra i primi 100.
Fino a due turni dal termine sembrava che nessuno fosse in grado di contendere a Vidit il primo posto: l’indiano era da solo in testa e imbattuto con 5 punti su 7, uno in più rispetto al giovane iraniano (annichilito nello scontro diretto) e a Vitiugov. All’ottavo turno, però, è avvenuto l’impensabile: dopo essere uscito molto meglio dall’apertura ed essere entrato in finale con un vantaggio vincente, il 25enne indiano si è “dimenticato” di dare uno scacco e, nel forzare una posizione ormai pari, ha finito addirittura col perdere contro Navara, riaprendo il torneo. Nell’ultima partita, probabilmente ancora demoralizzato per quanto successo nella precedente, Vidit ha perso con Duda e a raggiungerlo in vetta, oltre al polacco, sono stati Firouzja, lo spagnolo David Anton Guijarro e lo statunitense Sam Shankland. Il regolamento, però, prevedeva uno spareggio solamente tra i primi due classificati e ciò ha comportato che a giocarsi il primo posto siano stati Vidit e Firouzja, che avevano il miglior spareggio tecnico fra i cinque ex aequo.
Il 16enne iraniano ha vinto entrambe le partite blitz (la seconda per tempo) e ha così ottenuto la sua prima vittoria in un supertorneo. Una desolazione per Vidit, che ha perso le sue ultime quattro partite nell’evento (due a cadenza classiche e due lampo).
Il gruppo Challengers (media Elo 2586) contava ai nastri di partenza un mix di giocatori esperti e giovani talenti. L’azerbaigiano Nijat Abasov, l’olandese Jorden van Foreest e il russo Andrey Esipenko rappresentavano quest’ultima categoria ed erano anche i maggiori favoriti in base all’Elo. A guidare il gruppo fino al settimo turno, però, è stato il partecipante più anziano, il 47enne Hannes Stefansson, dodici volte campione islandese. Come Vidit, Stefansson ha perso le ultime due partite e si è fermato a quota 5, così a imporsi in solitaria con 6 punti su 9 è stato Van Foreest, che ha superato di mezza lunghezza Abasov ed Esipenko. Il ventenne olandese, quarto ex aequo fra i Masters al Tata Steel lo scorso gennaio, si è guadagnato la qualificazione per il gruppo Masters 2021 anche a Praga.
Il numero totale di partecipanti agli eventi collaterali è stato di circa 400, con 248 giocatori, provenienti da trentacinque Paesi, in gara nell’open principale (fra di loro diciotto GM e diciannove MI). Qui i favoriti erano il GM norvegese Johan-Sebastian Christiansen, il GM russo Nikita Petrov e il GM bielorusso Alexei Fedorov, ma a imporsi a sorpresa con 7,5 punti su 9 è stato il 23enne MI indiano G. Akash, che ha superato per spareggio tecnico il GM slovacco Jergus Pechac e Christiansen. In gara c’erano anche sei italiani, fra i quali il MI romano Fabrizio Bellia, 35° nel gruppo a 6, ha ottenuto il miglior piazzamento.
