di Dario Mione
(editoriale TCS luglio/agosto 2020)
Che fra Internet e gli scacchi ci fosse un certo feeling era cosa risaputa già prima del lockdown. L’emergenza sanitaria degli ultimi mesi, che ha obbligato i big, come i semplici appassionati, a giocare solamente online anziché davanti a una scacchiera fisica, ha fortificato ulteriormente il rapporto. La Fide ha colto l’opportunità (se così vogliamo chiamarla) per lanciare un’iniziativa senza precedenti, denominata “Checkmate Coronavirus” (“Scacco matto al Coronavirus”). Dal 18 maggio al 16 giugno 2.762 tornei hanno aderito al progetto e sono stati disputati su varie piattaforme sotto l’egida della Federazione: 520.000 gli iscritti totali, con 120.000 partecipanti unici. “Nessun’altra federazione sportiva internazionale e nessun altro evento sportivo ufficiale ha mai raggiunto simili numeri”, ha tenuto a evidenziare la Fide in un comunicato sul proprio sito. Sessantaquattro giocatori si sono aggiudicati il premio più ambito: un viaggio pagato alle Olimpiadi di scacchi del 2021. Altri hanno vinto masterclass e mini-match contro alcuni top player (che si svolgeranno da luglio a settembre).
Sia lodato Internet, dunque, ma adesso è arrivato il momento di ripartire, usando le dovute precauzioni, anche con l’attività tradizionale: quella a tavolino. L’ECU (l’Unione scacchistica europea) ha stilato un prontuario di raccomandazioni ad uso degli organizzatori più “morbido” di quello emanato dalla Fsi (di cui abbiamo ampiamente riferito in Torre & Cavallo di giugno). Secondo l’Ecu “le mascherine chirurgiche per il viso sono fortemente raccomandate per tutti i giocatori e gli arbitri, ma non i guanti”; “i pezzi, gli orologi, le scacchiere, i tavoli e le sedie devono essere adeguatamente disinfettati prima e dopo ogni turno” e fra i giocatori deve essere mantenuto un metro e mezzo di distanza (due metri secondo il protocollo Fsi).
A livello europeo gli scacchi a tavolino sono ripartiti ufficialmente il 19 giugno con il campionato croato e diverse manifestazioni sono in programma nei mesi estivi, fra le quali il tradizionale festival di Biel (Svizzera). In Italia sono stati annullati quasi tutti i festival previsti per luglio, ma molti di quelli in calendario ad agosto si svolgeranno – o almeno queste sono le intenzioni degli organizzatori. Quanto ai supertornei a cadenza classica, salvo imprevisti dal 30 agosto a Saint Louis, negli Stati Uniti, dovrebbe avere luogo la Sinquefield Cup. Solamente a fine estate si potrà stilare un bilancio. Per ora non possiamo che salutare il ritorno del gioco “fisico” e augurarci che tutto vada nel migliore dei modi.
Il sommario del numero di luglio/agosto in formato RTF
P.S. Va precisato che questo editoriale è stato scritto alla fine di giugno, per andare in stampa sulla rivista di luglio/agosto. In data 28 luglio 2020 sul sito della Federazione scacchistica italiana è stata pubblicata una nuova versione del protocollo in cui è stato eliminato l’obbligo di indossare i guanti durante le partite di torneo.