E’ on line il numero 1096 del nostro settimanale web, Messaggero Scacchi. E’ possibile leggerlo in formato pdf. Il file di partite è in formato PGN zippato.
In questo numero:
1 – OLIMPIADI: UZBEKISTAN ORO NELL’OPEN, UCRAINA REGINA NEL FEMMINILE
2 – ARKADY DVORKOVICH RIELETTO PRESIDENTE FIDE CON UN QUASI-PLEBISCITO
3 – SPILIMBERGO: VINCE VISAKH, NORME MI PER CAPPELLETTO E LUMACHI
4 – VLISSINGEN (OLANDA): L’INDIANO HARSHA IN SOLITARIA NEL TORNEO HZ
5 – CALIFORNIA: IL RUSSO SOROKIN SUPERA MORADIABADI NELL’US OPEN
6 – MORROVALLE: IL MODENESE BALLOTTI LA SPUNTA SU VANCINI E D’ANTONIO
OLIMPIADI: UZBEKISTAN ORO NELL’OPEN, UCRAINA REGINA NEL FEMMINILE
L’Uzbekistan ha fatto la storia nelle sezione Open delle Olimpiadi, ospitate a Chennai (India) dal 29 luglio al 9 agosto. Numero 14 nel tabellone di partenza, la squadra allenata dal GM Ivan Sokolov e guidata dal 17enne Nodirbek Abdusattorov, campione del mondo rapid, è stata l’unica a concludere imbattuta al termine degli undici turni di gioco, totalizzando 19 punti su 22 e superando per spareggio tecnico l’Armenia, battuta nello scontro diretto del nono incontro. I 20enni Nodirbek Yakubboev e Shamsiddin Vokhidov e il 16enne Javokhir Sindarov erano gli altri tre juniores della squadra, il cui componente più anziano era Jahongir Vakhidov, 27 anni.
Dal canto proprio l’Armenia, che l’anno scorso aveva “perso” Levon Aronian, passato alla federazione Usa, era capitanata da Gabriel Sargissian, che, nonostante un brutto inizio con quattro pareggi e una sconfitta, è diventato il capocannoniere della squadra nella seconda metà della competizione: le sue 4 vittorie e 1 pareggio nei match contro i diretti rivali sono state una delle chiavi del successo armeno. Anche Robert Hovhannisyan, che giocava in quarta scacchiera, ha contribuito notevolmente al successo della squadra armena.
Insieme agli uzbeki, l’altra sorpresa dell’evento è stata la seconda squadra indiana, ufficialmente denominata “India B” e formata da giovani promesse, che è riuscita a superare la formazioe “A” e a conquistare la medaglia di bronzo con 18 punti. Particolarmente notevole è stata la prestazione del sedicenne Dommaraju Guskesh, che ha vinto le prime otto partite giocate e pareggiato la nona con l’azerbaigiano Shakhriyar Mamedyarov. Gukesh è stato vittima di un piccolo dramma nello scontro decisivo contro gli uzbeki al 10° turno: pur avendo una posizione assai vantaggiosa per gran parte della partita, verso la fine ha perso il filo e commesso una svista, perdendo un pezzo. Questo risultato ha regalato agli uzbeki il 2-2, che si è rivelato decisivo per il risultato finale delle Olimpiadi. Gukesh si è comunque potuto consolare con la medaglia d’oro individuale, guadagnata davanti ad Abdusattorov e al campione del mondo Magnus Carlsen.
La più grande delusione delle Olimpiadi è stata probabilmente la prestazione della squadra statunitense, infine solo quinta con 17 punti, gli stessi di India “A” e della sorpredente Moldavia. In assenza di Russia e Cina, gli americani sembravano gli indiscussi favoriti per l’oro, avendo un Elo medio di 2771, ben davanti a India “A” (2696), Norvegia (2692) e Spagna (2687). Alla luce di questi numeri, non ottenere alcuna medaglia sembrava semplicemente impensabile. Tuttavia, con Fabiano Caruana che ha subito tre sconfitte (totalizzando 5 su 10) e Levon Aronian che ha messo a segno una sola vittoria (realizzando 3,5 su 7), i favoriti del torneo hanno faticato a tenere il passo delle altre squadre di vertice. Assai deludente anche la Norvegia: a parte Carlsen, coi suoi 7,5 su 9, gli altri componenti della squadra si sono dimostrati tutti in cattiva forma, rimediando solamente il 59° posto a quota 12.