Sito ufficiale: http://praguechessfestival.com/
Classifica finale Masters: 1°-5° Firouzja, Vidit, Duda, Anton Gujarro, Shankland 5 punti su 9; 6°-7° Vitiugov, Harikrishna 4,5; 8°-9° Ragger, Navara 4; 10° Grandelius 3
Classifica finale Challengers: 1° J. Van Foreest 6 punti su 9; 2°-3° Abasov, Esipenko 5,5; 4°-6° Bartel, Piorun, Stefansson 5; 7° T. D. V. Nguyen 4,5; 8° Cernousek 3,5; 9°-10° Krejci, Kriebel 2,5
MOSCA (RUSSIA): IL 14ENNE AZERBAIGIANO SULEYMANLI A SORPRESA NELL’AEROFLOT
L’Azerbaigian ha una nuova stella. Il quattordicenne MI Aydin Suleymanli è stato il sensazionale vincitore dell’ormai tradizionale open Aeroflot di Mosca (Russia), disputato dal 19 al 27 febbraio. Finora, questo talento emergente si era messo in evidenza solo in tornei giovanili: aveva vinto medaglie d’oro all’Europeo U8 nel 2013, all’Europeo U12 nel 2017 e al Mondiale U14 nel 2019. A Mosca, Suleymanli ha messo in mostra un gioco incredibilmente maturo, realizzando una performance di 2791 a fronte di un Elo iniziale di 2474, che lo collocava al 71° posto (!) nel tabellone di partenza. Il gruppo A, dove l’azerbaigiano giocava, era riservato in teoria a giocatori con un punteggio superiore a 2550, ma gli organizzatori da sempre non sono rigidi a riguardo, soprattutto nei confronti dei più giovani: dei quarantatré partecipanti con rating inferiore a 2550, infatti, diciannove erano U18 e altri gravitavano intorno ai vent’anni, come il GM brianzolo Luca Moroni e la MI kazaka Zhansaya Abdumalik. Già nel 2019 a piazzarsi al primo posto era stato un altro “under 2550”, sia pure non giovanissimo o alle prime armi: il GM estone Kaido Kulaots, numero 62 di tabellone, aveva infatti vinto il torneo il giorno prima del suo 43° compleanno.
Quest’anno a prendere in mano le redini del torneo fin dall’inizio era stato un altro azerbaigiano, il GM Rauf Mamedov, che al giro di boa si trovava in vetta da solo con 4,5 punti su 5, mezza lunghezza davanti al GM armeno Manuel Petrosyan. Suleymanli invece aveva esordito battendo il GM serbo Aleksandar Indjic e pattando poi con i GM Mustafa Yilmaz, Rameshbabu Praggnanandhaa, Mikhail Kobalia e Haik Martirosyan: un inizio molto buono, certo, ma che non lasciava presagire quello che sarebbe avvenuto dopo. Il futuro vincitore ha infatti messo il turbo a partire dal sesto turno, sconfiggendo tre forti GM di fila: il suo connazionale GM Vasif Durarbayli, il GM israeliano Ilia Smirin e per finire il GM iraniano Parham Maghsoodloo, campione del mondo junior 2018 e numero tre di tabellone. Con la terza vittoria, Suleymanli ha agganciato Mamedov in vetta a quota 6 su 8 prima del turno conclusivo, nel quale i due sono stati abbinati l’uno contro l’altro. Mamedov non è riuscito a ottenere un vantaggio tangibile e ha deciso di offrire la patta e dividere il premio con il suo giovane connazionale; sapeva di avergli ceduto così il successo, perché il primo criterio di spareggio era il numero di partite giocate con il Nero e Suleymanli era a quota cinque con l’ultima. In quattro, che giocavano con i pezzi neri, avrebbero potuto a propria volta raggiungere la vetta (Sanan Sjugirov, Yilmaz, Baskaran Adhiban e Rinat Jumabayev) con lo stesso numero di neri, ma il secondo criterio di spareggio, il rating medio degli avversari, sarebbe stato comunque favorevole a Suleymanli (2622).
Jumabayev ha vinto, come pure il GM indiano Aravindh Chithambaram con i pezzi bianchi, e così i due hanno condiviso il primo posto con Suleymanli e Mamedov; tutti e quattro hanno intascato 9.750 euro. Niente da fare per i maggiori favoriti: il superGM russo Vladislav Artemiev, unico over 2700 in gara, si è piazzato 35° a 5, appena davanti a Maghsoodloo, mentre il GM armeno Gabriel Sargissian ha chiuso al 20° posto a 5,5. Quanto agli azzurri, due in tutto, il già citato Moroni ha guadagnato 4,8 punti Elo, affrontando sette GM con Elo pari o superiore a 2600 e chiudendo nel gruppo a 4,5; il vicecampione italiano Pier Luigi Basso, invece, si è ritirato quando aveva 3 punti su 7.
