NUMERO
594 (31
ottobre 2011)
INDICE
LISTA FIDE: KRAMNIK DI NUOVO A 2800, BALZO IN AVANTI PER
CARUANA
AJACCIO (FRANCIA): ANAND BATTE MAMEDYAROV NEL CORSICA MASTERS
LUBBOCK (USA): IL VIETNAMITA LE PRIMO IN EXTREMIS NELLA SPICE
CUP “A”
TASHKENT (UZBEKISTAN): KASIMDZHANOV DOMINA LA COPPA DELL'ASIA
CENTRALE
ARCO DI TRENTO: L'UCRAINO ROMANISHIN RISPETTA IL PRONOSTICO
MILANO: IL FILIPPINO SALVADOR LA SPUNTA PER SPAREGGIO NEL
MEMORIAL BOSI
ROMA: DOMANI LA PRESENTAZIONE DEL DOCUMENTARIO SU BOBBY FISCHER
ADDIO AL PADRE DELL'INTELLIGENZA ARTIFICIALE (ANCHE
SCACCHISTICA)
Scarica le partite in formato .PGN zippato
LISTA FIDE: KRAMNIK
DI NUOVO A 2800, BALZO IN AVANTI PER CARUANA
Grazie al successo ottenuto nella
finale del Grande Slam Magnus Carlsen ha consolidato ulteriormente il suo
primato nella graduatoria Fide, aggiornata al 1° novembre. Il norvegese è
balzato a quota 2826 (+3), staccando ulteriormente l'indiano e campione del
mondo Vishy Anand, che in seguito alla non esaltante performance nello
stesso torneo è sceso a 2811 (-6). Stabile in terza posizione a 2802 (-5),
malgrado una lieve flessione, si trova l'armeno Levon Aronian, mentre in
quarta a 2800 (+9) c'è ancora il russo ed ex campione del mondo Vladimir
Kramnik, reduce dal trionfo nel torneo Unive e tornato così nel club dei
2800 dopo quasi nove anni. Se tra i "magnifici quattro" in vetta alla
graduatoria non ci sono stati sorpassi di sorta, diversamente è andata nel
resto della top ten. Il balzo in avanti più consistente lo ha fatto
l'azerbaigiano Teimour Radjabov, ora quinto a 2781 (+29), punteggio record
per lui; in sesta posizione a 2775 (+10) è salito l'ucraino Vassily Ivanchuk,
giunto terzo alla Coppa del mondo e poi secondo nella sopra citata finale
del Grande Slam; in settima, ancora inattivo e quindi stabile a 2768 (-),
c'è il bulgaro Veselin Topalov. Il russo Sergey Karjakin, quarto nella
graduatoria di luglio, è sceso all'ottavo posto a 2763 (-9), perdendo
ulteriormente terreno rispetto alla vetta; chiusuno la top ten un altro
russo, il rinato Alexander Morozevich, a 2762 (+25), e lo statunitense
Hikaru Nakamura a 2758 (+5). Poco più dietro si trovano l'azerbaigiano Vugar
Gashimov a 2757 (+1) e i due maggiori protagonisti della Coppa del mondo
2011, ovvero i russi Peter Svidler (2755 / +15) e Alexander Grischuk (2752 /
-5).
Sono in totale quarantasette, uno
in meno rispetto allo scorso bimestre, i giocatori con Elo pari o superiore
a 2700 e fra questi si trova l'ungherese Judit Polgar, trentacinquesima a
2710 (+9), che naturalmente è sempre la numero uno fra le donne, seguita
dall'indiana Humpy Koneru a 2600 (-) e dalla cinese e campionessa del mondo
Hou Yifan a 2568 (-10).