D’altra parte, la maggiore sorpresa è stata la Moldavia, numero 48 di tabellone, senza un solo giocatore sopra i 2500. Ma Schitcho, Macovei, Hamitevici, Baltag e Ceres hanno tutti sovra-performato, ottenendo un risultato storico per il loro Paese. Cuba (19ª) e Perù (24ª) sono state le migliori squadre dell’America Latina, mentre Egitto (36ª) e Tunisia (41ª) sono state ancora una volta le migliori africane.
Nella sezione femminile, ben cinque squadre erano in corsa per l’oro alla vigilia dell’ultimo turno, prima del quale l’India “A” era in testa con 17 punti, seguita da Polonia, Azerbaigian, Ucraina e Georgia a 16. Le padrone di casa sono sembrate invincibili per quasi tutto l’evento, ma hanno esaurito il carburante verso la fine. Dopo sette vittorie consecutive e un pareggio con l’Ucraina è arrivato il primo ko, una sconfitta per 2,5-1,5 contro la Polonia, grazie alla nona vittoria consecutiva dell’eroina della sezione femminile, la MIf Oliwia Kiolbasa, ai danni di Rameshbabu Vaishali. Nel turno successivo Koneru e compagne sono tornate in testa con una convincente vittoria per 3,5-0,5 sul Kazakistan, ma l’ultimo incontro ha dimostrato che l’euforia dei fan era prematura: l’India ha subito una dolorosa sconfitta per 1-3 contro gli Stati Uniti, venendo relegata al terzo posto.
A conquistare l’oro è stata quindi l’Ucraina, che poteva contare su due ex campionesse del mondo femminile, Anna Ushenina e Mariya Muzychuk, a sulla sorella di quest’ultima, Anna. Le ucraine non hanno perso un solo match, totalizzando 18 punti su 22, e hanno vinto con sicurezza gli ultimi due, incluso il più importante del turno finale, contro la Polonia. La Georgia ha conquistato l’argento, venendo superata solo per spareggio tecnico.
L’Ucraina ha vinto l’oro nella sezione femminile per la seconda volta dopo Torino 2006, guadagnando la settima medaglia nelle ultime otto Olimpiadi. Il successo del 2022, arrivato in un momento così difficile, è particolarmente prezioso: «Sono felice ma molto stanco», ha detto il capitano della squadra GM Michail Brodsky durante la conferenza stampa subito dopo l’ultimo turno; «Non posso credere che abbiamo vinto le Olimpiadi!».
Quanto alle formazioni azzurre, che dopo 7 turni avevano entrame 10 punti, nell’Open i nostri sono crollati nel finale, perdendo 3-1 prima con l’Inghilterra e poi con il Perù, venendo relegati al 47° posto nel gruppo a 13. I migliori risultati della squadra li hanno ottenuti Lorenzo Lodici, 6 su 9 in terza scacchiera, e Sabino Brunello, 6,5 su 9 in quinta (imbattuto); Daniele Vocatuto in prima e Francesco Sonis in quarta (calato nella seconda parte del torneo) hanno realizzato più o meno il punteggio atteso, 5 su 9, mentre Luca Moroni, 3,5 su 8 in seconda, ha sciupato con due sconfitte conclusive una prova altrimenti in linea con le aspettative.
Nel femminile, invece, l’Italia ha ottenuto all’incirca i risultati attesi negli ultimi turni, piazzandosi infine 29ª nel gruppo a quota 14. Bene hanno fatto in particolare la MIf Tea Gueci, 6 su 8 in terza scacchiera, e i giovani innesti Marianna Raccanello (6 su 9 in quarta) ed Elisa Cassi (4 su 7 in quinta); un po’ sottotono, invece, Marina Brunello (6 su 11 in prima) e Olga Zimina (5 su 9 in seconda).
All’evento ha preso parte un numero record di formazioni: 186 nell’Open e 159 nel femminile; 95 i giocatori con Elo pari o superiore a 2600 in gara, tra i quali quindici over 2700. Le prossime edizioni delle Olimpiadi avranno luogo a Budapest, in Ungheria, nel 2024, e a Tashkent, in Uzbekistan, nel 2026.
Sito ufficiale: https://chessolympiad.fide.com/
Classifiche finali
Open: 1ª-2ª Uzbekistan, Armenia 19 punti su 22; 3ª India “B” 18; 4ª-6ª India “A”, Stati Uniti, Moldavia 17; 7ª-10ª Azerbaigian, Ungheria, Polonia, Lituania 16; 11ª-24ª Olanda, Spagna, Francia, Inghilterra, Grecia, Israele, Kazakistan, Germania, Cuba, Serbia, Brasile, Montenegro, Austria, Perù 15; ecc.
