MS: on line il numero 1158

E’ on line il numero 1158 del nostro settimanale web, Messaggero Scacchi. E’ possibile leggerlo in formato pdf. Il file di partite è in formato PGN zippato.
In questo numero:
1 – LONDRA: I “TRIVENI KING” DI FIROUZJA VINCONO LA GLOBAL CHESS LEAGUE
2 – LINARES (SPAGNA): PICHOT SU TUTTI NEL CAMPIONATO IBERO-AMERICANO
3 – ADDIO A ZENON FRANCO OCAMPOS, PRIMO GRANDE MAESTRO DEL PARAGUAY
4 – PREMIO NOBEL PER LA CHIMICA A DEMIS HASSABIS, CREATORE DI DEEPMIND
5 – OSKEMEN (KAZAKISTAN): L’UCRAINO BERNADSKIY IN SOLITARIA NELL’OPEN
6 – GRADO: IL BRESCIANO LUMACHI VINCE L’OPEN E CONQUISTA IL TITOLO MI
7 – ARCO DI TRENTO: IL GEORGIANO PETRIASHVILI LA SPUNTA PER SPAREGGIO
8 – SANTA MARIA DI LEUCA: ITALIANI SENIOR, TITOLI A MANTOVANI E MILETO

LONDRA: I “TRIVENI KING” DI FIROUZJA VINCONO LA GLOBAL CHESS LEAGUE
I “Triveni Continental Kings” guidati da Alireza Firouzja si sono confermati campioni della Global Chess League, competizione a squadre ospitata dal 3 all’11 ottobre alla Friends House di Londra (Inghilterra) e giunta alla seconda edizione. Organizzato in collaborazione tra la Fide e il gigante tecnologico indiano Tech Mahindra, l’evento a cadenza rapid (20′ senza incremento) ha contato ai nastri di partenza sei formazioni piuttosto eterogenee, composte da sei giocatori ciascuna: cinque top player, tre uomini e due donne, e GM un under 21. In prima scacchiera ogni squadra schierava una “icona”: oltre a Firouzja, in gara c’erano Magnus Carlsen con gli “Alpine Pipers”, Anish Giri con i “PBG Alaskan knights”, Maxime Vachier-Lagrave con i “Mumba Masters”, Vishy Anand con i “Ganges grandmasters” e Hikaru Nakamura con gli “American Gambits”.
La fase preliminare del torneo prevedeva un doppio girone all’italiana, nel quale tutti i giocatori di una squadra avevano il Bianco nel match di andata e il Nero in quello di ritorno; una vittoria individuale valeva 3 punti coi pezzi bianchi e 4 con quelli neri (il pareggio sempre e comunque 1), il che ha fatto sì che nessun incontro, in tutto l’evento, si sia concluso in parità. Altra particolarità: le prime due scacchiere iniziavano per prime, seguite due minuti dalla terza e dalla quarta e dopo altri due minuti dalla quinta e dalla sesta. L’ordine è stato invertito nella sfida finale, mettendo così maggiore pressione sui giocatori migliori.
Prima dell’ultimo turno i “Triveni Continental Kings” erano staccati di 3 lunghezze dagli “Alpine Pipers” e avevano un’unica maniera per accedere alla finale, a cui si sarebbero qualificate le prime due classificate: vincere lo scontro diretto conclusivo. Malgrado il ko di Firouzja con Carlsen, i campioni in carica sono riusciti nell’impresa e hanno chiuso al secondo posto del girone a quota 18 su 30 (la vittoria di squadra valeva 3 punti, il pareggio 1), superando per spareggio tecnico (punteggio individuale gli “Alpine Pipers”. A dominare la fase di qualificazione sono stati gli “Alaskan Knights” (Anish Giri, Nodirbek Abdusattorov, Shakhriyar Mamedyarov, Tan Zhongyi, Alina Kashlinskaya, Nihal Sarin), infine primi in solitaria con 24 punti.