Fabiano Caruana è risalito dalla
32ª alla 23ª posizione a 2727 (+15), tornando sul primo gradino del podio
nella graduatoria U20, davanti al vietnamita Le Quang Liem, 28° a 2714 (-3),
e all'olandese Anish Giri, 30° assoluto sempre a 2714 (-8). Fab Fab è dunque
rimasto stabilmente al vertice della graduatoria azzurra, dove ai piani alti
si sono registrati generali balzi in avanti di quasi tutti i migliori: il GM
bergamasco Sabino Brunello è sempre secondo a 2575 (+6), il GM Michele
Godena è salito in terza posizione a 2548 (+31), il GM romano Daniele
Vocaturo è sceso in quarta a 2545 (+8) e il MI pesarese Denis Rombaldoni ha
compiuto un ulteriore salto a 2533 (+16). Gli altri cinque componenti della
top ten sono il MI varesino Fabio Bellini a 2513 (+9), il MI italo-albanese
Luca Shytaj a 2496 (-11), il MI romano Carlo D'Amore a 2493 (-), il GM
italo-argentino Carlos Garcia Palermo a 2488 (-) e il MI salernitano Duilio
Collutiis a 2485 (+11). Quanto alle donne, la MI Elena Sedina (2343 / +6) e
la MI Olga Zimina (2338 / +1) occupano come al solito i primi due gradini
del podio. La MIf bergamasca Marina Brunello è sempre terza a 2221 (+6),
mentre in quarta posizione a 2122 (-9) si trova la MFf napoletana e
vicecampionessa italiana Mariagrazia De Rosa e in quinta a 2048 (-) la Mff
reggiana Marianna Chierici.
Top assoluta:
http://ratings.fide.com/top.phtml?list=men
Top italiani:
http://ratings.fide.com/topfed.phtml?ina=1&country=ITA
I top 20 della lista Fide
01) Carlsen, Magnus
NOR 2826
02) Anand, Viswanathan
IND 2811
03) Aronian, Levon
ARM 2802
04) Kramnik, Vladimir
RUS 2800
05) Radjabov, Teimour
AZE 2781
06) Ivanchuk, Vassily
UCR 2775
07) Topalov, Veselin
BUL 2768
08) Karjakin, Sergey
RUS 2763
09) Morozevich, Alexander
RUS 2762
10) Nakamura, Hikaru
USA 2758
11) Gashimov, Vugar
AZE 2757
12) Svidler, Peter
RUS 2755
13) Grischuk, Alexander
RUS 2752
14) Gelfand, Boris
ISR 2744
15) Tomashevsky, Evgeny
RUS 2740
16) Wang, Hao
CIN 2736
17) Adams, Michael
ING 2734
18) Mamedyarov, Shakhriyar AZE
2733
19) Kamsky, Gata
USA 2732
20) Nepomniachtchi, Ian
RUS 2730
I top 20 italiani della lista Fide
01) Caruana, Fabiano
g 2727
02) Brunello, Sabino
g 2575
03) Godena, Michele
g 2548
04) Vocaturo, Daniele
g 2545
05) Rombaldoni, Denis
m 2533
06) Bellini, Fabio
m 2513
07) Shytaj, Luca
m 2496
08) D'Amore, Carlo
m 2493
09) Garcia Palermo, C.
