MS: on line il numero 1036

E’ on line il numero 1036 del nostro settimanale web, Messaggero Scacchi. E’ possibile leggerlo in formato pdf. Il file di partite è in formato PGN zippato.
In questo numero:
1 – TATA STEEL: VAN FOREEST, GIRI, CARUANA E FIROUZJA AL COMANDO DOPO 7 TURNI
2 – ADDIO A LUBOMIR KAVALEK, EX SECONDO DI FISCHER E STELLA DEGLI ANNI SETTANTA
3 – TORNELO.COM: HOWELL SUPERA MCSHANE E ADAMS NEL TORNEO DI HASTINGS ONLINE
4 – YEREVAN (ARMENIA): HOVIK HAYRAPETYAN CONCEDE IL BIS NEL MEMORIAL MARGARYAN
5 – CHARLOTTE (USA): IL POLACCO ALEKSANDER MISTA LA SPUNTA NEL TORNEO D’INVERNO
6 – FSI: OK A EVENTI INTERNAZIONALI E CAMPIONATI ITALIANI, STOP A PROVINCIALI

TATA STEEL: VAN FOREEST, GIRI, CARUANA E FIROUZJA AL COMANDO DOPO 7 TURNI
Pandemia o no, Wijk aan Zee ospita anche quest’anno il suo ormai tradizionale supertorneo. L’83ª edizione è iniziata sabato 16 gennaio e si concluderà domenica 31 e a giocare “in presenza”, a tre mesi dall’ultima volta (in ottobre al Norway chess), ci sono anche i numeri uno e due della graduatoria Fide, ovvero Magnus Carlsen e Fabiano Caruana.
Martedì 12 il rigoroso lockdown nei Paesi Bassi, entrato in vigore a metà dicembre, è stato prorogato fino al 9 febbraio. Il numero di nuovi casi di persone infettate dal coronavirus non sta rallentando abbastanza rapidamente e il governo, come in altri Paesi (Italia inclusa), ha deciso di vietare le attività sportive a tutti i dilettanti. Solo gli eventi sportivi di livello professionistico hanno potuto continuare a svolgersi, sia pure senza spettatori, e fra questi è rientrato il Tata Steel, che costituisce dunque uno dei pochi tornei di scacchi di alto livello giocati in presenza durante la pandemia, dopo Biel, Bundesliga, Norway Chess e Superfinali del campionato russo.
Caruana, campione in carica, è stato il primo ad arrivare a Wijk aan Zee, il 5 gennaio, seguito dal francese Maxime Vachier-Lagrave due giorni dopo. La maggior parte dei giocatori è arrivata mercoledì 13, mentre Carlsen si è unito al gruppo solamente venerdì 15, il giorno prima dell’inizio, dopo un lungo soggiorno alle Seychelles dove ha trascorso le vacanze. Il norvegese sta partecipando all’evento per la diciassettesima volta, avendo vinto il gruppo principale per ben sette volte.
La pandemia ha colpito molto duramente il torneo, ancor prima che iniziasse. La lista dei partecipanti è cambiata ben tre volte dopo che era stata originariamente annunciata il 10 dicembre. In primo luogo, l’azerbaigiano Shakhriyar Mamedyarov si è ritirato ed è stato sostituito dall’indiano Pentala Harikrishna; poi il russo Ian Nepomniachtchi e l’uzbeko Nodirbek Abdusattorov hanno lasciato il posto al polacco Radoslaw Wojtaszek e allo svedese Nils Grandelius. Infine, il giorno prima dell’inizio del torneo, è stato annunciato un cambiamento dell’ultimo minuto: il russo Daniil Dubov ha dovuto ritirarsi perché una persona a lui vicina è risultata positiva al Covid-19, venendo rimpiazzato dal tedesco Alexander Donchenko. La competizione è rimasta comunque molto forte: il rating medio è di 2725, corrispondente alla 19ª categoria Fide.
Oltre alle defezioni, l’evento è fortemente influenzato dalla pandemia. Sono state prese tutte le misure standard per prevenire la diffusione del virus ; inoltre giocatori e organizzatori vengono regolarmente sottoposti a test anti-Covid (e lo saranno in tutto quattro volte). C’è anche traffico a senso unico nell’edificio e i grandi maestri sono rigorosamente separati da tutti gli altri, con un ingresso e un’uscita dedicati nella sala di gioco.
Nessuno, tranne i quattordici giocatori del torneo Masters, sta giocando. Quest’anno, ovviamente, non ci sono quindi le centinaia di dilettanti che normalmente popolano la stessa sala. Neppure gli spettatori sono ammessi, quindi viene data piena attenzione alla trasmissione online.
Quanto agli scacchi giocati, dopo sette dei tredici turni in programma sono quattro i giocatori a condividere la vetta con 4,5 punti: i padroni di casa Anish Giri e Jorden Van Foreest, Caruana e l’iraniano Alireza Firouzja. Invece Carlsen, dopo una fortunosa vittoria al primo turno con Firouzja, è stato fermato sempre sul pari nelle successive sei partite, nelle quali ha affrontato per lo più giocatori con Elo inferiore a 2700, ovvero, oltre a Van Foreest, anche lo spagnolo David Anton Gujarro, il connazionale Aryan Tari e Donchenko. Il campione del mondo si trova dunque a quota 4 insieme a Harikrishna, Grandelius e al russo Andrey Esipenko, mentre Wojtaszek è nono in solitaria a 3.
L’atteso scontro diretto fra Caruana e Carlsen è in programma mercoledì 27 gennaio in occasione del decimo turno; chissà se, per quella data, il norvegese sarà finalmente riuscito a ingranare la marcia giusta.
Sito ufficiale: https://tatasteelchess.com/
Classifica dopo il turno 7: 1°-4° Van Foreest, Giri, Caruana, Firouzja 4,5 punti; 5°-8° Harikrishna, Esipenko, Carlsen, Grandelius 4; 9° Wojtaszek 3,5; 10°-13° Duda, Vachier-Lagrave, Tari, Anton Guijarro 2,5; 14° Donchenko

