NUMERO 642 (15 ottobre 2012)


INDICE

BILBAO (SPAGNA): VINCE CARLSEN, CARUANA SCONFITTO AI PLAYOFF LAMPO
CALCUTTA: IL 16ENNE AKASH È IL PIÙ GIOVANE CAMPIONE INDIANO DI SEMPRE
ALMATY (KAZAKISTAN): ANTONIO VARVAGLIONE VICECAMPIONE MONDIALE JUNIOR ICSC
CHIOGGIA: IL FILIPPINO SANCHEZ LA SPUNTA NELL'OPEN SU XIA JIE
MILANO: MASSIMILIANO MIRACOLA BATTE SALVADOR NEL TORNEO “FELICE BOSI”
LESA: L'UCRAINO KHAETSKY A PUNTEGGIO PIENO NELL'OPEN WEEK END
HEVIZ (UNGHERIA): ADAM HORVATH PRIMO NEL FESTIVAL DI BALATON

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BILBAO (SPAGNA): VINCE CARLSEN, CARUANA SCONFITTO AI PLAYOFF LAMPO
Secondo posto agrodolce per il superGM azzurro Fabiano Caruana nel 5° torneo finale del Grande Slam, che si è concluso a Bilbao (Spagna) il 13 ottobre. Fab Fab, che aveva dominato il girone d'andata disputato a San Paolo (Brasile) l'ultima settimana di settembre, ha concluso infine con 17 punti su 30 (la vittoria valeva 3 punti, il pareggio 1), alla pari con il numero uno della graduatoria mondiale Magnus Carlsen, dal quale il nostro è stato infine sconfitto 2-0 in un playoff a cadenza lampo. Terzo a quota 11 si è classificato l'armeno Levon Aronian (numero due della graduatoria mondiale), quarto il russo Sergey Karjakin a 10, quinto l'indiano e campione del mondo in carica Vishy Anand (9), sesto e ultimo lo spagnolo Francisco Vallejo (6). Tecnicamente è stata una prova superlativa da parte di Fabiano, che nel corso della gara ha sconfitto il numero uno e il numero due della graduatoria Elo e pattato per due volte, più che comodamente, con il campione del mondo, ma la sconfitta nello spareggio lampo lascia un retrogusto amaro, soprattutto ripensando al torneo di Mosca di giugno: anche lì Caruana aveva assaporato il primo posto, ma era stato superato da Carlsen nell’ultima giornata.
A Bilbao l''ultimo turno è cominciato con una patta in diciannove mosse proprio tra Caruana e Vallejo, che ha adottato una nota variante di patta contro la variante Zaitsev della Spagnola. Carlsen ha pareggiato a propria volta la sua partita contro Aronian, concludendo primo a pari merito con Caruana. Poi il norvegese ha vinto agevolmente le due partite dei playoff, conservando il titolo di campione del Grande Slam già conquistato nel 2011.
La notte prima dell'ultimo turno, dopo una cocente sconfitta ad opera di Karjakin, Paco Vallejo aveva scritto questo status sul suo profilo Facebook, dando vita a un fiume di commenti: “Bene, anche oggi una partita ridicola. Grazie a tutti per il supporto. Ma ho decido di ritirarmi dagli scacchi a tempo indeterminato (naturalmente rispetterò gli impegni già presi, che per fortuna non sono molti)”.
Questo spiegherebbe, almeno in parte, la patta in diciannove mosse che Vallejo ha siglato, con il Bianco, contro Caruana, forzando una ripetizione di mosse ben nota alla teoria. All'inizio lo spagnolo ha spiegato la sua decisione dando motivazioni di tipo scacchistico, ma poi ha fatto capire che sotto c'era qualcosa di più. “Non mi aspettavo che giocasse la Zaitesev. Ho cercato di ricordare le mie analisi e non mi sembrava di ricordarle abbastanza bene. Ma al di là delle ragioni scacchistiche... dopo un torneo così difficile e crudele, soprattutto nel finale, per me è stato difficile trovare la motivazione giusta. Il mio stato mentale generale, al momento, non è molto ottimista”.
Vallejo ha commentato il suo post su Facebook durante la conferenza stampa conclusiva di sabato 13 ottobre, spiegando: “Ho ancora delle competizioni da giocare, come la Bundesliga, e mi sono qualificato per la Coppa del mondo, a cui sicuramente prenderò parte. Questa non è una decisione presa su due piedi. Ieri (venerdì 12 ottobre contro Karjakin, ndr) ho affrontato una partita davvero molto difficile e avevo tante buone opzioni per vincere. Sapete, quando capisci che continui a fare sempre gli stessi errori, arriva il momento in cui devi prendere delle decisioni. Credo sia una buona idea prendermi un periodo di pausa e smettere di giocare per circa cinque anni. E' da vent'anni che non passo nemmeno due mesi di seguito con la mia famiglia. Credo di avere il diritto di fare cose che finora non ho potuto fare. Sono convinto che prima o poi tornerò a giocare, ma non so esattamente quando. Non credo che lascerò gli scacchi, infatti penso proprio che continuerò ad allenarmi. Una delle ragioni che mi spingono a prendere una pausa è anche quelle di migliorare alcuni aspetti del mio gioco”.