g 2488
10) Collutiis, Duilio
m 2485
11) Ortega, Lexy
g 2478
12) Dvirnyy, Daniyyl
m 2475
13) Mogranzini, Roberto
m 2469
14) Rombaldoni, Axel
m 2459
15) Stella, Andrea
m 2448
16) Ronchetti, Niccolò
m 2446
17) Genocchio, Daniele
m 2440
18) Bruno, Fabio
m 2437
19) Arlandi, Ennio
m 2436
20) Castaldo, Folco
m 2420
AJACCIO (FRANCIA):
ANAND BATTE MAMEDYAROV NEL CORSICA MASTERS
L'ospite d'eccezione, ovvero il
campione del mondo Vishy Anand, si è aggiudicato la quindidicesima edizione
del tradizionale open "Corsica masters", disputata a Bastia (Francia) dal 22
al 28 ottobre e poi ad Ajaccio dal 28 al 31 ottobre. Anand è entrato in gara
direttamente negli ottavi di finale del tabellone a eliminazione diretta,
insieme all'azerbaigiano Shakhriyar Mamedyarov, primo lo scorso anno; in
precedenza un torneo open, vinto dall'indiano Krishnan Sasikiran davanti
all'inglese Gawain Jones e, fra gli altri (tutti nel gruppo a 6,5), al
francese Laurent Fressinet e al bulgaro Ivan Cheparinov, aveva qualificato
altri 14 giocatori per la fase finale dell'evento. Anand ha sconfitto
nell'ordine il MF francese Michael Massoni (2-0), il GM armeno Avetik
Grigoryan (1,5-0,5) e Sasikiran (3-1 al tie break),dopodichè, nella
finalissima, ha avuto la meglio senza affanno su Mamedyarov (2-0), che in
semifinale si era imposto altrettanto facilmente (2-0) su Cheparinov. La
cadenza di gioco era di 15 minuti più 3 secondi a mossa.
Informazioni:
http://www.corse-echecs.com
Classifica finale open: 1°
Sasikiran 7,5 punti su 9; 2° Jones 7; 3°-15° Melkumyan, Fressinet,
Durarbeyli, Baron, Cheparinov, Arnold, Battaglini, Grigoryan, Mamedov,
Mullon, Tregubov, Massoni, Berthelot 6,5; ecc.
LUBBOCK (USA): IL
VIETNAMITA LE PRIMO IN EXTREMIS NELLA SPICE CUP “A”
Dopo i gruppi C e B, dove l'azzurro
Roberto Mogranzini ha conquistato una norma GM (vedi MS 593), il 25 ottobre
si è concluso anche il torneo principale della quinta Spice Cup, ospitata
alla Texas Tech University di Lubbock (Stati Uniti) a partire dal 15 del
mese. Ad aggiudicarsi il primo posto è stato, sul filo del rasoio, il
superGM vietnamita Le Quang Liem, che ha totalizzato 17 punti su 30,
staccando di due lunghezze il superGM cubano Leinier Dominguez e il GM
tedesco Georg Meier. L'evento, un esagonale disputato con la formula del
doppio girone all'italiana, aveva un rating medio di 2656 e alcune regole
per stimolare la combattività dei partecipanti: la vittoria valeva 3 punti e
la patta 1, ma, soprattutto, non era consentito proporre la spartizione del
punto prima della 30esima mossa. Dopo nove partite Dominguez guidava
solitario e imbattuto la classifica con tre successi e sei patte nel ruolino
di marcia; alle sue spalle, staccati di una lunghezza, si trovavano proprio
Le e Meier. All'ultimo turno il cubano ha dovuto affrontare, col Nero, il
vietnamita: un erroraccio alla 26esima mossa, in una posizione dinamica ma
tutto sommato equilibrata, gli è costato una veloce sconfitta e il primo
posto, tanto più che, nel frattempo, Meier non è andato oltre la patta con
il GM francese Sebastien Feller. Un nome, quest'ultimo, che non può non
richiamare lo scandalo doping scoppiato Oltralpe, di cui lo stesso Feller è,
appunto, protagonista: gli organizzatori non si sono sentiti in dovere di
spiegare come mai proprio il giocatore francese sia stato designato per
rimpiazzare lo statunitense Alexander Onischuk, che ha dovuto rinunciare
all'ultimo a partecipare, ma, del resto, va aggiunto che non c'è stata
ancora una sentenza definitiva di condanna a suo carico. Feller si è
piazzato quinto a 9, dietro alla giovane promessa di casa Ray Robson (quarto
a 11) e davanti a un altro GM locale, Yuri Shulman (ultimo a 7).