ADDIO A LUBOMIR KAVALEK, EX SECONDO DI FISCHER E STELLA DEGLI ANNI SETTANTA
Il mondo degli scacchi piange la scomparsa del GM di origine ceca Lubomir Kavalek, venuto a mancare lunedì 18 gennaio a Reston, negli Stati Uniti. Nato a Praga il 9 agosto 1943, Kavalek era diventato campione della Cecoslovacchia a 19 anni e grande maestro a 22. A quell’epoca aveva vinto tornei in Jugoslavia, Bulgaria e in Olanda, aveva partecipato a diverse Olimpiadi e il suo futuro appariva radioso. Nel 1962 balzò all’attenzione del mondo scacchistico grazie alla vittoria contro il sovietico Eduard Guefeld alle Olimpiadi studentesche: la partita è passata alla storia con il nome “La mente sopra la materia” ed è stata considerata la settima più bella del ventesimo secolo dallo scrittore e GM statunitense Andrew Soltis.
La vita di Kavalek è cambiata drasticamene nel 1968, quando l’Unione Sovietica ha occupato Praga. Al tempo Kavalek era impegnato in un torneo a Polanica Zdroj, in Polonia, e decise che non sarebbe tornato in patria. Secondo la leggenda, pare che il grande maestro ceco abbia utilizzato il suo montepremi per acquistare abbastanza alcol da comprarsi l’entrata nella Germania Occidentale. Lì si è ritrovato con suo padre, che viveva nella Germania dell’Ovest già dal 1948, lavorando per Radio Free Europe e Voice of America e Kavalek, che si era formato in giornalismo, lo aiutò per un po’ con il lavoro, ma poi decise di tornare a occuparsi a tempo pieno di scacchi e partì alla volta degli Stati Uniti. Entro il 1972, Kavalek non solo aveva vinto il Campionato statunitense, ma era anche diventato secondo di Bobby Fischer per il match che lo avrebbe incoronato campione del mondo in Islanda. In breve sarebbe rimasto l’unico secondo di Fischer, dopo che Bill Lombardy era stato licenziato all’aggiornamento della tredicesima partita.
I frutti della sua collaborazione con Fischer si notarono molto presto: Kavalek, infatti, vinse quattro forti tornei, si piazzò secondo in altri due ed entrò ufficialmente nella top ten della lista Fide per la prima volta. Tuttavia, il GM ceco non ha mai avuto fortuna nel ciclo mondiale: pur avendo partecipato a quattro interzonali, non è mai riuscito ad arrivare ai Candidati. Il torneo di Montreal del 1979 è l’evento di cui Kavalek andava più fiero: dopo un inizio in sordina, nella seconda parte della gara aveva vinto sia con Tal che con Karpov. Sul torneo scrisse anche un libro che, secondo lui, era buono almeno come quello scritto da Bronstein sul torneo di Zurigo del 1953.
Pur essendo rimasto intorno al numero dieci al mondo tra il 1965 e il 1980, negli anni Settanta Kavalek ha cominciato a impegnarsi in altri ambiti, come ad esempio l’editoria. Diventato editore capo della casa editrice RHM, ha pubblicato numerosi libri, attirando l’attenzione di giocatori come Botvinnik, Petrosian, Karpov e Larsen. Lui stesso era una buona penna, come dimostra il libro dedicato all’edizione 1975 del torneo di Wijk aan Zee, e la già citata voluminosa opera su Montreal 1979 che, però, non ha mai visto la luce del giorno: quando finalmente Kavalek ebbe finito di scriverla, infatti, la RHM era collassata e nessun altro editore se la sentì di prendersi l’onere di pubblicare un’opera tanto impegnativa.
A partire del 1986, Kavalek è diventato opinionista per il Washington Post, regalando al mondo una delle più interessanti rubriche dedicate agli scacchi. Nel 1990 il GM ceco è riuscito finalmente a fare ritorno a Praga, dove ha cominciato un sodalizio con l’inglese Nigel Short.
A parte i numerosi traguardi scacchistici, Kavalek viene ricordato per il senso dell’umore e la speranza è che il libro che racchiude le sue memorie, quasi completato al momento della sua scomparsa, venga pubblicato insieme al suo famoso volume del torneo di Montreal 1979.

