di Roberto Messa
(editoriale TCS settembre-ottobre 2023)
Che nesso può mai esserci tra notizie apparentemente così slegate come il progetto della Federazione internazionale di regalare punti Elo a tutti i giocatori con meno di 2000, i quattro giovani indiani che conquistano la metà dei posti nei quarti di finale della Coppa del Mondo e il forte aumento dei tesserati alla Federazione Scacchistica Italiana, che a Ferragosto ha annunciato il nuovo record storico di 6408 agonisti su oltre ventimila tesserati?
A ben guardare la farfalla che con il suo battito d’ali ha dato il via a questo caotico tsunami di nuovi giocatori è stata, alla fine del 2020, la serie televisiva “La Regina degli Scacchi”, che guarda caso tornerà prossimamente sui nostri monitor sotto forma di videogioco, piattaforma di allenamento e altre attività scacchistiche online. Ma cerchiamo di rimettere in fila le cause e gli effetti: negli ultimi tre anni in Italia e nel mondo milioni di persone si sono appassionate agli scacchi (principalmente online) e anche i cosiddetti giocatori di club hanno continuato ad allenarsi e a migliorare, ma a causa della pandemia hanno per lo più rimandato il ritorno ai tornei, ai quali non volevano ripresentarsi se non in condizioni ottimali. Intanto in India e in altri paesi si è consolidata una moltitudine di giovanissimi tremendamente forti, ma con punteggi Elo perennemente in ritardo rispetto ai loro sbalorditivi progressi. Tutto ciò ha accelerato la “deflazione” nella fascia tra i mille e i duemila punti, una tendenza che secondo un ben documentato studio statistico sarebbe iniziata una decina di anni fa, guarda caso quando anche tra i giocatori nostrani si cominciavano a sentire le tipiche lamentele per i punti Elo persi “immeritatamente” contro ragazzini terribili, indiani o italiani, che toccava affrontare nei festival e negli open. Il problema è concreto, non è solo una questione di amor proprio. Adesso quasi tutti giocano online, studiano e prendono lezioni prima di affacciarsi ai tornei, al punto che tanti esordienti con Elo 1000-1200 rischiano di non passare mai neppure in Terza Nazionale, pur avendo una comprensione del gioco e una forza tattica degna di un 1500-1700 (di una volta). Questo produce la sensazione di raggiungere traguardi molto modesti in rapporto al tempo e all’impegno dedicati, oppure nei meno giovani di essere già in rapido declino solo perché nel giro di pochi anni si sono persi cento o più punti Elo, senza capire il perché.
La Federazione internazionale non ha ancora deciso, ma l’intenzione sarebbe di assegnare un incremento proporzionale, con un massimo di 400 punti, a tutti i classificati della fascia 1000/2000. Inoltre, dal primo gennaio, il punteggio d’ingresso nella graduatoria dovrebbe salire da 1000 a 1400.
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