Nella finalissima Firouzja e compagni (Wei Yi, Teimour Radjabov, Alexandra Kosteniuk, Valentina Gunina e Javokhir Sindarov) hanno vinto 13-7 il match di andata e 9-7 quello di ritorno. L’ex campionessa mondiale femminile Alexandra Kosteniuk è stata l’eroina della sfida: la sua vittoria su Tan Zhongyi nella partita decisiva del secondo incontro ha negato alla PBG la possibilità di arrivare agli spareggi. Per la sua prestazione, è stata nominata “Player of the Match”. Proprio Kosteniuk è stata la “capocannoniera” della squadra vincitrice, con un totale di 8 punti realizzati nelle 12 partite giocate, gli stessi totalizzati da Abdusattorov, Mamedyarov e Nihal per gli “Alaskan Knights”.
«È incredibile come gli scacchi possano essere così emozionanti», ha commentato a fine evento Firouzja, che si è espresso in maniera favorevole sull’assenza di incrementi di tempo: «Sono contento di aver giocato per la prima volta senza incrementi e spero di vedere altri tornei così». Nell’evento c’era anche un pezzettino di Italia: il capitano dei “Triveni Kings” era Loek van Wely, commissario tecnico della Nazionale azzurra Open.
Risultati: https://chess-results.com/tnr1017958.aspx

LINARES (SPAGNA): PICHOT SU TUTTI NEL CAMPIONATO IBERO-AMERICANO
Il GM spagnolo Alan Pichot si è aggiudicato la decima edizione del campionato ibero-americano, ospitata all’Hotel RL Anibal di Linares (Spagna) dal 25 settembre all’1 ottobre. Il giocatore di origine argentina ha concluso solitario e imbattuto in vetta con 7,5 punti su 9, staccando di mezza lunghezza il connazionale MI Daniel Garcia Ramos (argento), il GM colombiano Santiago Avila Pavas (bronzo) e il GM brasiliano Alexandr Fier. La battaglia per il podio è stata molto serrata dall’inizio alla fine. Alla vigilia dell’ultimo turno, Garcia Ramos si trovava solo al comando a quota 7, mezza lunghezza davanti a Pichot e una rispetto a un gruppo di altri sei giocatori. Decisivo si è quindi rivelato lo scontro Pichot–Garcia Ramos, in cui Alan ha ottenuto una vittoria cruciale e si è aggiudicato il titolo; Garcia Ramos si è dovuto consolare col secondo posto e una norma GM. La MI spagnola Sabrina Vega Gutierrez, 37ª assoluta a quota 5, ha ottenuto il miglior piazzamento fra le donne, mentre il MI peruviano Diego Flores Quillas, quinto alla guida del gruppo a 6,5, è stato il miglior junior.
All’evento, sponsorizzato dal consiglio comunale della Città di Linares, hanno preso parte 114 giocatori in rappresentanza di ventidue Paesi, fra i quali tredici GM e venticinque MI su un totale di 79 titolati; anche la rappresentanza femminile è stata significativa, con 21 giocatrici in gara.
Risultati: https://info64.org/iberoamericano/standings
Classifica finale: 1° Pichot 7,5 punti su 9; 2°-4° Garcia Ramos, Avila Pavas, Fier 7; 5°-9° Flores Quillas, Quesada Perez, Iturrizaga Bonelli, Gines Esteo, Henriquez Villagra 6,5; ecc.

ADDIO A ZENON FRANCO OCAMPOS, PRIMO GRANDE MAESTRO DEL PARAGUAY
Il GM Zenon Franco Ocampos, il primo grande maestro paraguaiano e leggendario autore e allenatore di scacchi, si è spento lo scorso 1 ottobre all’età di 68 anni in un ospedale di Vigo, in Spagna, dove era ricoverato in seguito a un infarto. Franco era nato ad Asuncion, capitale del Paraguay, il 12 maggio 1956, ma la sua famiglia era stata costretta a trasferirsi a Buenos Aires, in Argentina, a causa della repressione politica. Fu lì che iniziò la carriera scacchistica di Franco, anche se riuscì a tornare in Paraguay e a vincere il campionato nazionale nel 1976. Nello stesso anno, giocò la sua prima di 11 Olimpiadi (10 per il Paraguay e una per la Spagna nel 1998), ad Haifa, Israele.