Organizzato per la diciottesima volta, l’open Aeroflot ha mantenuto una lunga tradizione iniziata nel leggendario hotel Russia da 3182 camere (demolito nel 2006) prima di trasferirsi nel complesso di Izmailovo; negli ultimi anni è stato ospitato dal Cosmos Hotel. Come capita ormai spesso nei forti open, la delegazione indiana era decisamente numerosa: il gruppo A, tanto per dire, aveva tanti partecipanti dall’India quanti dalla Russia, venticinque, su un lotto di 97 complessivi in rappresentanza di 21 federazioni (sessantatré GM e ventinove MI). C’erano anche un gruppo B per i giocatori con rating 2300-2549, un gruppo C per Elo inferiore a 2300 e un torneo per bambini intitolato ad Anatoly Karpov; il montepremi totale era di 120.000 euro.
Risultati: https://chess-results.com/tnr508930.aspx
Classifica finale: 1°-4° Suleymanli, Jumabayev, Mamedov, Aravindh 6,5 punti su 9; 5°-10° Aleksandrov, Asadli, Adhiban, Petrosyan, Yilmaz, Paravyan 6; 11°-27° Bharath, Sjugirov, Idani, Antipov, Praggnanandhaa, Kobalia, Sethuraman, Sadhwani, Rakhmanov, Sargissian, Riazantsev, Kovalev, Smirin, Shimanov, Erigaisi, Svane, Deac 5,5; ecc.
CORONAVIRUS: ANNULLATI TORNEI NEL NORD ITALIA, TSS SOSPESO FINO AL 15 MARZO
L’emergenza coronavirus scoppiata in Cina è arrivata anche in Italia, con inevitabili ripercussioni sugli eventi sportivi, inclusi quelli di scacchi. In una comunicazione di sabato 22 febbraio, la Federscacchi aveva reso noto che, “su indicazione del Consiglio dei Ministri, il CONI ha invitato tutte le FSN, DSA e EPS a sospendere per la giornata di domenica 23 febbraio 2020 tutte le attività sportive in programma nelle regioni di Lombardia e Veneto. Pertanto, tutte le manifestazioni sportive in corso nelle regioni Lombardia e Veneto devono essere sospese. Inoltre, a integrazione di quanto già comunicato, sono sospese pure tutte le attività sportive nella città di Torino”. Ciò ha comportato l’annullamento di tutti i tornei previsti per il 23 febbraio e l’interruzione di quelli in corso, come ad esempio il campionato regionale veneto open a Padova, che vedeva in gara, fra gli altri, i MI Francesco Sonis e Artem Gilevych, che si trovavano al comando a punteggio pieno dopo tre turni (disputati il 21 e 22 febbraio) insieme al MF Edoardo Vancini e ai maestri Nicolò Pasini ed Emanuele Carlo.
La Federscacchi ha inoltre fatto sapere che, come forma di prevenzione, “si stanno applicando tutte le direttive emanate dagli organi competenti. Per quanto riguarda le manifestazioni scacchistiche in calendario e il Campionato Italiano a Squadre (13-15 marzo) la FSI applicherà le disposizioni in vigore nei periodi interessati emanate dai CONI Regionali, Governatori locali, Ministero della Salute e Protezione Civile. Al momento in diverse regioni del Nord Italia le attività sportive sono state sospese fino al 1° marzo. Fino a nuove disposizioni pertanto il CIS e le manifestazioni in programma dopo tale data sono confermate. Le disposizioni nazionali del CONI consentono l’attività sportiva nelle zone dove non sono accertati focolai del contagio”.
Inoltre, “tutte le attività relative ai campionati studenteschi e al trofeo scacchi scuola sono sospese fino al 15 marzo” e “nelle regioni in cui sarà annullata la fase provinciale, sarà svolta direttamente la fase regionale, se saranno ripristinate le opportune condizioni, con partecipazione di tutti gli istituti iscritti alla fase provinciale e qualificazione alla finale nazionale pari al 25% del 50% (cioè il 12,5%, salvo eventuali modifiche successive) degli istituti partecipanti”. Ulteriori aggiornamenti verranno resi noti sul sito federale nella giornata di lunedì 2 marzo.
