di Roberto Messa
(editoriale TCS novembre 2022)
A partire dal mese di gennaio Torre & Cavallo Scacco! uscirà con cadenza bimestrale, il che significa che l’annata 2023 sarà composta di sei fascicoli, con lo stesso numero di pagine, lo stesso formato e e gli stessi contenuti. Nonostante il costo della carta sia quasi triplicato rispetto a 18 mesi fa, il prezzo di copertina rimarrà di 6,90 euro per tutto l’anno venturo.
Abbiamo preso questa decisione anche pensando a quei lettori che, con le bollette da pagare e altre difficoltà all’orizzonte, avrebbero dovuto rinunciare ad abbonarsi o a comprare la rivista in edicola tutti i mesi. Con sei numeri invece di undici, potranno con una spesa più contenuta continuare ad avere un’informazione ampia e di qualità sui principali avvenimenti internazionali, e con due mesi a disposizione tra una rivista e l’altra avranno più tempo per approfondire la lettura degli articoli didattici e teorici, che manterremo con la stessa impostazione attuale. Necessariamente daremo meno spazio alle cronache dai festival italiani, ma continueremo a riportare le classifiche e le notizie essenziali anche dei tornei weekend di un certo spessore, affinché la collezione completa della rivista continui a rappresentare una fonte completa e intramontabile. In un mondo sempre più dominato da internet, dove con grande velocità tutto si trova e tutto si disperde, pensiamo che questa sia la nostra missione e continueremo a svolgerla con impegno e passione.
Negli ultimi due mesi la stampa italiana e di tutto il mondo ha dato ampio spazio alla telenovela Niemann–Carlsen: troppo gustosa la teoria che uno scacchista possa barare utilizzando un vibratore anale, troppo sconvolgente la notizia della causa per calunnia e diffamazione presentata da Niemann il 20 ottobre contro Carlsen, Nakamura e altri, accompagnata da una richiesta di risarcimento di cento (o addirittura quattrocento) milioni di dollari. Ne tratteremo nel prossimo numero, quando i contorni della vicenda saranno forse più chiari, ma intanto possiamo dire che l’immagine degli scacchi rischia di essere definitivamente compromessa. Di chi è la colpa? Di chi accusa gli avversari senza prove concrete o di chi imbroglia quotidianamente negli scacchi online come pure nei tornei in presenza? È un dibattito che non mi appassiona e probabilmente non se ne verrà mai a capo.
Chiudiamo con una buona notizia, di cui parleremo diffusamente nel numero di dicembre: Francesco Sonis si è classificato quarto ai Campionati mondiali under 20, che si sono conclusi il 22 ottobre a Cala Gonone, in provincia di Nuoro. Il grande maestro di Oristano ha concluso imbattuto a pari punti (8 su 11) con il vincitore e con altri tre giocatori.
Il sommario del numero di novembre in formato RTF