Franco aveva vinto il campionato panamericano nel 1981 e nella graduatoria Fide del gennaio 1982 aveva raggiunto il 67° posto, il miglior risultato della sua carriera. Nello stesso anno, ancora maestro internazionale, aveva giocato l’Olimpiade di Lucerna, in Svizzera, vincendo la medaglia d’oro individuale in prima scacchiera con 11 punti su 13; aveva ripetuto l’impresa all’Olimpiade del 1990 a Novi Sad, in Jugoslavia, questa volta con 9 su 12 (alla pari con l’andorrano Raül García).
Proprio nel 1990 Franco era diventato il primo Grande Maestro del Paraguay. Pochi anni più tardi si era trasferito in Spagna, dove viveva tuttora con la moglie, la MIf cubano-spagnola Yudania Hernandez, a Santiago di Compostela, in Galizia. Non aveva mai smesso di giocare a scacchi (la sua ultima partita classificata risale ad aprile di quest’anno), ma si era dedicato anche ad altro nel mondo delle 64 case, ad esempio ad allenare alcuni dei migliori giocatori spagnoli: il suo allievo migliore è stato il GM Francisco “Paco” Vallejo, che con il suo aiuto è arrivato alla top 40 mondiale. Franco è stato anche uno scrittore prolifico, pubblicando 38 libri in sette lingue: tra questi i due volumi di “A te la mossa!” per Messaggerie Scacchistiche, ispirati alla fortunata e omonima rubrica ospitata per anni su “Torre & Cavallo – Scacco!”.
«Quando aveva qualche giornata buca tra un torneo e l’altro, negli anni Ottanta, il grande maestro paraguayano Zenón Franco Ocampos era solito fare tappa a casa mia, dove introduceva tutta la sua mole, all’epoca decisamente sopra il quintale, e la sua allegria, che non era da meno», ha ricordato il MI Roberto Messa, titolare della casa editrice bresciana e direttore responsabile di TCS, sul proprio profilo Facebook: «In quei giorni raramente si giocava o si analizzava insieme, anche perché Zenon voleva assolutamente cucinare la torta pasqualina, secondo la sua laboriosa ricetta sudamericana. Alla fine lasciava la cucina in un gran casino, con gli scarti delle verdure, i gusci d’uovo e farina dappertutto; comunque era buonissima e ce ne nutrivamo per tre giorni».
L’ultima volta era passato da Brescia nel 1997, «quando accompagnò il suo allievo Paco Vallejo (di lì a poco campione del mondo U18) al festival internazionale di Toscolano Maderno, sul Lago di Garda. Per oggi non sono capace di aggiungere parole. Zenon carissimo… A te la mossa!».

PREMIO NOBEL PER LA CHIMICA A DEMIS HASSABIS, CREATORE DI DEEPMIND
A 4 anni era un bambino prodigio, a 13 già un maestro. A 9 anni ha imparato a programmare da solo su un computer ZX Spectrum pagato con i successi ottenuti negli scacchi. Ha finito gli studi superiori con due anni d’anticipo e ha dovuto aspettarne uno prima di iscriversi all’Università. In quell’anno sabbatico è diventato programmatore di videogame, co-dirigendo l’ideazione di Theme Park, un videogioco gestionale che ha venduto milioni di copie. Quindi la laurea in informatica a Cambridge, un dottorato in Neuroscienze cognitive all’University College London, studi al MIT e ad Harvard.