TORNELO.COM: HOWELL SUPERA MCSHANE E ADAMS NEL TORNEO DI HASTINGS ONLINE
In occasione del suo centesimo compleanno (la prima edizione risale al 1920/1921), il Congresso Internazionale di Hastings è stato organizzato nonostante la pandemia, ma ha dovuto traslocare online. Sponsorizzato dall’azienda Caplin Systems per la seconda volta, l’evento è stato disputato online sabato 9 e domenica 10 gennaio sulla piattaforma Tornelo.com, alla cadenza rapid di 15 minuti più 10 secondi per mossa. Ai nastri di partenza c’erano i dieci migliori giocatori inglesi, ai quali si sono aggiunti il primo e il secondo classificato dei Campionati britannici online (i MI Matthew Wadsworth e Matthew Turner).
Al termine degli 11 turni di gioco, il GM David Howell, numero quattro di tabellone, si è imposto in solitaria e imbattuto con 9 punti su 11, staccando di una lunghezza e mezza il GM Luke McShane; il favorito superGM Michael Adams non è andato oltre il terzo posto a quota 7, mentre il GM Gawain Jones, di recente incoronato campione europeo blitz online, si è classificato quarto a 6,5.
Cinque delle sette vittorie ottenute da Howell sono arrivate in turni consecutivi; nell’ultima di queste, al nono, il futuro campione ha sconfitto Adams con i pezzi bianchi, battendo poi anche McShane nel decisivo scontro diretto conclusivo.
Sito ufficiale: http://www.hastingschess.com/
Classifica finale: 1° Howell 9 punti su 11; 2° McShane 7,5; 3° Adams 7; 4° Jones 6,5; 5° Gormally 6; 6° Turner 5,5; 7°-8° Wadsworth, Arkell 5; 9° Pert 4,5; 10°-11° Hebden, Ghasi 3,5; 12° Flear 3