Informazioni: http://www.federscacchi.it/
GRAZ (AUSTRIA): L’UCRAINO SHEVCHENKO LA SPUNTA IN SOLITARIA, BENE LODICI
Kirill Shevchenko colpisce ancora. Il 17enne GM ucraino, che a dicembre aveva dominato l’open di Siviglia (Spagna), si è aggiudicato anche l’edizione 2020 dell’open internazionale di Graz (Austria), disputata dal 14 al 21 febbraio. Shevchenko, numero tre di tabellone, si è imposto in solitaria e imbattuto con 7,5 punti su 9, staccando di mezza lunghezza il GM russo Evgeny Vorobiov, il GM austriaco Valentin Dragnev, il MI rumeno David Gavrilescu (classe 2003), il MI austriaco Felix Blohberger (classe 2002) e il GM brasiliano Yago De Moura Santiago. Decisivo è stato l’ultimo turno, nel quale l’ucraino ha sconfitto il GM peruviano Jose Eduardo Martinez Alcantara, mentre gli altri due giocatori che lo affiancavano in vetta insieme al sudamericano, il GM lettone Nikita Meshkovs e il MI croato Leon Livaic, hanno perso rispettivamente con Dragnev e Santiago. Fra i nove azzurri in gara il miglior piazzamento lo ha ottenuto il MI chioggiotto Lorenzo Lodici, che, entrato al secondo turno, ha totalizzato 6,5 punti nelle otto partite giocate, classificandosi dodicesimo a 6,5; bene anche il MF bellunese Alberto Barp, 42° a 5,5. Niente da fare per il favorito GM polacco Bartosz Socko: a lungo in corsa per il podio, ha racimolato un solo punto nelle ultime tre partite, piazzandosi 19° a 6. Alla manifestazione hanno preso parte quasi quattrocento giocatori, in rappresentanza di trentatré Paesi, fra i quali diciassette GM e trentadue MI nel gruppo principale.
Risultati: http://chess-results.com/tnr464660.aspx
Classifica finale: 1° Shevchenko 7,5 punti su 9; 2°-6° Vorobiov, Dragnev, Gavrilescu, Blohberger, Santiago 7; 7°-17ª Meshkovs, Livaic, Martinez Alcantara, Baum, Nitin, Lodici, Istratescu, Palac, Kilgus, Novikov, M. Socko 6,5; ecc.
CAPPELLE LA GRANDE: IL FRANCESE JULES MOUSSARD SENZA RIVALI NELL’OPEN
L’epoca dei numeri da record e degli invitati illustri, durata circa vent’anni dal 1995 al 2016, sembra già lontana, ma l’open di Cappelle La Grande (Francia) resta un torneo di tutto rispetto nel calendario internazionale. A dominare la 36ª edizione, disputata dal 22 al 28 febbraio, è stato il GM francese Jules Moussard, che partiva con il numero tre di tabellone e ha chiuso solitario e imbattuto in vetta con 8 punti su 9. Moussard ha preso il largo con cinque vittorie consecutive dal quarto all’ottavo turno, sconfiggendo fra gli altri il connazionale GM Christian Bauer, favorito della vigilia e vincitore nel 2018. Nessuno è riuscito a tenere il suo passo e gli inseguitori più ravvicinati hanno concluso a una lunghezza di distanza; lo spareggio tecnico ha assegnato l’argento al GM algerino Bilel Bellahcene e il bronzo al GM bulgaro Momchil Nikolov, seguiti da altri quattro GM: il francese Andrei Shchekachev, il peruviano Jose Eduardo Martinez Alcantara, l’indiano G. A. Stany e il bulgaro Radoslav Dimitrov. Bauer si è dovuto accontentare dell’8° posto in testa al gruppo a 6,5 su un lotto di 332 partecipanti, provenienti da ventidue Paesi diversi (tredici GM e sedici MI); contrariamente al solito, ai nastri di partenza non c’era nessun azzurro.
Risultati: http://www.echecs.asso.fr/FicheTournoi.aspx?Ref=49255
Classifica finale: 1° Moussard 8 punti su 9; 2°-7° Bellahcene, Nikolov, Shchekachev, Martinez Alcantara, Stany, Dimitrov 7; 8°-16° Bauer, Mohammad, Enchev, Guliyev, Sadikhov, Maerevoet, Wiedenkeller, Feryn, Maurs 6,5; ecc.