Infine pochi giorni fa Demis Hassabis, 48enne CM Fide fondatore di DeepMind, ha ricevuto il riconoscimento più prestigioso: il Nobel per la chimica 2024. Ha condiviso metà del premio da 11 milioni di corone svedesi (1,06 milioni di dollari) con il professor John Humper (39) per il loro lavoro sulle “previsioni del ripiegamento delle proteine”, mentre il professor David Baker (60) ha vinto l’altra metà per i progressi nella “progettazione computazionale delle proteine”.
Un tempo Hassabis poteva vantare di essere il secondo giocatore di scacchi più quotato al mondo under 14, dietro alla sola Judit Polgar, ma la sua carriera lo ha portato all’ambiente accademico, poi ai videogiochi, poi di nuovo all’ambiente accademico e infine a creare DeepMind. L’impatto di DeepMind sugli scacchi è arrivato nel 2017, quando è stato pubblicato un articolo scientifico che rivelava che AlphaZero, un algoritmo di apprendimento per rinforzo che utilizza reti neurali, aveva avuto bisogno solo delle regole e di quattro ore di gioco contro se stesso per diventare la più forte entità scacchistica esistente, al punto da sconfiggere Stockfish, leader fra i motori di scacchi, per 28-0 in un match di 100 partite, ottenendo anche risultati simili in Go e Shogi.
L’impatto dello stile di AlphaZero si è fatto sentire da allora ovunque nel mondo degli scacchi, grazie al progetto open source Leela Chess Zero.
Nel frattempo, Hassabis si è occupato di questioni più serie. All’inizio del 2024, Hassabis è stato nominato cavaliere per i suoi “servizi all’intelligenza artificiale” nel Regno Unito. Il premio è stato assegnato per il suo lavoro su un altro membro della famiglia Alpha, AlphaFold (o specificamente AlphaFold2, rilasciato nel 2020), che è stato costruito per affrontare i “mattoni della vita”, le proteine che si trovano in ogni cellula del corpo umano. Sono fatte di catene di amminoacidi, ma capire come queste catene si piegano per formare forme tridimensionali è stato descritto come un problema vecchio di 50 anni nel comunicato stampa della Royal Swedish Academy of Sciences. L’approccio basato sull’intelligenza artificiale di Hassabis e Humper ha avuto un enorme successo, consentendo di prevedere la struttura di quasi tutti i 200 milioni di proteine conosciute.

OSKEMEN (KAZAKISTAN): L’UCRAINO BERNADSKIY IN SOLITARIA NELL’OPEN
Il GM ucraino Vitaliy Bernadskiy ha dominato l’edizione 2024 del torneo internazionale di Oskemen (Kazakistan), disputata dal 2 al 10 ottobre. Bernadskiy, numero 11 di tabellone, è partito a razzo con 6 su 6 e ha poi amministrato il vantaggio sugli inseguitori con quattro patte, concludendo solitario e imbattuto in vetta con 8 punti su 10 e staccando di mezza lunghezza il GM cinese Bai Jinshi e il GM uzbeco Jakhongir Vakhidov. In quarta posizione a quota 7, in ordine di spareggio tecnico, hanno chiuso il MI ucraino Vitali Koziak (per lui norma GM), il GM georgiano Levan Pantsulaia, il GM russo Ilia Iljiushenok, il MI kazako Aldiyar Ansat, il GM statunitense Timur Gareyev (attualmente senza federazione) e il MI indiano Sharma Ayush. Decisamente fuori fase il GM armeno Manuel Petrosyan, favorito della vigilia: partito con 4 su 5, dopo una patta e due sconfitte contro altrettanti MI si è ritirato dalla competizione. All’evento hanno preso parte in totale 194 giocatori in rappresentanza di sedici Paesi, fra i quali venti GM e trentuno MI.
Risultati: https://chess-results.com/tnr997916.aspx
Classifica finale: 1° Bernadskiy 8 punti su 10; 2°-3° Bai Jinshi, Vakhidov 7,5; 4°-9° Koziak, Pantsulaia, Iljiushenok, Ansat, Gareyev, Ayush 7; ecc.