Informazioni:
http://susanpolgar.blogspot.com
Classifica finale gruppo A:
1° Le Quang Liem 17 punti su 30; 2°-3° Dominguez, Meier 15; 4° Robson 11; 5°
Feller 9; 6° Shulman 7
TASHKENT
(UZBEKISTAN): KASIMDZHANOV DOMINA LA COPPA DELL'ASIA CENTRALE
L'ex campione del mondo Rustam
Kasimdhznov ha vinto in casa la prima edizione della Coppa dell'Asia
centrale, disputata a Tashkent (Uzbekistan) dal 18 al 26 ottobre.
Kasimdhzanov, super favorito della vigilia dall'alto dei suoi 2678 punti Elo,
ha chiuso solitario e imbattuto a quota 7,5 su 9, staccando di mezza
lunghezza il GM kazako Pavel Kotsur e il sorprendente connazionale MF Begali
Saidov, che ha realizzato una norma MI, sfiorandone una GM. Proprio Saidov
ha fatto scendere dal treno della vittoria, battendolo all'ultimo turno, il
GM Anton Filipov (anche lui uzbeco), che ha conteso a Kasimdhzanov il primo
posto per tutto il torneo. Filippov si è così piazzato quarto a 6,5, mentre
in quinta posizione a 6 hanno concluso fra gli altri il 22enne MI locale
Andrey Kvon, che ha strappato la patta al vincitore rimanendo imbattuto, e
il GM kazako Anuar Ismagambetov. Alla competizione hanno preso parte 53
giocatori, fra i quali sette GM e cinque MI.
Risultati:
http://uzchess.uz/uploads/Championship/2011/1_kubok/index.html
Classifica finale: 1°
Kasimdzhanov 7,5 punti su 9; 2°-3° Kotsur, Saidov 7; 4° Filippov 6,5; 5°-9ª
Kvon, Ismagambetov, Abdyjapar, Karimov, Muminova 6; ecc.
ARCO DI TRENTO:
L'UCRAINO ROMANISHIN RISPETTA IL PRONOSTICO
Dopo l'ungherese Ivan Farago, primo
nel 2010, è toccato a un altro veterano iscrivere il proprio nome nell'albo
d'oro del festival internazionale di Arco di Trento. La 33ª edizione
dell'evento è stata disputata dal 22 al 30 ottobre e a spuntarla è stato il
GM ucraino Oleg Romanishin, 59 anni, peraltro favorito della vigilia.
Romanishin ha concluso solitario e imbattuto con 7,5 punti su 9, ma è solo
al settimo turno, dopo averla abbandonata al quarto, che è riuscito ad
agguantare la vetta della classifica, staccando poi gli inseguitori
all'ottavo. Dopo il suddetto quarto turno a occupare da solo il primo posto
a punteggio pieno era il GM bielorusso Sergey Kasparov, numero due di
tabellone; al quinto Kasparov è stato acciuffato a quota 4,5 da due
combattivi under 20 azzurri, il MI cremonese Andrea Stella e il MF (in
possesso di tre norme MI) bergamasco Alessio Valsecchi; dopo il sesto
quest'ultimo si è ritrovato unico al comando a quota 5,5, ma è stato
raggiunto, al settimo, da Romanishin. Lo scontro diretto fra i due
battistrada ha favorito l'ucraino, che ha potuto suggellare con una patta
conclusiva il suo successo; secondi a 7 si sono classificati, nell'ordine,
Kasparov, Stella e il MF romano Alessio De Santis, riemerso dalle retrovie;
quinti a 6,5 hanno concluso Valsecchi, il MI salernitano Duilio Collutiis,
il GM tedesco Thomas Paehtz (papà di Elisabeth), il MI albanese Llambi
Qendro e il maestro trentino Massimo Zucchelli.