CANNES (FRANCIA): L’INDIANO GUKESH RE NEL FESTIVAL DEI GIOCHI, GODENA NONO
Originario di Chennai, come Vishy Anand, lo scorso anno l’indiano Dommaraju Gukesh non riuscì a battere per un soffio (16 giorni) il record di “precocità” di Sergey Karjakin, divenuto GM all’età di 12 anni e sette mesi precisi. Oggi tredicenne, Gukesh punta a un altro obiettivo: raggiungere e superare quota 2600 in lista Fide. Un passo in tale direzione il giovanissimo asiatico lo ha fatto al tradizionale festival dei giochi di Cannes (Francia), giunto alla 34ª edizione e disputato dal 17 al 23 febbraio.
Numero quattro di tabellone, Gukesh ha concluso solitario e imbattuto in vetta con 7,5 punti su 9, staccando di mezza lunghezza il favorito GM cinese Chongsheng Zeng e il forte MF francese Guillaume Lamard e salendo a quota 2563 nel live rating (record personale). Quarto ex aequo a 6,5, nono per spareggio tecnico, si è piazzato il pluri-campione italiano GM Michele Godena; più dietro, 23° a 5,5, il MF napoletano Giuseppe Lettieri. Alla manifestazione hanno preso parte in totale 444 giocatori, divisi in tre gruppi, fra i quali nove GM e quindici MI nel torneo principale.
Risultati: http://www.echecs.asso.fr/FicheTournoi.aspx?Ref=49680
Classifica finale: 1° Gukesh 7,5 punti su 9; 2°-3° Zeng, Lamard 7; 4°-9° Barseghyan, Di Nicolantonio, Fier, Nasuta, Antal, Godena 6,5; 10°-17° Siva, Rakotomakaro, Guichard, Razafindratsima, Vidal, Tanriverdi, Travadon, Flear 6; ecc.
GRAND CHESS TOUR 2020: PREVISTI SOLO CINQUE TORNEI, NIENTE FINALI A LONDRA
Magnus Carlsen e Fabiano Caruana guidano la schiera di top player che prenderanno parte alla sesta edizione del Grand Chess Tour. Tutti gli invitati hanno confermato la loro partecipazione e gli organizzatori hanno annunciato quali giocatori saranno ai nastri di partenza di ciascun evento. Oltre a Carlsen e Caruana, a contendersi la vittoria del circuito ci saranno Ding Liren, campione 2019, Alexander Grischuk, Ian Nepomniachtchi, Levon Aronian, Maxime Vachier-Lagrave, Anish Giri, Wesley So e Hikaru Nakamura.
Tutti e dieci i partecipanti al tour saranno in gara nei due tornei a cadenza classica previsti, ovvero il Superbet Chess Classic di Bucarest (Romania), dal 5 al 15 maggio, e la Sinquefield Cup di Saint Louis (Stati Uniti), dal 31 agosto al 10 settembre. Inoltre, ciascuno parteciperà a due dei tre eventi rapid e blitz, venendo affiancati da tre wild card a Parigi (24-28 giugno) e Zagabria (4-8 luglio) e da quattro a Saint Louis (25-29 agosto); le wild card sono ancora da definire.
Il tour prevede solo cinque tornei quest’anno, rispetto agli otto del 2019; questa volta non ne farà parte la London Chess Classic, né per ospitare le finali, né come evento indipendente. Ciò ha giocato un ruolo importante nella disponibilità di Carlsen, poiché il norvegese sarà impegnato nel match per difendere il titolo mondiale il prossimo novembre e a dicembre si prenderà un mese di riposo.
I partecipanti al tour competeranno per un montepremi totale di 1,275 milioni di dollari nel corso della stagione. Il montepremi per ogni torneo classico sarà di 325.000 dollari, mentre il montepremi per gli eventi rapid e blitz sarà di 150.000 dollari ciascuno. Inoltre, verrà assegnato un bonus per un totale di 175.000 dollari ai primi tre classificati del tour.
Sito ufficiale: https://grandchesstour.org/