Anche a Caruana è stato chiesto il motivo di una patta così veloce, che lo avrebbe relegato direttamente aumentare al secondo posto nel caso Carlsen avesse battuto Aronian. "A dire il vero non mi aspettavo di pareggiare così in fretta", ha detto l'azzurrino: "Mi aspettavo di dover lottare molto. Prima della partita mi sono preparato non tanto per vincere, ma per trovare prima un modo di equilibrare la posizione. Naturalmente, dopo aver scelto la Zaitsev, non avevo grandi possibilità di evitare una patta se il Bianco avesse scelto questa opzione. Immagino che al posto di ...Te8 ci sia ...h6 o anche ...Cd7, ma credo che tutte queste linee siano dubbie. Ma mi sembra anche chiaro che, se avessi giocato in modo più spericolato, avrei potuto pagarne le conseguenze”. Un'altra partita finita in parità all'ultimo turno è stata la Anand-Karjakin, che fin dall'inizio si è rivelata una grande battaglia. E' sembrato che, per la prima volta in tutto il torneo, Vishy avesse fatto un “all in”, come si dice nel poker, come se volesse correre più rischi di quanto avesse fatto fino a quel momento per terminare la competizione con un punteggio del 50% (in base al conteggio normale, infatti, si trovava a 4 su 9). In realtà questa partita avrebbe potuto essere giocata in un turno qualsiasi del torneo, perché Anand ha ripetuto una linea che aveva già sperimentato all'inizio dell'anno.
Magnus Carlsen, che giocava con il Nero contro Aronian, non è mai stato davvero vicino a conseguire un vantaggio e pareggiando non è riuscito, per il momento, a battere il record di rating di Garry Kasparov: si è fermato a 2848, contro i 2851 del russo.
Al di là di tutto, alla fine dell'ultimo turno, Carlsen e Caruana erano appaiati al primo posto. Il regolamento di quest'anno stabiliva che a decidere il vincitore del torneo sarebbe stato un playoff lampo: due partite con cadenza di quattro minuti più tre secondi di incremento, e in caso di 1-1, a decidere il vincitore sarebbe stato un Armageddon (5 minuti contro 4).
Prima dei playoff, Karjakin aveva dichiarato che secondo lui Carlsen era il favorito. “Per come la vedo io, Caruana ha commesso un grave errore pareggiando la sua partita così velocemente. Avrebbe dovuto provare a vincere contro Paco”. E infatti Carlsen ha vinto senza incertezze il playoff, battendo Fabiano per 2-0.
Così il norvegese ha vinto un altro torneo. Caruana, dal canto suo, ha giocato uno dei suoi migliori tornei di sempre, ma lui la vede diversamente: “Per quel che riguarda la performance potrà anche essere stato il mio migliore torneo fino ad oggi, ma credo di aver giocato meglio in qualche altra occasione, ad esempio in gennaio a Wijk aan Zee. Penso anche di aver giocato meglio nella seconda metà del torneo rispetto alla prima, anche se ho totalizzato il 50%”.
Da notare che la classifica in base al punteggio classico (1 punto per la vittoria e 0,5 per la patta) sarebbe stata pressoché uguale; solo Anand e Karjakin si sarebbero ritrovati appaiati: Caruana e Carlsen 6,5 punti su 10; Aronian 5; Anand e Karjakin 4,5; Vallejo 3.
Riguardo al punteggio Elo, Fab Fab ha suggellato una performance da 2890 e guadagnato 16 punti che lo issano al quinto posto nella graduatoria mondiale “live” a quota 2787, 12 punti in più del campione del mondo in carica. Per l’Italia è un traguardo storico: un azzurro è oggi protagonista ai massimi livelli dello scacchismo mondiale. Che più massimi di così non si può, verrebbe da dire, ma ormai ne siamo convinti: Fabiano “puote”.
Sito ufficiale: http://grandslamdexadrez.com.br
Classifica finale: 1°-2° Carlsen, Caruana 17 punti su 30; 3° Aronian 11; 4° Karjakin 10; 5° Anand 9; 6° Vallejo 6