GRADO: IL BRESCIANO LUMACHI VINCE L’OPEN E CONQUISTA IL TITOLO MI
Malgrado un ko iniziale, il 21enne MF bresciano Gabriele Lumachi si è aggiudicato la terza edizione dell’open internazionale “Isola del Sole”, ospitata dal 26 settembre al 3 ottobre al Grand Hotel Astoria di Grado, guadagnando al contempo la terza norma e il titolo di maestro internazionale. Lumachi, numero due di tabellone, ha concluso solitario in vetta con 6,5 punti su 9, staccando di mezza lunghezza il GM austriaco Andreas Diermair e di una il GM ucraino Andrei Maksimenko, il favorito MI georgiano Nikoloz Petriashvili, l’iraniano Ardeshir Sepehrkhoui e il MF montenegrino Andrej Sukovic. Decisivo è stato il penultimo turno, nel quale Lumachi ha sconfitto Sukovic e si è quindi ritrovato con una lunghezza di vantaggio sui più immediati inseguitori alla vigilia della partita conclusiva. Fra gli azzurri hanno realizzato una buona performance anche il MF bergamasco Neven Hercegovac e il MF udinese Giorgio Belli, 7° e 11° a 5; dal canto suo il 15enne MF triestino Nicolas Perossa, che lo scorso anno a Grado aveva fattoparlare di sé per la vittoria in 16 mosse contro il GM Baadur Jobava, si è piazzato 12° a 4,5, infliggendo l’unica sconfitta a Lumachi.
Nell’open B il ventunenne goriziano Marco Fonda, numero due di tabellone, ha chiuso imbattuto in vetta con 7 punti su 9, superando per spareggio tecnico il lettone Juris Mileiko, 71 anni; terzi a 6 l’ucraino Klim Anderson e l’indonesiano Ryu Manson Lieyanto.
Nel torneo weekend (27-29 settembre), infine, il favorito MF sloveno Daniel Beletic si è imposto con un perentorio 5 su 5, staccando di una lunghezza l’udinese Luca Predan, l’austriaco Alexander Gschwandtl, il fiorentino Nicolò Di Girolamo e il maestro triestino Franco Rupeni, 79 anni (!). All’evento hanno preso parte in totale 85 giocatori in rappresentanza di quindici federazioni, fra i quali quattro GM, un MI e sette MF nel gruppo principale.
Risultati: https://chess-results.com/tnr977937.aspx
Classifiche finali
Open A: 1° Lumachi 6,5 punti su 9; 2° Diermair 6; 3°-6° Maksimenko, Petriashvili, Sepehrkhoui, Sukovic 5,5; 7°-11° Hercegovac, Drasko, Akhvlediani, Stopa, Belli 5; ecc.
Open B: 1°-2° Fonda, Mileiko 7 punti su 9; 3°-4° Anderson, Lieyanto 6; 5° Hofbauer 5; ecc.
Week-end: 1° Beletic 5 punti su 5; 2°-5° Predan, Gschwandtl, Di Girolamo, Rupeni 4; 6°-13° Stankovic, Capaliku, L. Budai, Benassi, F. Budai, Tavano, Dipasquale, Lavarone 3,5; ecc.

ARCO DI TRENTO: IL GEORGIANO PETRIASHVILI LA SPUNTA PER SPAREGGIO
Il MI georgiano Nikoloz Petriashvili ha vinto al fotofinish la 46ª edizione del Festival internazionale “Città di Arco”, ospitato nella località trentina dal 5 al 13 ottobre. Numero due di tabellone, Petriashvili ha concluso in vetta imbattuto con 7,5 punti su 9, superando per spareggio il GM statunitense Bryan Smith, partito con 5 su 5 e battuto nello scontro diretto del sesto turno, fattore che si è rivelato decisivo nell’attribuzione del primo posto. Sul terzo gradino del podio, alla guida del gruppo a 7, è salito il MI Ivan Valles Moreno, che ha superato per spareggio tecnico il MF georgiano Irakli Akhvlediani, il MI salernitano Duilio Collutiis, il 15enne MF inglese Sohum Lohia, il 13enne polacco Filip Ochedzan, il MF canadese Marc Ghannoum e l’emiratino Ali Al-Hamed Zayed. Fra gli azzurri hanno ben figurato, oltre a Collutiis, il MI pordenonese Giulio Borgo e il CM trentino Marco Lezzerini, che hanno chiuso a 6,5 insieme al favorito GM messicano Gilberto Hernandez Guerrero.