Femminile: 1ª-2ª Ucraina, Georgia 18 punti su 22; 3ª-5ª India “A”, Stati Uniti, Kazakistan 17; 6ª-14ª Polonia, Azerbaigian, India “B”, Bulgaria, Germania, Ungheria, Armenia, Serbia, Slovacchia 16; 15ª-20ª Mongolia, Repubblica Ceca, India “C”, Lituania, Cuba, Olanda 15; ecc.
ARKADY DVORKOVICH RIELETTO PRESIDENTE FIDE CON UN QUASI-PLEBISCITO
Arkady Dvorkovich è stato rieletto per un secondo mandato alle elezioni presidenziali durante il Congresso Fide ospitato domenica 7 agosto a Chennai, in India, nel corso delle Olimpiadi. L’ex campione del mondo Vishy Anand, che faceva parte della sua squadra, sarà invece il nuovo vicepresidente. Dvorkovich ha ricevuto 157 voti, contro i 16 dell’unico altro candidato rimasto, il GM ucraino Andrii Baryshpolets. Poco prima dell’inizio delle votazioni, il GM francese Bachar Kouatly ha ritirato la sua candidatura adducendo la mancanza di sostegno da parte dei delegati. Inalbek Cheripov, il quarto candidato, si era ritirato pochi giorni prima.
Nato a Mosca il 26 marzo 1972, Arkady Dvorkovich era stato eletto per la prima volta Presidente della Fide nell’ottobre 2018, succedendo a Kirsan Ilyumzhinov. Nonostante sia stato messo in dubbio da alcuni a causa della sua nazionalità e del fatto che in passato ha ricoperto incarichi importanti nel governo russo, la schiacciante vittoria elettorale di Dvorkovich dimostra che si è guadagnato la fiducia delle federazioni affiliate alla Fide e della comunità scacchistica.
«Sì, sono russo e ho servito la gente del mio paese, inclusa la comunità scacchistica russa, in qualità di presidente del consiglio della Federazione russa di scacchi», ha detto Arkady durante il suo discorso prima della votazione. «Ho cercato di farlo in modo professionale e con il massimo livello di integrità possibile. Ho preso una posizione forte sui tragici eventi in Ucraina e ho sostenuto le decisioni del Consiglio Fide in merito al ridimensionamento del coinvolgimento della Russia nella Fide. Inoltre, abbandonando partner russi, siamo stati in grado di trovarne di nuovi in tutto il mondo, organizzare queste Olimpiadi degli scacchi [in India] e garantire stabilità finanziaria alla Fide. È tutt’altro che facile per me personalmente, ma spero che gli scacchi possano riunire le persone di nuovo».
Dvorkovich ha citato i seguenti punti come le sue principali priorità per il suo secondo mandato: continuare a perfezionare gli eventi top, a partire da quelli che fanno parte del ciclo del campionato del mondo; espandere i progetti online della Fide, cercando nuove partnership e rafforzando quelle esistenti; mantenere e rafforzare il supporto alle federazioni affiliate.; continuare a investire nella promozione degli scacchi femminili; continuare ad ampliare i programmi sociali della Fide.
Comunque sia, il secondo mandato di Dvorkovich sarà anche l’ultimo, poiché uno delle prime iniziative intraprese poco dopo essere stato eletto nel 2018 era stato quello di rinnovare la Carta Fide, introducendo fra l’altro i limiti di mandato.
Sito ufficiale: https://www.fide.com/
SPILIMBERGO: VINCE VISAKH, NORME MI PER CAPPELLETTO E LUMACHI
Il 23enne GM indiano N. R. Visakh ha vinto la 20ª edizione dell’Open internazionale di Spilimbergo, in provincia di Pordenone, disputata dal 9 al 15 agosto. Visakh, che a giugno si era imposto nel torneo “San Leo Scacchi in fortezza” e che partiva con il numero due di tabellone, si è piazzato al primo posto in solitaria e imbattuto con 7,5 punti su 9, staccando di una lunghezza un gruppo si sei giocatori: i connazionali GM Diptayan Ghosh (secondo), MI N. R. Vignesh e MI P. Shyaamnikhil, il MI statunitense Alexander Katz (terzo), il GM ucraino Volodymyr Vetoshko e il MI francese Pierre Bailet. Solo 8° (11° per spareggio tecnico) il GM indiano Leon Luke Mendonca, che partiva come favorito della vigilia, ma è stato rallentato nella corsa al primo posto dalle due sconfitte, subite al quarto e al sesto turno, rispettivamente con il già citato Ghosh e con il MI indiano A. Ra. Harikrishnan. Il miglior piazzamento fra gli azzurri in gara lo hanno ottenuto il MF trevigiano Joshuaede Cappelletto (classe 2005) e il MF bresciano Gabriele Lumachi (classe 2003), che partivano con il numero 43 e 27 di tabellone e si sono piazzati rispettivamente 13° e 14° nel gruppo a 6, realizzando entrambi una norma di maestro internazionale; Cappelletto ha fra l’altro sconfitto il GM olandese Harmen Jonkman e il MI tedesco Adrian Gschnitzer, mentre Lumachi ha battuto il MI croato Darko Doric.