CALCUTTA: IL 16ENNE AKASH È IL PIÙ GIOVANE CAMPIONE INDIANO DI SEMPRE
Il non titolato G. Akash, che ha compiuto 16 anni il 1° ottobre, giornata inaugurale del 50° campionato indiano (disputato a Calcutta), si è laureato campione nazionale il 14 dello stesso mese grazie a una patta finale con il GM Deep Sengupta.
Akash ha concluso solitario con 9 punti su 13 e, all'età di 16 anni e 14 giorni, è diventato il più giovane campione di sempre del suo Paese. In effetti sia Vishy Anand sia Dibyendu Barua avevano vinto il loro primo titolo a 16 anni, ma entrambi avevano qualche mese in più. Grazie a questo inatteso successo Akash si è guadagnato un posto nella prossima edizione della Coppa del mondo, conquistando inoltre il titolo MI e una norma GM.
In seconda posizione, tutti a quota 8,5, hanno chiuso in ordine di spareggio tecnico il MI Vidit Gujrathi, il GM S Arun Prasad e il già citato Sengupta; a 8 il MI M. R. Venkatesh, il GM G. N. Gopal, il GM B. Adhiban (numero uno di tabellone), il GM Babu Lalith e il MI Mishra Swayams.
"Il mio obiettivo qui era solo quello di ottenere una norma MI", ha dichiarato a fine torneo Akash, "ma ora devo pormi nuovi traguardi. Dedico questo successo ai miei genitori e al mio allenatore, il GM R. B. Ramesh, grazie al quale ho migliorato il mio gioco. Studente di informatica alla scuola Jawahar di Chennai, il neocampione indiano fino ad oggi ha dedicato agli scacchi non più di due ore al giorno.
Risultati: http://chess-results.com/tnr82224.aspx
Classifica finale: 1° Akash 9 punti su 13; 2°-4° Vidit, Arun Prasad, Sengupta 8,5; 5°-9° Venkatesh, Gopal, Adhiban, Lalith, Swayams 8; 10°-13° Deepan Chakkravarthy, Grover, Kunte, Karthikeyan 7,5; ecc.