Il bolzanino Gianni De Vita si è aggiudicato, invece, l’open B, piazzandosi al primo posto grazie allo spareggio tecnico (vittoria nello scontro diretto), che gli ha permesso di superare il tedesco Horst Pruesse dopo che entrambi avevano totalizzato 6 punti su 8. Il torinese Gianfranco Benenati si è aggiudicato il bronzo a quota 5,5. Il MF tedesco Jan Boder, infine, ha vinto con un perentorio 8 su 9 l’open blitz, disputato l’8 ottobre a margine del festival.
Alla manifestazione hanno preso parte in totale 205 giocatori, provenienti da venticinque Paesi diversi, tra cui tre GM, sette MI, tredici MF e una GMf nel gruppo principale.
Risultati: https://chess-results.com/tnr899793.aspx
Classifiche finali
Open A: 1°-2° Petriashvili, Smith 7,5 punti su 9; 3°-9° Valles Moreno, Akhvlediani, Collutiis, Lohia, Ochedzan, Ghannoum, Zayed 7; 10°-14° Perman, Borgo, Hernandez Guerrero, Lezzerini, Cvek 6,5; ecc.
Open B: 1°-2° De Vita, Pruesse 6 punti su 8; 3° Benenati 5,5; 4°-6° Rigo, Fuggetta, Quagliarella 5; 7°-10° Sbalchiero, Biffi, Salati, Testa 4,5; ecc.

SANTA MARIA DI LEUCA: ITALIANI SENIOR, TITOLI A MANTOVANI E MILETO
Il MI varesino Renzo Mantovani e il maestro veneziano Gabriele Mileto hanno vinto la 46ª edizione dei campionati italiani seniores, disputati dal 29 settembre al 6 ottobre a Santa Maria di Leuca (Lecce) e organizzati da Chess Projects. Nell’over 50 Mantovani, favorito della vigilia, ha concluso solitario in vetta con 8 punti su 9, staccando di una lunghezza e mezza il MF veronese Valerio Luciani, campione uscente, e il CM romano Sergio Pagano, ex consigliere federale; quarto a 5,5 il CM bolognese Paolo Gaiba, unico ad aver sconfitto il vincitore. La palermitana Maria Cristina Farinella si è aggiudicata il titolo femminile.
Fra gli over 65 Mileto, numero tre di tabellone, si è imposto in solitaria e imbattuto con 7,5 punti su 9, staccando di una lunghezza il CM foggiano Rocco Di Gianni e il maestro palermitana Riccardo Gueci; quarti a 6 il favorito MI salernitano Antonio Martorelli e il CM leccese Alberto Bernabei. Tra le donne ha prevalso la varesina Maria Rosa Centofante.
L’evento ha registrato la partecipazione di quarantotto giocatori, 22 nel torneo riservato agli Over 50 e 26 nel torneo Over 65, tra i quali due MI, un MF e quattro maestri.
Risultati: https://www.vegaresult.com/event/2851
Classifiche finali
Over 50: 1° Mantovani 8 punti su 9; 2°-3° Luciani, Pagano 6,5; 4° Gaiba 5,5; 5°-8° Acciaioli, Adinolfi, Bandieramonte, Boer 5; ecc.
Over 65: 1° Mileto 7,5 punti su 9; 2°-3° Di Gianni, Gueci 6,5; 4°-5° Martorelli, Bernabei 6; 6° Carisio 5,5; 7°-10° Cordì, Di Lascio, Goli, D’Aulisa 5; ecc.