di Roberto Messa
(editoriale TCS giugno 2020)
Il 12 maggio è morto a Roma Giulio Savelli, direttore ed editore di Torre & Cavallo tra il 1988 e il 1990 e principale organizzatore, in quel triennio, delle Giornate Scacchistiche Romane, eventi a cui parteciparono Kasparov, Karpov e altri ex campioni del mondo. Lo ricordiamo in questo numero (a pagina 56) perché se in Italia da trentatre anni esiste una rivista di scacchi distribuita nelle edicole il merito è principalmente suo.
Personalmente gli resterò per sempre debitore, per avermi offerto la direzione della testata nel 1990.
Savelli, nato il 27 settembre 1941, aveva 78 anni ed era stato un editore di spicco; tra gli oltre mille libri pubblicati dalla sua casa editrice negli anni Settanta si ricordano il bestseller del 1976 “Porci con le ali” (di Lidia Ravera e Marco Lombardo Radice) e ”La strage di Stato” (1970), controinchiesta sulla strage di piazza Fontana.
Appassionato di scacchi (era giocatore di categoria nazionale), nel 1987 divenne editore di Torre & Cavallo, testata fondata e diretta da Francesco Antonio Corrarello nel 1985. Alla nuova serie di Torre & Cavallo, iniziata col numero di luglio del 1987, Savelli diede un impulso poderoso, creando una pubblicazione innovativa nel panorama scacchistico italiano: di grande formato, con articoli firmati da grandi maestri di fama mondiale e da alcuni dei migliori giocatori italiani del momento. La coraggiosa intuizione di Savelli fu di lanciare la rivista nelle edicole, con una tiratura che inizialmente superava le diecimila copie, per consolidarsi – in seguito all’affinamento della distribuzione – su un numero di poco inferiore. All’epoca sembrava impossibile che una rivista di scacchi potesse sostenere nel lungo termine la sfida della distribuzione nelle edicole, invece è proprio grazie a questa leva che oggi siamo ancora qui, a differenza di altre storiche testate italiane ed europee che hanno cessato le pubblicazioni nell’ultimo ventennio. Al successo iniziale contribuì indubbiamente la vasta eco delle Giornate Scacchistiche Romane e l’ulteriore impegno profuso da Savelli a partire dal numero di maggio del 1988, quando divenne anche direttore responsabile della testata. Nel 1990 Savelli fu richiamato dalla politica, suo principale interesse, perciò lasciò la direzione al sottoscritto e affidò la gestione editoriale a Pierluigi Passerottti. Nel 1996 venne eletto deputato alla Camera nelle liste di Forza Italia, partito da cui uscì nel 1997. Sul fronte scacchistico si è limitato in seguito a partecipare ad alcune simultanee di grandi campioni.
Il sommario del numero di giugno in formato RTF