Il CM veneziano Roy Marson (classe 2006) ha vinto il torneo A con 6,5 punti su 7, staccando di mezza lunghezza il CM udinese Ruggero Picco, secondo a 6, mentre il fioretino Nicolò Di Girolamo è salito sul terzo gradino del podio alla guida di un nutrito gruppo a quota 5,5.
Il torinese Matteo Gatti (classe 2004) ha dominato l’open B con 6,5 punti su 7, seguito a una lunghezza di distanza dal CM trevigiano Dante Tomio, secondo a 5,5, mentre il fioretino Giovanni Delle Rose (classe 2008) si è piazzato terzo alla guida del gruppo a 5.
L’udinese Matteo Burello (classe 2008), infine, ha vinto l’open C con 6,5 punti su 7, staccando di mezza lunghezza l’ucraino Mykhailo Khalamiviskiy, secondo a 6, e di una lunghezza il pordenonese Luca Mio e Luca Agolzer. All’evento hanno preso parte 328 giocatori, provenienti da venti Paesi diversi, tra cui sette GM e quindici MI.
Risultati: http://chess-results.com/tnr633362.aspx
Classifiche finali
Master: 1° Visakh 7,5 punti su 9; 2°-7° Ghosh, Katz, Vetoshko, Vignesh, Shyaamnikhil, Bailet 6,5; 8°-18° Das, Delorme, Karthik, Mendonca, Krishna, Cappelletto, Lumachi, Muckle, Muthaiah, Razafindratsima, Harikrishnan 6; ecc.
Open A: 1° Marson 6,5 punti su 7; 2° Picco 6; 3°-6° Di Girolamo, Di Maulo, Capaliku, Tischler 5,5; 7°-13° Massazza, F. Bortolotti, Conte, Zavattero, Marzatico, Gelardi, Maselli 5; ecc.
Open B: 1° Gatti 6,5 punti su 7; 2° Tomio 5,5; 3°-8° Delle Rose, Pisano, Budai, Zorzetti, Xu Ten, Rametta 5; 9°-11° Budai, A. Bortolotti, Bodini 4,5; ecc.
Open C: 1° Burello 6,5 punti su 7; 2° Khalamiviskiy 6; 3°-4° Mio, Agolzer 5,5; 5°-7° L. Cossio, Marinig, Ferrante 5;8ª-16° Bertuzzi, Magda, Ancona, J. Cossio, Carloppi, Colonetti, Sartori, Frassi, Saporito 4,5; ecc.
VLISSINGEN (OLANDA): L’INDIANO HARSHA IN SOLITARIA NEL TORNEO HZ
Il GM indiano Bharathakoti Harsha ha trionfato nella 24ª edizione del torneo internazionale “HZ Università di scienze applicate”, disputata a Vlissingen (Olanda) dal 6 al 13 giugno. Harsha, numero quattro di tabellone, ha concluso solitario in vetta con 8 punti su 9, malgrado una sconfitta al quarto turno, staccando di una lunghezza un gruppo di sette giocatori, fra i quali i GM ucraini Ruslan Ponomariov e Vladimir Baklan, primo e terzo nel ranking di partenza, e il GM russo Vyacheslav Ikonnikov. Decisivi sono stati gli ultimi due turni, prima dei quali Harsha condivideva la vetta con il connazionale Babu Lalith, Ponomariov e il MI olandese Thomas Beerdsen; dopo aver sconfitto quest’ultimo, il vincitore ha avuto la meglio su Lalith, realizzando una performance di 2638 e guadagnando 8,1 punti Elo. In gara c’era anche il maestro romano Carlo Marzano, che si è piazzato 38° nel gruppo a 5,5. Alla competizione hanno preso parte 203 giocatori in rappresentanza di quattordici Paesi, fra i quali otto GM e cinque MI.