YEREVAN (ARMENIA): HOVIK HAYRAPETYAN CONCEDE IL BIS NEL MEMORIAL MARGARYAN
Il GM armeno Hovik Hayrapetyan si è aggiudicato l’11ª edizione del Memorial Adranik Margaryan, disputata a Yerevan (Armenia) dal 9 al 17 gennaio. Il torneo, intitolato al primo ministro armeno morto nel 2007, vanta nel proprio albo d’oro nomi illustri come quelli del russo Vladislav Artemiev e dell’iraniano Parham Maghsoodloo. Hayrapetyan, che partiva con il numero due di tabellone e aveva già vinto l’evento nel 2020, si è imposto in solitaria e imbattuto con 7 punti su 9, battendo fra gli altri, al sesto turno, il MI russo Sergei Lobanov, che partiva come favorito della vigilia. Lobanov si è, quindi, dovuto accontentare del secondo posto a quota 6, dopo averla spuntata per spareggio tecnico sul GM armeno Levon Babujian. La competizione aveva un rating medio di 2442 (ottava categoria Fide).
Risultati: http://chess-results.com/tnr545666.aspx
Classifica finale: 1° Hayrapetyan 7 punti su 9; 2°-3° Lobanov, Babujian 6; 4° Lazavik 5; 5°-6° Mikaelyan, Makaryan 4,5; 7° Daneshvar 4; 8° Gharibyan 3,5; 9^ Sargsyan 3; 10° Barseghyan 1,5

CHARLOTTE (USA): IL POLACCO ALEKSANDER MISTA LA SPUNTA NEL TORNEO D’INVERNO
Il GM polacco Aleksander Mista ha vinto al fotofinish l’edizione 2021 del torneo invernale a inviti di Charlotte (Usa), disputata dal 14 al 18 gennaio. Mista, che partiva come favorito della vigilia, è riuscito a rispettare i pronostici solo grazie allo spareggio tecnico, che gli ha permesso di superare il MI georgiano Zurab Javakhadze dopo che entrambi avevano totalizzato 6 punti su 9. Mentre Mista ha concluso il torneo imbattuto, Javakhadze è stato fermaato al terzo turno dal MI statunitense Atulya Shetty. Sul terzo gradino del podio è salito il GM russo Vladimir Belous, che si è aggiudicato il bronzo dopo aver superato il già citato Shetty che, come lui, aveva totalizzato 5,5 punti. La competizione era di ottava categoria Fide (media Elo 2435).
Nel gruppo MI (rating medio 2296) il maestro statunitense Tianqi Wang ha concluso imbattuto con 6,5 su 9, superando per spareggio tecnico il connazionale MF Kyron Griffith; entrambi hanno guadagnato una norma MI. Terzi a 5,5 si sono classificati i MF Anish Vivekananthan e Thalia Cervantes Landeiro, anche loro statunitensi.
Risultati: http://chessstream.com/Invitational/Pairings.aspx
Classifica finale: 1°-2° Mista, Javakhadze 6 punti su 9; 3°-4° Belous, Shetty 5,5; 5° Ringoir 5; 6° Ostrovsky 4,5; 7° Daggupati 4; 8° Guo 3,5; 9°-10° Shankar, Mishra 2,5

FSI: OK A EVENTI INTERNAZIONALI E CAMPIONATI ITALIANI, STOP A PROVINCIALI
Stop ai campionati provinciali e a tutti gli eventi in cui non sia previsto l’obbligo di tessera agonistica, ok a (quasi) tutti gli altri tornei. Nella riunione di sabato 16 gennaio, come reso noto con un breve comunicato sul sito ufficiale della Federscacchi, il Consiglio Federale «è intervenuto a chiarire quali sono eventi e competizioni scacchistiche di livello agonistico» che si possano considerare «di preminente interesse nazionale» sulla scorta del provvedimento con cui il CONI si è adeguato alle ultime disposizioni governative per la prevenzione del Covid-19. Il Consiglio ha stabilito che «costituiscono competizioni di preminente interesse nazionale quelli aventi natura internazionale, nonché i campionati nazionali e le competizioni a questi equipollenti, per i quali è richiesta la tessera agonistica (o equipollente junior)». In ogni caso, specifica ulteriormente la nota, «non sono ammessi eventi che prevedano più di due turni al giorno e meno di 45 minuti tra un turno e l’altro, necessari alla sanificazione del materiale di gioco e areazione degli ambienti».
Sito ufficiale: http://www.federscacchi.it/