Nell'open B il 15enne veronese
Matteo Peruch l'ha spuntata solitario e imbattuto con 7 punti su 8,
staccando di mezza lunghezza l'altoatesino Alois Hofer e di una l'undicenne
tunisino Dhia Mohamed Ali Ben; quarti a 5 il trentino Marco Scandella, la
goriziana Lina Cortese e il faentino Euro Gulinelli. Alla manifestazione
hanno preso parte in totale 172 giocatori, in rappresentanza di 14 nazioni
(ben 25 provenienti dalla Germania), fra i quali tre GM, cinque MI e otto MF
nell'open principale.
Sito ufficiale:
http://www.arcoworldchess.com
Classifiche finali
Open A: 1° Romanishin 7,5
punti su 9; 2°-4° S. Kasparov, Stella, De Santis 7; 5°-9° Valsecchi,
Collutiis, T. Paehtz, Qendro, Zucchelli 6,5; 10°-23° Dittmar, Molina,
Medancic, Londers, Knitl, La Manna, C. Astengo, Battistella, Milazzo, Trauth,
Kierzek, Gardi, Bisignano, Mastroddi 6; ecc.
Open B: 1° Peruch 7 punti su
8; 2° Hofer 6,5; 3° Ben 6; 4°-6° Scandella, Cortese, Gulinelli 5; 7°-10°
Soluri, Falasca, Denozza, Marzano 4,5; ecc.
MILANO: IL
FILIPPINO SALVADOR LA SPUNTA PER SPAREGGIO NEL MEMORIAL BOSI
Il favorito GM filippino Roland
Salvador ha vinto l'edizione 2011 del Memorial "Felice Bosi", disputata dal
21 al 23 ottobre nei locali del Circolo culturale “I Navigli” e organizzata
dall'Accademia scacchistica di Milano, che ha sede nello stesso Circolo (a
un chilometro e mezzo dal Duomo). Bosi fu colui che tentò di riaprire la
sezione scacchi del Circolo filologico di Milano, dopodiché, visto che il
tentativo andò a vuoto, era stato fra i soci fondatori dell'Accademia;
nell'evento a lui intitolato Salvador si è imposto con 4 su 5 nell'open
integrale, ma il suo successo è stato tutt'altro che scontato. Solo lo
spareggio tecnico, infatti, ha favorito il filippino nei confronti di altri
cinque giocatori: il GM serbo Miroljub Lazic (numero due di tabellone), il
MF milanese Pietro Dario Pace, il MI Rolly Martinez, anche lui filippino
(tutti e tre sono rimasti imbattuti, come il vincitore), e altri due
giocatori locali, il CM Edoardo Bonazzi e il maestro Walter Cazzaniga. A
quota 3,5, fra gli altri, hanno chiuso altri tre milanesi, ovvero il maestro
Elia Mariano e i 16enni Massimiliano Miracola e Simone Reale, e il 13enne
modenese Davide Carletti.
Nell'open sussidiario (Elo < 1600)
a imporsi con 4,5 punti su 5 è stato il dodicenne milanese Thomas Romagnoli,
che ha staccato di mezza lunghezza il lecchese Gianfranco Bosi (fratello di
Felice), il concittadino Daniele Staunovo e il pavese Gianluca Gianini.
Nell'open giovanile, valido come torneo di qualificazione al campionato
italiano under 16, l'ha infine spuntata una baby promessa dell'Accademia, il
lodigiano Giorgio Nordio (classe 2002), che ha totalizzato 5 punti su 6 e
staccato di mezza lunghezza il tredicenne milanese Bryan Swannie. All'evento
hanno preso parte in totale 108 giocatori: 64 nell'open, 27 nel sussidiario
e 17 nel giovanile.
Sito ufficiale:
http://www.accademiascacchimilano.it
Classifiche finali
Open integrale: 1°-6°
Salvador, Lazic, Pace, Martinez, Bonazzi, Cazzaniga 4 punti su 5; 7°-14°
Mariano, Quaranta, Olivieri, Miracola, Reale, Velluti, Carletti, Di Chiara
3,5; ecc.
Open sussidiario: 1° T.