Sito ufficiale: https://www.hztoernooi.nl/index.php/en/
Classifica finale: 1° Harsha 8 punti su 9; 2°-8° Ponomariov, Vrolijk, Beerdsen, Baklan, Grutter, Ikonnikov, Pham 7; 9°-18° Lalith, Royal, Dhulipalla, De Jong, Santiago, Sorbe, Schoppen, Lohr, Zevenhuizen, Laux 6,5; ecc.
CALIFORNIA: IL RUSSO SOROKIN SUPERA MORADIABADI NELL’US OPEN
Il GM russo Aleksey Sorokin ha vinto al fotofinish l’edizione 2022 dello US Open, disputata a Rancho Mirage, in California dal 30 luglio al 7 agosto. Sorokin, che studia all’Università Texas Tech diLubbock, si è piazzato al primo posto con 8 punti su 9 dopo avere superato per spareggio tecnico il GM statunitense Elshan Moradiabadi. I due non si sono mai incontrati durante il torneo e a decidere il vincitore è stata una partita Armageddon, nella quale erano in palio 200 dollari oltre ai 4800 già vinti da ciascuno dei due giocatori. Non giocando per la Federazione scacchistica statunitense, Sorokin non era in lizza per l’ambito posto al Campionato nazionale, che si disputerà al circolo di Saint Louis il prossimo ottobre. A qualificarsi, quindi, è stato Morardiabadi che, come è stato annunciato durante il torneo, è uno dei nuovi grandi maestri affiliati al prestigioso circolo. Gli statunitensi MF Brandon Jacobson e Gabriel Eidelman hanno spartito il terzo posto a quota 7,5. Alla manifestazione hanno preso parte 402 giocatori.
Risultati: http://www.uschess.org/results/2022/usopen/
Classifica finale: 1°-2° Sorokin, Moradiabadi 8 punti su 9; 3°-4° Jacobson, Eidelman 7,5; 5°-14° Naroditsky, Akobian, Shabalov, Hong, Matviishen, Sheng, Schmakel, Costello, Melikian, Mei 7; ecc.
MORROVALLE: IL MODENESE BALLOTTI LA SPUNTA SU VANCINI E D’ANTONIO
Il diciottenne CM modenese Luca Ballotti si è aggiudicato la decima edizione del torneo “Città di Morrovalle”, disputato nel comune marchigiano dal 12 al 15 agosto. Ballotti, che partiva con il numero sette di tabellone, si è piazzato al primo posto in solitaria con 5 punti su 6 e un’unica sconfitta, al terzo turno con il MF bolognese Edoardo Vancini, e una vittoria, tra le altre, con il più quotato MF romano Marco Corvi all’ultimo turno. Dietro di lui, il già citato Vancini e il CM ternano Neri D’Antonio hanno spartito il secondo posto a quota 4,5; quarto alla guida del gruppo a 4 il già citato Corvi.
La bolognese Tosca Proietti ha vinto al fotofinish l’Open B, dove l’ha spuntata per spareggio tecnico sul Maestro maceratese Leonardo Cappella, sul pavese Lorezo Liam Modena e sul perugino Matteo Viti (classe 2010) che, come lei, avevano totalizzato 4,5 punti su 5.
Nessuna sorpresa nell’Open C, dove il pavese Volfango Rizzi, favorito della vigilia, si è imposto in solitaria e imbattuto con 5,5 punti su 6, staccando di mezza lunghezza la sua inseguitrice diretta, la romana Maddalena Corvi (classe 2011), e di una l’anconetano Damiano Ragnini.
All’evento hanno preso parte 82 giocatori, provenienti da quattro Paesi diversi, tra cui tre maestri Fide nell’Open principale.
Risultati: https://vesus.org/
Classifiche finali
Open A: 1° Ballotti 5 punti su 6; 2°-3° Vancini, D’Antonio 4,5; 4°-9° Mar. Corvi, Madiai, Maldonado Gonzales, Dobboletta, Faraoni, Ulrich 4; ecc.
Open B: 1ª-4° T. Proietti, Cappella, Modena, Viti 4,5 punti su 6; 5°-7° Caputo, Mircoli, Pocognoli 4; 8°-10° Del Giudice, Brunetti, Nagni 3,5; ecc.
Open C: 1° Rizzi 5,5 punti su 6; 2ª Mad. Corvi 5; 3° Ragnini 4,5; 4°-6° Canel, Ruggirello, Ferri 4; 7°-12° Berlato, Angeli, Censi, Bellucci, Pancottini, Andreacchio 3,5; ecc.