ALMATY (KAZAKISTAN): ANTONIO VARVAGLIONE VICECAMPIONE MONDIALE JUNIOR ICSC
Ha sfiorato l'impresa di vincere la medaglia d'oro e alla fine ha ottenuto un comunque prestigioso argento. Antonio Varvaglione, CM di Pulsano (TA) classe 1995, ha conquistato il secondo posto nella terza edizione del campionato mondiale junior ICSC (l'associazione internazionale dei giocatori ipoudenti, presieduta dall'italiano Michele Visco), disputata ad Almaty, in Kazakistan, dal 28 settembre al 7 ottobre. Il giovane tarantino, in effetti, si trovava al comando a punteggio pieno prima del penultimo turno, ma qui ha perso la sua unica partita con il polacco Mateusz Lapaj, che lo ha infine superato di mezza lunghezza, totalizzando 5,5 punti su 6. Ad Antonio sono comunque arrivati i complimenti di Rosino Vizzacarro, presidente Asis (l'Associazione silenziosa italiana scacchistica, fondata nel 1989): "Siamo molto contenti di questo risultato, orgogliosi per l’Italia e per la nostra bandiera, anche in previsione per il futuro per la formazione della forte squadra italiana. Auguri al vice campione del mondo di scacchi juniores".
Il torneo junior era solo una delle competizioni in programma ad Almaty e organizzate dall'ICSC, che nel congresso ospitato a margine dell'evento è stata ribattezzata ICCD. La competizione clou era il 15° mondiale maschile, vinto in solitario dal non titolato serbo Vladimir Klasan con 8,5 punti su 11; secondi a 8 l'uzbeco Alisher Anarkulov, il MI bulgaro Veselin Georgiev e il GM croato Zlatko Klaric, quinto a 7 il favorito GM israeliano Yehuda Gruenfeld. Fra i 28 giocatori in gara non c'era nessun italiano; del resto il MI salernitano Duilio Collutiis, che sarebbe partito con il numero uno di tabellone, è tuttora impegnato a difendere i colori dell'Italia con Obiettivo Risarcimento Padova nel campionato europeo di club. C'era invece un'azzurra, Olga Nazarova, nel 5° mondiale femminile, vinto dalla favorita MIf ucraina Tatyana Baklanova con 7,5 punti su 9; la nostra rappresentante si è piazzata sesta a 5, perdendo con la vincitrice e con la seconda classificata, la MIf russa Olga Gerasimova (terza un'altra ucraina, la non titolata Natalya Myronenko). Ai vari tornei della manifestazione, otto in tutto (più un campionato blitz vinto da Gruenfeld), hanno preso parte 135 giocatori.
Rosa Erminia De Luca, direttore nazionale CGS Fsi e mamma di Antonio Varvagione, ha arbitrato tre tornei (assoluti maschili e femminili e campionato dei sordo-ciechi) e riportato alcune impressioni su http://www.tarantoscacchi.it/wordpress/?p=402.
Sito ufficiale: http://www.webalice.it/michess/Almaty12/World_Individual2012.htm
Classifiche finali
Maschile: 1° Klasan 8,5 punti su 11; 2°-4° Anarkulov, Georgiev, Klaric 8; 5°-6° Gruenfeld, Frink 7; 7° Orsag 6,5; 8°-11° Janchivnyambuu, Reutov, Jankunas, Zaynidinov 6; ecc.
Femminile: 1ª Baklanova 7,5 punti su 9; 2ª-3ª Gerasimova, Myronenko 6,5; 4ª-5ª Mucha, Botalova 5,5; 6ª-8ª Nazarova, Ryvova, Gonchar 5; ecc.
Junior maschile: 1° Lapaj 5,5 punti su 6; 2° Varvaglione 5; 3°-4° Petrenko, Filippskikh 3; ecc.