Romagnoli 4,5 punti su 5; 2°-4° Bosi, Staunovo, Gianini 4; 5° Spreafico 3,5;
6°-11° Berton, Laico, Caragiulo, Confalonieri, Piergiovanni, Carrettoni 3;
ecc.
Open under 16: 1° Nordio 5
punti su 6; 2° Swannie 4,5; 3ª-6ª Stucchi, Iacopini, Podetti, Palma 4; 7°
Fr. Lavorgna 3,5; ecc.
ROMA: DOMANI LA
PRESENTAZIONE DEL DOCUMENTARIO SU BOBBY FISCHER
Arriva anche in Italia, e sarà
proiettato domani in anteprima alla 6ª edizione del festival internazionale
del film di Roma, un documentario sulla vita di Bobby Fischer. “Bobby
Fischer Against the World”, questo il titolo del documentario della regista
statunitense Liz Garbus, esplora la vita di quello che si può considerare
uno dei personaggi più controversi del Novecento. La pellicola sarà
presentata domani, 1 novembre, alle 14.30 alla Salacinema Lotto (prevista
una proiezione anche mercoledì, alle 22, al “Moderno” sala 5), come evento
fuori concorso della sezione “L’Altro Cinema/Extra” curata da Mario Sesti;
poi sarà proiettata a Milano, nello Spazio Oberdan della Cineteca Italiana,
dal 23 al 27 novembre; infine sarà distribuito in Dvd a partire dal 2012
nella collana Feltrinelli Real Cinema.
“Bobby
Fischer Against the World”, prodotto dal canale televisivo statunitense HBO,
ha aperto la sezione dei documentari al Sundance Film Festival 2011
ottenendo ottime recensioni. È stato definito “affascinante” dal New York
Times, “avvincente” dal Guardian, “tragico e commovente” dal Daily Mirror.
Per raccontare la storia
sorprendente di Fischer, la regista Liz Garbus ha mescolato spezzoni di
notiziari storici, fotografie, lettere (molte mai pubblicate prima) e
interviste esclusive con amici, fan e colleghi di Fischer. Tra gli
intervistati ci sono Garry Kasparov, Susan Polgar, Sam Sloan e il dottor
Anthony Saidy, gli autori David Edmonds e Malcolm Gladwell, il conduttore
televisivo Dick Cavett, l’avvocato di Fischer Paul Marshall e il giornalista
fotografo Harry Benson, che ha avuto la possibilità di stargli accanto
mentre si allenava per “il match del secolo” contro Boris Spassky del 1972.
«Si dice che all’apice della sua
carriera Bobby Fischer fosse più conosciuto di qualsiasi altro uomo al
mondo, fatta eccezione per Gesù Cristo», ha detto la regista. «L’implacabile
attenzione da parte della stampa, le pressioni politiche e una sorta di
monomania per gli scacchi hanno finito per portarlo alla rovina. Il film
analizza come un’eccessiva dedizione agli scacchi abbia portato Fischer
all’esclusione di tutto il resto e come la pressione incessante della
notorietà abbia contribuito a distruggere uno dei più grandi geni del nostro
tempo. Bobby è uno sportivo, un genio, un visionario; ma è anche un recluso,
un fuggitivo, un folle. Tutti conoscono il nome “Bobby Fischer”, ma nessuno
conosce l’uomo».
Sito ufficiale Festival di Roma:
http://www.romacinemafest.it
ADDIO AL PADRE
DELL'INTELLIGENZA ARTIFICIALE (ANCHE SCACCHISTICA)
Fonte:
http://www.mainfatti.it
Gli scacchi sono "la Drosophila
dell'Intelligenza Artificiale". Questa frase la citava spesso John McCarthy
per far capire che lui, inventore del termine "intelligenza artificiale" e
creatore del linguaggio di programmazione LISP, non stava semplicemente
insegnando ai computer a "giocare", ma a "pensare".