CHIOGGIA: IL FILIPPINO SANCHEZ LA SPUNTA NELL'OPEN SU XIA JIE
A spuntarla, come da pronostico, è stato il GM filippino Joseph Sanchez, ma il risultato a sorpresa lo ha ottenuto il 23enne MF trevigiano Xia Jie, infine secondo solo per spareggio tecnico. Questo, in poche parole, il sunto della settima edizione dell'open internazionale week end "Città di Chioggia" (Venezia), disputata dal 12 al 14 ottobre. I due giocatori che hanno chiuso in vetta alla classifica con 4,5 punti su 5, in realtà, non si sono neppure incontrati: Sanchez è stato fermato sul pari solo all'ultimo turno dal MF veneziano Christian Cacco, dopo aver sconfitto il MI serbo Andjelko Dragojlovic; e proprio quest'ultimo è stato superato nella partita conclusiva anche da Xia, numero nove di tabellone, che due turni prima aveva pareggiato con un altro MI serbo, Nenad Aleksic. In terza posizione a quota 4 hanno concluso, nell'ordine, il MF udinese Ivano Ceschia, Cacco, Aleksic e il maestro vicentino Roberto Negro, in settima a 3,5 un altro vientino, il maestro Alessandro Guerra, e il 16enne MF chioggiotto Federico Boscolo. Altri protagonisti del torneo si sono fermati a quota 3: fra di loro il MF veronese Valerio Luciani, sconfitto solo all'ultimo turno da Ceschia dopo aver battuto il 20enne MF Alberto Pomaro (piuttosto sottotono), numero due di tabellone, e pareggiato con Cacco e Aleksic; e il già citato Dragojlovic.
Un giocatore veneziano, Ampelio Boscolo, si è imposto nell'open B, riservato a giocatori con rating inferiore a 1850; il vincitore ha totalizzato 4 punti su 5, superando per spareggio tecnico il chietino Luca Giancristofaro e il conterraneo Paolo Ranzato; quarti a 3,5, nell'ordine, Stefano Loris, anche lui veneziano, il pordenonense Riccardo Trotta e la 19enne padovana Cecilia Alfier. Alla manifestazione hanno preso parte in totale 72 giocatori, fra i quali dieci titolati.
Risultati: vesus.org/festivals/7deg-open-internazionale-weekend-cittagrave-di-chioggia
Classifiche finali
Open A: 1°-2° Sanchez, Xia 4,5 punti su 5; 3°-6° Ceschia, Cacco, Aleksic, Negro 4; 7°-8° Guerra, F. Boscolo 3,5; 9°-18° Luciani, Dragojlovic, Milazzo, Gallo, Del Monaco, Zamengo, Basso, Gastiaburo, Bellemo, Pomaro 3; ecc.
Open B: 1°-3° A. Boscolo, Giancristofaro, Ranzato 4 punti su 5; 4°-6ª Loris, Trotta, Alfier 3,5; 7°-11° Rosina, Aprile, De Marchi, Pasieczny, Perissotto 3; ecc.


MILANO: MASSIMILIANO MIRACOLA BATTE SALVADOR NEL TORNEO “FELICE BOSI”
Non ce l'ha fatta stavolta il GM Roland Salvador, vincitore nel 2011 e favorito della vigilia anche quest'anno nel torneo in memoria di Felice Bosi, socio fondatore dell'Accademia scacchi Milano, che ha organizzato nei propri locali di via De Amicis la sesta edizione dell'evento nei week end 6-7 e 13-14 ottobre. A soffiare il primo posto al filippino nell'open A (Elo > 1900) è stato, a sorpresa, il 17enne CM milanese Massimiliano Miracola, numero sei di tabellone, che, malgrado un rating inferiore di oltre 350 punti, si è preso persino la soddisfazione di battere Salvador nello scontro diretto del secondo turno, pareggiando poi lungo il cammino con altri tre giocatori più titolati: il maestro Elia Mariano e il MF Angelo Damia (entrambi milanesi) e un altro filippino, il MI Rolly Martinez. Miracola ha così concluso imbattuto con 4,5 punti su 6, superando per spareggio tecnico Salvador e staccando di mezza lunghezza gli stessi Martinez, Damia e Mariano.
Nell'open B (Elo 1500-1899) a spuntarla, sempre con 4,5 punti su 6, è stato un altro milanese, Carlo Patrucco, che ha superato per spareggio tecnico i conterranei Carlo Gustavo Fornasir, Angelo Massimo Bianchi, Lorenzo Carbone, Gregorio Arboscelli e Massimiliano Botta (11 anni). L'undicenne milanese Andrea Vignati, infine, ha dominato l'open C (Elo < 1500) imponendosi a punteggio pieno, 6 su 6; secondi a 4, nell'ordine, Giovanni Greco, Gianfranco Caragiulo (anche loro milanesi) e il biellese Lorenzo Della Peruta, di appena 9 anni. All'evento hanno preso parte in totale 69 giocatori.
Sito ufficiale: www.accademiascacchi.it
Classifiche finali
Open A: 1°-2° Miracola, Salvador 4,5 punti su 6; 3°-5° Martinez, Damia, Mariano 4; 6°-7° Andreoni, Paganini 3,5; ecc.
Open B: 1°-6° Patrucco, Fornasir, Bianchi, Carbone, Arboscelli, Botta 4,5 punti su 6; 7°-11° Torelli, Primerano, Pipitone, Krstic, Pollio 4; ecc.
Open C: 1° Vignati 6 punti su 6; 2°-4° Greco, Caragiulo, Della Peruta 4; 5ª Gervasoni 3,5; ecc.