McCarthy, conosciuto dagli
appassionati di storia dell'informatica e da chi ha avuto la fortuna di
collaborarci come "Zio John", è morto il 23 ottobre. Così dopo Steve Jobs,
guru e mago del marketing dell'informatica, e Dennis Ritchie padre del
linguaggio C e di Unix, se n'è andata un'altra icona dell'informatica,
quella più affascinante e "di speculazione", come è l'AI.
Quando "Uncle John" McCarthy
parlava di AI ("artificial intelligence") e la definiva "the science and
engineering of making intelligent machines" veniva preso per matto ed
effettivamente il professor John McCarthy un po' strano, detto sempre
affettuosamente, lo era. Zio John era infatti famoso al MIT per essere uno
di quei geni sbadati, distratti, a cui se si rivolgeva una domanda spesso si
riceveva una risposta solo dopo una settimana, all'improvviso (e
completamente fuori contesto), come se il discorso con l'interlocutore fosse
stato interrotto solo un secondo prima. Quasi un tipico comportamento di
quei "bestioni" in "batch" su cui John McCarthy lavorava negli anni '50 con
un "clero" fatto di nomi che oggi sono leggenda, come Alan Kotok e Peter
Samson.
Anche perché la fissazione di Zio
John McCarthy erano gli scacchi e lo studio di questo gioco millenario
rispetto ai computer e ai suoi modelli di "ragionamento", era al centro del
lavoro pionieristico del professore. John McCarthy può essere infatti
ricordato come il pioniere dei software per giocare a scacchi, dato che nel
1959 fu proprio lui a far partire un gigantesco programma sull'IBM 704 del
MIT proprio per giocare a "Chess". E fu lui, in una pagina dimenticata
dell'informatica della "guera fredda", ad accettare la sfida di Alexander
Kronrod, dopo una sua visita in Unione Sovietica, per una partita a scacchi
tra computer USA-URSS. La sfida consisteva in quattro partite a scacchi, con
da una parte in USA un IBM 7090 con un programma scritto da Kotok e McCarthy
e dall'altra parte, in URSS, il computer sovietico M-2 programmato dall'Institute
of Theoretical and Experimental Physics (ITEP). Vinse l'Unione Sovietica per
3 a 1.
Ma perché gli scacchi sono così
importanti per l'intelligenza artificiale? La risposta la dà lo stesso Zio
John McCarthy nel suo libro "Che cosa è l'intelligenza artificiale?"
riportando proprio una famosa citazione del collega sovietico Alexander
Kronrod. Scrive Zio John: «Alexander Kronrod, un ricercatore di Intelligenza
Artificiale russo ha detto: 'Gli scacchi sono la Drosophila dell'AI'. Stava
facendo un'analogia con l'uso che fanno i genetisti delle mosche della
frutta per studiare l'ereditarietà. Giocare a scacchi richiede alcuni
meccanismi intellettuali e non altri. Ci sono programmi di scacchi ora che
giocano a livello di grandi maestri, ma lo fanno con meccanismi
intellettuali limitati se comparati con quelli usati da uno scacchista
umano, sostituendo alla comprensione una enorme capacità di calcolo. Quando
capiremo meglio questi meccanismi, potremo costruire dei programmi di
scacchi a livello umano per fare molti meno calcoli rispetto ai software
attuali». E Zio John McCarthy sottolinea ironicamente il parossismo di
quell'industria dell'intrattenimento che ha fatto diventare la scienza
informatica più un feticcio da sfiorare, che una potente arma speculativa.
«Purtroppo, gli aspetti competitivi e commerciali - osserva John McCarthy -
di far giocare i computer a scacchi hanno preso la precedenza rispetto
all'utilizzo degli scacchi come un dominio scientifico. E' come se i
genetisti dopo il 1910 avessero organizzato delle corse di mosche della
frutta e avessero concentrato i loro sforzi nell'allevamento di questi
moscerini per vincere queste corse».
|