LESA: L'UCRAINO KHAETSKY A PUNTEGGIO PIENO NELL'OPEN WEEK END
Trionfo a mani basse per il favorito MI ucraino Roman Khaetsky nella prima edizione dell'open internazionale week end di Lesa (Novara), sul lago Maggiore, disputata dal 12 al 14 ottobre. Khaetsky non ha affrontato nessuno degli altri titolati in gara e ha concluso a punteggio pieno, 5 su 5, staccando di mezza lunghezza il MI ungherese Pal Kiss, al quale non è bastato vincere tutte le partite dalla seconda alla quinta dopo essere stato fermato sul pari al primo turno da un giocatore molto meno quotato (il sondriese Danilo Paniga). In terza posizione a 4 si sono piazzati gli svizzeri Vladimir Paleologu (battuto nel decisivo scontro diretto dell'ultimo turno dal vincitore), Simone Medici e Claudio Boschetti e il MI magiaro Zoltan Hajnal (sconfitto da Paleologu). A 3,5 hanno chiuso invece nell'ordine il MI Tamas Erdelyi (anche lui ungherese), il 19enne maestro astigiano Miragha Aghayev, il 16enne CM Ludovico Bargeri e il 21enne maestro Marco Angelini, entrambi novaresi, e il 12enne ucraino Leonid Maltsev. In gara, fra gli altri, c'era anche la campionessa ungherese U18, la MIf Klara Varga, infine dodicesima a 3. Alla competizione, organizzata dal circolo scacchistico del Cusio e dalla SwissChesstour, hanno preso parte in totale 59 giocatori. Gli organizzatori hanno già annunciato la seconda edizione dell'evento, che sarà anticipata alla terza settimana di settembre.
Risultati: http://vesus.org/results/1deg-weekend-chessopen-lesa
Classifica finale: 1° Kahetsky 5 punti su 5; 2° Kiss 4,5; 3°-6° Paleologu, Hajnal, Medici, Boschetti 4; 7°-11° Erdelyi, Aghayev, Bargeri, Angelini, Malstev 3,5; ecc.


HEVIZ (UNGHERIA): ADAM HORVATH PRIMO NEL FESTIVAL DI BALATON
Il favorito GM ungherese Adam Horvath ha rispettato il pronostico nel torneo A del XXX Festival di Balaton, disputato a Heviz (Ungheria) dal 23 settembre al 1° ottobre. Horvath ha concluso solitario e imbattuto con 6,5 punti su 9, ma decisivo per la sua vittoria è stato il turno conclusivo, nel quale ha sconfitto il MI indiano Jayaram Ashwin; quest'ultimo si trovava al comando a quota 6 su 8 e, oltre al primo posto, con il ko ha mancato l'opportunità di realizzare una norma GM. In terza posizione a 5,5 si è piazzato il MI ceco Jaroslav Bures. La competizione era di 7 categoria Fide (media Elo 2422).
Nel torneo B (rating medio 2263), vinto con 6,5 su 9 dal MF ungherese Balaza Csonka, c'era un giovane azzurro, Felix Stips: il 20enne maestro varesino è partito maluccio, poi ha recuperato e realizzato all'incirca il punteggio atteso, 4. Il festival comprendeva anche due open, ai quali hanno preso parte in totale 69 giocatori: in quello principale si è imposto con 7 punti su 9 il favorito GM ucraino Vladimir Sergeev, che ha superato per spareggio tecnico l'ungherese Gergely Aczel.
Sito ufficiale: http://www.rigochess.hu
Classifica finale: 1° Horvath 6,5 punti su 9; 2° Ashwin 6; 3° Bures 5,5; 4° Nemeth 5; 5°-7° Czebe, Varga, Hoelzl 4,5; 8° Vertetics 3,5; 9° Popovics 3; 10° Tate 2
 

 



Autorizzazione del tribunale di Brescia n. 3/2000 del 01/02/2000
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